• User

    QUERELA per frode telematica - Consigli ?

    Un saluto a tutti.

    A fine agosto di quest'anno ho effettuato un bonifico per l'acquisto di un Tablet messo in vendita attraverso
    un noto portale nazionale di annunci economici.
    Ho effettuato il bonifico a favore del signor X Y, dopo che aveva acconsentito di inviarmi copia della fattura
    di acquisto, intestata al signor X Y emessa da una nota catena di elettronica, ed una serie di fotografie
    attestanti il buono stato dell'oggetto. Ho effettuato diverse chiamate per accertarmi della buona fede del
    venditore, il quale si è sempre mostrato disponibile e accondiscendente.
    Dopo il versamento della quota pattuita è scomparso. L'oggetto non è mai stato spedito.
    A nulla è valso tentare di rintracciarlo al numero di cellulare poiché risultava sempre irraggiungibile.

    Dopo alcuni giorni ho ritrovato lo stesso oggetto ancora in vendita, da parte dello stesso signor X Y.

    Ho simulato l'interesse per l'acquisto dell'oggetto mediante l'uso di un nuovo indirizzo di posta elettronica.
    L'iter è stato lo stesso: mi ha inviato copia della fattura, le coordinate per il bonifico ed ha aggiunto che
    avrebbe preferito essere pagato mediante una ricarica della carta PostePay. I dati personali della carta
    coincidono esattamente con quelli dell'intestatario del conto corrente di cui sopra. Il contatto telefonico
    è diverso. Provando a chiamare quel nuovo numero, la persona che ha risposto ha inizialmente svolto
    la trattativa, poi quando ho detto palesemente chi ero, ha riattaccato. Successivi tentativi di contatto non
    sono mai andati a buon fine, anzi: sono stato minacciato di querela qualora avessi insistito nelle "molestie".
    Ho scritto un paio di email formali in cui richiedevo la resituzione del denaro in modo amichevole, ma
    non ho ricevuto alcuna risposta.

    Poiché sono trascorsi oltre due mesi dall'evento (ma neno di 90 giorni), mi sono recato in un Ufficio di Polizia Postale.
    L'ufficiale con cui ho parlato mi ha candidamente sconsigliato di sporgere querela in ordine alla truffa,
    dato l'esiguo ammontare del denaro perso (alcune centinaia di euro). Inoltre ha aggiunto che contro tali reati
    la possibilità di successo di eventuali azioni legali è tendente a zero.

    Vorrei sporgere querela per senso civico, anche per tutela nei confronti di altri che potrebbero
    cadere nella stessa trappola. Inoltre la consapevolezza che qualcuno possa usare un nome X ed un congnome Y
    per fare reati e restare inpunito mi lascia sconcertato.

    Qual'è il vostro consiglio considerando che risiedo in Toscana e il signor X Y ammette residenza in Sicilia?
    Lo chiedo soprattutto nell'ipotesi dovessero aver luogo processi. Ho stampato tutte le conversazioni scambiate
    con il signor X Y e la pagina web di vendita adesso rimossa dal portale.

    Grazie a chiunque possa darmi una mano.
    Cordialmente
    max_


  • Super User

    Ciao Max.
    Mi stupisco sempre quando vengo a sapere ciò che son capaci di dire o consigliare agenti di PG...
    Comunque, Max, nel tuo caso la truffa sussiste appieno e perchè si proceda è sufficiente che il profitto consista anche in 10 Euro...
    Ti consiglio di redigere una querela e depositarla direttamente alla ricezione atti della procura del tuo tribunale. Il termine è 3 mesi (non 90gg) dalla CONOSCENZA del fatto.
    La querela è un atto che richiede pochi elementi essenziali : le generalità del querelante, del querelato (se conosciuti) l'esposizione in fatto il più possibile dettagliata, la richiesta di punizione del colpevole.
    Ricordati di aggiungere, alla fine dell'atto, la richiesta di essere avvertito in caso di archiviazione nonchè la tua opposizione all'emissione del decreto penale di condanna (sono avvertimenti importanti).
    Il locus commisi delicti (la competenza territoriale) è il luogo dove questa persona ha ricevuto il denaro.


  • User

    Cara giurista,

    intanto ti ringrazio per avermi dato attenzione.
    Concordo a pieno sul fatto che le forze dell'ordine dovrebbero essere esemplari nel soddisfare certi requisiti nonché i primi ad educare il senso civico nei cittadini.

