• User

    @ghughi said:

    Ti farei analizzare il sito di un mio competitor , nota agenzia seo del centro Italia, che sta in top 3 con tante chiavi per vedere quanto onesto e' il lavoro fatto che comunque li tiene li in bella vista.

    @Juanin said:

    Fammelo vedere.

    Questo 🙂


  • Admin

    Ho capito ma se non mi dici quale è il sito....


  • User

    Pensavo gughi te lo avesse fornito, magari in pvt. Forse in realtà questa agenzia non esiste?


  • Admin

    Io non ho ricevuto nulla.


  • User Attivo

    Nel 2013 aprii una discussione dove parlavo della Web Agency che adottava il trucco di cui vi parlavo qualche riga sopra.

    La trovate nella sezione: Seo e Tecnologie -> Posizionamento Nei Motori di Ricerca

    con titolo: Posizionamento key concorrenziale sospetto


  • Admin

  • User Attivo

    si, grazie per aver postato il link.


  • Admin

    Se non erro il sito di cui parli è già stato penalizzato per quella pratica e ha dovuto fare una pulizia dei link per uscire dalla penalizzazione.


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Se non erro il sito di cui parli è già stato penalizzato per quella pratica e ha dovuto fare una pulizia dei link per uscire dalla penalizzazione.

    Hanno aperto una discussione su questo forum a riguardo?

    p.s.: per vedere se ci siamo capiti, mi dici le ultime 2 lettere finali del sito in questione?


  • Admin

    Di mia memoria ricordo una discussione su G+
    https://plus.google.com/+DarioCiracì/posts/UCShhoBuoM4


  • User Attivo

    Si, la web agency è quella; La discussione non l'avevo letta; in pratica l'analisi è quella che feci io un anno prima.


  • User

    E ancora questi sono primi. Vuoi vedere che alla fin fine hanno ragione?


  • User Attivo

    Cosa intendi con "hanno ragione"?


  • User

    Intendo che le strategie black, in fondo in fondo, per loro hanno funzionato eccome, avvalorando la tesi di chi cerca il trucchetto e non si focalizza sulla qualità (che in fondo è un po' lo spunto da dove siamo partiti per questo topic).

    Leggendo sul blog di e-max ho visto che hanno avuto una penalizzazione e ne sono usciti senza troppi sbattimenti (blog.e-max . it/web-marketing-bologna/come-uscire-penalizzazione-manuale-google.html). Quindi, perché dannarsi l'anima a giocare pulito e investire tempo e risorse se poi arrivano questi che con trucchetti da due lire arrivano primi con "web marketing", riuscendo a collaborare pure con aziende di rilievo come paddy power mentre un SEO white-hat agli esordi al massimo può ambire a gestire la reputazione di una falegnameria? Tanto poi in due settimane si riesce facilmente a uscire dalla penalizzazione, chi se ne frega!

    Non si sono sbattuti più di tanti a fare il sito, hanno meno like su Facebook rispetto a una gelateria di provincia, ma per Google sono la migliore risorsa italiana per quanto riguarda il web marketing e grazie a ciò riescono ad avere clienti. Ecco perché dico che forse hanno ragione loro.


  • User Attivo

    @quarara said:

    Intendo che le strategie black, in fondo in fondo, per loro hanno funzionato eccome, avvalorando la tesi di chi cerca il trucchetto e non si focalizza sulla qualità (che in fondo è un po' lo spunto da dove siamo partiti per questo topic).

    Leggendo sul blog di e-max ho visto che hanno avuto una penalizzazione e ne sono usciti senza troppi sbattimenti (blog.e-max . it/web-marketing-bologna/come-uscire-penalizzazione-manuale-google.html). Quindi, perché dannarsi l'anima a giocare pulito e investire tempo e risorse se poi arrivano questi che con trucchetti da due lire arrivano primi con "web marketing", riuscendo a collaborare pure con aziende di rilievo come paddy power mentre un SEO white-hat agli esordi al massimo può ambire a gestire la reputazione di una falegnameria? Tanto poi in due settimane si riesce facilmente a uscire dalla penalizzazione, chi se ne frega!

