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- AdSense e informativa sui cookies: è necessaria?
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La normativa afferma che per i cookie di profilazione è necessaria una autorizzazione da parte dell'utente prima che questi vengano installati. L'autorizzazione può anche essere "semplificata", ad esempio tramite lo scorrimento della barra di informativa breve, il problema è che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense.
Fonte: qualunque documento del Garante lo ribadisce, ad esempio: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3585077 la faq al punto 6.La soluzione tecnica di Google Cookie Choices va bene per la normativa UE ma non per quella specifica Italiana in quanto genera una informativa breve ben fatta, si, ma senza il blocco preventivo dei codici e dei relativi cookie. Come questa, anche i vari plugin per Wordpress e la (quasi) totalità delle altre soluzioni adesso reperibili.
Come dicevo sopra, introdurre anche questa funzionalità è decisamente complesso, anche in ragione del fatto che il codice di AdSense non può essere modificato per le policy di Google.La risposta di Gianrudi credo che risponda se non altro alla mia domanda di poco più sopra, dove mi chiedevo come mai ci fosse scarso interesse alla questione, che pure riguarda tutti i publisher: forse in pochi hanno capito che il solo banner di informativa breve è la questione minore! Anch'io me ne sono reso conto approfondendo, infatti come da titolo del topic, anch'io inizialmente mi ero solo focalizzato solo sull'informativa, che invece è l'aspetto più semplice da affrontare. In effetti dovremmo cambiare il titolo!
Se mi sbaglio, sarò davvero felice.
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Dico la mia, poi ognuno ne faccia l'uso che creda.
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La normativa dice che il consenso va manifestato PRIMA di ogni qualsiavoglia profilazione, quindi, volenti o nolenti nel momento stesso in cui si visualizza anche un solo ads che ne faccia uso e che lo fa, è assolutamente contro la norma. La cosa è chiarissima.
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Che il publisher ( leggere il testo della norma ) sia un "intermediario" con le terze parti fornitrici è scritto chiaro.
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Che ci sia un obbligo da parte delle "terze parti" è scritto ed è chiaro.
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Che venga riconosciuto , in capo al publisher, l'impossibilità a conoscere e districarsi tra le tecniche , che possono essere anche a lui sconosciute, usate dalle terze parti e che queste informazioni vanno acquisite già in fase** CONTRATTUALE** con la concessionaria, è scritto chiaro.
Ora , in base a queste considerazioni, che ognuno può opinare o meno, si intuisce che AdSense dovrebbe fare la sua parte.
Che sulla guida pubblicata da qualche parte ci sia scritto che adsense fa uso di cookie di profilazione è ininfluente ai fini degli obblighi che AdSense , per legge, è sottoposto , primo tra i quali fornire in fase "contrattuale" gli elementi chiari della profilazione e mettere a disposizione gli strumenti da fornire ai visitatori per acconsentire o meno all'uso di questi cookie.
Basta pensare che la normativa assume per obbligo quello di dover fornire informazioni per ognuna delle reti pubblicitarie ospitate che fanno uso di profilazione : ora sta di fatto che il concessionario "adsense" è una rete stessa in cui confluiscono varie reti.
E' vero che si trovano sul pannello di controllo , ma se nel frattempo se ne aggiungono altre , queste non vengono fatte accettare e messe a conoscenza mediante fase "contrattuale".E' anche vero che la normativa , assegnando il ruolo di "intermediario" con queste reti al publisher assegna ugualmente a questi l'obbligo di raccogleire e tenere traccia del consenso ( tanto per cambiare "scarica" la responsalità sull'editore pur ritenendolo "anello debole della catena" !!!! ) , ma questo non esclude che il "concessionario" deve offrire informazioni e strumenti finalizzati non solo alla raccolta e tracciabilità del consenso ma anche per organizzare o meno la profilazione in base al consenso.
La soluzione offerta da AdSense va bene per le normative degli stati europei : quella italiana è molto più restrittiva poichè IMPONE che la profilazione avvenga DOPO e soltanto DOPO l'avvenuto manifesto consenso. Negando il consenso NON si può profilare e quindi niente banner adsense.
