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Ciao e benvenuto,
sinceramente non posso dirti quale sarebbe il compenso "giusto" per un geometra ad inizio carriera, solo tu puoi indagarlo consultando anche tuoi "pari grado".
In effetti può non essere vantaggioso l'inquadramento che mi hai esposto le ipotesi sono comunque due se tieni a collaborare con quello studio:
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valuti con il tuo commercialista di fiducia quale compenso hai bisogno per compensare questo inquadramento professionale (commercialista, irap, cassa di previdenza, quota annua ordine ecc.) e chiedi quello come minimo.
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non ti fai riconoscere il maggior compenso di cui al punto 1, ma ti fai riconoscere una libertà che ti consenta ulteriori secondarie collaborazioni, per farti le ossa e crearti un "giro" che ti consenta, un domani, di metterti in proprio.
Paolo
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Volevo sapere se un geometra abilitato poteva esercitare la libera professione anche se con attività limitata (come lo è all'inizio della carriera) senza passare attraverso la partita IVA ma rilasciando una ricevuta fiscale ai propri clienti (che siano studi professionali oppure un privato che richiede di effttuare un semplice aggiornamento catastale DOCFA così pagarci quando sono dovute le tasse e quindi essere in regola; Questo perchè all'inizio dell'attività o quando l'attività ha raggiunto piu' di 10 anni di vita si paga molto all'incirca 2.500,00 (tra cifra per il timbro, iscrizione obbligatoria alla CNG iscrizione al collegio ecc.) per mantenere l'attività e sinceramente non gradirei passare immediatamente per la P. IVA. Potete illuminarmi perchè sono parecchio a digiuno di fatture e cose simili e vorrei dei chiarimenti.
Grazie!!!
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Sono della ferma opinione che l'abilitazione professionale con iscrizione al proprio albo non possa che condurre all'esercizio della connessa attività con partita iva.
Come potrai leggere nel topic TOP sulle collab. occasionali potrai notare che l'iscrizione ad albo professionale è "grave" indice di professionalità/abitualità nel rendere prestazioni di servizi e quindi tutto il contrario dell'occasionalità.
Paolo
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Apertura di una società con familiare
Salve a tutti sono un nuovo iscritto, innanzitutto complimenti a tutti quelli che si prestano a rispondere alle persone come me che hanno bisogno di aiuto.Devo aprire una societa con mi padre e non so di che tipo aprirla,
magari quella che costa meno visto che non è un'estraneo.Ho agevolazione per il primo anno?
Cosa bisogna pagare per aprirla ?
A che spese andiamo incontro ?Vi ringrazio anticipatamente........
Saluti.
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Ciao e benevenuto.
Direi di far visita al vostro commercialista di fiducia già proponendo voi l'"impresa familiare"....egli saprà illustrarvene la convenienza.
Paolo
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Ciao a tutti, visto che qui si parla di partita iva volevo chiedere se qualcuno sa all'incirca quali sono i costi fissi per mantenerla il primo anno anche in caso si dovesse fatturare poco o niente.
In poche parole quanto si dovrebbe sborsare in tasse all'incirca in un anno, 3000, 4000 euro?
Ringrazio anticipatamente chiunque sarà così gentile da chiarirmi un pò le idee.
Ciaaao!!
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Ciao Blackolf e benvenuto,
ti rimando ai tanti topic dove abbiamo già trattato il tuo quesito... sia che tu voglia fare il professionista che l'imprenditore... anche negli ultimi giorni.
Paolo
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@i2m4y said:
Ciao Blackolf e benvenuto,
ti rimando ai tanti topic dove abbiamo già trattato il tuo quesito... sia che tu voglia fare il professionista che l'imprenditore... anche negli ultimi giorni.
Paolo
Ciao, grazie per la risposta velocissima, scusa ma come avrai notato sono nuovo di qui.. Non essendo tanto pratico non è che potresti indicarmi dove posso troare le discussioni di cui parli?
grazie mille
fabio
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Per cominciare ti segnalo questa:
http://www.giorgiotave.it/forum/web-fisco-e-leggi/19144-aprire-unattivita-quali-costi.html
e poi ti consiglio di usare la funzione cerca del forum, selezionare solo questa sezione e sbizzarrirti con le parole chiave legate al tuo quesito.
Paolo
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quindi se ho ben capito per aprire un'attività individuale (nel mio caso di vendita) dovrei affrontare un costo iniziale per quanto riguarda commercialista e altre spese che teoricamente non dovrebbe andare oltre i 1000 euro. Poi durante l'anno 2500 euro di inps se non raggiungerò il minimale di reddito (e se lo raggiungo? le spese inps aumentano immagino, come si calcolano?) poi altre percentuali tipo irpef irap ecc che,correggimi se sbaglio, se non guadagno non dovrei pagare perchè la percentuale di 0 dovrebbe essere sempre 0 e per finire costi di amministrazione, commercialista ecc.
poi volevo chiederti quanto può costare un commercialista se uno ha un fatturato di circa 100000 euro annui? (anche molto molto approssimativamente)
Tirando le somme cominciando da zero senza dipendenti dovendo pagare solo il comercialista e facendo tutto da solo i costi partirebbero da un minimo di 4000 euro più varie percentuali sul reddito?
So che ci sono anche delle agevolazioni per le nuove attività e per i giovani giuusto? (io ho 21 anni) sapresti darmi qualche consiglio?scusa se sono stato lungo ma se potrai darmi delle delucidazioni anche solo per alcuni dei miei 1000 dubbi ti proclamerò santo.
grazie ancora! ciao!!
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Buongiorno,
ringrazio il dottore per la sua disponibilità.
Volevo porre un quesito che mi ha sconvolto da qualche giorno:Un anno e 3 mesi fa ho aperto la partita iva come libero professionista.
La mia commercialista credo che mi abbia registrato nella contabilità semplificata.
Ora mi ha detto che devo chiudere la partita iva in quanto non sono riuscito a raggiungere i 10.000 euro di fatturato, e andrei solo in perdita.
Mi ha spiegato che non posso più scaricare l'iva e altre cose.
Vorrei sapere ... ma è tutto vero?? Devo solo chiudere??
Queste cose non me l'aveva dette al momento dell'apertura!!Altra cosa, un mio amico con la partita iva fattura alle società con Importo + iva senza il fatto della ritenuta d'acconto..
Volevo sapere come è possibile tutto questo? Ha il mio stesso tipo di partita iva.
Grazie mille per il servizio offertoCordiali Saluti
Fabrizio
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Vorrei fissare due principi come risposte ai due ultimi post:
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l'impresa in fase di avviamento è tipicamente in perdita, poi raggiunge il pareggio e poi guadagna. Ciò in virtù dei costi fissi che progressivamente vengono coperti dai costi in crescita. Non ci si deve dunque spaventare di dover pagare il commercialista (che non è un costo ma un aiuto, almeno io mi vedo così), i contributi ecc. ... se davvero si pensa che non si riuscirà a far fronte ai costi iniziali, forse è meglio rivalutare le nostre idee imprenditoriali e/o trovare nuove fonti di finanziamento.
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Piccole e piccolissime attività per ciò che attiene il fatturato possono essere antieconomiche in virtù del basso fatturato che producono.... ma, paradossalmente, la partita iva può comunque essere mantenuta.... anche se non produciamo altro che perdite.... certo sarebbe poco logico.
Paolo
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