    Quello che hai detto ha confermato le mie idee. Procederò con la querela; mi sfugge però il modus operandi.
    Tu dici di redigerla e depositarla direttamente in tribunale. Quindi sconsigli di esporre denuncia presso le forze dell'ordine?
    Credevo che, dato il tipo di reato, la Polizia Postale dovesse essere messa a conoscenza del fatto.

    Addirittura un amico aveva suggerito di esporre querela presso più organi contemporaneamente, es. PP, PS, Carabinieri e GdF.
    Si tratta di un suggerimento fondato?

    Grazie anche per il chiarimento circa il locus commisi delicti; il versamento l'ho fatto sul cc di una Banca italiana online.
    Dove fisicamete possa aver ricevuto il denaro il beneficiario proprio non lo so, potrebbe essere ovunque. Come si procede in questi casi?

    Qualche ultima domanda:

    • nella querela, ho titolo per richiedere il rimborso di maggiori danni oltre alle spese che dovrò sostenere nella causa (visto che probabilmente il processo avverrà fuori dalla Toscana)?
    • come posso tutelarmi da controquerela nei confronti del signor X Y qualora l'identità fosse stata rubata ed appartenente a terza persona?

    Grazie ancora per il buon lavoro che svolgi qua nel forum.
    Max


  • Super User

    Ringraziandoti per l'apprezzamento positivo, ti preciso subito che il suggerimento del tuo amico (proporre querela presso più organi) non è fondato.
    Ovunque sia depositata la querela essa viene trasmessa in Procura che assegnerà l'incarico all'ufficio competente.
    Ho suggerito di depositarla alla ricezione atti del tribunale del tuo circondario a) per risparmiare tempo (la Pg a volte ci mette secoli a trasmettere), b) per evitare di redigere una querela senza gli avvertimenti di rito e che ti ho indicato.
    La polizia postale sarà adita, in veste di Pg, dal pubblico ministero incaricato (dovranno stabilire anche il locus commissi delicti in base alle coordinate della banca da te indicate)...non è necessario (è anzi sconsigliabile) che li adisca tu stesso.
    La competenza per materia è del tribunale e non del GdP quindi vi saranno le indagini con le vesti di rito (PM, Pg, GIP).
    Nella querela preciserai che ti riservi di costituirti parte civile...solo in quella veste, dopo il rinvio a giudizio (o rito alternativo come patteggiamento) potrai chiedere all'autorità competente (giudice penale in caso di rito ordinario e abbreviato; giudice civile in caso di patteggiamento) il risarcimento del danno materiale e del danno morale (da reato).
    Già il fatto che tu proponi querela ti tutela da eventuali azioni di terzi reali proprietari del bene.


  • User Attivo

    Mi permetto di aggiungere che la querela la puoi inviare tranquillamente da casa a mezzo PEC (se, ovviamente, disponi di un indirizzo di posta elettronica certificata) indirizzando la querela, copia dei documenti all'indirizzo PEC della procura della repubblica competente.

    Quella che ti è capitata è una truffa bella e buona! (manco da furbi... tramite bonifico! :rollo:)


  • User

    @giurista said:

    Ringraziandoti per l'apprezzamento positivo,

    ti preciso subito che il suggerimento del tuo amico (proporre querela presso più organi) non è fondato.
    Ovunque sia depositata la querela essa viene trasmessa in Procura che assegnerà l'incarico all'ufficio competente.

    Il ringraziamento è più che meritato, credimi! Evidentemente hai anche il dono della chiarezza... alcuni tuoi colleghi non riescono a dissipare dubbi in così poche righe 😉

    Bene, adesso mi è (quasi) tutto chiaro.

    Ho suggerito di depositarla alla ricezione atti del tribunale del tuo circondario
    a) per risparmiare tempo (la Pg a volte ci mette secoli a trasmettere),
    b) per evitare di redigere una querela senza gli avvertimenti di rito e che ti ho indicato.
    La polizia postale sarà adita, in veste di Pg, dal pubblico ministero incaricato (dovranno stabilire anche il locus commissi delicti in base alle coordinate della banca da te indicate)...non è necessario (è anzi sconsigliabile) che li adisca tu stesso.
    La competenza per materia è del tribunale e non del GdP quindi vi saranno le indagini con le vesti di rito (PM, Pg, GIP).

    Prefetto.

    Nella querela preciserai che ti riservi di costituirti parte civile...solo in quella veste, dopo il rinvio a giudizio (o rito alternativo come patteggiamento) potrai chiedere all'autorità competente (giudice penale in caso di rito ordinario e abbreviato; giudice civile in caso di patteggiamento) il risarcimento del danno materiale e del danno morale (da reato).
    Già il fatto che tu proponi querela ti tutela da eventuali azioni di terzi reali proprietari del bene.

