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- REGIME AGEVOLATO NUOVE INIZIATIVE (art. 13 L. 388/00)
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ciao a tutti,
sapete dirmi se avendo partita iva (agevolata) è necessario un conto in una qualsiasi banca, o posso utilizzare anche il conto bancoposta (che ho gia..).. insomma, sapete sa il bancoposta permette tutte le operazioni che servono per le entrate e uscite (es. rimborsi, ecc)??
ciao
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Cosa vuol dire secondo voi questa affermazione di Visco?
FORFAIT PER LE MICRO-IMPRESE - «Semplificazioni radicali» per 900mila micro-imprese, che possono dire addio a libri contabili, Iva e Irap e pagare solo un'i****mposta forfettaria sostitutiva sul reddito pari al 20%. Lo spiega il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco, illustrando la manovra. «Si tratta - dice Visco - di una semplificazione micidiale», un'operazione che «avrà effetti solo finanziari e non reali»
Che forse forse aveva ragione il mio commercialista quando diceva che abbandoneremo il vantaggio del 10% IRPEF per passare al 20%.??????
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per Barney.
Aspetta che siano più chiare le notizie dell'utima finanziaria; mi pare che bolle qualcosa in pentola per gli studi associati... Inoltre non è ben chiaro questo regime forfettario del 20%per jandrea
col bancoposta tutto okper ercole
boh, staremo a vedere
certo, se è il vecchio regime agevolato del 10% portato al 20% è proprio una sòla, visto che quello in vigore ora non permette di dedurre i 4800? per lavoro autonomo, i contributi previdenziali e altre spese personali...; se per quello del 20% fosse confermata l'esclusione di queste deduzioni di agevolazioni non vedrei proprio nulla!Ciao
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Ciao a tutti e complimenti per il forum!!
Sono un libero professionista (ingegnere) ed usufruisco del regime fiscale agevolato.
Vorrei acquistare un'auto, e mi sono sorti alcuni dubbi...
Conviene acquistarla tramite un leasing o pagarla in modo diretto (bonifico, assegno..)?
c'è differenza nella detrazione dell'iva e nell'ammortamento del volare dell'auto?Grazie Mazzo
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Ciao a tutti, mi sono appena iscritto a questo interessante forum e già son qui che vi pongo il primo problema.
Innanzitutto la mia situazione:
Al momento ho un contratto a progetto in un'attività che non centra niente con il webdesign, da tempo creo siti e mi piacerebbe che questa attività mi portasse qualche guadagno. Percui avevo intenzione di aprire una partita iva. Oggi sono andato da un commercialista che mi ha spiegato che potevo usufruire del regime agevolato ma leggendo questo thread mi sembra che sia leggermente diverso, il commercialista mi ha spiegato che avendo io già un lavoro dipendente il regime agevolato ha un massimale di 5000 euro di volume di affari, che l'imposta sostitutiva dell'IRPEF sarà del 10% (calcolato su entrate - uscite), che sulle fatture che emetterò non ci sarà l'iva ma solo la rivalsa INPS.
Qualcuno sa dirmi a che legge si rifà quello che mi ha detto il commercialista e se ho capito tutto bene? Già che ci sono un altro dubbio: se nelle fatture che emetto non c'è IVA io posso scaricare quella delle fatture in uscita (ad esempio se mi compro un computer)?
Un'altra cosa che mi ha detto è che poi pagherò le tasse sul cumulativo dei miei redditi (contratto a tempo indeterminato + partita iva)? Ma se sull'attività autonoma io non pago IRPEF, come mai poi la pago sui redditi sommati? Probabilmente qui proprio non ho capito io.... qualche buon samaritano che mi spieghi le cose? Grazie mille in anticipo
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nessuno che mi sappia aiutare?
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@webbografico said:
Ciao a tutti, mi sono appena iscritto a questo interessante forum e già son qui che vi pongo il primo problema.
Innanzitutto la mia situazione:
Al momento ho un contratto a progetto in un'attività che non centra niente con il webdesign, da tempo creo siti e mi piacerebbe che questa attività mi portasse qualche guadagno. Percui avevo intenzione di aprire una partita iva. Oggi sono andato da un commercialista che mi ha spiegato che potevo usufruire del regime agevolato ma leggendo questo thread mi sembra che sia leggermente diverso, il commercialista mi ha spiegato che avendo io già un lavoro dipendente il regime agevolato ha un massimale di 5000 euro di volume di affari, che l'imposta sostitutiva dell'IRPEF sarà del 10% (calcolato su entrate - uscite), che sulle fatture che emetterò non ci sarà l'iva ma solo la rivalsa INPS.
