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Il Contenuto non Conta niente!
Ed eccomi qui con una bella provocazione
Su Facebook ho scritto: "Per Google è molto più importante comprendere cosa ci sta dietro una ricerca che cosa ci sta scritto nelle pagine del nostro sito web."
L'intento di ricerca, query intent, è sempre più importante. Lo è da tanti anni e sta diventando oggi un pilastro della ricerca.
I contenuti sono importanti, ci mancherebbe, ma non come sono pensati dalla maggior parte dei webmaster!
Per questo dico, per come li vedete voi, i contenuti non contano niente
Se io motore di ricerca non capisco a fondo cosa vuole un utente che senso ha studiare i contenuti? Posso aver catalogato nel modo migliore del mondo i contenuti, ma non so perché li sto proponendo.
Invece sono sempre le ricerche degli utenti che guidano Google e non i contenuti. Google parte dalla ricerca oggi, dalle query, non dai contenuti.
Cos'è infatti un contenuto di qualità? È un contenuto creato per il pubblico. Un contenuto, per come lo vedo io, non sarai mai di qualità se non è contestualizzato in un progetto e non viene contemplato per chi è.
Potete aver scritto la più bella guida Wordpress SEO, ma se lo avete fatto per dei super-programmatori, le persone che non conoscono il codice HTML non sapranno cosa farsene.
Quindi, sono sempre le persone a determinare la qualità di un contenuto. Così come sono sempre le persone a determinare cosa ne sarà di una ricerca.
Dove sta l'inghippo?
Che i webmaster e SEO sono ancora fermi al concetto che bisogna scrivere per le persone e non per i motori di ricerca. Questo è il problema. Google, per semplificare, ha sempre detto che bisogna creare dei contenuti pensati agli utenti.
Quindi noi tutti abbiamo sempre associato la qualità del contenuto alla scrittura e siamo rimasti fermi.
Google si è evoluto e con il suo "creare contenuti pensati per gli utenti" oggi intende "creare un prodotto pensato per l'utente"...che vuole usare e condividere.
**Ma tra contenuto e prodotto c'è un abisso. **Come c'è un abisso tra come ragiona chi progetta algoritmi di Google e come ragionano i SEO.
Ditemi, i portali di Hotel, sono posizionati per il contenuto?
Non hanno tutti le stesse schede?
E gli e-commerce?
Non è forse il prodotto che fa la differenza?Siete ancora sicuri che "Content is the King"?
Potete avere i contenuti migliori del mondo, ma non è detto che questi si posizionino.
Perché? Perché l'intento di ricerca è più importante, non è la qualità del contenuto l'unica cosa da controllare, ma il prodotto che ne esce fuori per la persona che lo cerca.
Piccolo esempio:
Query: Ristoranti Cinesi
Location: Mountain ViewI Quality Rater valuteranno in modo pessimo le liste di ristoranti dove non c'è nemmeno un ristorante cinese, in modo positivo il sito di un singolo ristorante alzando il voto se questo ha un numero importante di recensioni positive, in modo ottimo una lista di ristoranti cinesi con dei filtri avanzati per la ricerca.
E poi i voti dei Quality Rater e anche quello che noi facciamo in SERP, possono andare a creare degli algoritmi in auto-apprendimento.
Qui, in quelle due parole chiave, Ristoranti Cinesi, c'è un mondo di cose che non ho chiesto. C'è il fatto della location, c'è quel non detto che io voglio il ristorante cinese che va bene per me. E in quel che va bene per me può essere che sia quello più vicino, più economico, il migliore, quello dove sono andati i miei amici.
Quindi TripAdvisor non è primo perché ha i migliori ristoranti, ma perché ha creato un prodotto vincente. Un Prodotto, non semplicemente un contenuto.
Lo so...è un pò dura da digerire, siamo stati abituati a pensare che basta scrivere bene. Non è così. Tra le altre cose, dal mio punto di vista, scrivere bene o scrivere male è ininfluente oggi. Google non è un'enciclopedia, ma un motore di ricerca.
Avete idea di quanto costi valutare articolo per articolo la qualità di scrittura in tutte le lingue del mondo?
Le briciole di pane sono state disabilitate nelle SERP da 3 settimane oramai, non vi sembra un tempo troppo lungo per Google? Dovranno reindicizzare tutto?
Non è che molte volte sopravvalutiamo Google?
Secondo voi Google si mette a decodificare tutto parola per parola per capire il reale significato di quello che scrivete nelle pagine? Non serve quel livello di approfondimento e sarebbe troppo complesso...e comunque lo sapremmo già perché sarebbe una rivoluzione mondiale
E se fosse veramente così, ovvero che conta scrivere bene, guardate che in Italia in pochi sarebbero posizionati. E poi chi lo ha detto che chi scrive meglio sia anche autorevole e scriva cosa giuste? Vogliamo parlare dei giornali? Di qualsiasi tema che trattano con gli orrori che scrivono? Secondo me siamo fuori strada quando parliamo di contenuto di qualità e lo associamo alla scrittura.
