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Fattura Extra Ue
In caso di prestazione di consulenza da parte di Società Extra Ue (senza stabile organizzazione in Italia) nei confronti di S.r.l. italiana, luogo della consulenza e di fuizione del servizio Stato Extra Ue, l'operazione sarebbe da ritenere soggetta alle disposizioni di cui all'Art. 7 D.P.R. n. 633/1972 mancando il requisito della territorialità.
Quale il giusto modo di contabilizzarla per l'S.r.l.?
Registrando il solo costo sostenuto (convertendo in euro al tasso storico del giorno di emissione della fattura la divisa estera) o con la registrazione della ft.estera e con conseguente emissione dell'autofattura come per le avviene per le operazione intracomunitarie?Grazie
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Ciao Francesco, l'hai descritta in modo alquanto complicato
Se risulta fuori campo di applicazione dell'Iva per carenza del presupposto territoriale come da te descritto (a me non è dato capirlo visto che non conosco il tipo di servizio) nulla dovrà essere fatto in Italia, se non una semplice registrazione in contabilità generale al cambio della data di effettuazione dell'operazione o, se non disponibile, a quella antecedente più prossima.
Paolo
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Ciao Paolo e grazie per la risposta.
Siamo in presenza di una prestazione di consulenza da parte di una società di Taiwan nei confronti di una società italiana.
La consulenza riguarda la progettazione di campionari (settore abbigliamento) e viene svolta in Cina quando l'amministratore della S.r.l. italiana vi si reca.Io registrerei solo l'importo fattura al cambio della data di effettuazione dell'operazione.
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Si, come detto.
No autoFt. Registrazione solo contabilità a cambio di effettuazione.
Paolo