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Responsabilità del programmatore
Se un cliente commissiona un sito di ecommerce a un programmatore e questo si accorge (o quanto meno sospetta) che il flusso, così come voluto dal cliente, comporta un'evasione (IVA), come si può tutelare? E' sufficiente conservare documentazione dell'analisi con cui è stato costruito il software? Bastano le email? In mancanza di documentazione scritta il programmatore può scrivere lui documentazione e analisi del caso e inviarla al cliente per approvazione?
Spero di essere stato chiaro. Grazie
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@pieru said:
Se un cliente commissiona un sito di ecommerce a un programmatore e questo si accorge (o quanto meno sospetta) che il flusso, così come voluto dal cliente, comporta un'evasione (IVA), come si può tutelare? E' sufficiente conservare documentazione dell'analisi con cui è stato costruito il software? Bastano le email? In mancanza di documentazione scritta il programmatore può scrivere lui documentazione e analisi del caso e inviarla al cliente per approvazione?
Spero di essere stato chiaro. Grazie
ciao Pieru
che intendi per flusso?Intendi la transazione monetaria?
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Ciao andforlinux
Mi sono espresso malissimo!!!
citazione da Low > Certe volte sono più contorto di un olivoVolevo dire il flusso logico della transazione. Ovvero anche se c'è di mezzo una società americana la transazione è Italia -> Italia quindi secondo me dovrebbe essere soggetta a IVA. Il cliente e la sua commercialista mi hanno giurato di no (e anche fatto gentilmente capire di badare ai .. affari miei). Io non ho competenze fiscali e non credo di essere tenuto ad averne. Quindi il cliente commissiona un software che genera una transazione, controlla la consegna e emette ricevuta (non fattura) addebitando la carta del cliente. Quindi sì il mio sospetto è che al momento dell'addebito all'utente finale debba anche scattare l'obbligo di fatturazione.
Ma più che rompervi le scatole sul merito della questione il mio dubbio è sulla responsabilità, ovvero se il cliente (e il suo commercialista) mi dicono di di addebitare 100 euro la carta del cliente, NON emettere fattura ma ricevuta da parte della società americana quindi ignorando l'IVA ho delle responsabilità in merito?
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@pieru said:
Ciao andforlinux
Mi sono espresso malissimo!!!
citazione da Low > Certe volte sono più contorto di un olivoVolevo dire il flusso logico della transazione. Ovvero anche se c'è di mezzo una società americana la transazione è Italia -> Italia quindi secondo me dovrebbe essere soggetta a IVA. Il cliente e la sua commercialista mi hanno giurato di no (e anche fatto gentilmente capire di badare ai .. affari miei). Io non ho competenze fiscali e non credo di essere tenuto ad averne. Quindi il cliente commissiona un software che genera una transazione, controlla la consegna e emette ricevuta (non fattura) addebitando la carta del cliente. Quindi sì il mio sospetto è che al momento dell'addebito all'utente finale debba anche scattare l'obbligo di fatturazione.
Ma più che rompervi le scatole sul merito della questione il mio dubbio è sulla responsabilità, ovvero se il cliente (e il suo commercialista) mi dicono di di addebitare 100 euro la carta del cliente, NON emettere fattura ma ricevuta da parte della società americana quindi ignorando l'IVA ho delle responsabilità in merito?Premesso che dovresti consultare un avvocato che sicuramente è più competente in materia di responsabilità civile e penale, dal mio punto di vista tu non hai nessuna responsabilità.
Il tuo committente ti chiede semplicemente di preparargli un software con determinate caratteristiche(che tu puoi documentare se non ho capito male). Tu non sei tenuto a verificare l'uso che ne verrà fatto. Sarà il committente, se lo usa in modo fraudolento a riponderne.
Il punto fondamentale, a mio giudizio, è ciò che formalmente sai. Se io ti commissiono un software per frodare i clienti della banca x e tu ne sei a conoscenza fin dall'inizio, potresti anche tu essere citato da un terzo che è stato truffato.
