- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Posizionamento Nei Motori di Ricerca
- Mire....espansionistiche
-
Mire....espansionistiche
Ciao a tutti.
Sono in cerca di consiglio per una strategia di seo internazionale (mamma che parolone) e se il discorso seguente puo filare
Sito attuale nomesito.it con 3 lingue in sottocartelle quindi /it /en /de.
Per keys di settore ottimamente posizionato per ricerche in italiano e con un minimo di traffico estero per keys in inglese e tedesco ma di qualità.
Ora si ipotizza una strategia per potersi aprire maggiormente anche all'estero nei motori locali in questo modo.
-
Migrazione del nomesito.it su nomesito.com, acquistato da molti anni. Nomesito é il brand e non contiene keywords.
-
Trasferimento dell'indicizzazione attraverso gsc dal .it al .com
-
geolocalizzazione delle sottocartelle nei territori di interesse sempre attraverso gsc e messa a punto dell'hreflang
-
Ampliare le sottodirectory, ovvero le lingue/territorio e continuare a segnalare attraverso gsc
-
nell'arco di 12 mesi si prevedono almeno 10 distinzioni di lingua/territoriali per puntare a posizionarsi a quei motori di quelle nazione.
Che ne pensate? Vostri pareri ed esperienze simili?
Grazie!
-
-
Ciao JohnRock,
@JohnRock said:
[...]
Sito attuale nomesito.it con 3 lingue in sottocartelle quindi /it /en /de.
[...]- geolocalizzazione delle sottocartelle nei territori di interesse sempre attraverso gsc e messa a punto dell'hreflang
Sicuro di volere geolocalizzare la cartella /de ?
Se la geolocalizzassi - per esempio - sulla Germania, perderesti opportunità in regioni come Austria, Svizzera Tedesca, etc...
Forse è quello desideri, non posso saperlo, ma forse no.
-
Grazie,
tendenzialmente la strategia a lungo termine sarebbe quella di creare almeno 10 geolocalizzazioni per interessare le nazioni di riferimento, ma eventualmente potrebbe essere una fase successiva.Sul punto 1) e 2), ovvero migrazione indicizzazione dallo .it al .com ritieni sia una mossa valida per sfondare sui motori locali? c'è da temere una penalizzazione se è tutto fatto a regola d'arte?
Grazie!
-
@JohnRock said:
Sul punto 1) e 2), ovvero migrazione indicizzazione dallo .it al .com ritieni sia una mossa valida per sfondare sui motori locali? c'è da temere una penalizzazione se è tutto fatto a regola d'arte?
Le alternative hai sono o andare verso sottocartelle (o sottodomini) del .com, oppure registrare domini nazionali separati.Con il .it semplicemente GSC non ti permette di impostare la geolocalizzazione: rimane pre-impostato su Italia.
Penalizzazioni? No, non vi è motivo. L'importante è fare i redirect corretti, e se vi saranno versioni quasi identiche dovute a specializzazioni della stessa lingua - es. Tedesco di Germania e Tedesco di Austria - impostare gli alternate/hreflang.
Non mi è chiaro se i contenuti saranno gli stessi pagina per pagina, o se ogni versione andrà per conto suo.
Le due soluzioni hanno vantaggi e svantaggi.La prima - contenuti sempre uguali, cambia solo la lingua - è l'ottimo candidato per mettere hreflang in tutte le pagine.
E' tipica di siti la cui struttura è per forza uguale o quasi indipendentemente dalla lingua (es. ecommerce); permette di automatizzare la generazione delle pagine scegliendo la traduzione locale ("automatizzare" la pagina intendo, non la traduzione, che dovrà ovviamente essere fatta da madrelingua!), e ben si presta all'uso di sottocartelle in un unico .comSe invece la struttura è completamente svincolata e le redazioni locali procedono in autonomia, di solito è più opportuno gestire domini nazionali separati.
Vi è un maggiore onere amministrativo/burocratico dovendo gestire più registrazioni di domini spesso con enti diversi e regole diverse.Per alcune realtà poi come il mercato russo in cui Google non è il gorilla più grosso nella stanza, chi vi opera di solito suggerisce fortemente un dominio russo.
Ciao
-
Grazie mille, chiarissimo.
Ciao