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Pagamento in contrassegno rifiutato
Buongiorno,
vi espongo subito il problema:
io ho fatto un ordine online il giorno 16/12 con consegna 48h con pagamento in contrassegno per un conoscente (siccome era urgente ed ero già registrata al sito abbiamo evitato la trafila della registrazione).Il pacco, che doveva arrivare al più tardi entro venerdì 19, è arrivato invece lunedì 22 (secondo il corriere glielo hanno consegnato in ritardo), così il cliente non ha pagato e ha rifiutato la merce perchè essendo arrivata tardi, lui ha subito un danno (ha perso i soldi delle affissioni dei manifesti).
Ieri, cioè lunedì 29, la ditta lo ha contattato e lo ha insultato, minacciato (di metterlo in una blacklist per morosità) e non lo lasciavano neanche parlare al telefono (comportamento perarlotro scorretto), dicendogli che anche se il pacco è arrivato tardi doveva obbligatoriamente accettarlo.Ora io vorrei sapere:
- doveva effettivamente accettarlo anche se ha subito un danno?
- avendo fatto l'ordine a nome mio (sul sito c'era il mio C.F. ecc), è possibile che vengano a chiedere i soldi a me?
(io ho solo fatto un favore, non ho percepito alcun compenso). - lui pensava di citarli per diffamazione, ha i presupposti per farlo?
Grazie
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stavo riguardando l'email con la conferma d'ordine e c'è solo scritto "Tempi di spedizione: 48 Ore se l'ordine, completo di pagamento e file, viene inserito entro le ore 10:30 del giorno antecedente la consegna." (che è stato fatto).
Sul sito del corriere, nel tracking del pacco c'è scritto chiaro "consegna richiesta il 18/12/2014" (io ho fatto uno screen tanto per averlo).il problema è che in blacklist hanno messo me, non il cliente finale a cui serviva la merce, anche se visto come si sono comportati non avrei fatto nessun'altro ordine da loro.
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-.- che comunque potrebbero anche verificare che chi fa l'ordine e chi deve pagare siano la stessa persona, così a fare un favore ci ho rimesso io...
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Non funziona così!
La persona che richiede il pacco ha diritto al ripensamento (è nel contratto), lo prevede la legge. Può non prelevare o nel caso specifico semplicemente non pagare perchè non è a conoscenza del contenuto, non essendo l'intestatario. Essendo un pacco per terzi, la persona interessata se lo va a prendere, altresì servirebbe una delega firmata, ecc... che manca.
Inoltre le telefonate se non previste espressamente ma a priori il "malo modo" cioè eventuali insulti, si possono addebitare con un intervento giudiziario.
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no la telefonata non era prevista, e a parte quello gli dirò di parlare con il suo avvocato e vedere se fare qualcosa, più che altro se ne vale la pena.
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Si, bisogna vede quanto siano stati pressanti gli insulti.
Parlando di diritto civile si può avere un risarcimento.
Nel diritto penale, si può procedere solo se avesse espressamente minacciato di morte, essere introdotto in una black-list non è reato.
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no di morte non penso, credo fossero insulti come "cretino" "cafone maleducato" ecc... oltre al "ti segnalo a tutti i siti online di questa categoria così non puoi più farti fare un lavoro" e che, per inciso è una persona che ha sempre pagato il lavoro commissionato, è la prima volta che succede una cosa così.
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Da come sono descritti i fatti è civile e con quel tipo di insulti si può avere un risarcimento, quindi bisogna affidarsi ad un legale competente.
Nel penale potrebbe essere ravvisato più di un reato, nel caso in cui comunicano realmente i dati del cliente a terzi e lo si diffami per impedirgli di ordinare.
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esiste un modo per sapere se comunicano i dati a terzi?
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Temo di no, è questo il punto. O capita per caso o serve un investigatore privato.
Qui parliamo di trasmissione privata non è come il Crif.
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aspetterò un mesetto e proverò a registrarmi a caso su qualche sito simile per vedere se mi accettano o no, al massimo potrebbero escludermi dal pagamento con contrassegno, in caso contrario vedrò cosa fare.
grazie!
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cosa cambia? (sono proprio ignorante in queste cose )
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Criceto ha ragione, bisogna vedere se si sono forniti i dati con lo scarico dell' iva. (ma questo andava detto subito)
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beh no, io sono una persona fisica, l'ordine è stato fatto a nome mio.
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Ciao, se sei un utente finale (no partita iva) e l'acquisto è stato fatto su un sito di commercio elettronico (quindi vendita da commerciante e privato e non privato su privato) allora tu cliente hai 30gg per spedire indietro il prodotto comprato e per legge il venditore ti deve ridare indietro i soldi. Ovviamente non deve essere un oggetto deperibile (la mozzarella di bufala non la puoi rimandare indietro) o comunque sotto qualche condizione strana come gli smartphone (che se non ricordo male puoi restituire se non li hai mai usati o usati per meno di 15 minuti o magari mi sbaglio).
Quindi, informandoti bene prima, tu paga, prendi il pacco e poi fai richiesta di restituzione. Per legge il commerciante non puo' fare nulla. E' un tuo diritto. E anche se andasse a dire in giro che tu hai fatto ciò (pagato e poi restituito) nessuno ti potrebbe dire nulla.
Per l'inserimento in qualche blacklist non ci perderei il sonno, specialmente con la cosa del "pago ma te lo restituisco quindi ridammi indietro i miei soldi".
M.