Quindi ?
Quindi dico , e per la prima volta, che AdSense ci ha lasciato soli soletti scaricando su di noi quello di cui , almeno in parte, avrebbe dovuto farsi carico allo stesso modo come si è fatto carico , per esempio, dell'avviso di mettere mano al mobile.Chi volesse riflettere sul testo della normativa puà leggere questa parte :
Si ritiene pertanto che, anche in ragione delle motivazioni sopra indicate,* non si possa obbligare l'editore ad inserire sull'home page del proprio sito anche il testo delle informative relative ai cookie installati per il suo tramite dalle terze parti.** Ciò determinerebbe peraltro una generale mancanza di chiarezza dell'informativa rilasciata dall'editore, rendendo nel contempo estremamente faticosa per l'utente la lettura del documento e quindi la comprensione delle informazioni in esso contenute, con ciò vanificando anche l'intento di semplificazione previsto dall'art. 122 del Codice.
Analogamente, per quanto concerne l'acquisizione del consenso per i cookie di profilazione, dovendo necessariamente -per le ragioni suesposte tenere distinte le rispettive posizioni di editori e terze parti, si ritiene che gli editori, con i quali gli utenti instaurano un rapporto diretto tramite l'accesso al relativo sito, assumono necessariamente una duplice veste.
Tali soggetti, infatti, da un lato sono titolari del trattamento quanto ai cookie installati direttamente dal proprio sito; dall'altro, non potendo ravvisarsi una contitolarità con le terze parti per i cookie che le stesse installano per il loro tramite, si ritiene corretto considerarli come una sorta di intermediari tecnici tra le stesse e gli utenti..
Ed è, quindi, in tale veste che, come si vedrà più avanti, sono chiamati ad operare nella presente deliberazione, con riferimento al rilascio dell'informativa e all'acquisizione del consenso degli utenti online con riguardo ai cookie delle terze parti
Al fine di** mantenere distinta la responsabilità degli editori da quella delle terze parti *in relazione all'informativa resa e al consenso acquisito per i cookie di queste ultime tramite il proprio sito, si ritiene necessario che gli editori stessi acquisiscano, già in fase contrattuale, i suindicati link dalle terze parti
Penso che questa parte di testo sia piuttosto chiara in merito alla responsabilità delle "terze parti", che non si può limitare a un informativa generica su una guida pubblicata da qualche parte.
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Esatto, bluewebmaster, la soluzione per AdSense potrebbe/dovrebbe arrivare direttamente da AdSense, loro hanno gli strumenti per fare in modo che gli ads si comportino a norma, magari facendo comparire una barra informativa breve generata direttamente da AdSense e collegata con gli annunci del sito. La questione delle reti affiliate è una ulteriore complicazione di cui tenere conto.
Io ipotizzo che, come noi, abbiamo trascurato la faccenda e che ci stiano lavorando adesso... del resto sono i primi ad averne interesse! Certo che un aggiornamento non sarebbe male.
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@ChelOne said:
La normativa afferma che per i cookie di profilazione è necessaria una autorizzazione da parte dell'utente prima che questi vengano installati. L'autorizzazione può anche essere "semplificata", ad esempio tramite lo scorrimento della barra di informativa breve, il problema è che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense.
Fonte: qualunque documento del Garante lo ribadisce, ad esempio: garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3585077 la faq al punto 6.
Il punto 6 non dice affatto che non possono preventivamente essere caricati i codici di AdSense ma che "Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".". E' una differenza fondamentale, perchè i cookie tecnici possono essere usati proprio per bloccare i cookies di profilazione, come si vede più avanti.@ChelOne said:
La soluzione tecnica di Google Cookie Choices va bene per la normativa UE ma non per quella specifica Italiana in quanto genera una informativa breve ben fatta, si, ma senza il blocco preventivo dei codici e dei relativi cookie.
Scusa ma cosa ti fa pensare che il codice di Google Cookie Choices, che tra l'altro è realizzato proprio a tale scopo, non blocchi i cookies di profilazione prima del consenso?