Qualcuno sa dirmi a che legge si rifà quello che mi ha detto il commercialista e se ho capito tutto bene? Già che ci sono un altro dubbio: se nelle fatture che emetto non c'è IVA io posso scaricare quella delle fatture in uscita (ad esempio se mi compro un computer)?
Un'altra cosa che mi ha detto è che poi pagherò le tasse sul cumulativo dei miei redditi (contratto a tempo indeterminato + partita iva)? Ma se sull'attività autonoma io non pago IRPEF, come mai poi la pago sui redditi sommati? Probabilmente qui proprio non ho capito io.... qualche buon samaritano che mi spieghi le cose? Grazie mille in anticipo
Ciao webbografico e Benvenuto nel Forum GT
ti rispondo per puntiOggi sono andato da un commercialista che mi ha spiegato che potevo usufruire del regime agevolato ma leggendo questo thread mi sembra che sia leggermente diverso, il commercialista mi ha spiegato che avendo io già un lavoro dipendente il regime agevolato ha un massimale di 5000 euro di volume di affari, che l'imposta sostitutiva dell'IRPEF sarà del 10% (calcolato su entrate - uscite), che sulle fatture che emetterò non ci sarà l'iva ma solo la rivalsa INPS.
questa cosa del massimale di 5000 euro di volume d'affari se si è dipendente non la conosco... non è che ti sei confuso col massimale di 5000 euro per la prestazione occasionale senza contribuzione inps?
Inoltre il regime agevolato prevede sia la rivalsa inps che l'iva; è la ritenuta d'acconto che non c'è.
Qualcuno sa dirmi a che legge si rifà quello che mi ha detto il commercialista e se ho capito tutto bene?
art.13 della Legge 23/12/2000, n. 388
Già che ci sono un altro dubbio: se nelle fatture che emetto non c'è IVA io posso scaricare quella delle fatture in uscita (ad esempio se mi compro un computer)?
Come detto prima l'iva c'è, e quindi potrai detrarre l'iva degli acquisti, se inerenti l'attività.
Un'altra cosa che mi ha detto è che poi pagherò le tasse sul cumulativo dei miei redditi (contratto a tempo indeterminato + partita iva)? Ma se sull'attività autonoma io non pago IRPEF, come mai poi la pago sui redditi sommati? Probabilmente qui proprio non ho capito io.... qualche buon samaritano che mi spieghi le cose?
Sull'attività autonoma l'irpef la paghi, anche se con l'imposta sostitutiva; avrai semplicemente la compilazione di due moduli diversi nell'unico e due codici tributo diversi nell' F24Se naturalmente ne hai la possibilità ti consiglierei di attendere gennaio per aprire partita iva, sia perchè con la nuova finanziaria sembrano esserci delle modifiche ancora poco chiare, sia perchè per tre mesi ti bruceresti il primo anno - quello senza studio di settore -
ciao
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Grazie mille per la tua risposta... per la cronaca non mi sono confuso io, probabilmente il commercialista. Mi ha testualmente detto che sulle fatture non ci sarà l'iva, che il massimale è di 5000 euro (anche se non ne era sicura) e che la contribuzione INPS c'è, è pari al 18% (se mi ricordo bene) e c'è la rivalsa sul cliente pari al 4%. Comunque giovedì vado da un altro commercialista (che conosco ed è molto bravo) e gli chiedo meglio.
Grazie ancora
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ciao webbografico,
anche a me il mio commercialista ha detto una cosa simile alla tua ( riguardo l'iva che non c'è), ma Lorenzo 74 mi ha gia espresso perplessita su questa cosa. Probabilmente i nostri commercialisti non sono informati a sufficenza su queste nuove formule agevolative, quindi fanno riferimento a leggi di loro conoscenza... Il mio lo sento domani per avere charimenti, poi spero di avere le idee piu chiare per comunicarvi qualcosaciao
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Per jandrea e webbografico.
Bisogna fare attenzione a non confondere il regime agevolato nuove iniziative, oggetto di questo topic, (art 13 L 388/00) con il regime di franchigia (Dl n. 223/2006, articolo 37) in cui si prevede la franchigia iva, ma fino ad un volume di affari di 7000 euro.
