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- Immagini su un sito: domanda
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Per quel che ne so, se cambi il nome del file immagini e poi di conseguenza l'attributo alt (per googlebot), sei salvo. Googlebot-images mica vede le immagini, legge il nome del file.
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Io escluderei sempre e comunque l'opzione C.
Sono certo che non vuoi rischiare di avere inutili e sgradevoli problemi legali, no?
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Comunque ricordiamo che la fonte è necessaria solo quando sulla foto appaiono nome del fotografo o del committente e data in cui è stata fatta.... L'art 90 della legge sul diritto d'autore parla chiaro a tal proposito
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La mia risposta era per Cahill90 ovviamente la cui domanda era relativa al motore di ricerca. La domanda di Borja è differente. Forse dovresti postarla su un'altra sezione.
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@Cahill90 said:
Comunque ricordiamo che la fonte è necessaria solo quando sulla foto appaiono nome del fotografo o del committente e data in cui è stata fatta.... L'art 90 della legge sul diritto d'autore parla chiaro a tal proposito
Quindi se posto un'immagine senza fonte, e questa non riporta la firma dell'autore e la data posso stare veramente tranquillo ????
E per ricollegarmi alla domanda dell'autore del topic, allora ai fini della seo, basta veramente cambiare solo nome del file e attributo ALT per evitare "il peggio" ???
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Ci sono vari articoli sul web dedicato a questo, se li leggi vedrai che è spiegato chiaramente
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@Cahill90 said:
Ci sono vari articoli sul web dedicato a questo, se li leggi vedrai che è spiegato chiaramente
Per quanto riguarda i diritti d'autore ho letto molto sul forum e credo di aver capito che sia meglio citare sempre la fonte, sperando di non essere mai contattato. Ho circa 800 immagini, e mi pare difficile contattare 800 autori...
per quanto riguarda l'indicizzazione di google non ho le idee ben chiare...
qui si dice che basta cambiare nome del file e ALT, ma solo in un altro topic ho letto che google riconosce le immagini, e se trova duplicati si limita a non indicizzare il duplicato..dove sta la verita' ???
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@Andrea Rinaldi said:
Per quel che ne so, se cambi il nome del file immagini e poi di conseguenza l'attributo alt (per googlebot), sei salvo. Googlebot-images mica vede le immagini, legge il nome del file.
Una osservazione: la ricerca per immagini di Google ci fa capire che Google è in grado di riconoscere le immagini già pubblicate.
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@Federico Sasso said:
Una osservazione: la ricerca per immagini di Google ci fa capire che Google è in grado di riconoscere le immagini già pubblicate.
Ma google come si comporta? Non indicizza l'immagine duplicata? Penalizza la pagina ?
che bisogna fare?
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@Federico Sasso said:
Una osservazione: la ricerca per immagini di Google ci fa capire che Google è in grado di riconoscere le immagini già pubblicate.
Interessante, come farebbe tecnicamente?
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@Andrea Rinaldi said:
Interessante, come farebbe tecnicamente?
Alla base dell'Image Search sono algoritmi di "image matching" e "pattern recognition".
L'esatto comportamento della versione di Google è ovviamente un segreto industriale, ma in generale per ogni immagine, pre-trattata con filtri opportuni (luminosità, e contrasto normalizzati, rilevamento di bordi, e cose simili) si ricava una sorta di "impronta digitale" dell'immagine, più facile ed efficiente da confrontare anche in termini computazionali.
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Non metto in dubbio sia possibile tecnicamente, bisogna però considerare che stiamo parlando di milioni di confronti per ogni singola query di ogni utente. Inoltre possiamo cambiare il nome, i meta e le parole chiavi con cui l'immagine esce nella SERP specifica. Direi troppo dispiego di risorse anche per Google, e questo solo per cercare foto duplicate, e se queste sono di libera fruizione? Altro algoritmo per individuare quelle che violano il copyright? Credo piuttosto che l'amico Matt a volte faccia semplicemente "bu" per spaventare, nascondendosi dietro il segreto industriale. Io uso spesso e volentieri foto generiche prese dal web libere da copyright (lo fanno quasi tutti) e finora non sono incappato in nessuna penalizzazione e ti posso assicurare che le immagini vengono indicizzate lo stesso.
