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Tempo di permanenza sulle pagine: quanto è affidabile?
La maggior parte dei sistemi di statistiche calcolano il tempo di permanenza basandosi sul tempo che intercorre tra le successive richieste a due pagine diverse del nostro sito da parte di uno stesso computer.
Se ad esempio visualizzo due pagine
pagina1 -> pagina 2 le stats calcolano esattamente quanto sono stato sulla prima pagina come differenza tra il timestamp di richiesta della seconda - quello della prima.Ma come calcolo quello di permanenza sulla seconda?
Altro caso in cui i sistemi di statistiche fallano è quello in cui l'utente apra un sito, esca. Rientri dopo 15 minuti. Le stats rileveranno che l'utente è rimasto 15 minuti sul sito.
Su un sito di contenuti, dove l'utente cerca una recensione/articolo e quando la trova resta a leggerla per dieci minuti poi chiude il browser l'errore di calcolo è notevole.
Per ovviare a questo si può eseguire una richiesta ajax all'uscita del browser o ogni tot secondi. Non ho idea della fattibilità della prima cosa, la seconda produce un carico sul server di statistiche tanto più elevato, quanto più vogliamo dati precisi (al limite lo si abilita ad un livello di precisione elevata una tantum per verificare quant'è grande l'errore, poi si disabilita o si lascia ogni minuto)
Non sono riuscito a controllare se Analytics utilizza il primo sistema ajaxified, il secondo non lo usa di certo (verificato con firebug\profile).
Per verificarlo è sufficiente un test molto semplice: si crea una pagina con analytics (non indicizzata), si visita digitandone l'url ci si rimane 30 secondi e si chuide la pagina (senza visitarne altre). Dopodiche si controlla da Analytics qual'è il tempo di permanenza per quella pagina. Se è diverso da trena secondi o i dati non sono disponibili non effettua monitoraggio affidabile per siti con contenuti lunghi e rapporto pageviews/utente relativamente basso.
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Non ho capito qual è la tua domanda.
Ogni software di statistiche ha un suo livello di affidabilità, come anche ogni sistema di statistiche.
Poi ci sono le cose che non puoi sondare.
Ti faccio alcuni esempi di cose che mi capitano con una certa frequenza:- Di tanto in tanto mi scordo javascript disabilitato (divengo invisibile alle stat calcolate lato client);
- Mentre navigo mi fermo per fare un determinato lavoro, o per rispondere ad una mail... o anche per prendere il caffè;
- Di solito apro diverse pagine contemporaneamente e poi le vado a guardare una ad una con calma.... il tempo di permanenza dell'ultima pagina diviene la somma del tempo che io metto a leggerle tutte;
- Di tanto in tanto cancello i cookie (se basi le stat sui cookie divengo un nuovo utente).
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ti interessa veramente il tempo di permanenza come variabile assoluta? L´errore c´é e esistono sistemi per ridurlo al minimo ma non credo basti. In realtá secondo me é utile solo come parametro relativo che va utilizzato per fare paragoni.
Paragoni interni al sito, tra pagine e/o sezioni diverse e tra tempi diversi (prima dopo cambiamenti nei contenuti, layout, struttura).
Paragoni esterni al sito e cioé con altri siti con benchmark.E ancora la breve permanenza é sempre negativa? Dipende se la celere uscita é per un´azione desiderata (adsense, acquisto, ...) o non desiderata uscita dal sito, non difficilmente monitorabile.
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@Stefano said:
Non ho capito qual è la tua domanda.
Ogni software di statistiche ha un suo livello di affidabilità, come anche ogni sistema di statistiche.
La maggior parte dei sistemi di statistiche (sia basati su log, che su script), hanno il limite di registrare solo informazioni che sono estrapolate al momento della richiesta della pagina. Ma non sappiamo nulla del comportamento di un utente tra quell'istante e quello in cui carica la pagina successiva.
Dove tiene il mouse? Cosa clicca? Dove guarda? E, se chiude il browser, non possiamo nemmeno sapere quanto tempo resta sulla pagina.
Per monitorare il comportamento dell'utente sulla pagina esistono alcuni script specifici ajax based (in realtà serve solo una parte del protocollo ajax). Ma hanno funzioni molto specifiche (vedi clickheat), mi domandavo se Analytics abbia, anche solo in parte, ovviato a questo problema o se si basi sul sistema classico di statistiche.
