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- Totalmente confuso: ritenuta d'acconto
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@lorenzo-74 said:
ti faccio un esempio di fattura su in imponibile indicativo da 1000 euro (che non è e sarà mai quello che ti rimane in tasca)
imponibile-----1000 +
inps4%---------40 +
iva 20%-------208=
totale lordo---1248 -
r.acc--------- 208a pagare 1040
quindi tu all'azienda costi 1248 euro
E quindi cos'è in realtà quella ritenuta d'acconto se non va "aggiunta" alla fattura ? a cosa serve ? è solo indicativo ? serve a dire: "del lordo, 208 sono ritenuta d'acconto" ? ma se è così allora che differenza c'è con l'iva ? è la stessa cosa ? perchè va indicata allora?? aaaaargh!
Poi un altra cosa: leggendo il sito dell'inps in questo momento vedo (sulla pagina Gestione Separata):
LA MISURA DEL CONTRIBUTO
Con la legge finanziaria per il 2007, sono state stabilite nuove aliquote contributive per i lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata. Dalle precedenti tre aliquote si è passati a due:* la prima, destinata a tutti coloro che non risultano assicurati a forme pensionistiche obbligatorie, oltre alla gestione separata, è pari al 23,50% (23% per invalidità, vecchiaia e superstiti, più l'aliquota aggiuntiva dello 0,50% per l'indennità di malattia, maternità e per gli assegni per il nucleo familiare); Vedi L'assegno per il nucleo familiare dei lavoratori parasubordinati L'indennità di maternità dei lavoratori parasubordinati L'indennità di malattia dei lavoratori parasubordinati * la seconda, del 16%, per tutti i rimanenti soggetti iscritti alla gestione separata, siano essi lavoratori già pensionati oppure già assicurati presso altre forme di previdenza obbligatorie.
Per gli associati in partecipazione sono applicate le aliquote del 23% e del 16% previste per le altre categorie di lavoratori iscritti alla gestione separata.
La ripartizione dell'onere contributivo è confermata nella misura di un terzo per il collaboratore e di due terzi per il committente. E' data la possibilità agli assicurati di riscattare cinque anni di collaborazioni coordinate e continuative, precedenti l'inizio dell'assicurazione. Il riscatto viene pagato in base all'aliquota contributiva vigente al momento della domanda ed è a completo carico del lavoratore.Questo significa che io (se mi mettessi in proprio come libero professionista webmaster/graphic designer) pagherei 23,50% di inps, di cui il 4% lo faccio pagare al cliente (ed è quello che mi hai messo tu in fattura) e il restante 19,50% lo pago io di tasca mia da quelli che mi sono entrati (1000 euro) giusto ? è così ?
.. e a questi 1000 euro vanno tolti pure l'irpef (che mi pare è il 23% circa) e qualche altra tassetta (irap)...
quindi di 1000 euro, in realtà mi troverei in tasca:
1000 - 195 (inps) - 230 (irpef) - altre "tassette" (che trascuro per ora).... QUINDI ho guadagnato in realtà quasi la metà: 575 euro. Giusto?
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la ritenuta non è altro che un anticipazione dell'irpef che devi pagare a fine anno
alla fine nell'unico farai ripeilogo delle trattenute e le vai a detrarre dall'imposta irpef
nessun costo aggiuntivo
è solo un acconto
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*E quindi cos'è in realtà quella ritenuta d'acconto se non va "aggiunta" alla fattura ? a cosa serve ? è solo indicativo ? serve a dire: "del lordo, 208 sono ritenuta d'acconto" ? ma se è così allora che differenza c'è con l'iva ? è la stessa cosa ? perchè va indicata allora?? aaaaargh!
***La ritenuta d'acconto, essendo ritenuta, va tolta e non aggiunta; guarda quindi il segno meno nel mio facsimile.
L'iva e la ritenuta sono due cose diverse, ma entrambe al 20%, e nel tuo caso (ma non sempre) hanno lo stesso valore.
Però l'iva, che ti viene data in fattura, dovrai versarla tu, mentre la ritenuta d'acconto, che appunto ti viene trattenuta in fattura, la verserà il tuo committente
Questo significa che io (se mi mettessi in proprio come libero professionista webmaster/graphic designer) pagherei 23,50% di inps, di cui il 4% lo faccio pagare al cliente (ed è quello che mi hai messo tu in fattura) e il restante 19,50% lo pago io di tasca mia da quelli che mi sono entrati (1000 euro) giusto ? è così ?
