Il qualunquismo dell'articolo sul qualunquismo di Maurizio Crozza su Youtube

[giorgiotave]

Il qualunquismo dell'articolo sul qualunquismo di Maurizio Crozza su Youtube

Molti stanno lodando questo.

È sicuramente un articolo interessante.

Tranne che: no, Youtube Italia, ora, NON fa paura. A nessuno.
Tranne che: no, ma nemmeno se preghi in una lingua sconosciuta Matano ha qualcosa di Troisi, che ti piaccia oppure no.
Forse l'unica cosa che hanno in comune è che sono nati nella stessa regione.

A me questa cosa di voler a tutti i costi proteggere e fare gruppo non mi piace, perché poi crea mostri.

Il resto dell'articolo è condivisibile.

Aggiungo che la parodia di Matano da parte di Crozza è un inception. Lui (Crozza) che con la satira prova a proporre un cambiamento su una persona (Matano) che Crozza ritiene un produttore di stronzate.

E tu, Crozza, provi a farci del business con questo.

È un inception. Se i suoi contenuti sono di un livello che tu ritieni molto basso allora non puoi farci satira. Perché la satira è ad un livello più alto.

Stai facendo del business in modo qualunquista (come il titolo dell'articolo dice) cercando di proporre un cambiamento di cosa?

Tra le altre cose la parodia di Matano è superficiale, fatta con qualche ricerca qua e la.

Detto questo sono contento che si parla di YouTube in televisione, sono contento che si inizia a discutere dei contenuti e di cosa le persone fruiscono.

Spero che da YouTube Italia, intendo l'azienda, riescano a capire che la percezione di YouTube in Italia non è il massimo. A differenza delle altre nazioni.

E spero sinceramente che capiscano l'importanza di cambiare il loro posizionamento evidenziando altre tipologie di contenuto per farlo capire. Non che debbano eliminare il resto, ma affiancarlo per cambiare la percezione.

E questo a partire dalla home page

[raffaele.conte]

Ciao

Io personalmente non condivido quasi in nulla l'articolo.

1-Come hai sottolineato tu, al momento youtube italia non fa paura a nessuna

2-Io sono di Napoli e l'articolo bestemmia alla grande paragonando il grande Troisi alla comicità di Matano, non capisco come abbia tirato in ballo Massimo

3- Crozza è un professionista che lavora con un team di professionisti e non voleva attaccare youtube ma ha semplicemente sottolineato un problema di fondo che c'è, ovvero la poca professionalità di alcuni youtuber, come fa del resto sottolinando la poca professionalità di alcuni politici, o manager etcc...

4- Ora non mi venita a dire che i video di Matano si possono paragonare ai video professionali e veramente ben fatti dei the Jackal... è come paragonare i video amatoriali che parlano di seo e i video di Giorgio

5- Bisgona dire chiaro che se i video fanno milioni di visualizzazione non vuol dire che per questo siano da lodare, è come dire che si può chiamare musica il video di Gangnam Style solo perchè ha fatto milioni di visualizzazioni.

Solo su una cosa concordo con l'articolo, che l'imitazione di Crozza non fa ridere

PS Giorgio prima o poi la vincerai la tua battaglia personale per far cambiare la home di youtube italia

[pelpa]

Personalmente credo di essere uno dei pochi ad aver esultato alla caricatura che Crozza ha finalmente fatto non solo di Matano ma della maggior parte della community di YouTuber, che propongono contenuti che personalmente giudico infimi, che più infimi non si può, primi fra tutti gli idoli del momento come i vari PewDiePie e Favij.

Sia chiaro, non ho nulla contro di loro, anzi, fanno più che bene a fare quello che fanno e sono stati "geniali" nel capire che facendo quello che stanno facendo avrebbero potuto diventare milionari; il punto è che semplicemente per me non c'è alcuna differenza fra le produzioni di alcuni YouTuber, i cinepanettoni dell'era De Sica/Boldi, l'ennesima edizione del Grande Fratello o il TG 4 di Emilio Fede, una conferma del fatto che quello che conta alla fine è piacere a qualcuno fare soldi: in sostanza c'è poca differenza fra la TV e la rete, diversamente da quello che molti vorrebbero farci credere.

[pietro.pirrone]

Una cosa sola: Troisi non scoreggiava sulla gente