• Super User

    e se questo portale possedesse la più grossa mailing list locale? come la mettiamo? 🙂 ci sarebbe più di qualche idea per farla lavorare 🙂


  • User Attivo

    Guarda io molti anni fa, nel 99 se non erro ho messo su un portale con alcuni amici, si chiamava bacidaroma.it (oggi quel dominio è stato preso da altri e non è più lo stesso sito, e mi do le bastonate da solo...) ed era il precursore dei vari 2night ecc...

    Eravamo 5 univeristari che lo aggiornavano, abbiamo sviluppato noi l'interfaccia e tutto quanto, lavoravamo all'epoca connessi con ICQ da casa e ogni tanto facevamo delle riunioni per fare il punto della siuazione.

    Facevamo tutto noi. Il primo problema è stato il denaro, due componenti si sono staccati quando a distanza di 5 mesi non hanno visto una lira.

    Rimanemmo in due a breve. Ti garantisco che è davvero oneroso (a livello di tempo e spese) stare appresso a tutto quello che accade in una città come Roma (locali, divertimenti, notizie, curiosità, le mode dei ragazzi, servizi ai cittadini...ecc..ecc)..per non parlare dell'aspetto comunity...un altro paio di maniche!

    Fondamentalmente serve una redazione bella che grossa...certo, si porebbero far scrivere i contenuti agli utenti ma sai le cose che escono fuori? chi modera tutto quel materiale?

    Insomma...gestire una soluzione locale così ampia, non credo sia per niente facile ed economico.


  • Super User

    su questo siamo d'accordo... ci vuole tempo e denaro... e nel 99 era ancor più difficile


  • User Attivo

    Comunque, un portale su una capitale o una città come Milano, Napoli, Torino e Genova è un conto, ed è chiaro che richiede investimenti in termini di risorse non indifferente.

    Però l'italia è fatta di migliaia di realtà locali, già la gestione di una realtà come Taranto è fattibile, mentre per realtà più piccole si tratta solo di buona volontà ed un pò di tempo libero.

    :ciauz:


  • Super User

    @Bamse said:

    Però l'italia è fatta di migliaia di realtà locali, già la gestione di una realtà come Taranto è fattibile, mentre per realtà più piccole si tratta solo di buona volontà ed un pò di tempo libero.

    :ciauz:
    Vai Alexs2k, hai il supporto di tutti noi
    :vaiii:


  • Super User

    eheh ragazzi è il mio pazzo/sogno nel cassetto... per quel che mi riguarda sto scrivendo un progettino... ci vorrà tempo, pazienza e soldi 🙂


  • Super User

    Se posso darti un consiglio: non aspettare, parti subito.

    Per esperienza ti dico che, se ben realizzato, un progetto può generare fatturato anche soli in 1/2 mesi!

    Vedo che hai delle sezioni professionali (B&B; Benessere; Sport; ecc.)....

    Prendine 2 o 3, quelle che da te vanno per la maggiore e fai così:

    1. Contatti tutte le attività e gli chiedi se vogliono provare (gratis) il tuo servizio
    2. Inserisci in quelle pagine delle vere e proprie descrizioni dell'attività (magari fatte da loro)
    3. Inserisci un form di contatto che segnali (a loro) da dove è arrivato l'utente (es. oggetto mail: "Nome_Sito: richiesta per Nome_Società")
    4. Registra i contatti sul DB (anche solo: data; destinatario)
    5. Non appena qualcuno totalizza X, lo contatti e gli proponi una vera presenza professionale

  • User Newbie

    Ciao Alex, hai detto che si guadagna ... ma quanto? Se non vuoi dare cifre precise per questioni di privacy, dicci almeno se è più o meno di 1500 euro al mese.


  • Super User

    @LucianoNapoli said:

    Ciao Alex, hai detto che si guadagna ... ma quanto? Se non vuoi dare cifre precise per questioni di privacy, dicci almeno se è più o meno di 1500 euro al mese.

    Premetto che il portale che segnalo non è da me gestito e di conseguenza non potrei conoscerne gli introiti. Mi sembra di aver capito che le aziende che decidono di farne parte devono pagare una quota annuale ed in più pagare per la rotazione dei banner... altro non so... si potrebbero fare delle ipotesi

    Certo è che per 1500 euro al mese sarebbe meglio lasciar perdere


  • Super User

    @LucianoNapoli said:

    Ciao Alex, hai detto che si guadagna ... ma quanto? Se non vuoi dare cifre precise per questioni di privacy, dicci almeno se è più o meno di 1500 euro al mese.

    Io credo che questo sia un aspetto molto relativo.