L'unica cosa da fare secondo me è usare solo immagini libere da copyright per evitare problemi di natura legale, Google non è lo sceriffo.PS: Complimenti per Visual SEO Studio, spero il progetto cresca sempre di più.
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@Federico Sasso said:
Alla base dell'Image Search sono algoritmi di "image matching" e "pattern recognition".
L'esatto comportamento della versione di Google è ovviamente un segreto industriale, ma in generale per ogni immagine, pre-trattata con filtri opportuni (luminosità, e contrasto normalizzati, rilevamento di bordi, e cose simili) si ricava una sorta di "impronta digitale" dell'immagine, più facile ed efficiente da confrontare anche in termini computazionali.E google come si comporta? Non indicizza le immagini duplicati? Penalizza la pagina?
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Ciao ragazzi, perdonate se faccio una risposta cumulativa, vi sono più di un interessante filone in questa discussione.
@Borja said:
Ma google come si comporta? Non indicizza l'immagine duplicata? Penalizza la pagina ?
che bisogna fare?@Andrea Rinaldi said:
... Io uso spesso e volentieri foto generiche prese dal web libere da copyright (lo fanno quasi tutti) e finora non sono incappato in nessuna penalizzazione e ti posso assicurare che le immagini vengono indicizzate lo stesso.
L'unica cosa da fare secondo me è usare solo immagini libere da copyright per evitare problemi di natura legale, Google non è lo sceriffo.Occorre distinguere gli aspetti tecnici - di Google in particolare - dagli aspetti legali.
Usare immagini già presenti in rete non è in sé fonte di penalizzazione, è cosa comune e normale.
Basti pensare alle stock images, le immagini di dominio pubblico, tutto quanto è lecito e normale redistribuire.
Sarebbe assurdo essere penalizzati per aver usato a scopo decorativo nel proprio blog un'immagine Common Creative nel pieno rispetto della sua licenza, solo perché altri l'hanno già utilizzata.La ricerca per immagini è un fenomeno meno studiato dal punto di vista SEO, mi sento tuttavia sufficientemente tranquillo nell'affermare che l'uso di tali immagini non comporti alcuna "penalizzazione" algoritmica.
Altrettanto vero è che non comporti alcun "premio" in termini di posizionamento su Google Immagini.Dalle poche e non sistematiche prove ho fatto finora con "ricerca per immagine", mi capita spesso che se cerco un'immagine comunemente usata mi sia proposto tra i primi risultati l'immagine nel sito di stock images dove questa è scaricabile (pensate alle varie immagini di strette di mano, frecce verso l'alto, manager sorridenti, riunioni aziendali come se fossero party, e telefoniste di call center pronte per una sfilata di moda). La mia interpretazione è che Google riconosca tali siti come la probabile fonte originale.
Tutto è soggetto a errore, e - come già accade nella normale ricerca per testo, è possibile a volte che chi copia contenuti testuali si posizioni meglio di chi li ha pubblicati per primo.
Una cosa devo sottolineare:
Google non è la polizia di Internet (come giustamente evidenzia Andrea Rinaldi), evita ove possibile di esprimersi su aspetti legali e possibili violazioni di copyright. La sua ricerca per immagini può essere usata per scoprire se ci stanno rubando le immagini, ma Google non si esprime esplicitamente su chi possa essere la fonte originale. Nella sua interfaccia grafica segnala in una nota che le immagini visualizzate in anteprima potrebbero essere soggette a diritto d'autore, e quando lo sa permette pure di filtrare sui possibili permessi d'uso. Ma si guarda bene dal fare altro. Se ci pensate, non ha assolutamente modo di sapere se ho il permesso d'uso di un'immagine che già conosce o no. La transazione economica tra me e un sito di stock photos non le può né deve essere nota. Google se ne tiene ben lontana, al massimo aderisce al DMCA, anche nei paesi dove non ne ha un obbligo legale.