SI.. e a questi 1000 euro vanno tolti pure l'irpef (che mi pare è il 23% circa) e qualche altra tassetta (irap)...
non il 23%; la ritenuta d'acconto del 20% copre proprio la tua irpef; poi su base annuale (e non su una sola fattura) si farà il conguaglio calcolando l'irpef ad es. del 23% e sottraendo tutte le ritenute d'acconto che ti hanno versatoquindi di 1000 euro, in realtà mi troverei in tasca:
1000 - 195 (inps) - 230 (irpef) - altre "tassette" (che trascuro per ora).... QUINDI ho guadagnato in realtà quasi la metà: 575 euro. Giusto?
***io a quei 1000 toglierei 195 di inps e 39 euro di irap (anche se non è proprio esattamente così perchè l'imponibile irap ha delle deduzioni)
Comunque , ti ripeto che è impossibile fare simili calcoli con una fattura sola
Ciao
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Ricordo che normalmente, salvo particolare disponibilità dei moderatori od utenti, non facciamo calcoli qui sul forum.... preferiamo lasciarli ai Vs. commercialisti di fiducia.
Paolo
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infatti, ops8086, come dice Paolo, fare calcoli è praticamente impossibile e possono essere fatti a posteriori o direttamente dal contribuente (se capace) o dal commercialista.
A priori, invece, è opportuno avere il polso della situazione quando si stima il proprio lavoro, facendosi due conti approssimativi di quello che, tolte tasse e contributi,rimane veramente in tasca. Altrimenti si richierebbe di fare preventivi sottostimati.
Ciao
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@lorenzo-74 said:
infatti, ops8086, come dice Paolo, fare calcoli è praticamente impossibile e possono essere fatti a posteriori o direttamente dal contribuente (se capace) o dal commercialista.
A priori, invece, è opportuno avere il polso della situazione quando si stima il proprio lavoro, facendosi due conti approssimativi di quello che, tolte tasse e contributi,rimane veramente in tasca. Altrimenti si richierebbe di fare preventivi sottostimati.
CiaoSi lo so che non si possono fare calcoli, ma le cifre che ho detto sono solo indicative, e mi servivano al solo scopo di avere un esempio concreto, anzichè dei concetti "astratti"..in modo da capire meglio insomma (anche perchè non sono ancora un libero professionista... mi sto solo informando per capire a cosa andrei incontro e se mi conviene anche solo "provare" ad iniziare).
uhm... sarà che sono "negato" in materia fiscale... ma non ho ancora capito bene
Questa ritenuta d'acconto mi dite che la versa il mio cliente, ma prima sul facsimile si era detto che il cliente su quei 1000 euro gli costavo "solo" 1248 euro (1000 + 40 inps + 208 di iva).
Insomma...non capisco ancora all'atto pratico, se questa irpef alla fine la pago io o il cliente (come per l'iva). Se la ritenuta d'acconto, che è l'acconto dell'irpef la paga il cliente, allora è a carico suo ? se invece l'irpef è a carico mio, e l'acconto di questa la pagata prima il cliente, come fa poi questo a riprendersi i soldi che aveva versato per me ?
nn so neanche come spiegare quello che non capisco ehehe
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Spiego meglio partendo dal facsimile di fattura
imponibile-----1000 +
inps4%---------40 +
iva 20%-------208=
totale lordo---1248 -
r.acc--------- 208a pagare 1040
quindi tu all'azienda costi 1248 euro
per quanto riguarda te, le voci inps ed iva sono cifre che momentaneamente tu prenderai e rigirerai a inps e Stato
Quindi effettivamente dall'assegno che il committente ti fa di 1040 euro, tu dovrai accantonare 248 euro da versare; rimangono quindi 792 euro; questa cifrà è già depurata della ritenuta d'acconto in quanto il committente ti ha fatto l'assegno di 1040 euro, e non di 1248. Infatti quelle 208 euro di ritenuta ti verranno versate dal committente come acconto sulla tua irpef); considera poi che a quelle 792 euro dovrai togliere l'incidenza dei contributi pensionistici e dell'irap che in futuro andrai a pagare...come vedi, quindi la cosa non è per niente facile, io ti ho fatto il "conto della serva" più che altro come pura informazione su come regolarsi - ok?
ciao
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Se non capisci il meccanismo di funzionamento della ritenuta d'acconto rimarrai sempre confuso.
Facciamo un esempio: tu devi emettere fattura nei confronti di un tuo cliente per euro 1.000+IVA.
L'art. 25 DPR 600/73 stabilisce che all'atto dell'erogazione di compensi relativi ad attività di lavoro autonomo chi paga questi compensi (cliente) deve trattenere la ritenuta d'acconto pari al 20% del compenso e versarla all'erario entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stata trattenuta.
Ritornando all'esempio, la fattura che tu dovrai emettere al tuo cliente sarà la seguente:
IMPONIBILE 1.000
IVA 20% 200
TOTALE FT. 1.200RIT. D'ACC. 20% 200
NETTO DA INCASSARE 1.000Di conseguenza tu percepirai l'importo di 1.000 e verserai all'Erario l'IVA pari a 200.
