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Sito web; pubblicità, vendita prodotti, inps, fisco
Salve, sono il gestore di un sito web cittadino raealizzato inizialmente come semplice persona fisica, ora che il sito è molto visitato vorrei fare un passo in più. Poichè la cittadina offre molto dal punto di vista turistico e dei prodotti alimentari tipici locali, mi hanno chiesto e sto valutando la possibilità di offrire attraverso il web:
- pubblicità e promozione dei locali;
- intermediazione sulla vendita di prodotti alimentari tipici locali ma anche dell'artigianato (la responsabilità sul prodotto non sarà mia);
- intermediazione posti letto in alberghi e agriturismo (la responsabilità sul prodotto non sarà mia);
- pagine web e banner dedicati alle aziende;
- pubblicità sulle costruzioni edili (appartamenti, villette, ecc. ecc.) in fase di realizzazione;
- possibilità insieme ad altri soggetti di realizzare piccoli pacchetti turistici;
- i servizi offerti non saranno di tipo occasionale, ovvero si vuole richiedere successivamente alla stipula dei contratti una sorta di canone annuo.
Dunque, pubblicità e attività di intermediazione sui posti letto e sulla vendita dei prodotti tipici.
Inoltre, sono già socio/dipendente di una sofware house (dipendente non statale...), ma intendo intraprendere le attività di cui sopra da solo. Essendo già dipendete ho già una mia posizione inps, infine, ho partita iva come lav. autonomo, con cod. att. 72600, che mi consente di eseguire soltanto lavori occasionali, e dunque mi implica la gestione separata ai fini inps.
Cosa dovrei fare per poter eseguire tali attività? Camera di Commercio? Estinguere la partita iva in mio possesso? L'inps incide se ho già una mia posizione? Insomma non ci stò capendo più nulla, so solo che vorrei portare avanti tale iniziativa perchè ci vedo qualche guadagno!
Grazie mille anticipatamente per il sicuro interessamento
PS: questo forum è il massimo, complimenti davvero
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Sicuramente hai una posizione complessa che richiede uno studio approfondito. Quindi il consiglio è parlare sempre con un commercialista di fiducia.
La problematica principale che vedo è la gestione dell'intermediazione nel settore turistico (alberghi e agriturismi) c'è il forte rischio che tale attività sia considerata attività di agenzia di viaggio che richiede particolari requisiti per essere svolta, oltre all'ottenimento di apposita autorizzazione. L'Ente competente è la Provincia dove possono darti tutte le informazioni. La normativa sul turismo è regionale quindi non mi sbilancio.Fabrizio
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Grazie Fab75, solo che a rifletterci bene, non ho specificato che l'attività di intermediazione la vorrei intraprendere successivamente e vorrei iniziare con la pubblicità e la promozione di tutto il resto ovvero:
- pubblicità e promozione dei locali;
- pagine web e banner dedicati alle aziende;
- pubblicità sulle costruzioni edili (appartamenti, villette, ecc. ecc.) in fase di realizzazione;
- i servizi offerti non saranno di tipo occasionale, ovvero si vuole richiedere successivamente alla stipula dei contratti una sorta di canone annuo.
poi, se si inizia a ingranare... si può pensare anche alla realizzazione di prodotti cartacei che illustrino la zona da proporre sempre agli stessi operatori (albergatori, agriturismi, ecc. ecc.), perchè il paese è totalmente sprovvisto da questo punto di vista e le associazioni presenti, come dire, dormono... quindi potrei vendere anche tali locandine, pieghevoli ecc. ecc.
Che dovrei fare partendo da questa situazione, qualcuno sa dirmi come operare? :bho:
Grazie mille
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Salve a tutti, c'è qualcuno che può darmi dei suggerimenti? Sto proprio sbattendo la testa ...Grazie
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L'attività pubblicitaria che hai descritto è sicuramente attività d'impresa il che comporta che non è possibile gestire tale attività come lavoratore autonomo. Dovrai iscrivertti alla CCIAA ed iscriverti alla gestione commercianti INPS. Nemmeno il codice attività che hai indicato ritengo sia corretto, andrà pertanto rivista la tua posizione della tua partita IVA (non andrà però chiusa).
