Knowledge Vault: Google si dissocia?

giorgiotave

Knowledge Vault: Google si dissocia?

Cari amici,

ogni qual volta che esce qualcosa di relativo a Google i commenti sono più o meno sempre gli stessi:

se è vero la SEO è morta
come cambierà la SEO
articoli acchiappa-click senza nemmeno citare la fonte e prendendo tutto sul serio
se è vero la SEO è morta (ripeterlo due volte non fa mai male)

Poi c'è chi approfondisce, cita brevetti, mostra con esempi pratici.

Di Knowledge Vault ne parla New Scientist, ripreso da SearchEngineLand. Enrico Altavilla condivide il brevetto su Google+ perché è molto interessante, creato da persone che lavorano dentro Google.

Su SearchEngineLand appare una nota poco dopo, senza fonte:

Google yesterday indicated that the ?Knowledge Vault? was misrepresented or misinterpreted in the New Scientist article above. Apparently this was a research paper (May 2014) and is not an active Google product in development. Google also indicated that there are numerous models at the company and elsewhere about building a knowledge base with machines or extracting meaning from text.

A questo livello non è possibile sicuramente sapere cosa è vero e cosa no, cosa Google usa per sviare i concorrenti e cosa nasconde. Cosa non applica davvero.

Un pò come tante altre cose, restiamo nel dubbio.
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Per questo, lo ripeto ancora una volta, c'è bisogno di una svolta nella comunicazione da parte di Google.

Ma quando si parla di comunicazione, non è mai un soggetto che comunica, ma almeno due. E noi abbiamo le nostre colpe, reagendo male e in modo isolato alla mancanza di comunicazione di Google.

Non usiamo nomi ufficiali quando ci sono, inventiamo nuovi nomi, usiamo termini un pò a cavolo creando solo più confusione in tutto il nostro settore.

È una cosa che facciamo un pò tutti. Non so se riusciremo un giorno a cambiare questi aspetti, ma credo siano importanti.

Detto questo, andando al succo della faccenda, anche fosse vero e applicato dentro Google questo Knowledge Vault, non cambierebbe niente per noi, per i clienti, per il settore.

Google sta collezionando dati da internet, che trovi nuovi sistemi per farlo, per farlo meglio, in modo più potente...non cambia niente.

Perché chi lavora in questo settore lo sa che Google sta cercando di rispondere a più domande possibile direttamente in SERP e questo sarà l'andamento dei prossimi anni. Lo sappiamo da anni e a livello macro ognuno ha reagito, da tempo.

giorgiotave

Un esempio per rafforzare le ultime parole:

Oppure

juanin

Hai centrato pienamente il punto.

Non cambia assolutamente come si chiami perché qualsiasi sia il nome è comunque chiara la direzione che sta prendendo.

juanin

Se può interessare Google ha presentato questo al KDD 2014 della settimana scorsa http://network.giorgiotave.it/risorse/KDD14-T2-Bordes-Gabrilovich.pdf

fabiosca

Credo che comunque, al di la dei brevetti, una buona strategia sul valore dei contenuti metta al riparo da qualsiasi "Google Storm" (o altri piccoli animali).
O no?

fda

Sui dati strutturati volevo chiedere una cosa.
Prendo spunto dallo screenshot che mostra la ricerca sulle dimensioni del Nexus: se Google è riuscito a rispondere a questa domanda grazie ai dati strutturati presenti su viewportsizes.com è giusto dire che i dati strutturati hanno influenza sulla serp in questo senso, cioè che nella fattispecie la presenza in serp è stata probabilmente determinata da quei dati strutturati?

giorgiotave

Ciao FDA,
queste sono secondo me le vere domande.

Io da osservatore ho notato che per alcune SERP non è più solo il concetto di "chiave" a farla da padrone, ma a volte vedo di più il "topic".

Questo quindi è un primo argomento: possono il topic, l'entità, le informazioni che Google conosce, le relazioni espresse tra la query e il Knowlegde Graph influenzare la SEO?

Fino a quando il grafo di conoscenza è un semplice box informativo è un conto, ma se questo riuscisse già ora a influenzare la SEO?

Come potrebbe farlo? Banalizzando su due mondi:

comprensione della query (quindi lato utente)
impatto sui risultati (quindi SERP) che molte volte sono un mix

Quindi: chiavi? O a volte abbiamo gli argomenti? Questo sto cercando di portare alla luce durante i gt study.

Vediamo alcune ricerche su Google.it lingua Italiana:

[Napoli]: i risultati organici, come sono scelti? Pensi che basti avere un sito molto linkato per apparire lì? Secondo me no, se ha un sito che parla della squadra del Napoli, non sarà mai in concorrenza con il sito del comune. Non è una questione di link, Google mostra un mix di fonti per coprire l'argomento.

[Juda]: segui il ragionamento su.

[Judas]: forte no?

[silvia rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale]: complesso, ma se hai un blog entri in concorrenza con un blog, secondo me. Diversità di fonti

[silvia rimembri ancora la quiete dopo la tempesta]: hey hey hey

Quindi, parlando dei dati strutturati, quel sito è riconosciuto come fonte. Non si tratta solo di avere i dati strutturati, ma di essere riconosciuto da Google che è tutta un'altra cosa.

La domanda che mi pongo, su quella query, che Google ha determinato un certo intento della persona, le domande sono:

in quella SERP particolare, i siti che hanno dati strutturati, sono più visibili di altri perché grazie a questi hanno fatto capire a Google che dentro le loro pagine ci sono quelle informazioni che Google vorrebbe mostrare alle persone? Dato che è cambiato, per Google, l'intento della query
i dati strutturati sono sempre utili?
i dati strutturati possono aiutare Google nel farci uscire in qualche SERP?
i dati strutturati possono quindi non farci uscire in qualche SERP?
una volta che io sono una fonte riconosciuta e uso i dati, riesco a capire che devo dare molto di più in quel contenuto per cercare di rispondere in modo migliore di altri alla query?

Si sono aperte tante domande e tante altre ne avrei...

fda

Ciao Giorgio,
grazie per la risposta.
Ci devo ragionare.

giorgiotave

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