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La velocità influenza il posizionamento su Google?
Questa volta è Matt Cutts a rispondere in modo inequivocabile.
Ce lo segnala Alessandro Martin su Google+ pescando una discussione su HackerNews.
Interessante no...
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Si Andrea, molto interessante davvero, anche come completamento alla recente discussione affrontata anche al Convegno GT.
Il problema secondo me è sempre e solo uno, ovvero il linguaggio e le dichiarazioni di Matt Cutts e degli altri di Google.
In questo caso Matt Cutts sta dando informazioni tecniche sui fattori di ranking?
Sta affermando l'esistenza di uno degli algoritmi che partecipa al ranking?
O sta dando consigli generali su quale approccio SEO seguire?Secondo me non sono differenze da poco e senza chiarezza ognuno di noi, in base al proprio background - chi tecnico, chi sociologo, chi consulente di marketing - darà la propria interpretazione pensando di essere solo lui nel giusto supportato dalle parole del vangelo di Matt Cutts.
Valerio Notarfrancesco
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La cosa interessante di questa affermazione è che va in controtendenza rispetto a quelle che qualcuno ha preso in considerazione come valevoli per togliere credito alla questione della velocità. Quello che penso dunque è che ora sarà difficile poter sostenere tutta la teoria su quelle poche parole contraddette più volte nei vari video.
Se ricordi durante la discussione al convegno io dissi: "Cosa mi frega di Cutts. Dice solo...." scherzando ovviamente, ma proprio perché lui dice e contraddice tutto molto spesso.
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Mi pare che qualcuno sosteneva che in realtà per il posizionamento fosse importante non tanto la velocità di caricamento di tutta la pagina web ma solo il "Time to First Byte", cioè il tempo di attesa per ricevere il primo byte dal server.
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La storia del time to first byte è venuta fuori da un'analisi sulla correlazione di Moz e onestamente a giudicare dal set di dati non è che fosse così convincente.
Qui se vuoi c'è la spiegazione più vicina possibile alla realtà di come venga valutato il tempo di caricamento http://seoblog.giorgiotave.it/siti-veloci-posizionamento/4408
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@Juanin said:
Se ricordi durante la discussione al convegno io dissi: "Cosa mi frega di Cutts. Dice solo...." scherzando ovviamente, ma proprio perché lui dice e contraddice tutto molto spesso.
Infatti io sono d'accordo con te.
Non per niente da anni predico la mia "teoria indeterministica della Seo".
Chi se ne frega non di cosa dice Matt Cutts e John Mueller, ma chi se ne frega di come funzionano realmente gli algoritmi di Google. Tanto noi non lo potremmo mai sapere.Possiamo però valutare gli effetti in serp e la soddisfazione del pubblico.
Valerio Notarfrancesco
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Ma io lo so che noi andiamo d'accordo
Bisogna avere la visione d'insieme.
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Grande la visione d'insieme!
Sono interessanti le dichiarazioni di Cutts, io le prenderei insieme, tutte le volte che ha detto una cosa e poi ne ha detto un'altra o ha esagerato...e poi farei un video
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A mio avviso, non solo Matt Cutts si contraddice spesso ma bona parte delle dichiarazioni mi appare sempre più spesso superficiale e fuori dal tempo (stile guida seo per newbie).
Peccato...
Danilo.
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@Danilo Chiantia said:
A mio avviso, non solo Matt Cutts si contraddice spesso ma bona parte delle dichiarazioni mi appare sempre più spesso superficiale e fuori dal tempo (stile guida seo per newbie).
Ed è pure normale però che si rivolga non solo ai SEO più esperti.
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Mi spiego meglio. E' normale e giusto realizzare dei contenuti per SEO meni esperti o chi, comunque, inizia ad interessarsi alla SEO. Altra cosa è voler far passare per dritte precise e chiare delle indicazioni che spesso sono fumose e superficiali.
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@Danilo Chiantia said:
Mi spiego meglio. E' normale e giusto realizzare dei contenuti per SEO meni esperti o chi, comunque, inizia ad interessarsi alla SEO. Altra cosa è voler far passare per dritte precise e chiare delle indicazioni che spesso sono fumose e superficiali.
Pero credo che se uno è esperto allora è in grado di capire che certe indicazioni sono fumose e superficiali, e allora non è un problema.
Cioè, è come se qualcuno fa una pubblicità (ad esempio un post a pagamento su un blog), tu capisci benissimo che è una pubblicità ma poi ti lamenti perchè ha provato a venderti qualcosa. Cioè si, ma no.
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Forse una differenza c'è: Google è quello che decide come dare le carte e, invece, chi fa il post a pagamento è il giocatore
Danilo.