    Bene, tutto chiaro.
    Esiste una forma da rispettare nel redigere la lettera, ovvero un facsimile a cui ispirarsi? Giusto per non commettere errori grossolani; lo chiedo anche a beneficio di chi, come il sottoscritto, non ha mai presentato personalmente una querela in tribunale.

    Ad esempio, quando dici "... Il termine è 3 mesi (non 90gg) dalla CONOSCENZA del fatto ", come stabilisco nello specifico il momento della CONOSCENZA?
    Posso farlo risalire ad alcune settimane dopo che ho effettuato il pagamento? Ovvero dal momento in cui, sotto altro nome, ho ricevuto una nuova proposta di vendita dopo che l'importo era già stato versato?

    In ordine alla furbizia, dubito che il malandrino abbia usato il proprio nome...
    Più facilmente sono propenso a credere che si sia appropriato indebitamente di altrui identità.
    Anzi mi chiedo se è più lecito presentare querela contro ignoti oppure contro l'identità del signor X Y ... :mmm:

    Di norma, in casi come questi, si devono affrontare delle grosse spese?

    Grazie a tutti davvero per gli interventi!

    Grazie
    Max


  • User Attivo

    Se non avesse usato il nome corretto come potrebbero essergli arrivati i soldi sul c/c?
    NON SONO SICURO ma se apri una pratica presso la tua banca allegando la denuncia FORSE potrebbero annullare il bonifico (per le truffe con le carte di credito funziona così).


  • User

    @glm2006ITALY said:

    Se non avesse usato il nome corretto come potrebbero essergli arrivati i soldi sul c/c?
    NON SONO SICURO ma se apri una pratica presso la tua banca allegando la denuncia FORSE potrebbero annullare il bonifico (per le truffe con le carte di credito funziona così).

    Il malfattore potrebbe aver sfilato i documenti di tasca ad un clochard signor X Y, magari offrendo 10€ ed un panino, aver aperto un conto online, acquistato SIM false al mercato straniero, ed acquistato a nome di XY l'oggetto-specchietto delle allodole a favore degli ignari acquirenti via internet... Le vie per agire in modo illegale esistono eccome, purtroppo.

    Per quanto riguarda il bonifico, il giorno seguente i soldi erano già evaporati dal mio cc bancario.
    Ho provato a parlare con i responsabili della mia banca ma hanno detto che senza l'intervento delle autorità non possono eseguire controlli stringenti sul destinatario. Anzi, in quella occasione hanno anche aggiunto che i soldi non li avrei mai più rivisti...

    Sai qualcosa di diverso in merito?


  • Super User

    Il momento è da identificarsi nel giorno in cui hai ritrovato lo stesso bene di nuovo in vendita con altri riferimenti del venditore.
    La querela è da sporgere nei confronti del nome che ti è stato fornito. Sarà compito della procura stabilire se è una sostituzione d'identità o meno. Tu devi raccontare i fatti con precisione.
    Esempi dell'atto di querela ne trovi a iosa nel web. E' un atto che non richiede forme sacramentali ma solo le indicazioni che ti ho fornito.
    Se la querela la redigi tu e non un legale non vi sono costi di alcun genere.
    La banca ha risposto correttamente alla tua richiesta. Non è in loro potere far nulla senza l'ordine dell'AG...


  • User

    Bene, grazie ancora giuriusta!
    Domani redigo la lettera e entro questa settimana la depositerò in procura.
    E' necessario allegare tutte le copie delle mail intercorse tra me e il venditore, gli IP associati al provider da cui ha inviato le mail, i nickname usati e gli altri documenti alla pratica o posso farlo in un secondo momento?
    Sono abbastanza preciso per natura, quindi ho tenuto registrazione praticamente di tutto.

    Saluti
    max


  • Super User

    Nella querela, alla fine e prima della firma (che apporrai alla ricezione atti) dichiara che si allegano i seguenti documenti: 1)...2) etc... e li elencherai con precisione allegando in copia tutto ciò che è in tuo possesso.


  • User

    Bene, seguirò tutte le indicazioni.

    Potrebbe essere utile a qualcuno del forum se in futuro riportassi lo svilgimento della vicenda, qualora ci fossero (come spero) degli sviluppi?

