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I media mentono? Se si, perchè?
Mhh, ragazzi che ne pensate di questo articolo?
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@Fuffissima said:
Mhh, ragazzi che ne pensate di questo articolo?
Ciao Fuffissima, cerco di analizzarlo nei punti salienti:I giornalisti allarmati annunciavano: "caduto il governo Prodi sulla politica estera!" I due senatori di sinistra che avevano votato contro la mozione del governo venivano chiamati nei Tg "senatori ribelli", come se chi segue la propria coscienza lo fa per una capricciosa ribellione.
La domanda è: come fa un governo ad andare in crisi su una politica che è praticamente uguale in entrambi gli schieramenti?
La politica è ormai diventata una questione di dettagli e pretesti. I due schieramenti si scontrano non per questioni reali, legate a valori o a principi, ma per sgomitare, pestare piedi e sopraffare.Quanto scritto in questa prima parte e' lapalissiano.
Cio' che c'e' dopo e' un insieme di illazioni, falsi presupposti e preconcetti presentati come verita' taciuta. Sono molto ma molto critico verso cio' che viene scritto su quel sito.Che il sistema avesse un bisogno urgente di dirottare l'attenzione dei cittadini era cosa ovvia, dopo la manifestazione di Vicenza, da cui è emerso in modo assai chiaro il pensiero degli italiani sulla guerra e sul militarismo. La politica estera era diventata l'argomento scottante, a cui si doveva collegare un colpo di scena o un evento che avesse l'effetto di gettare sabbia negli occhi o di rimettere in sesto le vecchie logiche scardinate dalla manifestazione di Vicenza. Si doveva, cioè, riportare l'attenzione sulla "stabilità di governo" o sul "dovere di sostegno di tutta la coalizione di maggioranza".
Tralasciamo il fatto che nessuno rischia una crisi di governo in un momento cosi' inopportuno quale e' un inizio di crescita economica solo per far dimenticare una manifestazione di qualche migliaio di persone. Una manifestazione tra l'altro che non rappresenta l'Italia ma una sua parte, forse minoritaria. Se un governo dovesse in ogni sua decisione (specialmente internazionale) dar retta a ogni minoranza (per quanto grande questa sia) non farebbe mai nulla.
Ci sarebbero metodi piu' semplici e piu' sicuri di una crisi di Governo, per cui perche' proprio cosi'? Semplice, perche' non e' certo sucesso per quel motivo.La politica estera della maggioranza, esposta da D'Alema il 21 febbraio al Senato, era un intruglio di retorica e di menzogne. Pressoché analoga a quella del centrodestra.
La politica estera piu' di altre e' qualcosa che nasce da tradizioni di rapporti internazionali e sovranazionali che vanno ben oltre una legislatura o un sentimento momentaneo diffuso tra la popolazione. E' dunque normale una sintonia o una certa continuita' (continuita' che tra l'altro non e' neppure cosi' salda, i rapporti con Iran e Palestina sono ben diversi rispetto a quelli che aveva il precedente Governo). Per cui, altra cosa non vera.La premessa è che la politica di governo e la volontà del paese, specie sulla questione della base di Vicenza, risultavano due cose contrapposte. La legge sull'ampliamento della base Nato a Vicenza era stata approvata il 31 gennaio, con 152 voti a favore e 146 voti contro (4 astenuti). L'ordine del giorno sull'ampliamento della base militare di Vicenza era stato proposto da Roberto Calderoli, ma anche il documento presentato dalla maggioranza era stato approvato.
Anche qui, parte dal presupposto falso che tutta l'Italia sia contro la base di Vicenza. Ha fatto per caso un sondaggio? :bho:Massimo D'Alema, in qualità di Ministro degli Esteri, il 21 febbraio, ha presentato la politica estera del Governo al Senato, sapendo di doversi arrampicare sugli specchi per esprimere i valori tradizionali della sinistra e al contempo sostenere una politica di bellicismo. L'impresa non era facile, e la destra aveva già fatto conto di approfittare della difficoltà per farsi spazio, come se la loro politica fosse amata dai cittadini italiani più di quella di D'Alema.
Altro sondaggio? E poi mi fa sorridere la politica belligerante di D'Alema.D'Alema abbraccia completamente il punto di vista americano dello "scontro di civiltà", e come le autorità Usa ritiene che mandare truppe equivalga a portare la pace.
