• User Newbie

    50% affitto e spese casa per uso promiscuo casa-ufficio con cedolare secca: si può?

    Buongiorno
    sono un professionista, non utilizzo uno studio perché mi sposto sul territorio e lavoro molto da casa. Sto per prendere un appartamento in affitto per il quale intendo usufruire dell'uso promiscuo, deducendo dal reddito il 50% dell'affitto e delle spese domestiche.
    Questo beneficio è precluso nel caso di contratto stipulato con cedolare secca ? Tenete presente che il contratto di locazione sarà stipulato in ogni caso da me come conduttore persona fisica, e non attraverso schermi societari (ovviamente, altrimenti la cedolare secca non sarebbe possibile per il locatore).
    Grazie per l'auto.


  • Moderatore

    Buongiorno algi69 e benvenuto nel forum,
    in quanto libero professionista può usufruire della deduzione del canone di affitto al 50% anche se soggetto a cedolare secca, occorre però indicare l'appartamento come sede della propria attività.
    saluti


  • User Attivo

    Buongiorno, mi inserisco nella discussione per chiedere una cosa..., ma se l'affitto è a nome della mia compagna...si può cmq dedurre il 50%? L'appartamento risulta come mia sede di lavoro perchè l'ho registrata all'agenzia delle entrate.


  • Moderatore

    @VisionEart said:

    Buongiorno, mi inserisco nella discussione per chiedere una cosa..., ma se l'affitto è a nome della mia compagna...si può cmq dedurre il 50%? L'appartamento risulta come mia sede di lavoro perchè l'ho registrata all'agenzia delle entrate.

    Se è libero professionista può dedurre il 50% del 50%.


  • User Attivo

    Collega, scusami se mi inserisco nella discussione...ma per dedurre il "50% del 50%" del canone, non è fattibile nel solo caso di contratto cointestato?
    Altrimenti la compagna dovrebbe fare un subaffitto (quasi mai contemplato nei contratti di locazione).
    Scusami di nuovo se mi sono intromesso...non è mia abitudine. 😉


  • Moderatore

    Se non ricordo male l'agenzia delle entrate parla genericamente di "spese legate all'uso promiscuo dell'abitazione" non facendo riferimento a contratti.
    Io, solitamente, faccio redigere scrittura privata tra gli inquilini da tenere nel cassetto ed esibire in caso di contestazioni.


  • User Attivo

    Ma se sul contratto non è riportato anche il nominativo del professionista, la vedo complicata dimostrare che il canone d'affitto è diviso a metà. Io farei cointestare il contratto per evitare problemi.


  • User Newbie

    Grazie mille per la gentilissima risposta. Voglio fare però l'avvocato del diavolo: la circolare 26/E 2011 dell'agenzia delle entrate dice:
    "Esulano dal campo di applicazione della norma in commento, i contrattidi locazione conclusi con conduttori che agiscono nell?esercizio di attività diimpresa o di lavoro autonomo ...Sono altresì esclusi dall?applicazione della norma in commento anche icontratti di locazione di immobili accatastati come abitativi, ma locati per usoufficio o promiscuo."

    Vero è che poi la circolare successiva (la 35/E del 2012) ma relativa ai professionisti, non fa menzione della cedolare secca, ma insomma la questione non mi pare molto chiara.

    Grazie


  • User Newbie

    Vero è che la normativa che consente ai professionisti di scaricare il 50% delll'affitto parla di abitazione, non parla di appartamento locato nell'esercizio di arti imprese professioni. Però non vi pare concreto il rischio che in un accertamento venga poi contestato ?


  • User Newbie

    Ciao a tutti, sapendo che i chiarimenti dell'agenzia delle entrate sono sempre per far pagare il più possibile a più soggetti possibili, vi riporto un caso specifico.
    Sono libero professionista nel regime dei minimi, quindi non detraggo iva e sui beni come auto e telefono ho il 50% fisso. La mia sede legale corrisponderà sempre alla mia abitazione principale (vivo in affitto) anche nel caso in cui io non eserciti professione all'interno dell'abitazione.
    Nel caso specifico, è possibile utilizzare la cedolare secca? Il regime dei minimi, da spazio per dedurre 50% dell'affitto in caso di cedolare secca?
    Grazie a tutti.


