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rimozione dai database delle aziende, sia fax che email
non ne posso piu', ogni giorno mi tartassano.
Puntualmente clicco su disiscriviti e puntualmente arrivano altre email da altri clienti di queste aziende che forniscono servizi di newsletter.
Ho anche scritto ad un'azienda che e' anche presente su questo forum, ma non se ne fregano proprio.
Cosa devo fare?
Anche per fax mi arrivano almeno 20 fax pubblicitari al giorno e per sbaglio cancello anche quelli buoni.
Mi potete dare un aiuto a combattere questo spam?
NON MI SONO ISCRITTO A NESSUNA LISTA
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E' purtroppo una battaglia. Anch'io ho ripulito recentemente la mia inbox disiscrivendomi da decine di newsletter. Un servizio in particolare continua a dirmi che mia email è già stata rimossa dai loro db, ma che devo attendere per non vedere ulteriori email. E' passato circa un mese e le newsletter inviate con questo servizio (che è un fornitore di singole testate) continuano ad arrivare. Adesso ho cominciato a scrivere ai singoli editori esponendo che di fatto non posso tutti i giorni disiscrivermi dagli stessi servizi (è una presa di giro).
Uscendo dalla polemica, che peraltro non è gratuita ma nasce dall'uso aggressivo delle email da parte degli editori e loro fornitori, la legge è dalla nostra parte. La legge sulla privacy prevede modalità di disiscrizione semplici (opt-out) e queste citate non lo sono. Se ti stanchi puoi fare una segnalazione al Garante della Privacy tramite il suo sito che si può pronunciare al riguardo. Credo che la segnalazione possa essere fatta da privati, senza il tramite di avvocati come invece capita nel mondo del diritto civile e penale. La mia è una presunzione, chiedo conferma ai molti esperti di email marketing che frequentano questo sub-forum. E' l'ultimo passo se, dopo varie segnalazioni dirette agli editori, dovessi avere ancora ritardi nella cancellazione.
Un saluto
Roberto
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Per le email non esiste un registro delle opposizioni, che io sappia.
Sicuramente, però, chi vi scrive deve avere il vostro consenso e può usare il vostro indirizzo solo se ha ricevuto questo consenso, altrimenti commette non solo un illecito ma anche un reato.
Come dice Roberto si può fare una segnalazione al Garante anche da privaty cittadini e senza ricorrere ad un avvocato, anche se non so quali sono gli strumenti che oggi usa il garante: ho l'impressione che fino ad ora siano stati sanzionati dal garante solo coloro che erano recidivi nel continuare ad "abusare" degli indirizzi raccolti illecitamente.
Vorrei precisare però una cosa, visto che si parla di email dallo stesso "fornitore di email marketing".
Ci sono fornitori di servizi di invio email che offrono ai propri clienti anche liste di email, altri che invece questa cosa non la fanno assolutamente (come la mia azienda, per esempio).
La mia azienda fornisce un servizio di invio newsletter che è solo uno strumento. Offre anche una versione gratuita che a volte viene abusata da alcuni clienti per fare spam. Le email inviate con la versione gratuita contengono un logo della nostra azienda e quindi qualche destinatario è convinto che ci sia una nostra colpa in questo spam.
Noi non possiamo sapere se un nostro cliente usa indirizzi dei quali ha legale consenso o meno: rendiamo più esplicito possibile che deve avere questo consenso ma non possiamo verificarlo fino a che non comincia ad inviare ed eventualmente riceviamo delle segnalazioni. La lotta allo spam, per noi, è assicurarci che ciascun destinatario di email inviate dal nostro servizio sia in grado di disiscriversi e di segnalarci abusi. Facendo statistiche sul numero di lamentele in rapporto ad altri fattori identifichiamo in maniera automatica i clienti che riteniamo possano non avere raccolto regolare consenso, li contattiamo per verificare ed eventualmente li blocchiamo.
Noi non permettiamo l'invio di email senza link per la disiscrizione immediata e nella pagina di disiscrizione immediata diamo la possibilità velocemente di segnalare un abuso (una disiscrizione, di per se, non è necessariamente un segnale di un problema nei trattamento dei dati personali).
Poi credo che il vero problema siano alcune aziende che invece vendono pacchetti di indirizzi email o vendono software per raccogliere indirizzi email da siti web senza rendere bene esplicito che è molto facile compiere degli illeciti/reati dopo aver comprato i loro servizi se non si sa esattamente quello che si fa. Ci sono casi in cui entrambi questi prodotti/servizi possono essere usati in maniera perfettamente lecita e quindi non dico che debbano essere bloccati, ma forse un po' meno di "aggressività" commerciale potrebbe rendere consapevole il cliente di quello che fa.