Tuttavia rinnovo il consiglio di rivolgerti ad un commercialista in modo da valutare bene i costi dell'attività che vuoi intraprendere e gli adempimenti connessi.
Hai infatti indicato molte attività che toccano o sfiorano settori particolari, ad esempio i prodotti cartacei rientrano nella normativa sull'editoria.Fabrizio
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Ciao Fabrizio,
scusami se, come dire, approfitto della tua pazienza, cmq stò pensando di rivolgermi ad un commercialista...,in definitiva voglio rimanere dipendete e per questo lavoro mi sono versati dall'azienda già i miei contributi inps, ma mi chiedo e ti chiedo se aprendo una attività come discusso sino ad ora devo pagare due volte gli stessi contributi? Oppure una sola volta? Ovvero, dalla dichiaraz dei redditi poichè si fa la gestione separata inps prevarranno i contribuit generati dal maggior reddito? Insomma questo è per me già un grosso punto interrogativo ?.
Sai dirmi qualcosa in merito? Grazie
PS: se hai bisogno di qualcosa settore turismo, cultura, programmazione, photoshop o qualcos?altro dimmi pure
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Nel tuo caso avrai i contributi pagati come adesso sul reddito da lavoro dipendente o gestione separata se hai un contratto a progetto.
Sul reddito generato dall'attività d'impresa saranno pagati i contributi alla gestione commercianti. Tieni conto che la gestione commercianti prevede il pagamento di un contributo fisso pari a circa 2500,00 indipendentemente dal reddito prodotto. Questo contributo fisso ti copre il reddito d'impresa fino a circa 12.500,00 (la cifra precisa non me la ricordo) sul reddito eccedente oltre ai 2500 euro fissi pagherai una percentuale (circa 23,5%).Fabrizio
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Quindi mi stai dicendo che seppur l'azienda per cui lavoro come dipendente mi versa dei contributi non significa che per l'inps sia a posto e quindi dovrò versare cmq 2500 ? lo stesso all'inps, che se non erro si versano ogni 4 mesi giusto?
insomma, è proprio il paese delle tasse e simili...
Altro inghippo: "qualcuno" potrebbe obiettare sul fatto che lavorando 8 ore al giorno come dipendente non potrei lavorare come ditta individuale inscritta alla CCIAA? Insomma io farei prima da procacciatore, cioè mi troverei i clienti e poi lavorerei il fine settimana e le sere..., che ne pensi di questo argomento?
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Salve a tutti, qualcuno sa rispondere all'ultimo quesito?
Grazie mille
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Per quanto riguarda l'INPS purtroppo è così.
Per la doppia attività non vedo problemi salvo casi particolari (la tua attività sia in concorrenza con quella della ditta per cui lavori come dipendente)
Tuttavia non ho mai avuto modo di approfondire il caso quindi prendi con le pinze questa ultima affermazione.Fabrizio
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Ma è possbile?
Ho appena parlato con un amico e mi ha detto che i contributi all'inps da versare sono quelli che scaturiti dall'atytività prevalente, in questo caso da lavoro dipendente, mentre per il resto devo pagare come già faccio ora con gestione separata. Insomma, non ci capisco + nullaC'è per caso un moderatore che toglierci questi dubbioni :bho: ????????????
Grazie mille
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Mi sembra abbiate già ben sviscerato i problemi principali, Fabrizio mi sembra abbia già focalizzato sinteticamente i punti nodali.
Aggiungo qualche mia considerazione tenuto in considerazione che vale il suggerimento di trovarsi un proprio consulente per l'elaborazione di un piano di intervento.
Il codice 72600 da libero professionista con Gestione separata inps potresti portarlo a chiusura in quanto con l'apertura di una attività d'impresa individuale con oggetto abbastanza vasto (come quello descritto + 72600) potresti comunque continuare a fare quello che stai facendo ora da professionista.
Si potrebbe arrivare persino ad un risparmio previdenziale.
Mantenendo l'attività prevalente da dipendente, con contributi inps conseguenti, non si ricadrebbe nell'obbligo della gestione commercianti/artigiani per l'attività nuova da impresa individuale, e la gestione separata sarebbe chiusa..... diciamo che avresti ricavi senza contributi.Andrebbero ben valutate tutte le conseguenze e non è cosa semplice, ma sembrerebbe modulabile un intervento che generi pure risparmi.