    In un progetto imprenditoriale (on e off line) vanno valutati diversi fattori:

    1. in quanti ci stiamo lavorando?
    2. per quanto tempo al giorno?
    3. qual è la difficoltà specifica di ingresso in quel mercato?
    4. qual è il valore imprenditoriale che sto accumulando?

    Vale la pena di dire due cose in più sul punto 4.
    Pensa al sito come ad una società a tutti gli effetti:
    un'azienda accumula valore dato dal brand, dai legami che instaura, dal DB dei clienti acquisiti, ....

    Opsss, abbiamo risposto assieme


  • User

    secondo me sarebbe bella anche l'idea di un aggregatore di aziende locali.
    Pensateci un attimo: se io devo acquistare un bene o servizio da un'azienda per il quale ho bisogno di avere un contatto diretto, sarò costretto a trovarlo nelle mie vicinanze.
    Cosa potro' fare allora?
    Io ho provato a fare una ricerca di questo tipo e alla fine per trovarla sono dovuto andare su siti del tipo paginegialle o paginebianche.
    Solo che da li ad avere altre info sull'azienda c'e' un bel po' di differenza! Nel senso che manca proprio quel senso di appartenenza di cui si parlava prima....


  • Super User

    @netbog said:

    secondo me sarebbe bella anche l'idea di un aggregatore di aziende locali.
    Pensateci un attimo: se io devo acquistare un bene o servizio da un'azienda per il quale ho bisogno di avere un contatto diretto, sarò costretto a trovarlo nelle mie vicinanze.
    Cosa potro' fare allora?
    Io ho provato a fare una ricerca di questo tipo e alla fine per trovarla sono dovuto andare su siti del tipo paginegialle o paginebianche.
    Solo che da li ad avere altre info sull'azienda c'e' un bel po' di differenza! Nel senso che manca proprio quel senso di appartenenza di cui si parlava prima....

    grande netbob, hai fatto centro... ovviamente questa è una delle caratteristiche principali di un portale locale... pensa un attimo se si potesse dare la possibilità a tutte le aziende di interagire con la propria paginetta in base ovviamente alle diverse esigenze di settore.... 😉


  • User

    @alexs2k said:

    grande netbob, hai fatto centro...
    Netbog:x mannaggia! Scherzo non me la prendo!
    Cmq sono d'accordo con te alexs2k!
    Io aggiungerei oltre che alle esigenze di settore anche quelle legate alla localizzazione!
    Secondo me sarebbe interessante studiare (magari nel laboratorio GT) un modello da applicare poi alle varie realta' locali.
    Credo che sarebbe un ottimo input per le piccole imprese (anche di lavoratori autonomi intendo) a prendere maggiormente in considerazione internet ed i suoi vantaggi: un modo per far toccare loro con mano che hanno a disposizione un grande mezzo che e' tutto da sfruttare!


  • Super User

    finalmente qualcuno che parla la mia stessa lingua....scusa per il nick 🙂

    è una ottima idea.... ovviamente sono disponibile per eventuale gruppo di lavoro... ho già in mente una serie di diavolerie 😉


  • User

    anche io ho delle idee per la testa!
    insieme potremmo provare a concretizzarle!
    metto insieme un po' di punti nero su bianco e dopo li posto....
    ora vado a mangiare!
    Buon appetito a me... e a tutti gli utenti del forum che stanno per farlo!


  • User

    Ciao,
    Bella discussione, ma non nuova. Sui portali territoriali/cittadini si è discusso molto soprattutto negli ultimi anni quando anche la pubblica amministrazione si è interessata al tema.
    Moltissimi progetti sono partiti e affondati eppure effettivamente l'idea è buona e nel lungo periodo può funzionare.
    Vi dico quello che ho imparato con la mia esperienza. Come già sottolineato da qualcuno i costi di investimento (cioè la fase in cui si spende ma non si guadagna) sono molto alti.
    Ma soprattutto, e mi sembra che nessuno l'abbia ancora sottolineato, i costi più alti e i maggiori problemi sono dati (soprattutto in Italia) dal lavoro necessario per mettere d'accordo gli operatori locali.
    Non basta mandare una mail o una lettera per proporre il progetto, bisogna convincere di persona gli operatori, creare delle partnership, avere dei rapporti con i principali soggetti politici e economici, anche nelle piccole città.
    Chi riesce a fare questo ha la chiave.
    Ciao


  • User

    @LaCollegaPreferita said:

    Ciao,
    Non basta mandare una mail o una lettera per proporre il progetto, bisogna convincere di persona gli operatori, creare delle partnership, avere dei rapporti con i principali soggetti politici e economici, anche nelle piccole città.
    Chi riesce a fare questo ha la chiave.

    hai toccato un punto interessante:
    sono d'accordo che i costi di investimento sono onerosi.
    Sono anche d'accordo su cio' che ho quotato.
    Voglio pero' dirte questo: ma perche' per portare avanti un progetto in italia occorre avere sempre il patrocinato (o meglio il via libera) di soggetti politici ed economici?

