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Rispondo poiché credo sia doveroso fare una precisazione:
e-commerce o negozio online, che dir si voglia, non significa per forza di cose negozio o commercio.Sarebbe un po' come dire che non posso aprire un blog e scriverci un post ogni giorno poiché risulterei una testata giornalistica, dati gli aggiornamenti quotidiani.
In realtà posso benissimo aprire un sito con woocommerce dove offro dei servizi che uno o più committenti possono decidere di pagarmi, con relativa emissione della ricevuta, poi è chiaro che raggiunto il limite prefissato per legge (numero di prestazioni, giorni prestati o importo) uno è obbligato ad aprire partita iva e ad emettere fattura, ma nulla mi vieta di iniziare con le prestazioni occasionali per capire se i servizi che offro possono avere un mercato o meno attraverso un e-commerce.
Il fatto di avere un sito di per sé non implica la continuità delle prestazioni eseguite, soprattutto se calcoliamo che un dominio con spazio web per un anno costa sui 30 euro; non è una cifra che si possa considerare un investimento per il lungo termine, semplicemente - 1 anno - è il minimo registrabile, ma posso decidere di eliminare il sito tra un mese senza problemi.
In breve se uno apre un sito che non fa altro che automatizzare il processo di pagamento e prestazione occasionale del servizio prestato al committente, usando woocommerce come mezzo, non commette alcun illecito.
Non mi sembra sia vietato da qualche legge prestare un servizio, emettere ricevuta con ritenuta e farsi pagare ad esempio con PayPal.Al di là di questo aspetto, per il quale si può essere d'accordo o meno (io ho esposto una mera opinione personale) volevo rispondere a fsdesign che ha posto una domanda di tipo tecnico:
Calcolare con woocommerce la ritenuta è abbastanza semplice, basta che imposti una "tassa standard" al 25%, invece di chiamarla IVA la chiami Ritenuta, ma a livello matematico è corretto.
Esempio, vendi un servizio fotografico a 30 euro, calcolando una tassa del 25% woocommerce mostrerà un prezzo di 37,50 euro, che è esattamente lo stesso risultato di emettere una ricevuta con importo lordo di 37,50, calcolarne la ritenuta al 20% (37,50/100 x 20 = 7,50) ed evidenziare il netto (37,50 - ritenuta di 7,50) ossia 30 euro.
Per emettere le ricevute in PDF in automatico puoi usare ad esempio Woocommerce JetPack Plus che ti permette tra le altre cose di inserire a fondo pagina del testo a piacere, puoi utilizzare tale spazio per evidenziare che la ricevuta non è soggetta ad I.V.A. ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 633/1972 trattandosi di prestazione occasionale.
A questo punto che tu presti il servizio a un privato o ad una persona giuridica, non fa differenza, nel primo caso versi tu le imposte, nel secondo le versa il committente.
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Non si chi ti ha detto queste castronerie ma per legge il commercio online ed elettronico e fisico. come attività continuativa.
trovi le informazioni nella sezione fisco
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Quello che dici è corretto ma commercio e prestazione di servizi sono due cose distinte.
Il commercio non produce, acquista e rivende beni materiali attraverso lo scambio fisico o elettronico; acquisti e rivendi più volte, quindi è un'attività a carattere continuativo.
La prestazione di un servizio saltuario è ben diversa dal commercio. Produci e vendi una sola volta il prodotto.Non posso aprire un e-commerce e vendere cellulari con la ritenuta, chiaro, ma per come la scrivi sembra che non possa aprire un sito web e scrivere, chiaramente, che offro un servizio tramite delle prestazioni occasionali.
Per chiarire, ti faccio una domanda:
Posso scrivere su un sito di annunci che Io creo dei siti web e che il pagamento avviene con la forma della prestazione occasionale?
Posso farmi pagare con paypal?Se la risposta è si ad entrambe le domande, quale differenza c'è tra scriverlo su un sito di annunci e ad avere un mio sito web che automatizza il processo?
Automatizzare significa accelerare un processo lavorativo, non è sinonimo di continuativo.
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Perchè mettere un annuncio è proprio richiesta di lavoro occasionale, mentre il commercio vige sotto altre leggi e non si può fare. Perchè artigianato è una cosa, il commercio è un altra. Quindi non diamo pessimi consigli e rispettiamo la legge.
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Ok grazie Provatoo.
Sottolineo che la mia non era insistenza, ma più che altro degli esempi per comprendere le reali differenze tra l'uno e l'altro, cosa che può essere utile anche ad altri.
Non volevo dare consigli errati.
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Sembrava che incitassi a evadere la legge HAHAHAHA
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No no io ho spiegato a livello tecnico come si può calcolare la ritenuta (sono un tecnico e mi fermo qui) con woocommerce.
Poi ognuno è libero di fare come crede, come hai specificato anche tu la legge parla abbastanza chiaro, ma se qualcuno si fosse posto domande simili a quelle che ho posto qui trova ulteriore conferma.Grazie per le precisazioni.
Buon lavoro.
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Chiariamo una cosa semplice. La ritenuta d'acconto si presuppone vada usata per attività saltuaria, quindi non posso farmi il mio ecommerce o sito web aziendale anche se non ho un'azienda e vendere i miei servizi facendo del marketing per poi dire al cliente << guardi che io ho la ritenuta d'acconto eh >>.
Il marketing o un sito personale rende qualsiasi cosa tu stia facendo una stabile organizzazione che va regolamentata come si deve.
Se vuoi lavorare con la ritenuta d'acconto ti capisco benissimo, ma cerca di lavorare più sul discreto passaparola che sul palese ecommerce
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Buongiorno a tutti..non so se l'utente abbia poi risolto con il plugin o la personalizzazione, si può fare..però vorrei specificare che è possibile vendere online con ritenuta d'acconto e non iva.
Ho fatto un portale web per un canile e questi "vendevano" con il sistema di e-commerce dei gadget fatti da loro per recuperare denaro da utilizzare nelle loro attività. In tal caso, documentazione ricevuta dal commercialista, loro vendono con ricevuta con ritenuta d'acconto e non iva. Chiaro si tratta di un ente/associazione.
Ma era giusto per fare chiarezza....
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La ritenuta d'acconto è argomento abbastanza complesso, per la normativa consiglierei di rivolgersi ad un esperto. Così su due piedi mi pare che non sia così scontato dire che e-commerce = commercio, quindi niente ritenuta. Tramite il canale e-commerce è possibile anche fare contratti per la vendita di servizi.. potrei vendere 1 ora di consulenza di un professionista che ha un regime che prevede ritenuta d'acconto...
Il mio è solo un ragionamento, cosa che non sempre va d'accordo con la normativa italiana ;-), pertanto ripeto il consiglio di chiedere ad un esperto commercialista, poi magari scrivete quello che vi ha detto sul forum.
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Buongiorno, concordo con Webtronic. Si possono vendere servizi con un e-commerce quindi la ritenuta d'acconto deve poter essere contemplata nel processo di pagamento. Il fatto che la giurisprudenza non si sia adeguata alle nuove tecnologie non vuole dire che sia nel giusto, ma lo sarà prima o poi.
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Hai mai visto Minority report?