Direi di trovarti un commercialista a questo punto e di valutare con cura i punti già puntualmente sollevati da Fabrizio per ciò che concerne le attività "particolari".
Paolo
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Ciao Paolo, ho appena letto il tuo intervento, credo di aver capito che se parli di risparmio previdenziale significa che mantenendo il lavoro da dipendente come prevalente sarà questo che "genererà" il contributo inps e quindi non dovrei aggiungere altro contributo inps dovuto all'altra attività, giusto (:x)? Il mio intento è quello di passare all'iscrizione a CCIAA per poter eseguire le altre attività, prevalentemente da casa (ore serali e week-end), quindi se l'ammontare del lav. dip. è di 40 ore al giorno, al massimo con il secondo lavoro posso arrivare a 20 ore lavorative/settimana (oltrepassare questo monte ore significherebbe esaurire mentalmente in poco tempo!!!!!!!!!). Cmq, si tratta di attività non in concorrenza con quella da dipendente. Inoltre, vorrei chiederti se dicendo che "avrei ricavi senza contributi" intendevi proprio la NON obbligatorietà a versare i contributi inps dovuti alla seconda attività.
Grazie mille Paolo, attendo un tuo intervento
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Hai capito correttamente.
Recenti colloqui con funzionari inps (visto che non sono un predidenzialista) mi hanno confermato la non obbligatorietà per l'impresa individuale di iscrizione all'inps gestione artigiani/commercianti allorquando l'attività sia secondaria rispetto ad un prevalente lavoro dipendente a tempo pieno indeterminato che già genera i contributi inps.
Paolo
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Ringrazio Paolo per l'importante informazione sull'inps, stavo prendendo una cantonata sull'iscrizione alla gestione commercianti.
Purtroppo non si finisce mai di imparare.Fabrizio
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Dunque ci siamo quasi...
ho dimenticato un "particolare", sono assunto a tempo indeterminato ma attualmente per mancanza di commesse in azienda, lavoro a part time e percepisco il 62% dello stipendio. Anche in questo caso, credo di poter dire che, cmq, questo rimane il lavoro prevalente rispetto all'attività che voglio creare, almeno per i primi tempi, finchè si inizia a ingranare...
Detto ciò non so se questa informazione potrebbe servire a qualcosa e potrebbe cambiare le cose rispetto a ciò che ha detto Paolo ma anche Fabrizio negli ultimi interventi che si basavano su laovor a tempo indeterminato a tempo pieno.
Grazie infinite
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Purtroppo da non previdenzialista non posso darti una termine esatto di confronto, posso però consigliarti una visita presso un funzionario inps.... possibilmente ben preparato in materia.
Paolo
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Grazie Paolo e grazie Fabrizio,
domattina andrò a far visita all'inps! Vediamo un pò che mi dicono, vi farò sapere.Ciao ciao a presto
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Ciao Paolo e Fabrizio
Sono appena rientrato dalla sede inps!
Mi hanno detto che devo cmq fare il versamento dei 2600,00? perchè appena mi iscrivo alla CCIAA, questi ultimi fanno la comunicazione all'inps
e automaticamente si apre una posizione inps!
Ma io di quella là non mi fido!!!
Gli ho chiesto la normativa e non me l'ha saputa dare!
Ma insomma, che devo fare?
Possibile che da nessuna parte ci sia un articolo di legge che spieghi per bene cosa fare in queste situazioni?
Paolo, mi pare che dai tuoi ultimi interventi la cosa non stà proprio così!
E anche Fabrizio è d'accordo con te, e poi perchè dovrei aprire due posizioni inps forzatamente se cmq il soggetto sono sempre io?
E poi credo che ci saranno gli articoli di legge che regolamentano tali situazioni, che non mi sembrano capitino così di rado.Saluti attendo notizie, Ferdinando
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La questione è che non deve venir aperta la poszione inps commercianti/artigiani e dunque non nasce il presupposto per il pagamento dei minimi (2600euro).... questo è quanto rilevato per eseperienza... per colloquio con il predetto funzionario (dirigente per molti anni del settore artigiani e commercianti) .... e da una guida della camera di commercio di torino di cui non ricordo il link purtroppo..... ma ripeto che non sono uno specialista previdenziale.
Paolo