    Grazie ancora e complimenti per il lavoro svolto!

    max

    :gthi:


  • User Attivo

    Certo, utilissimo 🙂


  • User

    Ho preparato un bel faldone di 6 pagine + 10 foto + ricevute, senza contare le decine di pagine di mail...
    Domani mi diverto 😄


  • User

    @max_ said:

    Domani mi diverto 😄

    Capisco che tu possa essere euforico e molto soddisfatto per il lavoro che hai svolto nello stilare la querela.
    Ma un procedimento penale non è mai una cosa divertente, per nessuno degli attori coinvolti!

    Ti faccio comunque un'imbocca al lupo perchè il tutto si risolva nel più breve tempo possibile e a tuo favore!


  • User Attivo

    Vero, ma forse da un poco fastidio che alcune persone possano gioire di soldi non loro.....


  • User

    @egnos said:

    Capisco che tu possa essere euforico e molto soddisfatto per il lavoro che hai svolto nello stilare la querela.
    Ma un procedimento penale non è mai una cosa divertente, per nessuno degli attori coinvolti!

    Ti faccio comunque un'imbocca al lupo perchè il tutto si risolva nel più breve tempo possibile e a tuo favore!

    Vorrei chiarire che il senso del "divertimento" cui facevo riferimento era relativo al lungo iter che immaginavo di dover
    seguire per depositare l'atto, non certo al procedimento e alle implicazioni dello stesso.

    Invece, per la cronaca, l'operazione di deposito è durata in tutto circa un'ora comprendendo i tempi di attesa e i vari
    riconoscimenti necessari per accedere al Palazzo di Giustizia. La persona che ha preso in carico la pratica non mi
    ha rilasciato alcun documento nè ricevuta di deposito, ha solo fascicolato il faldone per consegnarlo al Procuratore...

    Per conoscere lo stato delle indagini, dopo circa 40-60gg a far data dalla consegna, potrò richiedere il N. di pratica
    (è necessario consegnare un modulo compilato in Procura) e conseguentemente tutte le informazioni aggiornate
    relative al caso.

    Quindi per adesso resto in attesa degli sviluppi.


  • Super User

    Non ti han dat il tagliando noti?...che gente...
    Potevi dire di mettere il depositato sulla tua copia ( mi scuso per non avertelo rammentato) portando una marca da 3,54.
    Comunque va bene così. Ricorda quando ti daranno il n. di RG (il "numero di pratica") di farti dire chi è il pm assegnato.


  • User

    Grazie giurista,
    sempre pronta a dare una mano 😉

    Hai ben poco da scusarti... avrei dovuto pensare io a richiedere una sorta di ricevuta. Purtroppo c'erano dei problemi logistici ed alcuni uffici erano fuori servizio; la persona che ha raccolto la denuncia/querela ha svolto il lavoro in modo molto sbrigativo: ha letto rapidamente il mio documento d'identità, ha posto alcune timbrature, ha controllato che ci fossero gli atti elencati e poi ha spillato il tutto mettendolo in una vaschetta. Non avendo esperienze precedenti son rimasto seduto impalato fino a quando l'incaricato non mi ha inviato ad uscire con un "signore: buona giornata!"

    :bho:

    Ho preso il documento per richiedere il numero di RG, lo conserverò fino al momento in cui deciderò di approfondire qualora non ci fossero sviluppi osservabili (parlo da profano) nell'arco di un paio di mesi.

    A tal proposito, posso chiederti qual'è lo scenario che può delinearsi a partire da questo momento?

    Es. - immagino che l'atto prima o poi verrà notificato al querelato. Se questi decidesse di minacciarmi verbalmente, - come ha già fatto altre volte - allo scopo di farmi ritirare la querela? Potrebbe esporre una contro-querela ?

    Ultima cosa: non ho trovato tra i documenti disponibili sul sito un facsimile della denuncia querela.
    Potrebbe essere utile se riportassi quella che ho compilato io (ovviamente chiedendoti di correggerla nei punti che ritieni migliorabili), per dare anche agli altri la possibilità di seguire uno schema?

    Grazie infinite
    max


  • Super User

    L'atto sarà trasmesso in Procura che, se ritiene fondata la notizia di reato, incaricherà la Pg per le indagini.
    Sarà chiamato il querelato per l'elezione di domicilio. La tua querela non sarà notificata.
    Escludo una controquerela per calunnia causa i requisiti della calunnia. Rarissimo il suo verificarsi.
    Tu dovresti evitare ogni contatto con il querelato...se ti chiama riaggancia subito ed avverti i CC portando al comando copia della querela.
    Se ti avvicina di persona evitalo in qualsiasi modo.

    Se vuoi postarla (oscurando i nomi e riferimenti reali) la leggerò.