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Lib. professionista o ditta individuale?
Salve a tutti, probabilmente non starò chiedendo nulla di nuovo, ma al momento nessuno ha saputo darmi una risposta esauriente e vista la disponibilità di questo forum eccomi a riformulare l'eterna domanda del titolo del topic.
Lo scenario è molto semplice: la mia attività principale sarà quella di realizzazione e vendita di software autoprodotto e fornitura di servizi informatici in outsourcing (es. assistenza remota per aziende). Credo di aver già individuato il codice attività che fa al caso mio, il 72.2. Qual'è la forma fiscale più appropriata per l'apertura di P. Iva, lib. professionista o ditta individuale? Se la mia attività fosse solamente quella di consulenza e fornitura di servizi starei sicuramente sulla libera professione, ma essendoci di mezzo la vendita di software le cose forse cambiano? Ho bisogno in quel caso anche dell'iscrizione alla camera di commercio in quanto venderei un prodotto e non più un servizio?
E per concludere, a livello di spese/tasse, è così grande la differenza tra l'impresa individuale e la libera professione? Perchè se la differenza è minima tanto vale aprire subito come Individuale così mi tolgo ogni dubbio, o no?
Qualunque consiglio/parere sarà gradito
Grazie
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Reduce da quasi due ore di full immersion nel forum, sono rimasto molto colpito dalla discussione "Approfondimenti per l'apertura di una nuova attività" in cui un utente che ha scelto di aprire la propria posizione IVA come Impresa Individuale in luogo de libero professionismo ha dovuto anche iscriversi all'albo artigiani con tutto ciò che ne è conseguito. Ma è veramente così complicato aprire p.iva come impresa individuale? Il mio commercialista me l'aveva fatta omlto più semplice, ma ovviamente se sono qui a scrivere e a chiedere delucidazioni è perchè non mi fido poi così tanto dei suoi consigli....più che altro credo che non abbia mai avuto a che fare con p. iva di tipo informatico e lo vedo un pò impreciso al riguardo.
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Benvenuti,
la strada che ho più volte preferito per la consulenza informatica abbinata alla realizzazione e vendita di software (specie se con vendita anche su supporti fisici) è quella della impresa individuale... che lascia molto più liberi nella fase appunto di vendita di prodotti spesso standardizzati.
Se invece, came da voi precisato, ci si fermasse alla sola consulenza opterei per la libera professione.
Quindi personalmente consiglio impresa individuale (p.iva, registro imprese, eventuale albo artigiani se è il caso, iscrizione inps).
Paolo
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@i2m4y said:
Benvenuti,
Quindi personalmente consiglio impresa individuale (p.iva, registro imprese, eventuale albo artigiani se è il caso, iscrizione inps).
Intanto grazie per l'accoglienza, sembra scontato ma le risposte che ho ricevuto su altre piattaforme sono state molto spesso scortesi e piene di supponenza.
Seconda cosa, grazie per il consiglio, non fa che confermare le mie intenzioni. Solo un dubbio, sollevato come dicevo anche dalla lettura di altri post sempre in questo forum, relativo alla frase che ho evidenziato nel quotare la sua risposta: quando e perchè è necessaria l'iscrizione all'albo artigiani? O, viceversa, perchè non dovrebbe essere necessaria? L'edizione di software, così come altri lavori, o è considerata artigianato oppure non lo è: perchè tutti questi dubbi che ho letto anche in altri post?
Grazie
Fabio
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Tu hai perfettamente ragione.
Questo forum è diverso dagli altri , grazie comunque.
Mentre esiste un definizione giuridica generale di artigiano, purtroppo non esiste (od almeno io non la conosco) una elencazione fissa e di dettaglio di ciò che è e ciò che non è attività artigiana.
Per alcune attività è ormai certa e derivante dalla prassi la ricomprensione nelle attività artigiane... per altre, quelle del e-business per esempio, non è così certa.
Ho scoperto 2-3 anni fa, ad esempio, che il webdesign è attività artigiana ... sinceramente con sorpresa.
L'iscrizione tra gli artigiani avviene su delibera della commissione provinciale artigiani, una volta che abbia verificato l'attività e le modalità di esercizio della stessa. Mi capirai dunque se ti dico che esiste una zona di incertezza sull'inquadramento.
Direi quindi che visitare l'ufficio albo artigiani presso la camera di commercio della tua città dirimerà ogni dubbio. Spiegherai la tua attività prevalente e loro probabilmente già saparnno se artigiana o no.
Paolo
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@i2m4y said:
[...]
L'iscrizione tra gli artigiani avviene su delibera della commissione provinciale artigiani, una volta che abbia verificato l'attività e le modalità di esercizio della stessa. [...]Direi quindi che visitare l'ufficio albo artigiani presso la camera di commercio della tua città dirimerà ogni dubbio. Spiegherai la tua attività prevalente e loro probabilmente già saparnno se artigiana o no.
Direi che la spiegazione è esauriente e spiega anche, tra l'altro, il motivo per cui l'azienda per cui attualmente lavoro, che appunto produce software, era considerata artigiana finchè eravamo in provincia di Pavia ed è stata passata invece al ramo industria quando ci siamo spostati a Milano ed alla sua relativa camera di commercio.
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: l'iscrizione all'albo artigiani è fiscalmente conveniente o meno per l'attività di cui stiamo parlando? Avendo la possibilità di stabilire la sede legale dell'impresa sia in provincia di Pavia che in provincia di Milano, dove a quanto ho capito la visione di questo tipo di attività è differente, a questo punto mi piacerebbe capire qualcosa in più riguardo all'albo artigiani.
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Hai centrato.
La qualifica di artigiano non genera differenze fiscali rilevanti.
Piccole differenze previdenziali (come potrai vedere sul sito dell'inps) rispetto all'inquadramento INPS commercianti (che diciamo sarebbe quello per te residuale se non fossi artigiano).
Generava qualche differenza positiva dal punto di vista della legge fallimentare e della relativa giurisprudenza. Ma se rendi principalmente consulenza è estremamente difficile fallire.
Procura invece con più frequenza agevolazioni specifiche (finanziamenti, fondi, sgravi ecc.), spesso regionali.
Paolo