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Beni strumentali acquistati da professionista
Se un professionista deve sostenere costi per l'acquisto di beni strumentali inerenti alla sua attività è obbligato a tracciare il pagamento per tali cespiti?
L'acquisto verrà tramite una ricevuta emessa da un privato..Che ne pensate? E' possibile non documentare ( tramite ad esempio bonifici, assegni, ecc. ecc..) tale movimento finanziario facendolo figurare contante? Naturalmete so' che sarebbe meglio ma vorrei sapere se è possibile e se l'amministrazione finanziaria potrebbe disconoscere tali oneri? Ed altresì se eventualmente esistono massimali ad esempio ex antiriciclaggio
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Antiriciclaggio: max 12500 euro in contanti
DL 223/06: tutte le somme per le spese del professionista devo avere provenienza dal suo conto corrente, poi reputo possano anche avvenire per contanti i pagamenti. Cioè prelievo di 10.000 euro il 5 aprile ed acquisto il 6 aprile per 10.000 euro.Io, personalmente, farei o bonifico od assegno con fotocopia.
Paolo
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@i2m4y said:
Antiriciclaggio: max 12500 euro in contanti
L'importo è inferiore
@i2m4y said:
DL 223/06: tutte le somme per le spese del professionista devo avere provenienza dal suo conto corrente, poi reputo possano anche avvenire per contanti i pagamenti. Cioè prelievo di 10.000 euro il 5 aprile ed acquisto il 6 aprile per 10.000 euro.
Il trasferimento è stato documentato con una ricevuta (data certa-timbro ufficio postale) anteriormente all'entrata in vigore del D.L. 223/06.
Prima non vi era alcuna obbligatorietà di "tracciare" i pagamenti giusto?
L'Amministrazione secondo te lo potrebbe disconoscere??? Secondo me diventa difficile per loro...@i2m4y said:
Io, personalmente, farei o bonifico od assegno con fotocopia.
Sarebbe sicuramente stato meglio!!!;)
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Non mi risulta alcun obbligo di "tracciabilità" anteriore al DL 223/06 (4 luglio 2006)
Paolo