Nel caso del regime di franchigia l'agevolazione è vero che sta nell'iva, ma a quanto mi pare la tassazione dell'irpef sarà quella ordinaria (e no il 10% del forfettino).
Infatti jandrea, ti avevo chiesto se ti riferivi al forfettino ;).Comunque considerate che è uscito un nuovo regime di franchigia iva, irpef ed irap, col pagamento dell'imposta sostitutiva del 20%.
Se volete invece chiarimenti sul regime di franchigia vecchio andate qui
ps: riferimento di legge:
«Art. 32-bis (Contribuenti minimi in franchigia). - 1. I contribuenti persone fisiche esercenti attività commerciali, agricole e professionali che, nell'anno solare precedente, hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare un volume di affari non superiore a 7.000 euro, e non hanno effettuato o prevedono di non effettuare cessioni all'esportazione, sono esonerati dal versamento dell'imposta e da tutti gli altri obblighi previsti dal presente decreto, ad eccezione degli obblighi di numerazione e di conservazione delle fatture di acquisto e delle bollette doganali e di certificazione e comunicazione telematica dei corrispettivi. 2. I soggetti di cui al comma 1 non possono addebitare l'imposta a titolo di rivalsa e non hanno diritto alla detrazione dell'imposta assolta sugli acquisti, anche intracomunitari, e sulle importazioni.
3. Sono esclusi dal regime della franchigia i soggetti passivi che si avvalgono di regimi speciali di determinazione dell'imposta, i soggetti non residenti.
4. Le disposizioni del presente articolo non si applicano ai soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili di cui all'articolo 10, n. e di mezzi di trasporto nuovi di cui all'articolo 53, comma 1, del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427.
5. A seguito della prima comunicazione dei dati, prevista dal decreto direttoriale di cui al comma 15, l'ufficio attribuisce un numero speciale di partita IVA.
6. I soggetti che, nell'intraprendere l'esercizio di imprese, arti o professioni, ritengono di versare nelle condizioni del comma 1 ne fanno comunicazione all'Agenzia delle entrate con la dichiarazione di inizio attività di cui all'articolo 35.
7. I soggetti che rientrano nel regime di cui al presente articolo possono optare per l'applicazione dell'imposta nei modi ordinari. L'opzione, valida per almeno un triennio, e' comunicata con la prima dichiarazione annuale da presentare successivamente alla scelta operata. Trascorso il periodo minimo di permanenza nel regime normale, l'opzione resta valida per ciascun anno successivo, fino a quando permane la concreta applicazione della scelta operata. La revoca e' comunicata con le stesse modalità dell'opzione ed ha effetto dall'anno in corso.
8. L'applicazione del regime di franchigia comporta la rettifica della detrazione ai sensi dell'articolo 19-bis2. La stessa rettifica si applica se il contribuente transita, anche per opzione, al regime ordinario dell'imposta. In relazione al mutato regime fiscale delle stesse, l'imposta dovuta per effetto della rettifica di cui all'articolo 19-bis2 e' versata in tre rate annuali da corrispondere entro il termine previsto per il versamento del saldo a decorrere dall'anno nel quale e' intervenuta la modifica. La prima rata e' versata entro il 27 dicembre 2006. Il debito può essere estinto anche mediante compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ovvero con l'utilizzo di eventuali crediti risultanti dalle liquidazioni periodiche. Il mancato versamento di ogni singola rata comporta l'applicazione dell'articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, e costituisce titolo per la riscossione coattiva.
9. Nell'ultima dichiarazione annuale in cui l'imposta e' applicata nei modi ordinari si tiene conto anche dell'imposta dovuta relativa alle operazioni indicate nell'ultimo comma dell'articolo 6 per le quali non si e' ancora verificata l'esigibilità.
10. Ferme restando le ipotesi di rimborso previste dall'articolo 30, l'eccedenza detraibile emergente dall'ultima dichiarazione annuale IVA presentata dai soggetti di cui al comma 1 e' utilizzata in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni.
11. I soggetti di cui al comma 1, per gli acquisti intracomunitari e per le altre operazioni per le quali risultano debitori dell'imposta, integrano la fattura con l'indicazione dell'aliquota e della relativa imposta, che versano entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni.
12. I soggetti ai quali si applica il regime fiscale di cui al presente articolo trasmettono telematicamente all'Agenzia delle entrate l'ammontare complessivo delle operazioni effettuate.