Ripeto, questa è solo la mia opinione.
Andrea
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Premesso che dovresti consultare un avvocato che sicuramente è più competente in materia di responsabilità civile e penale, dal mio punto di vista tu non hai nessuna responsabilità.
Il tuo committente ti chiede semplicemente di preparargli un software con determinate caratteristiche(che tu puoi documentare se non ho capito male). Tu non sei tenuto a verificare l'uso che ne verrà fatto. Sarà il committente, se lo usa in modo fraudolento a riponderne.
Il punto fondamentale, a mio giudizio, è ciò che formalmente sai. Se io ti commissiono un software per frodare i clienti della banca x e tu ne sei a conoscenza fin dall'inizio, potresti anche tu essere citato da un terzo che è stato truffato.
Ripeto, questa è solo la mia opinione.
Andrea
Non so come hai fatto ma hai capito *perfettamente *quello che volevo dire!!!!
Ma secondo te per la documentazione, dato che mi è stato spiegato tutto verbalmente, è sufficiente che io faccia un documento in cui spiego qualcosa tipo"secondo le specifiche da voi verbalmente fornite nelle riunioni del xxx e del xxxx il software farà questo e quello, addebiterà questo e quello eccetera" ??
Grazie
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Quoto Andrea aggiungendo che tu non hai nè devi avere le conoscenze fiscali atte a discernere l'eventuale evasione. Tu sei un programmatore e come tale predisponi l'architettura software secondo le specifiche del cliente con la diligenza e la perizia che ti sono richieste per quel genere di opera software.
L'importante è che dell'esatta impostazione di quel flusso di incasso e certificazione del corrispettivo abbia chiara documentazione contrattuale (anche come allegato flow chart) scritta da parte del tuo cliente.
Tu non ti allontanerai da quelle specifiche contrattuali tecniche.Reputo che tu non possa essere considerato complice di una eventuale evasione perchè non è nelle tue conoscienze e nei tuoi compiti vagliare il profilo fiscale dell'operazione.
Sarebbe come dire che il programmatore che crea un programma per la fatturazione di un'impresa (da usarsi in locale) è responsabile se l'impresa volontariamente non assoggetta ad iva una cessione che dovrebbe esservi soggetta.
Dal punto di vista fiscale l'IVA e le sanzioni saranno comunque chieste a chi doveva applicarla e non l'ha fatto (la società di e-commerce).
Il parere di un avvocato penso non si discosterebbe molto, ma ti consiglierei comunque di chiederlo.
Il mio consiglio è poi comunque quello di non far apparire il tuo dubbio nelle comunicazioni scritte con il tuo cliente.... niente prove in giro del tuo sospetto.Spero comunque che sia il giusto profilo quello senza iva... l'evasione non è solo sanzionata ma è gesto moralmente indegno (per me almeno).
Ciao.
Paolo
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@pieru said:
Ma secondo te per la documentazione, dato che mi è stato spiegato tutto verbalmente, è sufficiente che io faccia un documento in cui spiego qualcosa tipo
"secondo le specifiche da voi verbalmente fornite nelle riunioni del xxx e del xxxx il software farà questo e quello, addebiterà questo e quello eccetera" ??
Grazie
Si in sostanza prepara un documento, tipo liberatoria, con le specifiche che ti sono state richieste e fattelo firmare al momento della consegna del software.
Se hai mail o fax conservali
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Che dire?
grazie infinitamente delle risposte, praticamente in tempo reale avete messo a posto le mie paranoie.
@i2m4y Concordo 1000% sull'immoralità dell'evasione fiscale, IVA o non IVA . In realtà non ho assolutamente certezza dell'ipotetica evasione e non lo dico per giustificarmi! Ho il sospetto ma, come avete giustamente detto entrambi, è il sospetto di un programmatore (o presunto tale).
Denghiu!!!!