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    Lush chiude temporaneamente Instagram, Facebook, Snapchat e TikTok in 48 paesi

    Dal 26 novembre 2021, giorno del Black Friday, Lush ha deciso di sospendere le sue pubblicazioni su Facebook, Instagram, Snapchat e TikTok , in 48 paesi.
    Lo annuncia Chloé Chazot responsabile della comunicazione di Lush per Francia, Belgio e Lussemburgo.
    Con 10 milioni di abbonati in tutto il mondo su queste 4 piattaforme, questa decisione potrebbe avere un forte impatto finanziario. Nel periodo di maggiori vendite dell'anno la perdita che il brand stima è di 12 milioni di euro di fatturato nel mondo da calcolare sui 1.200 milioni circa del fatturato globale.
    La motivazione di Lush è che
    I recenti e coraggiosi avvisi sui pericoli che questi social network rappresentano per i giovani hanno motivato la nostra decisione e rafforzato la nostra determinazione. Lush è sempre stata un'azienda militante, difendiamo ogni giorno attraverso le nostre campagne di mobilitazione e le nostre posizioni la protezione degli animali, la salvaguardia dell'ambiente e dei diritti umani. È per questo motivo che non abbiamo potuto chiudere gli occhi di fronte a questa situazione così allarmante.
    E soprattutto il fatto che le piattaforme fossero consapevoli della loro dannosità, ma non hanno reagito, è stato il fattore scatenante.

    Lush mantiene attivo il canale Twitter dove fa customer care e il canale YouTube che è un mezzo su cui l'utente non scorre e il cui formato, più lungo, consente di parlare più ampiamente di notizie, dietro le quinte, valori etici.

    Lush è un'azienda militante che ha scelto di non fare pubblicità né sui social, né su altro mezzo. Ha deciso di avere sempre comunicazione diretta e controllata, tramite i negozi, il magazine Lush Times, le sue newsletter e, da settembre 2021, con il sito istituzionale We Are Lush.
    Non è certo Lush che sposta gli aghi e che preoccupa le piattaforme social.
    Mi interessa la coerenza della scelta e vedere come regge nel tempo.
    Ma soprattutto la capacità di sviluppare una propria comunicazione diretta e il rapporto puntuale con una comunità di persone che va oltre il fatto di essere consumatori.