Google è un'azienda privata che persegue in primis i suoi obiettivi di business, questi sono meglio perseguiti se i suoi utenti sono soddisfatti, se cercando un'immagine trovano tra i primi risultati i siti più autorevoli sulla stessa, e se possibilmente può stare lontana dalle aule di tribunale (nel caso delle immagini: evitando di favorire potenziali copiatori, lasciando uno stumento che permetta ai possessori dei diritti di queste di rilevare eventuali usi fraudolenti così che non la si possa accusare di non collaborazione, sia rispettando le invocazioni del DCMA).Ora ragioniamo assieme sugli possibili scenari:
- uso di stock photos nel sito aziendale (complimenti per l'originalità ) o immagini common creative a scopo decorativo nel mio blog.
Se lo scopo è puramente decorativo, non è tra i nostri scopi posizionarci in Google Immagini. In tali immagini non vi è nulla ci distingua. Inutile persino porsi il problema.
Certo, possiamo usare nomi immagini e alt text infilandoci le nostre keyword preferite, ma non potremmo mai illuderci di ingannare il motore di ricerca nel credere che l'immagine che ha già visto decine di migliaia di volte e già contestualizzato che la signorina di bell'aspetto con le cuffiette nel felice call center debba essere posizionata per la frase "marmitte catalitiche rigenerate".
- uso illecito di immagini particolari pertinenti a un argomento per posizionarsi nel motore di ricerca sfruttando il lavoro di altri
Nota: qui nessuno sta avvocando questo scenario. Nessuno in questo forum vuole né intende incoraggiare una pratica illegale. Nel migliore dei casi comporterebbe una sanzione disciplinare se non l'allontanamento dal forum, soprattutto nel caso di un Moderatore, se non la possibile segnalazione alle autorità giudiziare nei casi più ecclatanti. Quanto sto per scrivere va inteso nello spirito finora tenuto in questo thread: un'ipotesi per condividere la conoscenza.
In questo caso è sì possibile posizionarsi parassitando il lavoro di altri. Poniamo per esempio uno di quei travel blogger che non si sono mai spostati dal proprio quartierino, tengono un blog solo per guadagnare su adwords o sulla vendita di link sotto banco e non per passione, e riempono pagine di contenuti copiati o inventati descrivendo luoghi non hanno mai visto (questa categoria di persone per la cronaca esiste). Questo tizio vuole scrivere un articolo sulle cascate di Pamukkale (splendida formazione calcarea in Turchia), trova foto fatte da sconosciuti nei recessi più remoti di Internet, possibilmente senza trovarle su google immagini, e le spaccia per proprie.
Il motore di ricerca vede nome file, alt text, testo circostante, e dai propri algoritmi di riconoscimento (che esistono e sono in alcuni casi impressionanti, ricordo nei labs un sistema di didascalizzazione automatico) riconosce la foto come effettivamente le cascate di Pamukkale perché è simile, ma non identica, a tante altre ha già categorizzato, ed è possibile in effetti premi la pagina del sito in termini di posizionamento sia in Google Immagini, sia in Google Web Search.Chi tiene alle proprie foto è bene faccia dei controlli periodici e nel caso rilevi una violazione può richiedere a Google di rimuovere dai propri indici l'immagine associata all'altro sito, oltre che voler giustamente agire legalmente nei confronti di chi ha commesso il furto.
Vi sono blogger-copioni (nessun sofismo: non tutti i blogger sono copioni, sia ben chiaro) che fanno giochetti del genere, e addirittura cercano di mascherare la cosa rinominando il file con una sequenza di numero o caratteri casuali e mettendo alt text vuoti in modo da non posizionarsi in Google Immagini, nella speranza di non essere scoperti da chi hanno derubato. Google indicizza le immagini lo stesso se non le si blocca da robots.txt, e sarebbe comunque in grado di indicarle come immagini simili se il proprietario facesse qualche ricerca.
Il paradosso è che il ladrone da un lato vorrebbe posizionarsi meglio per guadagnare di più, dall'altro non vorrebbe essere indicizzato per immagini. Non è sempre così semplice perché più il suo contenuto è condiviso, più è facile che anche qualcuna delle immagini lo sia, aumentando la probabilità di essere scoperto.