A me invece pare ovvio che li blocchi prima del consenso e in effetti è facile verificare che il codice inserisce proprio un cookie di nome "test_cookie" al primo accesso, attivo solo fino al consenso, che verosimilmente costituisce proprio il cookie "tecnico" (e quindi consentito) che blocca i cookie di profilazione fino al consenso dell'utente, dopo il quale infatti scompare sbloccando così i cookie di profilazione.Almeno questa è l'idea che mi sono fatto io del funzionamento di questo codice, che ovviamente nessuno è obbligato a usare se non è convinto.
Troverei però strano che funzionasse in modo da fare la cosa per cui si chiede il consenso prima di aver ottenuto il consenso. Non so se sia una norma italiana restrittiva rispetto a quelle europee ma in generale sembra abbastanza logico che l'azione oggetto di consenso vada eseguita solo dopo aver ottenuto il consenso, e non prima.
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Gianrudi: questo è un punto interessante, in effetti come dubitato anche da altri sopra, non abbiamo certezza che il cookie di AdSense sia di profilazione, ed è un altro degli aspetti che ci dovrebbe chiarire Google, comunque ne è fortemente indiziato. Qualora non lo fosse, non sarebbe necessaria neanche la barra informativa breve (come da domanda in apertura di topic).
Sulla semplice barra proposta da Google, purtroppo non blocca i cookie del sito. Perdonami la presunzione, in quanto ammetto di non averla neanche provata, ma è tecnicamente impossibile che lo faccia, essendo per definizione i cookie di terze parti richiamati da codici autonomi. Forse potrebbe funzionare bloccando il caricamento di tutta la pagina (argh!). Il cookie rilasciato dalla barra serve solo a tenere traccia che si è accettata l'informativa, ed è uno strumento necessario sia in UE che in Italia.
La normativa UE prevede un consenso che di default è "OK" per tutti i cookie, e la barra serve per informare l'utente della loro presenza e fornire il link alla pagina dove eventualmente disattivarli e come. La normativa Italiana è uguale a quella europea ma con una differenza di non poco conto: il consenso dell'utente di default è "NO".
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@ChelOne said:
Gianrudi: questo è un punto interessante, in effetti come dubitato anche da altri sopra, non abbiamo certezza che il cookie di AdSense sia di profilazione, ed è un altro degli aspetti che ci dovrebbe chiarire Google, comunque ne è fortemente indiziato. Qualora non lo fosse, non sarebbe necessaria neanche la barra informativa breve (come da domanda in apertura di topic).
Veramente non ho espresso alcun dubbio che i cookie Adsense siano di profilazione, un fatto pacifico, assodato e ribadito nella guida, come dicevamo sopra.
Dicevo una cosa diversa: che quando visualizza la barra al primo accesso, il codice di Google Cookie Choice inserisce tra i cookie di Adsense (di doubleclick.net, in realtà) uno specifico cookie tecnico denominato "test_cookie".
Poichè Google Cookie Choice lo scrive direttamente nei cookie di Adsense, deve esserci anche un codice lato Adsense che lo interpreta e quando trova questo specifico cookie di nome "test_cookie" blocca i cookies di profilazione, allo scopo di rispettare le normative che prevedono il blocco dei cookies di profilazione fino al consenso dell'utente (infatti dopo il consenso il cookie di blocco "test_cookie" scompare).Quindi secondo me il codice di Google Cookie Choice non è isolato ma dialoga con codice lato Adsense ed entrambi sono realizzati in modo da garantire il pieno rispetto della normativa (anche italiana) sui cookies, bloccando i cookie di profilazione prima del consenso.
Naturalmente potrei sbagliare, è l'idea che mi sono fatto dopo varie prove ed è tutto il contributo che posso dare alla discussione.
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@gianrudi said:
Veramente non ho espresso alcun dubbio che i cookie Adsense siano di profilazione, un fatto pacifico, assodato e ribadito nella guida, come dicevamo sopra.
Permettimi di dissentire : la guida online non è equiparabile all'acquisizione "contrattuale" che il Garante richiede e suggerisce.
Quando io ho iniziato, svariati anni fa, i cookie di profilazione non c'erano ancora e quindi , in assenza di una "nota ad personam" con richiesta di accettazione da parte dell'editore , non vedo come questa parte della normativa possa essere soddisfatta.