  • User Attivo

    @tassato said:

    Ciao a tutti, sapendo che i chiarimenti dell'agenzia delle entrate sono sempre per far pagare il più possibile a più soggetti possibili, vi riporto un caso specifico.
    Sono libero professionista nel regime dei minimi, quindi non detraggo iva e sui beni come auto e telefono ho il 50% fisso. La mia sede legale corrisponderà sempre alla mia abitazione principale (vivo in affitto) anche nel caso in cui io non eserciti professione all'interno dell'abitazione.
    Nel caso specifico, è possibile utilizzare la cedolare secca? Il regime dei minimi, da spazio per dedurre 50% dell'affitto in caso di cedolare secca?
    Grazie a tutti.
    ciao
    ho riesumato questo post per riflettere insieme a voi:
    tesi negativa nel senso della non deducibilità del 50 % dell'affitto in caso di cedolare secca se immobile promiscuo
    tesi affermatica si deducibilità del 50% dell'affito in caso di cedolare secca se l'immobile é squisitamente abitativo
    Vorrei confrontarmi con altri utenti
    grazie
    mich


  • User Newbie

    Ciao,
    dovrei ritrovare dei riferimenti normativi, comunque, da nemmeno un anno, son venute fuori due sentenze della cassazione che consentivano la coesistenza della cedolare secca con la detrazione al 50%. Mi rendo conto che i riferimenti sono troppo generici ma al momento non ho altro.


  • User Attivo

    @tassato said:

    Ciao,
    dovrei ritrovare dei riferimenti normativi, comunque, da nemmeno un anno, son venute fuori due sentenze della cassazione che consentivano la coesistenza della cedolare secca con la detrazione al 50%. Mi rendo conto che i riferimenti sono troppo generici ma al momento non ho altro.
    ciao tassato!!
    grazie mille:) 🙂
    tuttavia penso che la Cassazione sia una cosa e l'Ae sia un altra
    quindi il dubbio suesposto rimane:
    tesi negativa nel senso della non deducibilità del 50 % dell'affitto in caso di cedolare secca se immobile promiscuo
    tesi affermativa si deducibilità del 50% dell'affito in caso di cedolare secca se l'immobile é squisitamente abitativo
    Allo stato dell'arte per quanto concerne l'immobile promiscuo la tesi negativa é la maggioritaria
    mich


  • User Newbie

    ciao a tutti, mi inserisco in questo forum e chiedo scusa se per caso ci sono già delle risposte alla mia domanda.

    Sono un avvocato, ho aperto la partita iva l'anno scorso usufruendo del regime dei minimi.
    La sede della partita iva è casa mia mentre il domicilio professionale dichiarato all'ordine è quello dello studio con il quale collaboro. La commercialista, pur essendo consapevole di questo, mi ha detto che non ci sono problemi se di fatto esercito in un luogo diverso da quello dove ho la sede della partita iva. Il mio lavoro mi comporta spesso di redigere gli atti a casa o fare delle ricerche giurisprudenziali. Si tratta infatti di una professione intellettuale che può essere esercitata in qualsiasi posto perchè la consulenza al cliente la puoi fare anche in palestra dopo una sessione di allenamenti. Il bagaglio culturale ce lo portiamo ovunque!

    I prossimi mesi andrò a convivere col mio fidanzato (lavoratore dipendente) e da ciò che ho capito è possibile dedurre i costi di affitto e utenze nel limite del 50%.
    Per poter dedurre i citati costi dovrei cambiare la sede della partita iva e la residenza da casa dei miei all'appartamento preso in locazione. Fatto questo, le utenze dovranno esseere intestate a me e il contratto intestato solamente a me (in tal caso deduco il 50% del canone) o cointestato (in tal caso deduco il 50% del 50%).

    La civile abitazione non potrà avere un locale destinato esclusivamente a ufficio in quando l'appartamento non è strutturato in modo tale da avere un accesso a una stanza riservata al ricevimento dei clienti.
    [LEFT]
    Mi hanno riferito che in caso di controlli potrei incorrere in sanzioni se non vi è la possibilità di dimostrare la presenza di un ufficio...
    [/LEFT]

    Cosa mi consigliate di fare?

    Grazie a chiunque mi darà una risposta


  • User Newbie

    Scusate, ho dimenticato di precisare il tipo di contratto di locazione che stipuleremo: contratto di locazione ad uso abitativo, non è prevista la cedolare secca


  • User Attivo

    @__aurora__ said:

    ciao a tutti, mi inserisco in questo forum e chiedo scusa se per caso ci sono già delle risposte alla mia domanda.

    Sono un avvocato, ho aperto la partita iva l'anno scorso usufruendo del regime dei minimi.
    La sede della partita iva è casa mia mentre il domicilio professionale dichiarato all'ordine è quello dello studio con il quale collaboro. La commercialista, pur essendo consapevole di questo, mi ha detto che non ci sono problemi se di fatto esercito in un luogo diverso da quello dove ho la sede della partita iva. Il mio lavoro mi comporta spesso di redigere gli atti a casa o fare delle ricerche giurisprudenziali. Si tratta infatti di una professione intellettuale che può essere esercitata in qualsiasi posto perchè la consulenza al cliente la puoi fare anche in palestra dopo una sessione di allenamenti. Il bagaglio culturale ce lo portiamo ovunque!

