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    Inviare Mailing List

    Devo lanciare un novo progetto indirizzato ad una determinata categoria merceologica e tramtie la Camera di Commercio mi procuro tutti gli indirizzi comprensivi di email in base ai codici ateco che mi occorrono per un totale di circa 10.000 aziende.
    Prima di contattarli tramite posta ordinaria, volevo contattargli tramite email (che subito sarebbe il metodo più economico) quindi stò cercando di capire come fare...
    C'è qualcuno esperto di mailing list qui dentro?
    Il mio primo problema è che la maggior parte delle email fornite alla camera di commercio sono pec quindi esiste un circuito che permette di inviare mailing list da pec a pec?
    Inoltre per le email "normali" so che quando sono troppe (tralasciando i limiti dell'hosting) gmail le mette tra lo spam quindi come si può ovviare a questo problema?
    Siti tipo Sendingblue inviano email da loro server (e rispettive email) in modo tale da ovviare a questo problema?
    Grazie


    aMorloi 1 Risposta
  • User

    Salve @ricsca5.
    Diciamo che probabilmente la questione è malposta e ingenerata da una pratica deleteria delle Camere di Commercio. Senza addentrarsi nei meandri del GDPR e della gestione dei dati personali, per cui anche considerando che l'email raccolte possano essere tutte non-personali (per cui non riferite ad un nome.cognome o cose simili), inviare comunicazioni a email di cui non si sia raccolto preventivamente il consenso è Spam, e come tale punito duramente da provider e sistemi di invio massivo (come Sendinblue, Mailchimp, Magnews, MAilup, etc .etc.).
    L'email marketing non è pensato per agganciare potenziali clienti sparando nel mucchio, ma per fare nurturing, per post-selling, cross-selling, per accompagnare per mano chi ci ha dato il consenso alla comunicazione, trasformandolo non solo in cliente, ma magari anche in ambassador.
    Peggio ancora se le email sono pec: tieni presente che email (smtp) e pec, pur assomigliandosi, sono due protocolli diversi, che non c'entrano nulla l'un con l'altro, per cui la maggior parte dei sistemi di invio massivo non contemplano neanche l'invio verso pec, che è uno standard italiano.
    Non solo: la pec è il corrispettivo di una raccomandata tracciata, con un valore legale: mandare comunicazioni commerciali via pec è quanto meno discutibile.
    Come sempre capita è utile porsi la domanda "che obiettivi voglio raggiungere?" - se l'obiettivo è quello di far conoscere un nuovo progetto, probabilmente ci si deve affidare ad una campagna di Adv su Linkedin, oppure su Google ads, impostare landing page finalizzate alla raccolta di email, fare insomma database building "sano", poi subito dopo partire con una strategia di email marketing che faccia tesoro dei dati raccolti nel processo di cui sopra.
    Sì, è vero, è un processo normalmente costoso e non immediato, ma le scorciatoie possono fare davvero molti danni 🙂


  • User

    @danielegm come dicevo non è questione "semplicemente" di GDPR, ma di pratica dell'email marketing: l'invio di email non richieste - per cui senza consenso preventivo - è spam e i filtri antispam oggigiorno ci mettono davvero poco a capire che l'invio è di questo tipo. Cosa si rischia? semplicemente che qualsiasi tipo di email inviata che abbia un link o un riferimento al progetto a cui tenete tanto venga considerata d'ora in poi spam e quindi non arriverà mai a destinazione. Le soluzioni tecniche non impediscono questo: addirittura le soluzioni professionali a pagamento fanno uno screening preventivo sugli indirizzi che caricate e sui primi invii effettuati, proprio perché i danni che è possibile fare con questo tipo di invii è notevolissimo. Quanto alla soluzione Aruba di base è pensata per necessità saltuarie e minime e non è da considerarsi una vera soluzione professionale: è un supporto di base.