- Vi è un'ulteriore variante: il deep-linking delle immagini.
Chi lo pratica usa nelle proprie pagine le immagini di altri, puntando direttamente agli URL originale come attributo <img src="..." />
Se il vantaggio per chi lo fa è risparmiare spazio disco e banda passante a scapito della vittima, non si può posizionare i propri contenuti con tale pratica. I browser possono anche - a seconda delle impostazioni locali - non mostrare immagini provenienti da siti diversi.
Vi è anche un filo diretto che lega il sito con gli originali con il copione. Ben più arduo dire "l'ho trovato in giro tra una raccolta di immagini di pubblico dominio".
Non sono al corrente dell'interpretazione legale più diffusa sul deep-linking di immagini, se sia considerata copia a tutti gli effetti (come credo) o sia passata qualche interpretazione più leggera.
@Andrea Rinaldi said:
Non metto in dubbio sia possibile tecnicamente, bisogna però considerare che stiamo parlando di milioni di confronti per ogni singola query di ogni utente. Inoltre possiamo cambiare il nome, i meta e le parole chiavi con cui l'immagine esce nella SERP specifica. Direi troppo dispiego di risorse anche per Google, e questo solo per cercare foto duplicate ...
Ho omesso la parte degli aspetti legali, rispondo su questo punto solo dal punto di vista tecnico.
Un po come per i contenuti testuali, le fasi di indicizzazione/categorizzazione/riconoscimento sono processi separati rispetto al successivo reperimento in base a interrogazione a query dell'utente. La prima parte può essere anche un processo più lento, per arrivare a salvare la "firma", la "impronta digitale" dell'immagine che sia reperibile e interrogabiel velocemente.
La "ricerca per immagine" è più laboriosa, è più lenta, e per fortuna per Google è molto meno diffusa. Non ho una visione dall'interno, suppongo abbiano trovato un modo furbo per estrarre una "impronta digitale" più rozza, meno accurata, che tuttavia si di qualità sufficiente per tentare una ricerca.
Spesso i risultati non sono soddisfacenti, siamo però solo agli inizi della fase in cui si stanno investendo seri soldi in ricerca per il retrieval di immagini su vasta scala ed è possibile questo campo progredirà velocemente nel prossimo futuro.@Cahill90 said:
Comunque ricordiamo che la fonte è necessaria solo quando sulla foto appaiono nome del fotografo o del committente e data in cui è stata fatta.... L'art 90 della legge sul diritto d'autore parla chiaro a tal proposito
Premesso non sono un legale, non vorrei passasse quella che mi sembra un'interpretazione troppo liberale del diritto d'autore. L'art 90 dice anche "a meno che il fotografo non provi la malafede del riproduttore."Se volete, possiamo coinvolgere nel thread un esperto degli aspetti legali.
Riassumendo (e qui inevitabilmente rifletterò la mia opinione):
- stock photos e immagini common creative o con permesso sono utilizzabili e non comportano penalizzazioni da parte di Google (che non entra nel rapporto legale fra terzi). Non aiutano a posizionarsi, né danneggiano.
- usare sempre immagini originali o con permesso, mai usare foto o immagini di altri senza avere l'autorizzazione a farlo. Non vale dire "non sono marchiate", o "ho scritto l'attribuzione", o "ho linkato l'originale". Serve il permesso esplicito dell'autore. [Nota: questa è la mia interpretazione della legge sul diritto d'autore]
- se tenete alle vostre immagini e a tutelare i vostri diritti, magari marchiatele in sovrimpressione
- se volete tutelare i vostri diritti d'autore, fate periodiche ricerche per immagine dei vostri lavori (credo esistano anche servizi che lo fanno per voi)
Spero d'essere stato utile
@Andrea Rinaldi said:
PS: Complimenti per Visual SEO Studio, spero il progetto cresca sempre di più.
Grazie, arrossisco
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Effettivamente una buona idea sarebbe cercare immagini solo sui siti di immagini free o rilasciate con licenza common creative. Meglio se faccio così va
comunque microsoft mi manda qui: w w w .microsoft.com/en-us/legal/Copyright/Default.aspx
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