13. I contribuenti in regime di franchigia possono farsi assistere negli adempimenti tributari dall'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate competente in ragione del domicilio fiscale. In tal caso devono munirsi di una apparecchiatura informatica, corredata di accessori idonei, da utilizzare per la connessione con il sistema informativo dell'Agenzia delle entrate.
14. Il regime di cui al presente articolo cessa di avere efficacia ed il contribuente e' assoggettato alla disciplina di determinazione dell'imposta sul valore aggiunto nei modi ordinari:- a)* a decorrere dall'anno solare successivo a quello in cui risulta superato uno dei limiti di cui al comma 1;
- b)* a decorrere dallo stesso anno solare in cui il volume d'affari dichiarato dal contribuente o rettificato dall'ufficio supera il limite di cui al comma 1 del cinquanta per cento del limite stesso; in tal caso sarà dovuta l'imposta relativa ai corrispettivi delle operazioni imponibili effettuate nell'intero anno solare, salvo il diritto alla detrazione dell'imposta sugli acquisti relativi al medesimo periodo.
15. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono stabilite le modalità da osservare in occasione dell'opzione per il regime ordinario, i termini e le procedure di applicazione delle disposizioni del presente articolo.».
- All'articolo 41, comma 2-bis, del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, dopo le parole «Stato membro», sono aggiunte le seguenti «nonche' le cessioni di beni effettuate dai soggetti che applicano il regime di franchigia di cui all'articolo 32-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.».
- Le disposizioni di cui ai commi 15 e 16 si applicano a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto.
- All'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, dopo il comma 15 sono aggiunti, in fine, i seguenti commi
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Buongiorno a tutti.
Vi ho conosciuto sul web da poco, e devo dire che mi siete stati molto utili, in quanto alla disperata ricerca di chiarezza sul tutoraggio e sul software RFA dell'Agenzia; chiarezza che il mio tutor non è stato assolutamente in grado di fornirmi.
Polemiche a parte sarei praticamente pronto a validare tutti i trimestri, fatto sta che ho ancora dei dubbi residui :
1.) nel punto della "gestione rilevazioni" chiamato "Dati rilevanti per le rettifiche necessarie alla determinazione del reddito d'esercizio", quale percentuale va messa in "% di rilevanza fiscale" , rispettivamente per i costi e per i ricavi?
Ad esempio, rispettivamente, per l'acquisto di un libro per l'esercizio della professione e per il pagamento ricevuto da un cliente?
Io pensavo ad entrambi il 100%, ma vorrei conferme.2.) Nel punto della "gestione rilevazioni" relativo a "Dati rilevanti ai fini della dichiarazione IVA" che cribbio è la % di indetraibilità? Quando deve essere prevista? La lascio a 0 sia per costi che per ricavi?
3.) qual'è il discrimine tra le operazioni inerenti a fini dei redditi ed IVA e quelle relative solo a fini redditi, sul versante dei costi ?
Ad esempio ho ritenuto di annotare il pagamento delle tasse e dei diritti per l'Iscrizione all'Albo degli Avvocati come inerenti solo a fini redditi, sotto la voce costi. Ho fatto bene?4.) il codice IVA al 20% va segnato per le fatture da me emesse relative all'attività professionale, e qui non ci dovrebbero essere dubbi.
Per l'acquisto di beni strumentali alla professione diversi rispetto a quelli esenti, devo segnare IVA sempre al 20%?Grazie in anticipo a chiunque mi vorrà dare una mano.
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Ma c'è una cosa che mi lascia perplessa..:?se uno nn richiede il tutor nn può usufruire del credito per le attrezzature informatiche? e poi..c'è la rivalsa da applicare in fattura tipo x un consulente immobiliare? Poi vabbè vorrei tanto capire se è il caso o meno di pagare l'IRAP; io dovrei pagarla a giugno 2008 (ho aperto partita IVA quest'anno) xrò mi sembra assurdo doverla pagare per poi richiedere il rimborso che nn si sa neanche mai se e quando arriverà..
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@kar said:
Ma c'è una cosa che mi lascia perplessa..:?se uno nn richiede il tutor nn può usufruire del credito per le attrezzature informatiche? e poi..c'è la rivalsa da applicare in fattura tipo x un consulente immobiliare? Poi vabbè vorrei tanto capire se è il caso o meno di pagare l'IRAP; io dovrei pagarla a giugno 2008 (ho aperto partita IVA quest'anno) xrò mi sembra assurdo doverla pagare per poi richiedere il rimborso che nn si sa neanche mai se e quando arriverà..