Il tuo cliente, che tecnicamente assume la veste di "sostituto d'imposta" andrà a versare per tuo conto la ritenuta d'acconto pari a 200 euro. In pratica si tratta di un acconto relativo ad imposte (IRPEF) di tua competenza per il versamento del quale, per legge, non puoi effettuarlo tu ma colui che ha eurogato il compenso (il tuo cliente).
Entro il 28/02 dell'anno successivo a quello del versamento il tuo cliente ti invierà una certificazione (adempimento obbligatorio) nella quale ti attesterà che ha versato per tuo conto la ritenuta d'acconto di 200 euro.
In sede di dichiarazione dei redditi, quando andrai a determinare l'IRPEF dovuta all'erario, la certificazione ricevuta dal tuo cliente ti servirà per poter decurtare i 200 euro di ritenuta d'acconto dall'IRPEF calcolata. Andrai ad indicare tale importo al rigo RN21 del Mod. UNICO.
Analogamente il tuo cliente presenterà il mod. 770 dove andrà a comunicare all'erario la ritenuta effettuata nei tuoi confronti.
Il fisco quindi controllerà che il dato indicato da te al rigo RN21 coincida con quello indicato dal tuo cliente nel mod. 770.
Saluti.
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@Rubis said:
Se non capisci il meccanismo di funzionamento della ritenuta d'acconto rimarrai sempre confuso.
Facciamo un esempio: tu devi emettere fattura nei confronti di un tuo cliente per euro 1.000+IVA.
L'art. 25 DPR 600/73 stabilisce che all'atto dell'erogazione di compensi relativi ad attività di lavoro autonomo chi paga questi compensi (cliente) deve trattenere la ritenuta d'acconto pari al 20% del compenso e versarla all'erario entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stata trattenuta.
Ritornando all'esempio, la fattura che tu dovrai emettere al tuo cliente sarà la seguente:
IMPONIBILE 1.000
IVA 20% 200
TOTALE FT. 1.200RIT. D'ACC. 20% 200
NETTO DA INCASSARE 1.000Di conseguenza tu percepirai l'importo di 1.000 e verserai all'Erario l'IVA pari a 200.
Il tuo cliente, che tecnicamente assume la veste di "sostituto d'imposta" andrà a versare per tuo conto la ritenuta d'acconto pari a 200 euro. In pratica si tratta di un acconto relativo ad imposte (IRPEF) di tua competenza per il versamento del quale, per legge, non puoi effettuarlo tu ma colui che ha eurogato il compenso (il tuo cliente).
Entro il 28/02 dell'anno successivo a quello del versamento il tuo cliente ti invierà una certificazione (adempimento obbligatorio) nella quale ti attesterà che ha versato per tuo conto la ritenuta d'acconto di 200 euro.
In sede di dichiarazione dei redditi, quando andrai a determinare l'IRPEF dovuta all'erario, la certificazione ricevuta dal tuo cliente ti servirà per poter decurtare i 200 euro di ritenuta d'acconto dall'IRPEF calcolata. Andrai ad indicare tale importo al rigo RN21 del Mod. UNICO.
Analogamente il tuo cliente presenterà il mod. 770 dove andrà a comunicare all'erario la ritenuta effettuata nei tuoi confronti.
Il fisco quindi controllerà che il dato indicato da te al rigo RN21 coincida con quello indicato dal tuo cliente nel mod. 770.
Saluti.E se avessi un commercialista i certificati del committente, la compilazione delle varie cose, ecc... li fa tutti lui ? a me cosa resterebbe da fare ? solo calcolare il prezzo conveniente per vendere i miei serivizi e compilare la fattura ?
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@ops8086 said:
E se avessi un commercialista i certificati del committente, la compilazione delle varie cose, ecc... li fa tutti lui ? a me cosa resterebbe da fare ? solo calcolare il prezzo conveniente per vendere i miei serivizi e compilare la fattura ?
Il tuo compito principale, caro ops8086, dovrebbe essere quello di lavorare e creare profitto per la tua attività. E' lì che devi devi spendere le tue energie.
Per tutto il resto basta rivolgersi alle persone competenti nelle diverse materie.
Saluti.
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@Rubis said:
Il tuo compito principale, caro ops8086, dovrebbe essere quello di lavorare e creare profitto per la tua attività. E' lì che devi devi spendere le tue energie.
Per tutto il resto basta rivolgersi alle persone competenti nelle diverse materie.
Saluti.Secondo la mia modesta opinione un minimo di consapevolezza sulle questioni fiscali di base sarebbe auspicabile, anche se si affida la gestione della propria contabilità ad un professionista.
Ciao