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Rileggendo il post di Matt Cutts mi sono soffermato sul passaggio finale:
"We want people doing white hat search engine optimization (or even no search engine optimization at all)".
Rileggendo comunque l'intero post credo si possano capire le intenzioni di Google.
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Ragazzi ma si muove qualcosa? 5 minuti fa' sono passato da 2 utenti on line a circa 120!!! i miei ultimi 2 post x ora che ho pubblicato mezz ora fa sn ancora in testa alla serp... vediamo quanto dura,intanto ora sono gia' sceso a 50 online o
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Non è che stiamo perdento un pò la bussola...?
Per quanto ne sò l'utilizzo dell'h1 è normato dal W3C, non credo che Google possa strafregarsene. Si può discutere se l'h1 debba spettare solo al titolo del sito (ovvero al logo, come nel mio template) o anche al titolo della pagina, ma non credo che possa fare molta differenza.
L'utilizzo del rel nofollow viene chiaramente indicato anche da Google e non vedo NESSUNA ragione per cui si debba inserire indiscriminatamente il nofollow quando si linkano risorse sicure e attinenti.
Su come gestire gli elementi della pagina Rand Fishkin ha pubblicato un post molto interessante pochi giorni fa:
w w w.seomoz.org/blog/6-changes-every-seo-should-make-before-the-over-optimization-penalty-hits-whiteboard-fridayPiuttosto, in tutta questa duscussione nessuno ha menzionato il consiglio (reiterato) a non inviare query automatizzate al motore come fanno certi software.
Comunque la cosiderazione finale che mi viene da fare è questa: chi apre un blog e scrive, di h1, nofollow e balle varie non sa spesso una mazza, scrive i suoi contenuti perchè spera che vengano letti, punto. Qui ci si sta a rompere il cervello se un link in più o in meno faccia la differenza. Non notate una palese contraddizione con quanto chiede Cutts affermando "desideriamo che si faccia white seo o che persino non se ne faccia affatto".
Da un lato si suggerisce persino di non fare nulla, dall'altro, di fatto, se uno non sta a leggersi blog e forum sul seo rischierebbe ogni tre per due di vedersi penalizzato in continuazione pur producendo contenuti validi e in buona fede. Anche per non fare seo devi essere un esperto seo. E' un atteggiamento schizofrenico che mi fa molto pensare.
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Questo aggiornamento di Google Penguin è ridicolo.
Ho un blog (blogger) che da più di 6 mesi non tocco (a volte lo uso come cavia per backlinks e cose varie) e sta avendo buoni incrementi nel numero di visite. Un altro (wordpress) più recente che invece lo sto aggiornando regolarmente e con buona cura sta avendo un forte calo.
Ora se il principio è combattere siti spam mi sarei aspettato esattamente l'opposto.
Mi sembra quindi che si tratti di errori di Google...speriamo che rimedi al più presto
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@cece74 said:
Ma caspita.. (Per non dire di peggio) ma se ho contenuti interessanti e gli altri siti mi linkano.. mica è colpa mia !!
Quando tempo fa sostenevo che la politica di link building troppo "sostenuta" da alcuni SEO , con il tempo poteva avere effetti "devastanti" pochi mi sostennero e anzi fui anche ripreso.
Il problema, a mio modesto avviso, è che Google ora da molto meno importanza ai link e cerca di fare una selezione tra quelli naturali e quelli innaturali che potrebbero essere proprio frutto di quella politica di link buolding che io definisco , per certi aspetti, scellerata.
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Ma non è un problema di link, ma di come sono stati creati i link. Questo algoritmo a mio parere ha favorito i siti con backlink di ogni genere. Usando strumenti come scrapebox noto che i siti con una grande variante di backlink di ogni genere sono stati visti come naturali, quelli invece con pochi link a tema e con anchor text perfetto penalizzati. Insomma è stupido dire che la regola dei link adesso non vale più. Vorrei capire sono questa cosa, qualcuno ha un sito nicchia con link provenienti da un sito autorevole in uscita ed è stato penalizzato?