Preconcetti e punti di vista non supportati da motivazioni plausibili.Il senatore Grassi rivela le menzogne di D'Alema: (sono state prese) "alcune gravi decisioni (l'autorizzazione all'allargamento della base americana a Vicenza, la mancata definizione di una exit strategy dall'Afghanistan e l'incremento della spesa per armamenti) che violano palesemente gli impegni assunti con gli elettori. Si tratta di scelte che non possono certo configurare una politica di pace".[3]
Della base di Vicenza ho gia' commentato, per la strategia di uscita dall'Afghanistan bisogna aspettare la riunione dell'ONU che definira' il futuro della missione, che senso ha parlare di andarsene e del come andarsene se ancora non si sa se l'ONU decidera' ad esempio di intervenire in diverso modo o altro? Siamo li per conto dell'ONU, non possiamo decidere senza aver prima sentito (e partecipato con) le decisioni dell'ONU! L'unica cosa su cui potrei essere d'accordo sono le spese militari, ma bisogna vedere a cosa sono dovute? Magari sono per tende, cibo, attrezzature, tutte quelle cose per costruire case, ospedali, scuole nelle zone di guerra e dove in genere partecipano i nostri militari?Poi non continuo perche' il discorso cade nell'ideologia farneticante complottista. Puo' essere vero a livello internazionale, ma non ce li vedo i nostri politici che vivono fuori dal mondo obbedire a lobby straniere di potere.
Insomma, troppo colorito, troppe cose scritte non verificate, non verificabili o addirittura false. Troppi preconcetti, e soprattutto, una visione complottista che vede poteri forti (guerrafondai) controllare i governi mondiali. Non ce l'ho fatta a leggerlo fino alla fine.
Un po' troppo.
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E' bello potersi confrontare anche su questi argomenti, grazie per la tua disponibilità Lkv
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@Fuffissima said:
E' bello potersi confrontare anche su questi argomenti, grazie per la tua disponibilità Lkv
Figurati, forse sono stato troppo duro con l'articolo, ma a mio avviso si meritava un simile trattamento.Quando vuoi torna qui, e' bello confrontarsi anche su questi temi, al di fuori del webmarketing-posizionamento-adsense-html!
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... forse sono stato troppo duro con l'articolo,Forse no.
Vengono nell'articolo espresse cose non vere, e su di esse costruiti teoremi e tesi.
Esistono le opinioni ed i punti di vista, poi c'è il vero ed il falso.
Posso dire che preferisco la cioccolata alla marmellata e che secondo me [ed i cittadini che rappresento] la prima è meglio della seconda.
Altri possono sostenere l'esatto contrario, motivando con argomentazioni la loro differente opinione.
Cosa diversa è annunciare che la cioccolata è un utensile da banco, serve ai meccanici per costruire cose e non è commestibile.
E sulle cose che possono essere costruite con l'utensile cioccolata scriverci su un trattato.
Perchè esistono partiti [di solito i più piccoli ed estremi] o fazioni politiche che vanno oltre l'opinione ed inventano realtà tutte loro costruendovi su proclami e posizioni politiche?
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@Andrez said:
Perchè esistono partiti [di solito i più piccoli ed estremi] o fazioni politiche che vanno oltre l'opinione ed inventano realtà tutte loro costruendovi su proclami e posizioni politiche?
Sicuri che alcune delle realtà comunemente accettate come vere non siano esse stesse costruite da partiti e fazioni tanto potenti quanto popolari?
Quante volte un telespettatore poco edotto si sente in grado di discernere tra la rappresentazione della realtà presentata dai mass media e la realtà che lo circonda?Ieri, dopo diverse settimane di totale blackout televisivo, ho ascoltato il TG1 (no dai, anche se mi chiamo Fuffissima Studio Aperto non possiamo classificarlo come un normale TG :D) e devo ammettere che le notizie trasmesse mi parevano essere state scritte da un "giornalista" di Verissimo (fatevene una scorpacciata quando siete stressati, resetta i neuroni che è un piacere) tanto poco erano obiettive ed informative.
Il solo fatto che l'informazione sia riportata e manipolata da pochi operatori del settore implica una scarsissima oggettività della visione della realtà diffusa dai mass media, e non parlo delle sole notizie politiche ma soprattutto di temi legati all'economia italiana e mondiale, solitamente accuratamente sotterrati dietro lo scandalo del momento.
Forse nutro ancora la speranza che gli organi di informazione debbano svolgere il loro dovere di informare e non di spettacolarizzare false notizie.
