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Domini di terzo livello hanno IP diversi? Strategia di gestione bounce?
Ciao a tutti!
Spesso ricevo email indesiderate anche da siti famosi come linkedin o altri a cui non sono iscritto nè ho richiesto comunicazioni di nessun genere.Ho notato che queste società famose inviano le loro mail da indirizzi da domini di terzo livello.
Es. mittente: message-noreply@bounce.linkedin.com
Mi chiedevo: l'indirizzo IP di un dominio di terzo livello è diverso da quello di uno di secondo livello?
Perchè vengono mandati da questi indirizzi e non dal dominio principale?
E' una forma per gestire i rimbalzi nella maniera migliore?
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Non c'è nessuna relazione particolare tra IP e dominio, dietro un IP ci possono essere tanti domini. Gli IP usati per inviare email (MTA) è meglio che abbiano invece la corrispondenza tra il record A e il PTR, cioè deve risolvere con lo stesso unico dominio.
Sono argomenti un po' tecnici, provando a sintetizzare i terzi livelli come mittente tornano utili per diverse ragioni, solitamente l'obiettivo è di aumentare l'autenticazione e la deliverability: ad esempio per poter aggiungere facilmente la firma DKIM o DK, per allineare il Sender: con il Return-Path, o per poter attivare il DMARC. Non credo centri invece la gestione dei bounce.
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Come dice Nazzareno non c'è correlazione tra IP e dominio: li configuri come vuoi tu. Puoi fare che tanti domini puntano allo stesso IP, oppure puoi fare che ogni dominio punta ad un IP differente.
Il motivo per cui vedi spesso dei domini di terzo livello è perchè la maggior parte delle aziende si affida a servizi esterni per la gestione delle email. Per fare questo mantenendo il proprio "brand" le aziende che offrono questi servizi chiedono al loro cliente semplicemente di assegnare loro un dominio di terzo livello che punterà ad un IP del servizio di email (o sarà un semplice CNAME verso un host del servizio di email).
A volte si delega interamente la zona di terzo livello al fornitore esterno in modo che possa gestire in autonomia anche eventuali altri record (vedi DKIM, DMARC, SPF che ha citato anche Nazzareno).
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Quindi secondo voi per fare email marketing è meglio inviare da un dominio tipo mail.sito.com e ricevere a un dominio sito.com(con due ip e due server diversi?).
Non capisco bene cosa comportano i rimbalzi? Se ho tanti rimbalzi rischio di finire in blacklist?
E' necessario avere un server dedicato per avere un'alta % di deverability nelle campagne mail?
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Ai fini dell'invio non ha importanza dove ricevi le email.
I bounce sono informazioni sul recapito delle tue email. Se ne hai tanti significa che hai una lista di indirizzi sporca e se il numero è molto alto è buon indice del fatto che sei uno spammer. Quindi il tuo compito è limitare il numero di bounce e lo fai analizzandoli e preoccupandoti di non scrivere più ad indirizzi inesistenti e acquisendo indirizzi email con il confirmed opt-in (così da verificare che il suo indirizzo esista veramente e sia corretto fin dall'iscrizione).
Non è necessario avere un server dedicato, e anzi, per bassi volumi potrebbe essere controproducente. Però avere un server dedicato è l'unico modo per avere controllo completo sulla propria reputazione.
In realtà anche con un server dedicato non hai controllo completo perchè la maggior parte dei servizi controlla anche la reputazione dei tuoi vicini di IP (alcuni in base alla rete registrata al WHOIS, altri sulla classe C di cui fa parte, altri dei soli IP precedente e successivo).
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Ma quindi un server dedicato può avere 2 indirizzi IP ? Non capisco questa cosa.
E poi, cosa viene messo in blacklist? Il server o il numero IP?
Sorry, forse sto facendo confusione:-)
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Un server può avere anche migliaia di IP.
E comunque puoi anche usare più di un server per inviare (se devi inviare veramente molte email può essere necessario).Ci sono tantissimi tipi di Blacklist. Quelle che blacklistano il dominio del mittente, quelle che blacklistano domini usati all'interno del corpo del messaggio, quelle che blacklistano singoli IP, quelli che blacklistano blocchi di IP.
Poi ci sono i sistemi di reputazione che non sono "ON/OFF" come le blacklist e quindi vengono usati per calcolare un punteggio di ogni singola email e che possono quindi influire sul recapito di un messaggio. Anche la reputazione può essere calcolata su IP, su dominio (specie se le email vengono firmate con DKIM), su blocchi di IP e altro.
Ogni provider decide a suo piacimento quali algoritmi usare per far passare o meno una email, e normalmente non rende pubblico tale algoritmo proprio per evitare che conoscendone i dettagli si possa cercare di aggirarlo.