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- Poesia-Preghiera potentissima per il ritorno del nostro amore
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Trovo sempre sorprendente quanto inefficacemente riusciamo a comunicare noi due.
E sono ben lieto che dai nostri scambi non dipendano, per dirne una, le sorti di qualche grave diatriba tra nazioni; altrimenti il confine tra la pace e la guerra totale sarebbe così labile da lacerarsi ad ogni minima sollecitazione, degenerando in conflitto termonucleare.
Dovremmo avvalerci dei servigi di ottime diplomazie.
Non parlavo però del ruolo della Santa nella sequenza della cena, bensì di quella sequenza tutta nel bilancio dell'intero lungometraggio; imprecisione mia: ho sottostimato il livello di generalizzazione del mio enunciato rispetto al dettaglio che tu avevi evocato. E all'intero film mi riferivo definendolo "incongruo": accenni, sprazzi, parentesi, parvenze, quadri — sebbene carichi di guizzi folgoranti — con queste sequenze giustapposte che solo la grandezza visiva e (probabilmente, chissà) la concessione al regista di una sospensione del giudizio critico da parte mia mi hanno consentito di apprezzare, e molto.
Recentemente ho ritrovato una tecnica analoga nel "Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson, ma con efficacia e potenza cronicamente inferiori. C'erano mille dettagli squisiti, e scenette cucite tra loro con grazia sopra una trama tutto sommato lineare, ma niente di viscerale (al contrario del Sorrentino de "La Grande Bellezza").
Non vorrei però passasse il messaggio che "La Grande Bellezza" mi abbia deluso o lasciato indifferente, quindi lo ribadisco: mi ha emozionato, stupito e sorpreso in quella maniera profonda e stimolante che è propria di tutti i film di Sorrentino; credo di preferire a questo lavoro altre opere precedenti, ma lì credo siamo sul mero gusto personale. Resta il fatto che per me il percorso artistico di Sorrentino è ancora tra i più interessanti in Italia, e ho intenzione di seguirne i passi ovunque mi porteranno, finché non mi stancherò di far parte del suo pubblico.
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Appunto, Leonov!... oltre ad “accenni, sprazzi, parentesi, parvenze” dici anche “quadri”: ciò che pensavo e t'ho detto anch'io del film complessivo. Eppure avevo capito... (meglio in un secondo momento – è vero – ripensandoci, ma il post di risposta te l'avevo già scritto): capito che il tuo “contestualizzato” oltrepassasse, come dire?... andasse oltre il “ruolo della Santa nella sequenza della cena”.
Qui sta comunque la differenza fra la mia e la tua interpretazione: la sequela di quadri di cui è composto “l'intero lungometraggio” (il film non lo sottovaluterei a lungometraggio) è scomponibile in ciò che nelle illustrazioni della pittura, sfogliando libri d'arte, leggiamo spesso 'particolare del...'.
Ad esempio la pantofola/ciabatta della Santa – le gambe stecchite di calza povera che le altalenano come ai bambini costretti a sedie troppo alte – finisce fatalmente di cadere e tonfa: m'è parso che aprisse in quell'attimo una voragine esistenziale. O quando stramazza il giapponese per un colpo di sole: il modo di camminare del funzionario che si dirige nero e obliquo verso il capannello di gente radunata, con passo largo/rassegnato/pacato, annoiato/deciso/sdrammatizzante... – in una espressione 'ufficialmente risolutivo'.
Insomma, il film m'è parso una sapiente costruzione – una miriade – di piccoli quadri organici di sostanze/forme le più diverse, tutti dentro un film che ha un suo preciso filo narrativo. Dunque film perfettamente 'congruo' per me. Il filo, chiedi ironico? Il filo è reso stabile ed assonante dalla mia stessa predisposizione ad entrarvi nel modo che voglio: come ficcarmi dentro un museo, una biblioteca, un archivio... O sfogliare un dizionario per cercarvi parole. Ciao.
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@euroroscini said:
Il filo è reso stabile ed assonante dalla mia stessa predisposizione ad entrarvi nel modo che voglio: come ficcarmi dentro un museo, una biblioteca, un archivio... O sfogliare un dizionario per cercarvi parole.
E su questo, per una volta, concordo perfettamente e di tutto cuore con te.
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Un consiglio... Fai in modo - come Sommo Bibliotecario d'un Forum (che un tempo mi bannò per incompatibilità ideologico/politico/giurisprudenziale) che nella sua smisuratezza di sezioni/branche/titolature ne contempla anche una poetica - di racimolare qua e là un numero, non dico consistente ma almeno percettibile di amanti della poesia/non dico poeti essi stessi. Un fraterno abbraccio ad un amico 'storico'. Euro
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[] sono entrata in questo sito per offrirvi questa potentissima preghiera!! []
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preghiera potente, [...]
Succederà una magia! [...]
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Ciao prova con questa [...]
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Sti matti
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Siamo circondat...
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San Cipriano ,hai sempre aiutato la gente e me nelle difficoltà ,immensamente grazie .
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Preghiera potente...
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**angelo della luce
preghiera per ricevere una chiamata dall'amato in 48 h**[...]
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Dovete avere fede!
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Questo filone sembra essere uno dei più gettonati della sezione.
Gettonato male, purtroppo.
Allora mi sono detto: perché non ingentilirlo con una vera poesia d'amore? Qualcosa di onesto, di buono, di bello. Qualcosa di degno.
Questo è Guido Catalano; la poesia si chiama L'ultima poesia d'amore prima della fine del mondo. Buona lettura
L'ultima poesia d'amore prima della fine del mondo
È da un po’ che non le scrivo una poesia d’amore
e siccome so
che lei non ama particolarmente le poesie di guerra
quelle western
di fantascienza
le poesie dell’orrore
– i sottogeneri, insomma –
ho deciso
di scriverle una poesia d’amore
adesso.Sì, le sto dando del lei
mi sembra una cosa carina
da farsi
soprattutto d’estate
e con questo caldo atroce.In questa poesia d’amore
faremo finta
io e lei
fingeremo
che manchino pochissime ore
alla fine di questo nostro mondo.Potremmo passarle baciandoci
scopando
disperandoci
mangiando
ubriacandoci
danzando
dicendoci
ti amo
sì ti amo anch’io
dio che peccato
che spreco
che ne sarà di noi?
tremando
ridendo.Ambisco ad esser io
colui che scriverà
l’ultima poesia d’amore
prima della fine del mondo.
Gli altri poeti
troppo presi
persi nello scavar buchi rifugio
inutili, scomodi, umidi
e comunque privi di frigo bar e aria condizionata.La scriverò per lei
parlerà di lei
dei molteplici tipi di sorrisi
di cui è capace
della sua difficoltà ad amarmi da lontano
della sua portentosa facilità a volermi bene da vicino.Non sarò ricordato per questo
beh, cazzo, non ci sarà più nessuno
a ricordare.Sarà l’ultima poesia d’amore prima della fine del mondo
servirà a farle dimenticare le spiacevolezze della vita
tipo quando le rubano il sellino della bici in cortile
tipo la scortesia della gente
tipo la stanchezza
tipo quando ti senti sola
– posso darti del tu? –
tipo la fine del mondo
tipo che poi
il mondo
non lo facciamo mica finire davvero
sai?
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[...]
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La scrivo e la incollo perché è giusto condividerla con voi...
[...]
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Ho provato anch'io, spero che funzioni.
[...]
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[...] tutto accadrà tra 1 e 4 dell mattino!! si
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