Ti ricordo il gran casino che Google fece in occasione dell'obbligo di avere una pagina per la privacy che puntasse anche alla sua pagina di spiegazione : sai quanti ban sono fioccati a causa di questa pagina mancante ?
Io credo che Google abbia sottovalutato e preso sotto gamba le "Imposizioni" della normativa italiana.@gianrudi said:
Dicevo una cosa diversa: che quando visualizza la barra al primo accesso, il codice di Google Cookie Choice inserisce tra i cookie di Adsense (di doubleclick.net, in realtà) uno specifico cookie tecnico denominato "test_cookie".
Poichè Google Cookie Choice lo scrive direttamente nei cookie di Adsense, deve esserci anche un codice lato Adsense che lo interpreta e quando trova questo specifico cookie di nome "test_cookie" blocca i cookies di profilazione, allo scopo di rispettare le normative che prevedono il blocco dei cookies di profilazione fino al consenso dell'utente (infatti dopo il consenso il cookie di blocco "test_cookie" scompare).Quindi secondo me il codice di Google Cookie Choice non è isolato ma dialoga con codice lato Adsense ed entrambi sono realizzati in modo da garantire il pieno rispetto della normativa (anche italiana) sui cookies, bloccando i cookie di profilazione prima del consenso.
Perdonami se te lo chiedo : ma si tratta di un interpretazione tua o lo trovi scritto da qualche parte ?
Se fosse così non credi che Google lo avrebbe documentato e comunicato da tempo ?
A meno che nascosto nell'ombra non se la sta ridendo leggendo i nostri "affanni" e poi se ne uscirà due giorni prima con l'uovo di "colombo".@gianrudi said:
Naturalmente potrei sbagliare, è l'idea che mi sono fatto dopo varie prove ed è tutto il contributo che posso dare alla discussione.
E quando l'hai provato hai ottenuto questi risulati ? Cioè adsense , in caso di negazione , ha bloccato i cookies di profilazione ?
Comunque questo farà perdere una marea di soldi ai publisher, poco ma sicuro.
Direi che sono quasi arrabbiato !
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@gianrudi said:
Dicevo una cosa diversa: che quando visualizza la barra al primo accesso, il codice di Google Cookie Choice inserisce tra i cookie di Adsense (di doubleclick.net, in realtà) uno specifico cookie tecnico denominato "test_cookie".
Poichè Google Cookie Choice lo scrive direttamente nei cookie di Adsense, deve esserci anche un codice lato Adsense che lo interpreta e quando trova questo specifico cookie di nome "test_cookie" blocca i cookies di profilazione, allo scopo di rispettare le normative che prevedono il blocco dei cookies di profilazione fino al consenso dell'utente (infatti dopo il consenso il cookie di blocco "test_cookie" scompare).Quindi secondo me il codice di Google Cookie Choice non è isolato ma dialoga con codice lato Adsense ed entrambi sono realizzati in modo da garantire il pieno rispetto della normativa (anche italiana) sui cookies, bloccando i cookie di profilazione prima del consenso.
Questa sarebbe la soluzione giusta, ma al momento per stessa ammissione di Google nel forum di supporto non esiste questa interazione tra AdSense e questa loro barra. Per funzionare dovrebbero infatti essere effettuate delle modifiche lato AdSense... un semplice IF-THEN, ma basilare. Poi magari ci stiamo sbagliando tutti, appena posso la provo!
PS: rimarrebbe comunque il problema degli altri cookie di profilazione, vedi pulsanti social...
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@ChelOne said:
Questa sarebbe la soluzione giusta, ma al momento per stessa ammissione di Google nel forum di supporto non esiste questa interazione tra AdSense e questa loro barra. Per funzionare dovrebbero infatti essere effettuate delle modifiche lato AdSense... un semplice IF-THEN, ma basilare.
Scusa potresti per favore citare il thread dove Google ammette che non esiste tale interazione?