Ciao kar
l'acquisto dell'apparecchiatura informatica è agevolato con credito di imposta per permettere al contribuente che vuole avvalersi del tutoraggio, di avere uno strumento in grado di inviare i dati telematici al tutor; quindi no tutor, no computer...;)
la rivalsa in fattura è una parte del contributo pensionistico che tu ti fai dare dal cliente; per i lavoratori autonomi funziona così..
per l'irap, che dirti... ne abbiamo parlato molte volte, anche nel tuo altro post..... purtroppo su questa irap, incostituzionale ed ingiusta, stenderei veramente un velo pietoso:(
ciao
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grazie mille a Lorenzo per i chiarimenti... domani vado dal secondo commercialista e sicuramente mi hai aiutato a farmi capire meglio in modo da farmi spiegare quello che è meglio per me a seconda della situazione. Questo forum è molto interessante di per sè, ma questo della consulenza fiscale è veramente un passo in più rispetto agli altri forum che frequento.
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ciao a tutti,
chiedo 2 cosette in relazione alla questione mia e di ( penso ) webbografico..
ho scoperto che in fattura è facoltativo indicare la ritenuta di acconto, ma l'IVA c'è e va indicata.
quindi i casi sono 2 ( cosi mi ha spegato il commercialista):- o faccio una normale fattura x regime fiscale agevolato per le nuove iniziative di lavoro autonomo ( quindi senza ritenuta d'acconto)
- oppure segno la riitenuta d'acconto ( che verra sottratta al 20% dal totale imponibile, che me la paga intanto il cliente )
Dovrei aver capito bene?? ma se è cosi, che fine fa l'iva???????????
vi allego un esempio di fattura trovata su internet, che piu o meno rispecchia il secondo caso (è una immagine a meta pagina)
http://www.viasetti.it/parcellazione.htmil mio commercialista mi ha detto che devo valutare io quale formula adottare, secondo le mie esigenze (BOH!)
quale formula adottare????
ciao
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ciao jandrea.
Principalmente il discorso dipende dalla tua capacità di amministrare le tue entrate; non mettendo la ritenuta d'acconto è naturale che dovrai pagare tutto in sede di unico; è pur vero che mettendola ti ritroverai molto probabilmente a credito, visto che ti verrà trattenuta dal sostituto d'imposta una cifra maggiore (20%) di quella che efettivamente pagherai (10%).
Non confonderei la questione con l'iva, che è tutt'altra cosa. L'iva devi considerarla cone una somma che il cliente tramite te versa allo stato; per cui in sede di dichiarazione iva dovrai versarla (in unica soluzione o a rate) allo Stato (tolta la tua iva detraibile degli acquisti).
ciao
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E' stato pubblicato il DDL della finanziaria che chiarisce i dubbi sulla futura esistenza o meno del regime RFA art. 13 L.388/2000:
"1. Si considerano contribuenti minimi, e sono assoggettati al regime previsto dalle disposizioni dei commi fino al 21, le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni che, al contempo:
a) nell?anno solare precedente:- hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito I compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a 30.000 euro;
- non hanno effettuato cessioni all?esportazione;
- non hanno sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori di cui all?articolo 50, comma 1, lettere c) e c-bis), del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, anche assunti secondo la modalità riconducibile a un progetto, programma di lavoro o fase di esso, ai sensi degli articoli 61 e seguenti del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;
b) nel triennio solare precedente non hanno effettuato acquisti di beni strumentali, anche mediante contratti di appalto e di locazione, pure finanziaria, per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro."[...]
- I contribuenti minimi non addebitano l?imposta sul valore aggiunto a titolo di rivalsa e non hanno diritto alla detrazione dell?imposta sul valore aggiunto assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti anche intracomunitari e sulle importazioni.[...]
- I contribuenti minimi non si considerano soggetti passivi dell?imposta regionale sulle attività produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446. Il reddito di impresa o di lavoro autonomo è costituito dalla differenza tra l?ammontare dei ricavi o compensi percepiti nel periodo di imposta e quello delle spese sostenute [...]
- Sul reddito determinato ai sensi del comma 9 si applica un?imposta sostitutiva dell?imposta sui redditi e delle addizionali regionali e comunali pari a 20 per cento. [...]