L'unica consolazione è che i filtri antispam dei grossi provider sono sempre più potenti e ormai stanno diventando molto "bravi" a riconoscere invii verso liste di email comprate.. Purtroppo non vale lo stesso discorso per alcuni mail server aziendali che non hanno filtri altrettanto efficienti (e soprattutto hanno un campione molto inferiore di messaggi) e quindi faticano a distinguere queste email.
Io sono convinto che la soluzione verrà prevalentemente dal mondo della tecnologia in quanto la "legge" (soprattutto in Italia) purtroppo è spesso troppo severa nelle norme e troppo poco severa nel farle applicare.
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rieccomi
beh, noto che non sono l'unico ad essere surclassato da questi servizi, anche a me capita che mi disiscrivo dalle liste e mi dicono che ho gia' fatto richiesta, mostra anche la foto di una ragazza sbalordita, mi sa che è la stessa società che gestisce newsletter che ci ha inserito in qualche propria lista.
Queste liste appunto, per colpa loro sui miei siti non metto mai l'indirizzo email in quanto li pescano in automatico e li inseriscono nei db, poi parlano di privacy.
Anche per le cose che realmente mi interessano, non ho mai fatto la richiesta di iscrizione, quindi figuriamoci come faccio a stare in 10 mila liste senza che io l'abbia mai fatto... cosa da pazzi.
Ad una che è presente su questo forum le ho mandato una email dicendo che mi sono stufato e che non ho mai richiesto questi servizi, non mi hanno nemmeno risposto.
Ho dovuto potenziare il filtro antispam, ed ho paura che molte email buone nemmeno passano perche' magari hanno allegati grossi o altre cosa che vengono riconosciute come spam.Per i fax invece come vi regolate?
Li' non esiste un link per la disiscrizione, molti vengono tutti dallo stesso numero con prefisso 06 ma anche con 02.
Anche in questo caso, ho paura di perdere qualche fax perche' non sempre li apro tutti (mi arrivano come email) e magari ne elimino qualcuno buono...
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Ciao, ringrazio entrambi dello scambio delle esperienze. A Bago ringrazio per la visione chiara da esperto del settore e preciso che, in questo periodo di disiscrizioni per "fare pulizia", anch'io incontro la faccia della ragazza sbalordita e so che non è la tua azienda. La citazione è necessaria perchè quel sistema mostra un meccanismo di disiscrizione tardiva.
So che tecnicamente le liste vivono anche di esportazioni: esportano il db utenti, lo "affittano" ad un editore e tra l'esportazione e l'invio corre un periodo di tempo nel quale, se mi disiscrivo dal database, ricevo lo stesso la comunicazione.
Ma la tecnologia so essere molto più efficace e i fornitori di piattaforme e di indirizzi che si comportano in modo più corretto fanno in modo che al momento dell'opt-out si operi direttamente sul database impedendo invii a questo punto non più desiderati.
Ho visto anche grossi siti internazionali (tipo emarketer.com) dire alla disiscrizione "aspettate qualche giorno prima che la cancellazione abbia effetto, perchè qualche invio con il vostro nominativo potrebbe essere già stato pianificato". Ma un mese di ragazza sbalordita è un pò troppo.
Un saluto
Roberto
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Anche noi usiamo quella dicitura (non la ragazza, ma il testo che dice che potresti ricevere ancora qualche email) nonostante la disiscrizione, almeno all'interno del sistema sia immediata, per due motivi:
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la legge richiede che l'opt-out venga gestito in 7-10 giorni (non ricordo in questo istante), quindi anche se non lo disiscriviamo subito nel DB gestito all'interno di VOXmail e notifichiamo il nostro cliente non possiamo garantire che il cliente abbia una procedura altrettanto rapita sulla sua eventuale copia "offline".
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L'email per sua natura è asincrona. Dal momento in cui mandi una email al momento in cui arriva possono passare vari giorni. Fa parte proprio del protocollo SMTP e una volta spedito il messaggio non c'è controllo sui tempi di consegna. Tenicamente non avviene quasi mai che l'email tardi più di qualche ora, però non è garantito. E' capitato in passato ad esempio che Yahoo per circa 2 giorni avesse dei problemi e quindi rifiutasse messaggi.
Il mio consiglio per la gestione di questo tipo di spam è il seguente:
- La prima volta usare il link di disiscrizione (eventualmente affiancato dalla segnalazione spam)
- Dalla seconda in poi usare solo il pulsante di segnalazione spam (se si usa uno strumento che lo prevede).
Chi invia email dovrebbe cercare di fare di tutto per evitare che le email vengano segnalate come spam: se ti rende difficile disiscriversi si "merita" la segnalazione di spam.
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