Perchè a me pare che tale interazione abbia inizio nel momento stesso in cui il codice di Google Cookie Choice scrive nei cookie di Adsense, e scrive proprio un cookie la cui presenza indica che l'utente si trova in quella fase in cui gli è stato già richiesto il consenso ma non l'ha (ancora) concesso.
E' vero, poi basta un semplice test IF-THEN lato Adsense per bloccare i cookie in questa fase di pre-consenso e sbloccarli solo dopo che il consenso è stato dato, quando il cookie di test viene rimosso, ma e me pare che la presenza di tale semplicissimo test lato Adsense si possa considerare implicita: non si vede cos'altro ci starebbe a fare un tale cookie di test (che tra l'altro si chiama proprio test_cookie) inserito tra i cookie di Adsense, se non per consentire ad Adsense appunto di testarlo e bloccare i cookie di profilazione fino al consenso dell'utente.@bluwebmaster said:
Perdonami se te lo chiedo : ma si tratta di un interpretazione tua o lo trovi scritto da qualche parte ?
Non l'ho trovato scritto da nessuna parte, quindi si tratta di un'interpretazione mia, fondata tra l'altro sulle considerazioni esposte sopra.
D'altra parte non è un'interpretazione particolarmente bizzarra: dice solo che, molto probabilmente, il codice che google mette a disposizione dei publisher per rispettare la normativa sui cookies, permette effettivamente di rispettarla (in Italia come altrove).@ChelOne said:
Poi magari ci stiamo sbagliando tutti, appena posso la provo!
Sì sarebbe opportuno, provatela anche voi, l'errore umano anche mio è sempre in agguato.
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Chiedo scusa, altre verifiche più approfondite che ho appena fatto sui cookie smentiscono l'idea che mi ero fatto inizialmente del funzionamento dei codici, perciò mi spiace ma devo ritirare tutte le ipotesi e le interpretazioni da me formulate in merito nel corso di questa discussione.
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Ciao a tutti!
Relativamente all'informativa breve sui cookie ad oggi a me sembra questa la situazione:
ww.telecomitalia.it/
Nessun avviso.ww.vodafone.it/portal/Privati
Nessun avviso.ww.yoox.com/it/donna
Nessun avviso.ww.amazon.it/
Nessun avviso.ww.mediaworld.it/
Nessun avviso.ww.naturasi.it/it/
Nessun avviso.ww.telepass.it/
Nessun avviso.Inoltre non basta un banner con scritto quello che ti pare, perchè la legge dice questo:
"deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni contenente le seguenti
indicazioni: a) che il sito utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate
dall'utente nell'ambito della navigazione in rete;"Io ne ho visto solo uno in giro che fa quello che dice la legge!!!!
Quindi direi che noi stiamo disquisendo di finezze, e possiamo stare tranqulli.
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@gianrudi said:
Chiedo scusa, altre verifiche più approfondite che ho appena fatto sui cookie smentiscono l'idea che mi ero fatto inizialmente del funzionamento dei codici, perciò mi spiace ma devo ritirare tutte le ipotesi e le interpretazioni da me formulate in merito nel corso di questa discussione.
Sul test_cookie intendi ?
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@mmmatteo said:
Ciao a tutti!
Inoltre non basta un banner con scritto quello che ti pare, perchè la legge dice questo:
"deve immediatamente comparire in primo piano un banner di idonee dimensioni contenente le seguenti
indicazioni: a) che il sito utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate
dall'utente nell'ambito della navigazione in rete;"Io ne ho visto solo uno in giro che fa quello che dice la legge!!!!
Quindi direi che noi stiamo disquisendo di finezze, e possiamo stare tranqulli.
In genere i grossi siti si adeguano sempre all'ultimo momento, e poi non è detto che facciano uso di cookies di profilazione.
Io non starei tanto tranquillo.
Perchè se beccano me, beccano me e basta , e a nulla vale dire : ma quegli altri ?
Quando sei in divieto di sosta prendi il verbale e anche se in quel momento 10 macchine sfrecciano accanto al vigile a 200 allora , non puoi dire , perchè non multi quelli.
Tu sei in divieto di sosta , punto, e hai commesso un infrazione.
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@bluwebmaster said:
Sul test_cookie intendi ?