    Non si sono sbattuti più di tanti a fare il sito, hanno meno like su Facebook rispetto a una gelateria di provincia, ma per Google sono la migliore risorsa italiana per quanto riguarda il web marketing e grazie a ciò riescono ad avere clienti. Ecco perché dico che forse hanno ragione loro.

    ah certo, sono daccordo con te; era quello che dicevo, anche nella discussione del 2013, fin dall'inizio;

    lasciando da parte i moralismi e giudicando la cosa in maniera distaccata non citerei neanche il white o black hat, direi semplicemente che le azioni fatte hanno portato notevoli risultati, punto.


  • User

    Sì, white e black hat per me non significano rispettivamente "giusto" e "sbagliato": sono distinzioni che con l'etica non hanno niente a che vedere, secondo me. Google è un colosso che sviluppa algoritmi col fine di fornire risultati utili alle persone, ma non lo fa per etica, ma per fare i soldi.

    Il mio punto di vista è identico a quello del mitico dr pete: moz . com/blog/black-hat-or-white-hat-seo-ask-better-questions


  • Super User

    concordo in pieno. La distinzione white/black è troppo semplicistica e da molti punti di vista solo commerciale. Suona molto come "affidaci pure il tuo sito perché siamo i buoni (white hat)". Purtroppo, questa visione è ben più difficile da spiegare e trasmettere al cliente.

    @quarara said:

    Sì, white e black hat per me non significano rispettivamente "giusto" e "sbagliato": sono distinzioni che con l'etica non hanno niente a che vedere, secondo me. Google è un colosso che sviluppa algoritmi col fine di fornire risultati utili alle persone, ma non lo fa per etica, ma per fare i soldi.

    Il mio punto di vista è identico a quello del mitico dr pete: moz . com/blog/black-hat-or-white-hat-seo-ask-better-questions


  • User Attivo

    Ok, quindi da domani tutti a creare estensioni per joomla, wordpress & company con link nascosti. 😄


  • Admin

    Non facciamo confusione.

    Quella roba lì non è Black Hat. Quella roba lì è SPAM puro e semplice e onestamente non serve neanche a nulla. Non sono i link nascosti a fare la differenza, molto probabilmente non vengono neanche considerati, ma non dimentichiamo che molto probabilmente oltre a quelli nascosti ce ne sono anche di buoni.

    Il punto è che potevano senza problemi evitare di metterlo nascosto e toglierlo proprio se uno decideva di non mostrarlo. Lo schifo sta nel voler imbrogliare le persone che usano il tuo prodotto. Finché c'è ignoranza e la gente non capisce te la cavi, ma quando realizzi che un brand ti ha preso per i fondelli ecco che il brand stesso non ci fa una gran bella figura.

    Ovvio poi se siete dalla parte del "Basta che se ne parli" allora è un altro il discorso, ma non mi sembra una grande strategia.


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Non facciamo confusione.

    Quella roba lì non è Black Hat. Quella roba lì è SPAM puro e semplice e onestamente non serve neanche a nulla. Non sono i link nascosti a fare la differenza, molto probabilmente non vengono neanche considerati, ma non dimentichiamo che molto probabilmente oltre a quelli nascosti ce ne sono anche di buoni.

    Il punto è che potevano senza problemi evitare di metterlo nascosto e toglierlo proprio se uno decideva di non mostrarlo. Lo schifo sta nel voler imbrogliare le persone che usano il tuo prodotto. Finché c'è ignoranza e la gente non capisce te la cavi, ma quando realizzi che un brand ti ha preso per i fondelli ecco che il brand stesso non ci fa una gran bella figura.

    Ovvio poi se siete dalla parte del "Basta che se ne parli" allora è un altro il discorso, ma non mi sembra una grande strategia.

    Come fai a dire che non è servito a nulla?