E siamo ancora fermi a parlare di scrittura e qualità. Vogliamo forse approfondire la qualità di altre tipologie di contenuti? Prendiamo le immagini? Video? Podcast? Altro?
Siete sicuri che quella qualità sia un qualcosa che Google possa valutare univocamente per tutte le tipologie di contenuto? Non sarebbe forse ingiusto valutare la qualità solo per i testi per come è pensata oggi la qualità?
Ancora oggi stanno cercando di capire cosa significano i verbi in lingua inglese per comprendere i vari significati quando accostati a determinate parole. Per esempio se c'è l'entità "Giorgio" e il verbo "nato" è probabile che sia facilmente estraibile la "data" e il "luogo di nascita".
Invece è molto più importante capire con precisione l'intento dell'utente.
È logica ragazzi e ragazze.
Se so con precisione cosa vuole l'utente posso fornirglielo.
Se so con precisione cosa è un contenuto non è detto che riesco a darlo all'utente giusto.
Poi si, sono entrambi parti molto importanti, ma rimane questa mia frase "Per Google è molto più importante comprendere cosa ci sta dietro una ricerca che cosa ci sta scritto nelle pagine del nostro sito web.".
Perché? Anche questa è logica. Viene prima l'interpretazione della ricerca. Se interpreto la ricerca poi posso catalogare i contenuti, ma non ha senso catalogare i contenuti senza conoscere gli intenti, perché categorizzo a cavolo.
Primo Step SEO: dissociare la parola "qualità" da "scritto bene".
Secondo Step SEO: associare la parola "qualità" al "prodotto".
Terzo Step SEO: associare "prodotto di qualità" a "per quella specifica ricerca".
Quarto Step SEO: togliersi dalla testa che "Google analizza i testi parola per parola per capire di cosa parliamo" perché per quello che deve sapere "gli serve molto meno".È durissima digerire alcune cose. Ma l'innovazione è una rivoluzione, chi non si adegua viene spazzato via.
Buona Keyword Density a tutti
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Sono d'accordo su tutto però qui torniamo al problema: "quali sono le esigenze dei miei utenti in un determinato momento?".
Targhettizzare, profilare, fare inbound (come si dice) per poter dare all'utente il contenuto migliore nel momento in cui lui esprime una determinata esigenza.
Devo conoscere i "miei polli" per poter capire l'intento della ricerca e quindi prima di interpretare la ricerca per catalogare contenuti, dovrei catalogare gli utenti no?
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Forse è anche per questo che i social stanno superando la search nei motori. Partono dalla profilazione dell'utente per poi offrire il contenuto.
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@ocrama said:
Devo conoscere i "miei polli" per poter capire l'intento della ricerca e quindi prima di interpretare la ricerca per catalogare contenuti, dovrei catalogare gli utenti no?
Si, si e ancora si. Se riuscissi oltre allo studio del target a creare le personas saresti a cavallo
@ocrama said:
Forse è anche per questo che i social stanno superando la search nei motori. Partono dalla profilazione dell'utente per poi offrire il contenuto.
È un altro discorso questo, credo
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E per ciò che riguarda blog in cui il contenuto è prevalentemente a base di immagini o video, come ad esempio videoblog o fotoblog?
Come si può migliorare la SEO in questi casi?
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Alcune considerazioni sulla discussione. Il contenuto duplicato penalizza... Potete starne certi che è solo questione di tempo. Per quanto riguarda il contenuto di qualità concordo con Giorgio. La qualità è fondamentalmente relativa perché si basa su troppe variabili "personali" che un motore di ricerca non ha. Si potrebbe parlare di "qualità per google" ma anche qui é una grande ca..ata. Io sono meravigliato da quanto scalpore positivo può portare questo articolo di Giorgio ma non perché non sia scritto bene (come sempre si distingue) ma perché mi chiedo: quanti credevano realmente in cotanta intelligenza del motore di ricerca?.
Prendete un testo di 1500 parole: lo spinnate in 1000 testi da 1500 parole (si possono fare anche molte più combinazioni dal punto di vista matematico), prendete poi dei domini (anche terzi livelli gratuiti) e pubblicate tutti questi articoli. Google non si accorgerà mai del contenuto "fasullo e senza senso" anzi per lui, se avere un testo da 1500 parole é un sintomo di qualità, vi premierà pure (... Naturalmente rischiate una penalizzazione manuale in presenza di testi spinnati con anchor ai siti). Possiamo definire questo esempio anche come puro spam ma vi farà capire che siamo molto lontani dal cervello pensante di Google. Naturalmente prendo come una battuta il fatto che google possa percepire un errore grammaticale anche perché, anche qui con un esempio concreto, come si può pensare che google possa capire quale delle due frasi é corretta tra "il bambino ha 3 mesi" e "il bambino a 3 mesi" visto che in base al contesto sono entrambe grammaticalmente corrette?.