Sì, pensavo che fosse il codice di Google Cookie Choice a scriverlo e rimuoverlo ma sbagliavo, in realtà compare sempre nel primo cookie scritto nel browser e scompare successivamente, anche in assenza della barra per il consenso. Errore umano, mi riscuso.Così cade anche l'ipotesi di un dialogo tra i codici di Adsense e di Google Cookie Choice, o almeno perde questo dato tecnico a supporto, peccato.
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Siamo ad un punto morto
Se non altro, leggendo su blog e forum specializzati, vedo che si è accesa l'attenzione sulla questione, che tutti avevamo sottovalutato.
Ho trovato il post di un webmaster che riporta un colloquio avvenuto con il Garante (che tutti possiamo chiamare), nel quale emerge che alla fine della settimana prossima, ovvero.... poche ore prima che la norma diventi operativa, sarà diramata una nota per chiarire alcuni aspetti.
Non è dato di sapere se la cosa riguarderà l'aspetto più critico, ovvero siti che utilizzano cookie di profilazione di terzi, con impossibilità di provvedere ad un blocco preventivo se non effettuato dalla terza parte.A questo punto io smetto di fare esperimenti con codici vari e aspetto questa nota. Spero (ma non confido) in una deroga dei termini, in attesa di avere delle soluzioni applicabili.
Anzi, si, qualcosa faccio, preparo una informativa estesa ben fatta, con elenco di tutti i cookie e link per disattivarli sui siti delle terze parti. Questa ci vorrà di sicuro.
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Sapete che vi dico ?! Questa cosa dei cookies poteva pure essere un fattore di sensibilizzazione sulla privacy per molti piccoli pubblisher, ma è stata gestita male a livello italiano, soprattutto con la presenza di alcune aziende che hanno associato il loro brand alla figura del garante. Sono i primi che installano cookies di terze parti senza consenso preventivo. I grandi pubblisher come Banzai e Aranzulla se ne sbattono altamente, le testate nazionali idem.. Capisco chi monetizza il traffico vendendo corsi e per non mostra Adsense al primo accesso, ma dopo che informo l'utente con quel banner orrendo, gli linko il pippone su come può proteggere la sua privacy (?), pubblico il mio indirizzo, il mio numero di telefono, devo stare qui a preoccuparmi di una legge idiota, inutile e dannosa?
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Buongiorno a tutti, la premessa è che quanto sto per postare va preso con le pinze, come il kit d'implementazione distribuito da Iubenda :
silviaspera ha detto:
Ciao a tutti ho appena chiamato il Garante telefonicamente mi ha detto che ad ore o entro 2 giorni arriveranno i chiarimenti necessari.
Mi hanno confermato che sono a conoscenza della problematica per i vari siti che utilizzano Google Adsense e che insieme a Google stanno cercando
di risolvere la questione. Se così fosse mi ha detto che i cookie potrebbero non monitorare il singolo navigatore, ma raccogliere dati complessivi e che in questo caso, non sarebbe necessario nemmeno l'inserimento del banner breve, ma solo dell'informativa ( in realtà ha detto che basterebbe un link che rimanda alle informative di terze parti). A questo punto io sicuramente attenderò fiduciosa. Ciao a tutti e speriamoFonte : productforums.google[.]com/forum/#!msg/adsense-it/LWMcKqlOMac/v7wMDZE3XFwJ
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@supercapocc said:
buongiorno a tutti, la premessa è che quanto sto per postare va preso con le pinze, come il kit d'implementazione distribuito da iubenda :
scusate , ma e' per dirlo quanto piu' chiaro possibile.
Il kit di iubenda ( e qui vale la pena leggere l'intervento sul forum ufficiale di adsense di un dipendente google !!) va a **modificare il codice adsense **, violando il regolamento e quindi facendo rischiare il ban ai vari editori .
Quindi fate bene attenzione a non modificare in nessun modo il codice degli annunci : Del senno dei ban sono pieni ...le fosse !
