• Super User

    @OoDevilMyCryoO said:

    Gia chiusi , ora sono Moderati e non più aperti , ho tolto anche il Pop-Up e compresso un pò il Css, ora cerco questi siti di cui mi parli.

    Grazie di tutto ragazzi, grazie blu .

    Ottimo.
    Non devi ringraziare me, ma tutta la comunità perchè in un modo o in un altro ci permette di ...pensare ad alta voce.


  • ModSenior

    @bluwebmaster said:

    Se a un "concorrente" gli copi tutti i contenuti , ma lui ha un buon trust , stai certo che a restare fregato in assoluto sei tu.

    Purtroppo Google non sa o non vuole sapere chi copia e chi è stato copiato.

    Il punto cruciale è il valore, il trust che Google attribuisce a ogni sito.
    Purtroppo se un sito è giovane o non ha un alto trust, può essere penalizzato da altri siti che gli copiano i contenuti.

    In questi casi lo strumento più efficace, veloce ed economico è un avvocato.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    @vnotarfrancesco said:

    In questi casi lo strumento più efficace, veloce ed economico è un avvocato.

    E se quello che copia ha base in Ucraina, l'avvocato che fa?


  • Super User

    @vnotarfrancesco said:

    Purtroppo Google non sa o non vuole sapere chi copia e chi è stato copiato.

    Sono d'accordo in massima parte, ma non del tutto.
    A mio avviso, e salvo miglior parere, Google tiene molto alle politiche di Copyright, difatti se non ricordo male esiste un modulo predisposto allo scopoper segnalare eventuali violazioni, molto complesso vero, ma in un caso con me ha funzionato.
    Il vero rischio, oggi come oggi, è Facebook che è il maggior contenitore di testi palesemente copiati dal web.
    Chissà quale di queste volte Google troverà occasione, proprio a motivo di queste continue e silenti violazioni, per penalizzare un po il gigante dei social network.

    @vnotarfrancesco said:

    Il punto cruciale è il valore, il trust che Google attribuisce a ogni sito.

    Vero , anche se ho letto in giro delle cose molto interessanti sul cosidetto "punteggio di utilizzo" di un sito di cui G. terrebbe conto : magari ne riparliamo in un altro post.

    @vnotarfrancesco said:

    In questi casi lo strumento più efficace, veloce ed economico è un avvocato.

    Esatto, anche se spesso non tanto "economico" :arrabbiato: .

    Vedi io penso che il web è popolato da miriade di brave persone, professionali, intelligenti, che fanno il loro lavoro onestamente e con giudizio.
    Poi esistono a fianco di questi quelli che io definisco "ingenuotti" di professione, cioè quelli che hanno un loro sito personale e che nemmeno sanno che copiare non è bello e che ti possono arrecare un danno : con questi basa quasi sempre un email.
    Poi c'è una nutrita pattuglia di "ragazzini" che prendono tutto come un gioco e pensano di essere più furbi degli altri e iniziano a farsi il "sitarello" copiando l'altrui lavoro e magari sparandoci AdSense su e racimolando qualche spicciolo : in genere sono "avventure" che lasciano il tempo che trovano e nascono e muoiono nel giro di un annetto circa , dopo che magari AdSense li ha bannati ( e quindi non hanno più ragione di esistere ) .
    Con questi l'avvocato quasi sempre funziona, soprattutto se sono hostati su piattaforme "libere e gratuite" basta scrivere anche ai provider di competenza.

    Però nel frattempo qualche danno te lo fanno e da questo bisogna proteggersi in qualche modo.


  • ModSenior

    @bluwebmaster said:

    Sono d'accordo in massima parte, ma non del tutto.
    A mio avviso, e salvo miglior parere, Google tiene molto alle politiche di Copyright, difatti se non ricordo male esiste un modulo predisposto allo scopoper segnalare eventuali violazioni, molto complesso vero, ma in un caso con me ha funzionato.

    Sono discorsi differenti.

    E' vero che Google tiene molto al copyright (sopratutto dei suoi prodotti), è vero che esiste quel modulo, e aggiungo anche che da un paio di mesi il numero di segnalazioni ricevute è un fattore di ranking negativo.
    Tuttavia resta il fatto che il complesso degli algoritmi di Google non siano in grado, per limiti tecnici o scelte aziendali, di distinguere l'autore di un articolo sul web.
    Da qui derivano tantissimi casi assurdi di siti che vengono penalizzati perché magari pubblicano i loro feed su diversi aggregatori e questi, avendo più trust, si posizionano prima del sito originario.

    @bluwebmaster said:

    Vero , anche se ho letto in giro delle cose molto interessanti sul cosidetto "punteggio di utilizzo" di un sito di cui G. terrebbe conto : magari ne riparliamo in un altropost.

    Adesso lo cerco.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    @vnotarfrancesco said:

    Purtroppo Google non sa o non vuole sapere chi copia e chi è stato copiato.

    Il punto cruciale è il valore, il trust che Google attribuisce a ogni sito.
    Purtroppo se un sito è giovane o non ha un alto trust, può essere penalizzato da altri siti che gli copiano i contenuti.

    In questi casi lo strumento più efficace, veloce ed economico è un avvocato.

    Valerio Notarfrancesco

    Scusate, ma il mio sito è stato penalizzato perdendo quasi il 40% delle visite giornaliere: facendo un pò il giro sul web ho visto che un sito con un trust maggiore del mio avevano copiato quasi un intero articolo (il piu letto) all'interno del loro forum. Ho chiesto subito la rimozione pena la necessità di rivolgermi ad un avvocato per reato di plagio e duplicazione di contenuti.
    il mio sito web: promuoveremusica . it

    E' vero che ci sono dei backlink di bassa qualità provenienti da aggregatori di news e comunicati stampa, da directory generaliste oppure da link all'interno di forum in tema con l'anchor text simile alla chiavi per cui mi posiziono molto bene (1° e 2° su google), ma non sono frutto di attività spammose da parte mia. Ogni articolo è ben approfondito senza copia di nessun testo presente in rete, si tratta di un lavoro davvero importante e che costa tempo e fatica, parliamo di guide non articoletti...


  • User Attivo

    salve, dove trovare informazioni sugli aggiornamenti? Cioè cosa è stato aggiornato. In giro trovo soltanto la percentuale delle query che verranno colpite ma cosa dice l'ultimo aggiornamento non lo trovo. L'ultimo che è il panda 22 del 21 novembre, da lì ho avuto una penalizzazione e volevo sapere appunto in dettagli questo aggiornamento grazie

    Stefano


  • Super User

  • User Attivo

    Si ho visitato anche questo e i link al suo interno e al massimo viene fuori:

    So there was a Panda refresh on November 21, 2012 - version number 22.
    Google did not tweet anything about this update, at least not yet.
    Update: Google told us 0.8% of queries in English were impacted by this.

    Più di così non dicono?


  • ModSenior

    Non dicono più di così perché non c'è nulla da aggiungere rispetto al primo Google Panda.
    Questi update sono o degli aggiornamenti dei loro dati interni di riferimento o delle messe appunto dell'algoritmo.

    Valerio Notarfrancesco