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Cliente Chi?
Libero professionista: attività tecniche quali rilievi, disegni, preventivi, progetti ecc. in campo edile.
Sto per acquisire la prima commessa e mi è stato proposto, dall'impresa "xxx" (che ho contattato per l'esecuzione dei lavori), di fare un unico contratto sia con questo cliente sia con quelli che in futuro saprò acquisire. In sostanza io fatturerei non al cliente finale ma all'impresa esecutrice.
Io preferirei fatturare direttamente al cliente e chiedo a voi un consiglio, magari un obbligo legilativo, per chiedere all'impresa di fare come dico io: anche perché è possibile avere in sostanza un unico cliente, prefigurando una lunga collaborazione con l'impresa "xxx"?
E' giusta la mia richiesta verso l'impresa "xxx"?
C'è qualcosa di poco chiaro nella loro proposta?Grazie Mille
xwil
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non c'è nulla di oscuro
moltissime imprese si servono di professionisti per completare o fare un'opera per poi rivenderla
perchè vorresti cambiare?
non è escluso che il valore dell'opera finale (compreso il tuo) si maggiore rispetto a 2 singole prestazioni
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Ciao xwil e Benvenuto nel Forum Gt
Beh, la situazione è controversa.
Il tutto dipende in cosa consistono le tue prestazioni; se si tratta di una collaborazione con un'impresa, mirata alla redazione di elaborati grafici, relazioni, computi metrici, ecc senza richiedere il tuo timbro e firma, è naturale che la tua prestazione a livello legale - contrattuale con il cliente finale sia pressochè nulla;
il discorso cambia per quelle prestazioni professionali in cui debba esserci un rapporto fiduciario tra cliente e professionista (ad esempio se sei tu il progettista, il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza, ecc).
In tal caso tu sei responsabile delle cose che firmi e un rapporto di "sudditanza " con una ditta non ti permetterà di certo di svolgere prestazioni in completa autonomia e a garanzia del cliente.
Quindi, anche se a livello fiscale puoi vedertela con la ditta, a livello legale e deontologico ricorda che potresti avere dei "conflitti di interesse".
Ciao
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da come ho capito il committente è ed rimane l'impresa edile
quindi credo che ogni rapporto sia solo tra loro 2
nessun rapporto con il cliente
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@fabioalessandro said:
da come ho capito il committente è ed rimane l'impresa edile
quindi credo che ogni rapporto sia solo tra loro 2
nessun rapporto con il clienteSi... infatti, più che dal punto di vista fiscale, parlavo dal punto di vista legale - deontologico.
Sotto questo aspetto è inammissibile che non vi siano rapporti tra il committente ed il professionista
Ciao
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@lorenzo-74 said:
Ciao xwil e Benvenuto nel Forum Gt
Beh, la situazione è controversa.
Il tutto dipende in cosa consistono le tue prestazioni; se si tratta di una collaborazione con un'impresa, mirata alla redazione di elaborati grafici, relazioni, computi metrici, ecc senza richiedere il tuo timbro e firma, è naturale che la tua prestazione a livello legale - contrattuale con il cliente finale sia pressochè nulla;
il discorso cambia per quelle prestazioni professionali in cui debba esserci un rapporto fiduciario tra cliente e professionista (ad esempio se sei tu il progettista, il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza, ecc).
In tal caso tu sei responsabile delle cose che firmi e un rapporto di "sudditanza " con una ditta non ti permetterà di certo di svolgere prestazioni in completa autonomia e a garanzia del cliente.
Quindi, anche se a livello fiscale puoi vedertela con la ditta, a livello legale e deontologico ricorda che potresti avere dei "conflitti di interesse".
CiaoInnanzi tutto grazie per la risposta.
Al di là del discorso deontologico, e visto che, contrariamente a quanto temessi, è possibile avere come cliente unico l'impresa costruttrice, io credo che - considerando che le mie prestazioni (senza timbro e firma)(progetto, rilievo, sopralluogo cantieri, verifica lavori ecc.) non sono fatte per clienti della suddetta impresa ma da clienti che io ho procurato - "commercialmente" parlando, mi sentirei + tutelato se all'interno del contratto di fornitura al cliente, si individuasse una percentuale per il lavoro tecnico, che verrebbe direttamente fatturato dal sottoscritto al suddetto cliente.
Il cliente rimarrebbe anche mio, e poi, visto che può succedere, mettiamo che l'impresa abbia dei problemi per ritardi o errori esecutivi, almeno potrei farmi riconoscere la parcella per il lavoro eseguito, e non dovrei sottostare a tempi e mancanze non a me imputabili.
Distinti saluti
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@xwil said:
Innanzi tutto grazie per la risposta.
Al di là del discorso deontologico, e visto che, contrariamente a quanto temessi, è possibile avere come cliente unico l'impresa costruttrice, io credo che - considerando che le mie prestazioni (senza timbro e firma)(progetto, rilievo, sopralluogo cantieri, verifica lavori ecc.) non sono fatte per clienti della suddetta impresa ma da clienti che io ho procurato - "commercialmente" parlando, mi sentirei + tutelato se all'interno del contratto di fornitura al cliente, si individuasse una percentuale per il lavoro tecnico, che verrebbe direttamente fatturato dal sottoscritto al suddetto cliente.
Il cliente rimarrebbe anche mio, e poi, visto che può succedere, mettiamo che l'impresa abbia dei problemi per ritardi o errori esecutivi, almeno potrei farmi riconoscere la parcella per il lavoro eseguito, e non dovrei sottostare a tempi e mancanze non a me imputabili.
Distinti salutiScusa xvil
mi sfugge gran parte del tuo discorso.
Tu hai detto di avere un privato come cliente, e incarica te di eseguire prestazioni senza timbro e firma (progetto, rilievo, sopralluogo cantieri, verifica lavori ecc.).
Quindi è diverso da quanto avevo capito inizialmente, e mi chiedo: se tu hai avuto diretti contatti con il cliente, perchè prendere questo accordo con la ditta, quando potrai tranquillamente avere un contratto riservato col committente? Sinceramente un caso del genere non mi è capitato mai; questo capita se il professionista viene messo dall'impresa; ma se tu sei quello che fornisce il lavoro all'impresa, perchè dover sottoscrivere un contratto che ti mette a rischio qualora ci siano problemi non imputabili a te ma alla ditta? In questa maniera il committente, non pagando la ditta, non pagherà nemmeno te.
Inoltre, scusa se te lo chiedo: ma il progettista e il direttore dei lavori non esiste?
Ciao
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@lorenzo-74 said:
Scusa xvil
mi sfugge gran parte del tuo discorso.
....
Inoltre, scusa se te lo chiedo: ma il progettista e il direttore dei lavori non esiste?
CiaoOccupandomi di rivestimenti di facciata e rifacimento coperture, quasi sempre non vi è un DL perché non vi sono concessioni edilizie da chiedere quando si fanno interventi di manutenzione che non modificano la geometria degli edifici. Il progetto lo faccio io quando non vi è la necessità di verifiche statiche, altrimenti mi appoggio ad un ing. di mia fiducia.
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@xwil said:
Occupandomi di rivestimenti di facciata e rifacimento coperture, quasi sempre non vi è un DL perché non vi sono concessioni edilizie da chiedere quando si fanno interventi di manutenzione che non modificano la geometria degli edifici. Il progetto lo faccio io quando non vi è la necessità di verifiche statiche, altrimenti mi appoggio ad un ing. di mia fiducia.
Giusta constatazione. Se effettui solo lavori di manutenzione ordinaria è giusto così. Alla prossima.
Ciao