- I contribuenti minimi sono esclusi dall?applicazione degli studi di settore di cui all?articolo 62-bis del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331
[...] - Sono abrogati l?articolo 32-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, l?articolo 14 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 [..]
In sostanza vengono abrogati solo il regime fiscale per i redditi marginali e quello dei contribuenti minimi in franchigia fino a 7000 euro. Il regime RFA art.13 rimane, ma la convenienza non è che sia elevata: 10% tasse+IVA 20%+IRAP+nessuna deduzione IRPEF+Studi di settore contro un'unica imposta del 20% senza studi di settore, mi pare di capire, e senza alcun obbligo contabile.
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@Mascalzone said:
Buongiorno a tutti.
Vi ho conosciuto sul web da poco, e devo dire che mi siete stati molto utili, in quanto alla disperata ricerca di chiarezza sul tutoraggio e sul software RFA dell'Agenzia; chiarezza che il mio tutor non è stato assolutamente in grado di fornirmi.
Polemiche a parte sarei praticamente pronto a validare tutti i trimestri, fatto sta che ho ancora dei dubbi residui :
1.) nel punto della "gestione rilevazioni" chiamato "Dati rilevanti per le rettifiche necessarie alla determinazione del reddito d'esercizio", quale percentuale va messa in "% di rilevanza fiscale" , rispettivamente per i costi e per i ricavi?
Ad esempio, rispettivamente, per l'acquisto di un libro per l'esercizio della professione e per il pagamento ricevuto da un cliente?
Io pensavo ad entrambi il 100%, ma vorrei conferme.2.) Nel punto della "gestione rilevazioni" relativo a "Dati rilevanti ai fini della dichiarazione IVA" che cribbio è la % di indetraibilità? Quando deve essere prevista? La lascio a 0 sia per costi che per ricavi?
3.) qual'è il discrimine tra le operazioni inerenti a fini dei redditi ed IVA e quelle relative solo a fini redditi, sul versante dei costi ?
Ad esempio ho ritenuto di annotare il pagamento delle tasse e dei diritti per l'Iscrizione all'Albo degli Avvocati come inerenti solo a fini redditi, sotto la voce costi. Ho fatto bene?4.) il codice IVA al 20% va segnato per le fatture da me emesse relative all'attività professionale, e qui non ci dovrebbero essere dubbi.
Per l'acquisto di beni strumentali alla professione diversi rispetto a quelli esenti, devo segnare IVA sempre al 20%?Grazie in anticipo a chiunque mi vorrà dare una mano.
Vi prego qualcuno mi risponda devo fare l'invio a breve
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Salve community!
Mi iscrivo anch'io alla discussioneHo aperto la partita IVA a giugno con regime agevolato e volevo fare una domanda a tutti coloro che devono utilizzare RFAweb: in pratica per ciò che mi riguarda, riesco ad accedere a fisco on-line con username e password che mi sono stati assegnati, però se vado in STRUMENTI-RFAWEB, dopo aver inserito il codice pin di 10 cifre mi ritrovo in un altra schermata dove c'è un tasto "ACCEDI". Cliccando su accedi non entro nel programma ma mi dice che l'utente non è abilitato! Premetto che ho iniziato l'attività a inizio giugno 2007.
Oggi mi sono recato all'agenzia dell'entrate più vicina e ho sottoposto il mio problema alla persona che in teoria dovrebbe seguirmi come tutor... (non dico nulla sul finto servizio di assistenza che promettono di offrire...). Comunque, dopo avermi assegnato un nuovo pincode mi ha detto che avrei dovuto telefonare al numero di assistenza (a pagamento tra l'altro...). Dall'assistenza mi han detto che** è un prolema che non riguarda solo me ma tutti coloro che hanno richiesto il regime agevolato **. Adesso vorrei capire se mi stanno prendendo in giro o se è davvero cosi, anche perchè ci sono delle scadenze da rispettare per comunicare ste benedette fatture emesse e non vorrei incorrere in sanzioni.
A voi funziona RFAweb? fatemi sapere per favore! grazie
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@Zu+ said:
A voi funziona RFAweb? fatemi sapere per favore! grazie
A me funziona bene, ho aperto P.IVA a maggio e a luglio sono stato abilitato. Anche del tutor sono soddisfatto: anzi, molti amici che pagano (e non poco) il commercialista, spesso hanno a che fare con persone che sembrano impreparate e poco aggiornate.