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Questo documento ufficiale è obsoleto?
garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/3118884
2. Soggetti coinvolti: editori e "terze parti".
Un ulteriore elemento da considerare, ai fini della corretta definizione della materia in esame, è quello soggettivo. Occorre, cioè, tenere conto del differente soggetto che installa i cookie sul terminale dell'utente, a seconda che si tratti dello stesso gestore del sito che l'utente sta visitando (che può essere sinteticamente indicato come "editore") o di un sito diverso che installa cookie per il tramite del primo (c.d. "terze parti").Sulla base di quanto emerso dalla consultazione pubblica, si ritiene necessario che tale distinzione tra i due soggetti sopra indicati venga tenuta in debito conto anche al fine di individuare correttamente i rispettivi ruoli e le rispettive responsabilità, con riferimento al rilascio dell'informativa e all'acquisizione del consenso degli utenti online.Vi sono molteplici motivazioni per le quali non risulta possibile porre in capo all'editore l'obbligo di fornire l'informativa e acquisire il consenso all'installazione dei cookie nell'ambito del proprio sito anche per quelli installati dalle "terze parti".
In primo luogo, l'editore dovrebbe avere sempre gli strumenti e la capacità economico-giuridica di farsi carico degli adempimenti delle terze parti e dovrebbe quindi anche poter verificare di volta in volta la corrispondenza tra quanto dichiarato dalle terze parti e le finalità da esse realmente perseguite con l'uso dei cookie. Ciò è reso assai arduo dal fatto che l'editore spesso non conosce direttamente tutte le terze parti che installano cookie tramite il proprio sito e, quindi, neppure la logica sottesa ai relativi trattamenti. Inoltre, non di rado tra l'editore e le terze parti si frappongono soggetti che svolgono il ruolo di concessionari, risultando di fatto molto complesso per l'editore il controllo sull'attività di tutti i soggetti coinvolti.I cookie terze parti potrebbero, poi, essere nel tempo modificati dai terzi fornitori e risulterebbe poco funzionale chiedere agli editori di tenere traccia anche di queste modifiche successive.Occorre tenere conto inoltre del fatto che spesso gli editori, che comprendono anche persone fisiche e piccole imprese, sono la parte più "debole" del rapporto. Laddove invece le terze parti sono solitamente grandi società caratterizzate da notevole peso economico, servono normalmente una pluralità di editori e possono essere, rispetto al singolo editore, anche molto numerose.Si ritiene pertanto che, anche in ragione delle motivazioni sopra indicate, non si possa obbligare l'editore ad inserire sull'home page del proprio sito anche il testo delle informative relative ai cookie installati per il suo tramite dalle terze parti. Ciò determinerebbe peraltro una generale mancanza di chiarezza dell'informativa rilasciata dall'editore, rendendo nel contempo estremamente faticosa per l'utente la lettura del documento e quindi la comprensione delle informazioni in esso contenute, con ciò vanificando anche l'intento di semplificazione previsto dall'art. 122 del Codice.Analogamente, per quanto concerne l'acquisizione del consenso per i cookie di profilazione, dovendo necessariamente -per le ragioni suesposte tenere distinte le rispettive posizioni di editori e terze parti, si ritiene che gli editori, con i quali gli utenti instaurano un rapporto diretto tramite l'accesso al relativo sito, assumono necessariamente una duplice veste.Tali soggetti, infatti, da un lato sono titolari del trattamento quanto ai cookie installati direttamente dal proprio sito; dall'altro, non potendo ravvisarsi una contitolarità con le terze parti per i cookie che le stesse installano per il loro tramite, si ritiene corretto considerarli come una sorta di intermediari tecnici tra le stesse e gli utenti. Ed è, quindi, in tale veste che, come si vedrà più avanti, sono chiamati ad operare nella presente deliberazione, con riferimento al rilascio dell'informativa e all'acquisizione del consenso degli utenti online con riguardo ai cookie delle terze parti.
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Si avevo già pubblicato quella parte , ma , come al solito , ricorda che siamo in Italia dove regna la confusione assoluta.
Se pensi che mancano meno di 7 giorni al D-Day e ancora si naviga nell'incertezza, sui "si dice" e ...sulla buona volontà.
Questo paese Italia va riformato nella mentalità e nella burocrazia che ormai è asfissiante.