Forse mi sbaglio e le mie impressioni sulla degenerazione dei TG in trasmissioni di intrattenimento sono semplici congetture, o forse no.Naturalmente massimo rispetto per chi la pensa diversamente
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Il concetto di opinione e quello di realtà dei fatti meriterebbero un topic a sè.
Avere idee e interpretazioni degli eventi soggettivi non significa necessariamente mentire. Ma è questo che viene fatto sistematicamente a scapito di chi è facilmente influenzabile, con forti pulsioni interne o non abbastanza a conoscenza dei fatti da farsi influenzare e quindi manipolare.
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Qui veramente meriterebbe l'apertura di almeno tre discussioni, di cui una semi-filosofica.
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I media, l'influenza dell'opinione personale o della linea editoriale sul tipo di notizie date, sul peso dato a ciascuna di esse e sull'esposizione/occultamento dei fatti.
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Le operazioni (fatte da chi?) volte a rendere ignorante la popolazione, riempendo i tg di frivolezze, gossip, sport, cronaca, e vedi punto uno, ma con la sensazione ci sia dietro un disegno articolato volto al controllo delle masse, una specie di calmante.
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Esiste la verita'? E se esiste, la si puo' comunicare? E' possibile che esista ma nessuno la conosca?
L'ignoranza nasconde la verita', la conoscenza la porta alla luce.
Ci sono tanti modi per nascondere la verita', sia lo si faccia dicendo una menzogna sia lo si faccia urlando un'opinione che copre il sussurro dei fatti, e' sempre mentire. E forse siamo cosi' abituati alle mille bugie che non riconosciamo piu' la verita' quando viene espressa. :bho:
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@Lkv said:
- Esiste la verita'? E se esiste, la si puo' comunicare? E' possibile che esista ma nessuno la conosca?
Una delle considerazioni più inquietanti di questa terza domanda è che per alcuni, a dire la verità molti a mio parere, la verità è quella comunicata dai media considerati autorevoli.
Smettere di interrogarsi sulla differenza tra la realtà e le sue 1000 possibili rappresentazioni accettando passivamente come oro colato qualsiasi "notizia" diventa sempre più naturale in un mondo fin troppo pieno di stimoli, ma in questo modo si annulla totalmente il proprio pensiero critico a scapito dei propri neuroni.
E' giusto quindi fidarsi dei media e considerare vera una rappresentazione solo parziale (la notizia) di un fatto reale ben più complesso (la realtà)?
- Esiste la verita'? E se esiste, la si puo' comunicare? E' possibile che esista ma nessuno la conosca?
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@Fuffissima said:
E' giusto quindi fidarsi dei media e considerare vera una rappresentazione solo parziale (la notizia) di un fatto reale ben più complesso (la realtà)?
Ovviamente non e' giusto fidarsi a occhi chiusi di cio' che leggiamo o sentiamo, ma in questo mondo fatto in cui nessuno ha tempo o voglia di fare cio' che non e' strettamente il suo "compito", molti vogliono le notizie gia' pronte, ossia, gia' elaborate e come risultato leggono (o ascoltano) un pensiero, e lo fanno loro. Leggere una notizia in modo critico porta via tempo e "fatica", e molti sono ben felici di risparmiarsi entrambi leggendo il loro giornale (o guardando il loro telegiornale) preferito.
Da notare come il discorso si possa ampliare alla politica, quanti elettori di uno o l'altro partito ascoltano il proprio rappresentante (che sia Berlusconi, Prodi, Fini, Fassino, ecc.) senza domandarsi se sia la verita', senza analizzare a fondo il discorso o la frase per capire o scoprire se veramente le cose stanno cosi'.
Cio' che fanno i giornali/telegiornali, e' veramente contrario a cio' che vuole o vorrebbe la maggioranza della popolazione? O non e' forse una minoranza che vuole un suo pensiero unico, vuole leggere le notizie come fatti e non come opinioni, oppure legge pure le opinioni, ma in modo critico, per cercare di capire da solo come filtrarle.
Se veramente la maggioranza delle persone prende cio' che gli viene detto dal proprio politico/editore/giornale preferito per vero, allora abbiamo il Mondo che ci meritiamo. E non ha senso parlare di verita', perche' se la maggior parte delle persone non vogliono La Verita', ma solo cio' che viene detto loro dal proprio politico/editore/giornale preferito, allora che senso ha cercare La Verita'?
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@Lkv said:
Cio' che fanno i giornali/telegiornali, e' veramente contrario a cio' che vuole o vorrebbe la maggioranza della popolazione?
