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- vendere on line senza partita IVA
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Salve,
vorrei sapere se un sito internet amatoriale tematico che non vende nulla, che pubblica annunci e notizie sempre citando la fonte ha bisogno di una partita iva o altre autorizzazioni....
ci sono responsabilità nella pubblicazione di annunci di terzi nel sito?
mille grazie
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Ciao e benvenuto,
non ci sono particolari adempimenti fiscali ove non vi sia in alcun modo lucro o similare.
Direi invece di prestare attenzione alla normativa sull'editoria (legge 62/2001) e comunque ai profili di responsabilità dei gestori dei siti per qualsiasi cosa si pubblichi.
Il principio mi sembra anche sacrosanto.... piena responsabilità di ciò che si diffonde in rete, che sia proprio scritto o solo copia ed incolla.... alcune sentenze si sono kosse in questa direzione.
Ma non è il mio settore.Paolo
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Ovviamente vi sono delle responsabilità su ciò che si scrive in rete, ma per quanto mi sia documentato sembra che citando la fonte della notizia si possa fare, questo rappresenta comunque la garanzia per chi la legge, altrimenti dovrebbero essere testate giornalistiche registrate quasi tutti i siti amatoriali...
poi vi è anche il costituzionale diritto di poter dire o scrivere ciò che si pensa e diffonderlo con qualsiasi mezzo....
e In fondo anche nei formun vi è la resposabilità di ciò che uno scrive!invece per la pubblicazione degli annunci lei ipotizza delle limitazioni o problemi con la privacy pubblicando in un sito web amatoriale nome, telefoni ed e.mail di altri anche se volontariamente forniti e con l'accettazione di un regolamento?
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Buongiorno,
è davvero interessante capire come funziona il mercato on line.Stiamo per aprire un'attività di animali esotici e ci stiamo scontrando spesso con molti allevatori che sui mercatini on line scambiano (ma in realtà vendono) cucciolate intere di animali o esemplari acquistati nelle fiere a prezzi modici. Per loro è legittimo questo mercato, perchè sostengono che non superando le 3.000 euro di incasso non devono dichiarare nulla nè sono in torto.
Anche chi va oltre nel suo traffico in nero sostiene che è normalissimo che il mercato on line continui ad esistere senza regolamentazione perchè è uno scambio tra privati.Mi sembra veramente strano ciò che affermano, perchè ricordo che tempo fa essendo un hobbysta (quadri e decorazione vetro) avevo chiesto in comune se potevo partecipare ai mercatini e mi dissero: cara Signora, occorrono camera di commercio e partita iva!
Come funziona in realtà tutto questo?
E' corretto che il mercato in nero del web metta in ginocchio chi onestamente crea un'attività in regola?Grazie della risposta.
Cordialmente
Letizia
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Internet è qualcosa che la legge ha difficoltà a seguire, anche perché se una cosa è illegale in Italia basta registrare il dominio all’estero in uno dei tanti paesi franchi sotto questo punto di vista….
Infatti non solo i portali che hanno carattere pedopornografico sono registrati all’estero ma anche molti di quelli di aste, vendite on line, ecc. con tale sistema questi portali sono di difficile controllo, sanzione e fuori la giurisdizione italiana.Riguardo alle attività e al fatturato da superare suppongo che una cosa è l’aspetto fiscale, altro è la licenza per fare un’attività, non è che se non si superano i 3000 euro annui praticamente si è liberi di fare quasi tutto, non credo ad esempio che si possano vendere le sigarette senza licenza stando sotto tale fatturato…..
La cessione di uno spazio pubblico come nel caso del mercatino ovviamente è soggetta al possesso di requisiti che stabilisce il comune o la legge…
Effettivamente poi è un paradosso che su internet si possa fare tutto e nella realtà anche una piccola cosa viene fermata chiedendo adempimenti lunghi e costosi……
Un saluto
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ciao Web,
si anche per me è una cosa assurda.Una volta esistevano i mercatini degli scambi, ma adesso sono vere e proprie attività commerciali. Credo si dovrebbe regolarizzare un po' il mercato in internet altrimenti tutte le piccole attività commerciali crolleranno. Occorrerebbe una normativa chiara.
E' vero sarebbe bello poter diventare piccoli imprenditori se non si avesse l'onere di tutte le spese che comporta un'attività commeciale. Ma questo vale sia per chi già ha un'attività che per chi ha intenzione di avviarla. Leggi uguali per tutti!
Se legittimo il mercatino on line e strozzo i commercianti con le tasse non ha senso.In ogni caso credo che la vendita on line per chi non ha una partita iva non sia legale se è reiterata e ti consente di portare a casa dei bei soldini!
Ciao!
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Salve
A tutti sono nuovo
Ho una domanda...Navigando nei vari forum ho visto purtroppo che in determinati forum si vende come un e-commerce comprando direttamente all'estero secondo voi è legale?
