• Super User

    Lo svolgimento di una attività continuativa di prestazione di servizi pubblicitari a mio giudizio non è effettuabile da chi non sia almeno impresa con partita iva.

    Nelle decine di topic dove ne abbiamo già parlato trovi tutte le info di cui necessiti.

    Paolo


  • User

    Basta come libero professionista, no?

    Se è vero che per aprire partita iva come libero professionista(e spero che basti) ci voglioniono poche centinaia di euro... la apro subito.


  • Super User

    Il libero professionista è un prestatore d'opera, solitamente intellettuale, e non è una figura giuridica utile ai tuoi fini, perchè l'attività pubblicitaria continuativa è attività d'impresa (art. 2195 CC), come ho già detto qui varie volte ed in altre decine di topic alla cui lettura ti rimando.

    Paolo


  • User

    Non ti ho risposto subito perchè ho aspettato che mi contattasse telefonicamente una società pubblicitaria per sentire il loro punto di vista e mi hanno detto che in ogni ritenuta d'acconto dichiarano 1 giorno perchè è un'attività che non si può controllare sull'aspetto riguardante i giorni di collaborazione retribuiti(bhà...!! c'è tanto di dettagli giornalieri!) e che quindi... alla fine dei conti... non rispetterebbero solo l'aspetto riguardante i giorni che di legge non devono essere superiori ai 30 circa...
    bhà... poi mi hanno parlato di una legge che è uscità da questo gennaio che praticamente incentiva questo tipo di attività quindi si potrà aprire partita iva ma non si paga alcuna imposta fino ai 5000euro guadagnati.

    Quindi gira che ti rigira hai ragione tu anche se è una vergogna...!!


  • Super User

    Mi spiace..... un consiglio..... mai fidarsi della consulenza fiscale che puoi ricevere dal tuo cliente o fornitore.

    Paolo


  • User

    Scusami se insisto sulla questione 🙂 ma volevo chiederti:

    Ok non posso mettere pubblicità nel sito se non ho p.iva e non pago quindi irap e iva. Tutte le ritenute d'acconto che ho ricevuto finora che testimoniano che ho versato il 20% dei corrispettivi allo stato, sono state inutili?

    Visto che è necessaria p.iva, non posso ovviare facendo fatturare ad un mio amico? Quindi i guadagni li ricevo io ma viene fatturato a nome del mio amico che ha p.iva e poi me la vedo io con lui per dargli quanto ha pagato di tasse per i corrispettivi...
    Questo amico collabora, anche se indirettamente, con me nella gestione del sito..


  • User

    P.S. Quindi anche Giorgio, non avendo p.iva, sta pubblicando pubblicità illegalmente!

    Vendendo spazi link del proprio sito tramite la sezione http://www.giorgiotave.it/forum/link...a-ed-acquisto/ del forum, bisognerebbe fare ritenuta d'acconto, giusto? Però lì si parla di pubblicazioni di durata superiore ai 30 giorni quindi non c'è occasionalità... pertanto in quella sezione possono postare solo imprese anche se non viene precisato nel regolamento specifico, giusto? 🙂


  • Super User

    Guarda che la Piva ce l'ha Giorgio.

    Inoltre nella sezione annunci mica è lui a vendere spazi.

    Se non vuoi aprire una società, potresti accordarti con una già esistente, cedendo la gestione della raccolta pubblicitaria a loro e stabilendo una tua percentuale.


  • User

    @Karapoto said:

    Guarda che la Piva ce l'ha Giorgio.
    Ah, ok...non lo sapevo :oops:

    @Karapoto said:

    Inoltre nella sezione annunci mica è lui a vendere spazi.
    Si si, non ho detto questo. Chi vende spazi pubblicitari in quella sezione, in realtà non potrebbe farlo se non ha p.iva, giusto? Nel regolamento specifico si parla di periodi che partono dai 30gg in poi...magari 30 vanno ancora bene però devono fare ritenuta d'acconto.

    @Karapoto said:

    Se non vuoi aprire una società, potresti accordarti con una già esistente, cedendo la gestione della raccolta pubblicitaria a loro e stabilendo una tua percentuale.
    Ah, perfetto!


  • Super User

    L'"inquadramento a ritenuta d'acconto" la reputo errata (personalmente) e dunque non proseguibile. Logicamente quanto sin qui fatto dovrebbe comunque trovare riscontro nelle dichiarazioni dei redditi.

    Eviterei intestazioni fittizie dell'attività, che vedendo il whois del sito, il beneficiario degli incassi ecc. possono essere individuate facilmente e altrettanto sanzionabili.

    Paolo