Forse è contrario, l'importante però è che non sia fatto percepire come tale
Personalmente credo che la differenza sia sottile ma sostanziale.@Lkv said:
Se veramente la maggioranza delle persone prende cio' che gli viene detto dal proprio politico/editore/giornale preferito per vero, allora abbiamo il Mondo che ci meritiamo. E non ha senso parlare di verita', perche' se la maggior parte delle persone non vogliono La Verita', ma solo cio' che viene detto loro dal proprio politico/editore/giornale preferito, allora che senso ha cercare La Verita'?
Per le persone che non vogliono sentire la verità è normale che non abbia senso parlarne, quello che metto in dubbio è che il disinteresse verso la verità sia naturale e non sia indotto dai media stessi che potrebbero avere interessi a diffondere una "verità" differente, indipendentemente da quali siano le differenze.Questa discussione è davvero interessante, grazie a tutti per i vostri contributi anche su questi temi delicati
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davvero un bel thread.....
avete in parte tutti ragione, la realtà è complessa e le verità sono tante.....
come se tutto ciò non bastasse esiste l'interpretazione che è sempre soggettiva e finisce per sovvertire i fatti, o meglio dà ai fatti una direzione, una semantica che i fatti stessi non hanno....
si può parlare di gente morta nei bombardamenti anglo-americani, il che è un fatto....poi Tizio ti dirà che è un danno collaterale di un'azione necessaria, Caio invece dirà che l'azione non era affatto necessaria e che anzi è un crimine contro uno Stato sovrano.....chi ha ragione? bella domanda....
comunque, senza scomodare la soggettività del pensiero del singolo individuo, basta notare che i centri d'informazione ( e non mi riferisco ai telegiornali che comunque strombazzano notizie il cui contenuto viene prodotto altrove ) sono in mano a pochi individui/organizzazioni.....
già questo basta per capire che le notizie non sono esattamente neutrali, ma vengono addolcite o esasperate per finalità note solo agli originatori di tali notizie....
il grande problema è che le coscienze degli uomini sono imbrigliate da mille leggi, consuetudini, codicilli...avete presente i criceti che girano come matti in quelle ruote che si mettono nelle loro gabbie? ecco il mondo è la ruota e noi siamo i criceti.....
c'è chi è pigro per natura e ama non fare domande, c'è chi è disonesto e approfitta del potere che ha per distorcere la realtà, c'è chi semplicemente ha paura di fare troppe domande per non trovarsi nei guai e c'è chi fa domande e a volte muore ammazzato ( Ilaria Alpi docet )....
il grosso problema è che noi siamo tante rotelle separate, ognuna delle quali procede per la sua strada in maniera più o meno egoistica, più in alto ci sono individui che si associano in organizzazioni più o meno stabili e che devolvono tutta la loro esistenza al perseguimento di un fine comune, questi individui hanno da sempre manipolato le informazioni, perchè sanno che le informazioni possono cambiare i valori e le credenze di una collettività di persone....
ci sono 2 modi per perdere il controllo di un popolo....il primo è quello di ridurli alla fame, e allora, prima o poi, ti sgozzeranno ( vedi Luigi XVI )...il secondo è quello di perdere il controllo sulle informazioni, nel qual caso c'è la possibilità di far circolare idee nuove, queste idee trovano simpatizzanti, i simpatizzanti si incontrano, capiscono di non essere soli e allora vengono allo scoperto.....a quel punto il messaggio può essere trasmesso in maniera più forte, generando un circolo virtuoso, fino a quando il messaggio stesso diventa la norma, la gente lo accetta come assioma fondante della società e diventa diritto, legge.....
pensate ai costumi sessuali....negli anni '50 alcune cose che noi diamo per scontate e consideriamo normali, erano ritenute quasi blasfeme....
i media hanno la funzione di veicolare le informazioni adatte per generare determinati usi, costumi, credenze e valori......
pensate davvero che le elité li lascino operare a briglia sciolta?
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@Fuffissima said:
Forse nutro ancora la speranza che gli organi di informazione debbano svolgere il loro dovere di informare e non di spettacolarizzare false notizie.
Forse mi sbaglio e le mie impressioni sulla degenerazione dei TG in trasmissioni di intrattenimento sono semplici congetture, o forse no.Devo dire che mi trovo in sintonia con quanto scrivi.
Tra i vari TG, quello che mi piaceva di più, era SkyTg24. Ora non lo guardo da un pochino perchè ho perso l'abitudine.
Mi informo dai Giornali Online, poco in TV. Poi mi armo di Internet e via già di ricerca, almeno mi faccio un'idea.