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forse questo non è il forum adatto ma io ci provo ugualmente, quali reali guadagni si ottengono dall'apertura di un sito che vende gagget calcistici ? l'investimento porterà dei risconti tangibili?
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Ciao a tutti, Scusate se riprendo questa discussione di un mese fa, ma visto quanto il mio problema sia simile ai precedenti non mi sembrava il caso di aggiungere un ulteriore thread alla sezione ^^
Dunque, io sono modellista, e produco alcuni oggetti da modellismo, che al momento vendo via forum a qualche amico (avrò un fatturato annuo di un 2-300 euro volendo essere generosi).
Dunque, ho un sito internet e mi piacerebbe vendere da sito. Non ho nessun problema a pagare le tasse su ciò che vendo, anzi mi farebbe anche sentire meglio, però una partita iva mi costerebbe, di gestione, ben più di quanto guadagno annualmente.
dunque:-
posso continuare a vendere come faccio ora anche se ho un sito? Magari senza mettere un vero ecommerce, solamente mettendo la lista delle cose con dei prezzi approssimativi e un "contattatemi per chiarimenti? Quanto rischio?
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esiste un modo per essere legali senza avere una costosissima partita iva? Ho sentito che esisteuna partita "dei minimi", però da gestire costa ... ben più di un minimo! non esiste qualcosa di ancora più basilare?
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e se usassi la partita iva di qualche altra persona? Conosco più di una persona che ha una partita iva, potrei chiedergli se si aggiunge anche il mio fatturato, e io ovviamente poi gli pago quello che a lui costa di percentuali!
grazie per il vostro tempo,
Jack
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Ciao Jack e Benvenuto nel Forum GT.
Purtroppo secondo legge un'attività continuativa prevede esclusivamente l'apertura della partita iva.
Organizzare un sito web, spendendoci tempo e denaro, non fa pensare di certo ad un'attività occasionale.
Provo a rispondere quindi alle tue domande:- posso continuare a vendere come faccio ora anche se ho un sito? Magari senza mettere un vero ecommerce, solamente mettendo la lista delle cose con dei prezzi approssimativi e un "contattatemi per chiarimenti? Quanto rischio?No; non so quanto rischi... ovviamente in caso di controlli rischi l'applicazione di sanzioni, sia per la mancata apertura della partita iva, sia per i mancati versamenti contributivi.
- esiste un modo per essere legali senza avere una costosissima partita iva? Ho sentito che esisteuna partita "dei minimi", però da gestire costa ... ben più di un minimo! non esiste qualcosa di ancora più basilare?No, non esiste un modo per essere legali, a parte la partita iva e l'iscrizione alla camera di commercio. Considera che la partita iva "dei minimi" è pur sempre una partita iva, che richiede comunque l'iscrizione all'inps. Nel tuo caso (visti i ricavi annuali che hai esposto) inoltre - studi di settore a parte - è il tipo di partiva iva che ti fa pagar più tasse.
- e se usassi la partita iva di qualche altra persona? Conosco più di una persona che ha una partita iva, potrei chiedergli se si aggiunge anche il mio fatturato, e io ovviamente poi gli pago quello che a lui costa di percentuali!Ovviamente questo è illegale! Non si può lavorare con la partita iva di un altro.
Francamente se i ricavi sono quelli che indichi ti consiglierei di continuare con le prestazioni occasionali, magari rinunciando ad un sito vetrina.
Considera infine che la legge prevede per le attività commerciali l'inserimento del numero di partita iva in homepage.Ciao
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@lorenzo-74 said:
Francamente se i ricavi sono quelli che indichi ti consiglierei di continuare con le prestazioni occasionali, magari rinunciando ad un sito vetrina.
Considera infine che la legge prevede per le attività commerciali l'inserimento del numero di partita iva in homepage.Intanto ti ringrazio per la rapida risposta,
un'ultima cosa: e se sul sito io metto semplicemente una vetrina senza prezzi, dicendo "mi è capitato di vendere qualcosa a qualche amico, se siete interessati a qualcosa contattatemi e vedremo che si può fare!"Mi rendo conto che sto cercando di cavarmela al limite della legalità, ma come tu prima hai detto sono in una situazione non prevista dalla legge, e che quindi non mi permette di agire in tutta legalità!
Inoltre non posso rinunciare ad un sito, perchè visto quanto sia di nicchia il settore è l'unico modo che ho per mostrare ciò che faccio!
Al limite tengo il sito solo come showcase, ma sarebbe un vero peccato!
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Beh, hai detto tu che è ai limiti dell'illegalità.
Difficile poi dimostrare che tieni aperto un sito web per "vendere qualcosa a qualche amico" :).
Francamente la trovo un'ipotesi poco sostenibile; la scelta, con il conseguente rischio ovviamente, dovai essere solo tu a prenderla.
Importante è però che hai consapevolezza che è una pratica non legale che potrebbe portarti delle sanzioni.Ps: mi raccomando di scrivere correttamente, comprese le maiuscole; ci teniamo molto in questo forum.