    Senza offesa per nessuno e senza andare troppo OT (scusate ma quando ci cuole ci vuole) credo che il concetto di imprenditoria senza politici in italia sia poco diffuso.

    Tutti siamo pronti a criticare i politici in ogni situazione (vedi es italia.it) ma realmente quanti sarebbero stati in grado di rifiutare un progetto del genere con tutti quei soldi pubblici in ballo?

    Vogliamo un modello di business stile Italia.it oppure un modello stile google maps e attivita' commerciali?

    Io proprio per evitare di mettere in mezzo loro ho proposto di analizzare un possibile modello nel laboratorio gt.

    Se siamo tutti cosi' bravi a fare seo sem web ecc... forse non sarebbe anche il momento di analizzare la cultura imprenditoriale che possediamo?
    E semmai di cercare di migliorarla, renderla piu' adeguata ai tempi e sostanzialmente piu' etica?

    Se un servizio funziona e serve alle micro e piccole imprese locali non e' necessario che ci siano i politici a dire loro "Su dai andate su quel sito che avete la nostra benedizione!". Saranno loro i primi ad andarci senza che nessuno glielo dica!

    La chiave di volta per il successo da questo punto di vista, secondo la mia visione, e' quella di cercare di sviluppare un modello di servizio che serva veramente.

    PS Non ce l'ho con nessuno e anzi sono contento che sia uscito fuori questo argomento: cosi' ho avuto l'occasione di dire come la penso!


  • Super User

    @LaCollegaPreferita said:

    Come già sottolineato da qualcuno i costi di investimento (cioè la fase in cui si spende ma non si guadagna) sono molto alti.

    Costi sono definibili alti o bassi in base a cosa li rapporti....

    Se io voglio aprire un'attività imprenditoriale (perché è di questo che parliamo) devo necessariamente sobbarcarmi delle spese....
    Dalle mie parti (romagna) per aprire un (banalissimo) bar almeno (minimo) 50/60.000 euro li tiri fuori... e non parlo di un locale avviato o di acquisto delle mura.... ma di soglia minima!

    In un'attività imprenditoriale, quello che realmente è una barriera, non è tanto la prima fase di avviamento in cui si lavora tanto e si guadagna poco/nulla, quanto l'investimento iniziale: l'esborso vero e proprio di contanti!

    Su web, se hai una base di competenze, e soprattutto impegno e costanza, l'investimento può anche essere dell'ordine di un centesimo rispetto ad un bar....
    Quindi continuo a sostenere che l'esborso economico iniziale può essere anche molto basso... e te lo dico per esperienza 😉


  • User

    A mio parere, se parliamo di un progetto vero (non di un sito per arrotondare lo stipendio o comunque che generi un piccolo stipendio) gli investimenti necessari oggi non sono meno di qualche decina di migliaia di euro. Certo che ci si può lavorare la sera gratis, ma io parto da presupposto di quotare ogni ora lavorata ad un prezzo di mercato e siccome non credo si possa lanciare in meno di un anno i conti sono presto fatti.
    La politica è necessaria e non sempre un male, e intendo politica in senso allargato, non credo cioè che un progetto territoriale possa fare a meno di coordinarsi per esempio con il comune, l'associazione albergatori e chi organizza gli eventi e i servizi al cittadino. Sia che sia rivolto ai cittadini sia che sia un portale turistico.


  • Super User

    @LaCollegaPreferita said:

    A mio parere, se parliamo di un progetto vero (non di un sito per arrotondare lo stipendio o comunque che generi un piccolo stipendio) gli investimenti necessari oggi non sono meno di qualche decina di migliaia di euro.

    Sono contento che la pensi in questo modo, e non scherzo.
    A volte trovi ancora l'idea che basta fare un sito in 5 minuti... e poi AdSense e guadagni.

    Ma lo dici con uno che campa solo con il web .... e non si sa bene come, ma riesce pure a dare uno stipendio ad altre persone 😉 .

    Per campare con il web, intendo con i miei siti, e non lavorando sui siti degli altri....
    Capiamoci, faccio anche quello, ma probabilmente per meno del 5% dei miei budget.