    I prossimi mesi andrò a convivere col mio fidanzato (lavoratore dipendente) e da ciò che ho capito è possibile dedurre i costi di affitto e utenze nel limite del 50%.
    Per poter dedurre i citati costi dovrei cambiare la sede della partita iva e la residenza da casa dei miei all'appartamento preso in locazione. Fatto questo, le utenze dovranno esseere intestate a me e il contratto intestato solamente a me (in tal caso deduco il 50% del canone) o cointestato (in tal caso deduco il 50% del 50%).

    La civile abitazione non potrà avere un locale destinato esclusivamente a ufficio in quando l'appartamento non è strutturato in modo tale da avere un accesso a una stanza riservata al ricevimento dei clienti.
    [LEFT]
    Mi hanno riferito che in caso di controlli potrei incorrere in sanzioni se non vi è la possibilità di dimostrare la presenza di un ufficio...
    [/LEFT]

    Cosa mi consigliate di fare?

    Grazie a chiunque mi darà una risposta

    Ciao Aurora,

    sinceramente mi sembra strana la notizia che ti è stata riferita circa il fatto che potresti essere soggetta a sanzioni nel caso non dimostri la presenza di un ufficio. L'attività professionale può essere svolta anche presso un appartamento utilizzato ad uso promiscuo (quindi si intende sia per attività che per abitazione). Resta ovvio che dovrai destinare una stanza per lo svolgimento della tua attività altrimenti non sarebbe più "ad uso promiscuo".
    Come hai giustamente detto tu, puoi dedurre il 50% delle utenze e del canone di affitto.
    Per quanto riguarda l'intestazione del contratto, se al tuo compagno interesserà (come immagino) fare il 730 per ottenere un rimborso per il pagamento del canone di affitto, allora ti consiglio un contratto cointestato e tu dedurrai utenze e canone d'affitto al 50% del 50%.
    Se, invece, il tuo compagno non è interessato a presentare il 730 e non ha altri vantaggi che gli potrebbe produrre una cointestazione del contratto, allora potrai dedurre il 50% delle utenze e del canone d'affitto.

    Saluti.


  • User Newbie

    Grazie mille per la gentile e pronta risposta.
    Per quanto riguarda la stanza, come ho precisato nella richiesta di informazioni, l'appartamento non è strutturato in modo tale da avere una stanza ad uso ufficio dove poter ricevere i clienti.
    Posso lavorare in cucina col pc e i codici, ma questa non è certo un ufficio, ciò non esclude comunque che di fatto io lavoro...

    Ne approfitto per fare un'altra domanda. In sede di apertura di partita iva ho dichiarato come sede di esercizio dell'attività la mia residenza, ma quando mi sono iscritta all'ordine ho dichiarato come domicilio professionale la sede dello studio dove collaboro.
    Se dovessi spostare la partita iva nel città dove prendo l'appartamento in affitto, deve dichiarare all'ordine anche l'indirizzo della mia residenza (sede della partita iva) per non incorrere in irregolarità?

    Grazie ancora


  • User Attivo

    Se non ricordo male non si parla di "stanza adibita ad uso ufficio" ma semplicemente di "abitazione ad uso promiscuo" pertanto, per assurdo, la tua attività può essere svolta anche nello sgabuzzino. Il ricevimento dei clienti non è una condizione necessaria (seppur rilevante) per lo svolgimento della tua attività professionale. Chiederei comunque un secondo parere anche al tuo commercialista.
    Per quanto riguarda la seconda domanda, sarebbe più opportuno sentire il tuo ordine di competenza. Per l'AdE, invece, facendo la comunicazione di variazione della sede d'esercizio, è tutto regolare.


  • User Newbie

    Buongiorno,
    Come nel caso di altri utenti che hanno posto domande similari, mi ritrovo a chiedervi della possibilità di dedurre al 50%(sono un libero professionista) i canoni di locazione di un contratto stipulato con cedolare secca.
    Al momento sono residente in un altra città ma dovendo lavorare continuativamente a Roma necessito di prendere un appartamento in affitto. Vi ringrazio in anticipo della vostra disponibilità, cari saluti
    Antonio


  • User Newbie

    si riesce quindi ad arrivare a una sintesi?

    la cedolare secca è compatibile con l'uso promiscuo di un libero professionista che vuole lavorare anche da casa?

    scrivere nel contratto che l'immobile sarà destinato solo ad abitazione può aiutare?

    cioè la cedolare secca interessa il proprietario (ed è una sua scelta), in casa poi posso autonomamente adibirla a uso promiscuo (ma prevalentemente abitativo)?