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Ti chiedo scusa per le maiuscole, mi ero perso quella riga nel Regolamento!
Devo confessare che in tutto ciò mi secca parecchio non poter essere perfettamente in regola. Davvero, l'idea di poter aver una sanzione mi demoralizza tantissimo... D'altro canto voglio poter vendere online, usando un supporto di qualche tipo...
Nel caso, comunque, nel sito chiaramente **non **metterei alcun prezzo o simili, lo userei semplicemente come "bacheca" per esporre tutti assieme i miei lavori.
Dunque dici che il semplice "contattatemi se vi interessa saperne di più" porta già al rischio di sanzioni? Mannaggia!
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Faccio una premessa,stamattina ho contattato l'agenzia delle entrate spiegado che ho un sito web in cui offro servizi gratuiti e che vorrei affiliarmi a google adsense,Bhè risposta: per fare una cosa simile devo aprire partita iva.
Risposta dell' Agenzia delle entrate.
Stessa domanda fatta da un mio amico inglese all'agenzia delle entrate inglesi ,bene risposta secca ...puo vendere quello che vuole pagando poi eventuale tassazione nella dichiarazione a fine anno,ma non puo scaricare,per scaricare deve aprire una ltd costo fra spese e tutto circa 300 euro senza alcuna spesa fissa.
In Italia costo apertura partita iva circa 3000 euro annui fra inpos e spesuccie varie e hai aperto una partita iva e nn una srl(ltd)
Ora la cosa che vorrei porre all'osservazione di tutti, se nel mondo intero funziona il contrario , e in italia un qualcosa funziona diversamente bhè direi che il problema è l'italia ,quindi evitiamo di dire il termine "Illegale",come se qualcuno avesse commesso un amicidio perche nn apre la partita iva,nel caso l'omicidio sono queste tasse italiane che uccidono la libera impresa.
...............Io sono dell'idea che oggi se un giovane o un azienda evade con una tassazione che arriva anche al 60% ,Fa beneIn Inghilterra la tassazione fino a 300.000 euro è del 20% superato diventa del 26%,personalmente sto optando di aprire una ltd e di pagare eventuali oneri all'italia.
Quindi tutto quello che vendo in italia avrebbe una tassazione in più del 20%
Cordiali saluti a tutti e riflettete
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Quello che vorresti fare tu si chiama esterovestizione, in quanto i tuoi interessi principali dell'attività si rivolgono all' Itaglia (scritto appositamente per far capire che tipo di nazione siamo!).
Se potessi me ne andrei immediatamente all'estero !
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Ciao a tt, mi servono alcune info:
Ho un sito web amatoriale dove recensisco le gte fatte con gli amici nei weekend creando una community sempre amatoriale tramite una pagina facebook
Ora qualche mese fa ho realizzato un logo per il sito e mi sono fatto realizzare da un negozio una bansana con il logo (che ho pagato poco piu di 10 auro x 20 pezzi)
Se metto sul sito una pagina con
Foto articolo
Aricolo realizzato da: Nome del negozio
costo di produzione (tot+iva) esempio 10,30 euroPuoi avere l'articolo di cui sopra ricaricando su postapay un contributo promo di 10 euro * (eventuali spese spedizioni incluse)
- è possibile anche il ritiro a mano nela zona di xxx luogo e data da concordare.
Premesso che non ho partita iva (sono persona fisica), Vorrei sapere:
E' legale ?
Quali obblighi fiscali ho ?Per il lavoro occasionale potrei mettere un termine di 30 gg e rientrerei nella fascia < 5000 di reddito
pero in realtà qui di reddito è ZERO in quanto cedo l'articolo a titolo di rimborso spese di produzione infatti vado a perderci e non a guadagnare !Che mi dite ?
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Salve fredpv1978 e benvenuto nel forum,
il limite di 5.000 euro si riferisce a prestazioni occasionali, nel tuo caso si tratta di attività commerciale (di vendita, da quello che capisco), quindi non rientri nel novero delle prestazioni occasionali. L'attività andrebbe regolarizzata come commerciale con tutti i costi e gli adempimenti che ne derivano (cosa che sconsiglio visto che presumo che i ricavi saranno molto piccoli).
Saluti
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@Studio_Emmi said:
(cosa che sconsiglio visto che presumo che i ricavi saranno molto piccoli).
SalutiGetilissimo,
Il punto è proprio che non ci sono ricavi ma addirittura vado in leggera perdita
Lo scopo di cedere l'articolo chiedendo una ricarica postpay pari al valore di 10 euro servrebbe a coprire il costo che ho dovuto pagare io per produrlo 10,50 oltre a non chiedere alcun costo per eventuale spedizione ordinaria (circa 2 euro).A me non iteressa vendere/quadagnare ma offrire ai miei visitatori un gadget con il mio logo.
ma se l'unico modo è la partita iva niente ... mi confermate ciò ?