Sul contenuto duplicato faccio una precisazione. Mi piace sempre accostare al concetto di contenuto duplicato anche quella di percentuale di contenuto duplicato: avere un alta percentuale di contenuto duplicato sul proprio sito naturalmente lo rende agli occhi di BigG (e non solo) un sito "bruttino" (se cos' possiamo dire )
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ok il contenuto non conta niente : ma poi non andate a lamentarvi da Mamma Google se vi ha penalizzato !!!
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@naturalbody said:
ok il contenuto non conta niente : ma poi non andate a lamentarvi da Mamma Google se vi ha penalizzato !!!
Forse è meglio se leggi l'articolo per intero e non solo il titolo, sai...
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@IvanPsy said:
E per ciò che riguarda blog in cui il contenuto è prevalentemente a base di immagini o video, come ad esempio videoblog o fotoblog?
Come si può migliorare la SEO in questi casi?
Ciao IvanPsy,
Martedì 6 Gennaio ore 12:00 esce un FocusON di FastForward proprio sui blog, non perdertelo
Qui cerchiamo di porre l'accento sul fatto che le cose sono cambiate e che la parola contenuto sta stretta e bisogna abbracciare quella prodotto
I blog soffrono di unicità di tipologia di informazione di solito, ma lo spiego meglio il 6 Gennaio che è complesso
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Io ho fatto piu' volte il Quality Rater di google e posso confermare che prima di analizzare ogni task occorre identificare tutti i possibili *user intent * e solo successivamente si puo' valutare un risultato di ricerca, come ampiamente descritto nelle linee guida. I metodi di giudizio sono ovviamente orientati a quanto il contenuto risponda al *user intent *e non a quanto sia ben fatto o di qualita'.
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@Giorgiotave said:
Ciao IvanPsy,
Martedì 6 Gennaio ore 12:00 esce un FocusON di FastForward proprio sui blog
Qui cerchiamo di porre l'accento sul fatto che le cose sono cambiate e che la parola contenuto sta stretta e bisogna abbracciare quella prodotto
I blog soffrono di unicità di tipologia di informazione di solito, ma lo spiego meglio il 6 Gennaio che è complesso
Ok allora prima di aprire nuovi thread sul forum attendo il 6 gennaio.
Ciò che mi ha spinto a porre la domanda qui è stato proprio il differente orientamento che poni, un rovesciamento di prospettiva che rivaluta anche blog meno convenzionali.
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Io parlerei invece di progetto che può essere uno o più **prodotti **:)
il progetto è qualcosa di più ampio ma che risponde perfettamente alle caratteristiche scritte da Giorgio
E io sto lavorando in questa direzione e chi ha seguito la settimana della formazione l'11 novembre alle 11 sa di cosa parlo ;), vero Giorgio
Ciao
Enea
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@overclokk said:
...
Ottimo suggerimento!
Sono nuovo di questo forum: esiste un pacchetto di video di quella settimana, per chi se la fosse persa?
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Ciao,
ottime considerazioni Giorgio, grazie!E se parli di "prodotto", allora bisogna pensare bene a come "confezionarlo"... e io parlerei anche di "servizi" più che di buoni contenuti (che fanno sicuramente bene).
Contenuti che offrono ottimi servizi agli utenti. Il prodotto è il servizio.. forse...
(bha... pseudo-search-vaneggiamenti da ultimo dell'anno.. eheh! A proposito: BUON 2015 A TUTTI VOI!)ciauz!
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Pensate che è una cosa molto ma molto vecchia quella che sta tentando di fare Google: il concetto è quello inventato da Alan Turing per decifrare i codici nazisti che usavano Enigma (c'è anche il film in sala in questo periodo, si chiama The Imitation Game).
Utilizzando solo le parole o frasi più comuni (query) che venivano utilizzate dai nazisti, tramite il primo computer realizzato da Turing era possibile scartare milioni di combinazioni non attinenti e decifrare così il contenuto molto velocemente.
In questo caso Google prende le query degli utenti e cerca di estrarre dai miliardi di contenuti solo quello che interessa all'utente ed esclude quello che non è attinente.
Purtroppo non credo esista qualcosa di più evoluto. Siete d'accordo? E non parlate male dei giornalisti
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Si è sempre parlato di "scrivere per il web", ma sono molto pochi quelli che si prendono la briga di farlo, tutti si concentrano sul nr. di parole, la % di parole chiave, la gerarchia degli heading e mai nessuno che parla di layout e usabilità. Poi Giorgio ha toccato un punto interessante, i Quality Raters, non dimentichiamo che ogni tanto qualcuno clicca sulle query...
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@Giorgiotave said:
Cos'è infatti un contenuto di qualità? È un contenuto creato per il pubblico. Un contenuto, per come lo vedo io, non sarai mai di qualità se non è contestualizzato in un progetto e non viene contemplato per chi è.
Verissimo. Aranzulla è un maestro da questo punto di vista
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@Pelpa said:
Verissimo. Aranzulla è un maestro da questo punto di vista
Come no.
Immagina di trovare quel tipo di contenuti sul sito mariorossi.nonso. Parleresti di keyword stuffing e di content farm.