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@centix said:
ti interessa veramente il tempo di permanenza come variabile assoluta? L´errore c´é e esistono sistemi per ridurlo al minimo ma non credo basti. In realtá secondo me é utile solo come parametro relativo che va utilizzato per fare paragoni.
Paragoni interni al sito, tra pagine e/o sezioni diverse e tra tempi diversi (prima dopo cambiamenti nei contenuti, layout, struttura).
Paragoni esterni al sito e cioé con altri siti con benchmark.E ancora la breve permanenza é sempre negativa? Dipende se la celere uscita é per un´azione desiderata (adsense, acquisto, ...) o non desiderata uscita dal sito, non difficilmente monitorabile.
Sull'interpretazione del dato in questione ammetto la mia più totale ignoranza, sarebbe interessante ascoltare opinioni e confrontare i singoli casi. Io ad esempio ho un target che spazia da articoli lunghissimi sull'escursionismo a pagine contenenti la sola trama di un film.
Però non ho mai provato ad esaminarlo e comunque si tratta pur sempre di un esperienza troppo specifica per essere ritenuta generale.
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@gik25 said:
Sull'interpretazione del dato in questione ammetto la mia più totale ignoranza, sarebbe interessante ascoltare opinioni e confrontare i singoli casi.
Il tempo di permanenza è un dato abbastanza semplice da calcolare (calcolarlo bene è un'altra cosa), ed è per questo che spesso viene dato come informazione.
La sua reale utilità è un'altra cosa.
Io farei un discorso diverso: che cosa vuoi che gli utenti facciano sul tuo sito?
Questi sono i dati da monitorare, è da qui che devi partire.E' lo stesso discorso delle kei specifiche che convertono e di quelle generali che non convertono.
Che te ne fai del tempo medio di permanenza?
In un forum è un dato che può avere un senso...In generale ragiono in questo modo:
Non mi interessa la media del sito, ma quello pagina per pagina;
In modo particolare nelle pagine di ingresso;
Se la pagina di ingresso ha un tempo troppo basso ed è anche la pagina di uscita, significa che l'utente non ha trovato quello che cerca e se ne è andato.
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In effetti il mio dubbio più grande al momento è proprio capire se l'utente medio è interessato al sito, o se preferisci quanti sono in percentuale quelli interessati.
Come scegli di quali pagine esaminare più attentamente le stats? (le pagine di ingresso sono parecchie decine)
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@gik25 said:
In effetti il mio dubbio più grande al momento è proprio capire se l'utente medio è interessato al sito, o se preferisci quanti sono in percentuale quelli interessati.
Cioè se c'è corrispondenza tra la key su cui sei piazzato ed il contenuto che l'utente trova.
@gik25 said:
Come scegli di quali pagine esaminare più attentamente le stats? (le pagine di ingresso sono parecchie decine)
Parto da quelle più importanti, ovvero quelle che generano più ingressi.
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@Stefano said:
Cioè se c'è corrispondenza tra la key su cui sei piazzato ed il contenuto che l'utente trova.
Più che altro vorrei sapere se capiscono come muoversi nel sito: Ricerca, liste di film, servizi e quant'altro. Il forum per esempio non lo vedono, i contatti nemmeno.
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@gik25 said:
Più che altro vorrei sapere se capiscono come muoversi nel sito: Ricerca, liste di film, servizi e quant'altro. Il forum per esempio non lo vedono, i contatti nemmeno.
Questo punto è diverso... e non centra con il precedente...
In linea di principio, se il sito è ben ottimizzato, l'utente dovrebbe atterrare già sulla pagina giusta.
Cosa significa che il forum non lo vedono?
Che nessuno va nell'area forum?
E chi atterra direttamente sul forum, cosa fa?Per sapere veramente se gli utenti capiscono come muoversi sul sito bisognerebbe fare dei test di usabilità veri e propri.... ed è una cosa che costa.
Esistono metodi alternativi, come ad esempio fare un sondaggio, magari anche (o solo) attraverso la newsletter.
Oppure analizzare i percorsi degli utenti in riferimento alle chiavi di ingresso (è un'analisi lunghina).
Puoi anche provare "semplicemente" a modificare l'interfaccia di navigazione, monitorando poi le variazioni.Se fossi in te farei prima di tutto questo test:
prendi un amico, tua sorella, o qualsiasi altra persona che non conosce il tuo sito ed abbia un'esperienza solo da user del web.
Mettilo sul tuo sito e dagli un compito da eseguire, poi raccogli i suoi feedback.