Ovviamente l'algoritmo essendo un programma avrà fatto anche tanti errori.Però credere che il link building è un problema, credo che stiamo fuori strada....
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@Wolf_cub
Forse non ci siamo capiti, quello che ho chiesto io, dando per scontato che di seo qualcosina ne sappiate un po tutti, è se in H1 - H2 i post con la maggiore penalizzazione (magari scomparsi) presentano una keyword (o long tail) ESATTA con ricerche mensili.
Tanto per capirci :
Argomento guadagno online
Keyword 1 : Fare soldi online (ricerche mensili (a caso) di 10.000
Keyword 2 : Come fare soldi online con un sito web gratuito (ricerche mensili 0)Sospetto che Google faccia un certo tipo di ragionamento, ovvero, se nel titolo, h1 h2 o quello che vi pare, trova la keyword 1, quella con tante ricerche ESATTE mensili, pensa automaticamente ad una eccessiva ottimizzazione, ad articoli scritti per fare utenza e non per gli utenti....
@Andrea_bc
Il mio blog di nicchia, dominio con keyword esatta, ha un link proveniente da WIKIPEDIA proprio per la keyword principale, SPARITA dalla serp di GOOGLE, più autorevole di quel tipo di link faccio fatica a trovarli, su Yahoo/Bing invece è al primo posto...
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i fattori on page come link in uscita, title, key staffing, ecc con questo algoritmo non contano nulla!!!! la penalizzazione scatta solo ed esclusivamente per i backlinks!!
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@andrea_bc said:
Però credere che il link building è un problema, credo che stiamo fuori strada....
Non è questione di crederci o meno. Il link building (inteso come strategia per accrescere artificiosamente il proprio ranking) non è naturale e pertanto rientra nella black-hat SEO. L'autore di un sito web valido, originale, diverso e ricco di contenuti non ha tempo per pensare ai link ma piuttosto si dedica unicamente ai contenuti, alla struttura e alla pubblicità.
Credo forse che i siti penalizzati in realtà stiano oggi soffrendo del loro traffico reale, visto che ho il presentimento che Google abbia sterilizzato il valore dei backlink nulli. Non penalizzazione quindi, ma ritorno alla realtà.
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@uffiolino said:
i fattori on page come link in uscita, title, key staffing, ecc con questo algoritmo non contano nulla!!!! la penalizzazione scatta solo ed esclusivamente per i backlinks!!
Mi permetto di dissociarmi dalle tue parole, poiché lo stesso Matt Cutts nel post relativo all'update ha scritto:
"Here’s an example of a webspam tactic like keyword stuffing taken from a site that will be affected by this change". Alla frase segue l'immagine di esempio.
Chiaro quindi che anche il keyword stuffing e i link in uscita (citati subito dopo) così come tutte quelle tecniche bambinesche presunte-SEO sono implicate nell'update.
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@opg822: per quello che vedo io la risposta è no.
A me sono spariti articoli per i quali una ricerca presentava meno di 5000 risultati. 5000 risultati a fronte di una ricerca non 5000 ricerche mensili...
Ma poi quale sarebbe il senso?
Se io scrivo un articolo su "Come fare soldi online con un sito web gratuito" che senso ha cercare di entrare in concorrenza con un argomento come "Fare soldi online" sul quale in milioni hanno già scritto?
Ovviamente deve esserci un certo equilibrio.
Quando vado a scrivere un articolo vado a vedere cosa mi presenta Google suggest. Se nessuno cerca quello di cui scrivo ha un senso scriverne? Io direi di no.
E' come pubblicizzarsi su Adwords con parole chiave che nessuno cerca...
Forse non mi sono spiegato molto bene, ma credo che ci siamo capiti.
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@andrea_bc said:
Ma non è un problema di link, ma di come sono stati creati i link.
Insomma è stupido dire che la regola dei link adesso non vale più.
Ovviamente l'algoritmo essendo un programma avrà fatto anche tanti errori.Però credere che il link building è un problema, credo che stiamo fuori strada....
Ovviamente non ho detto che i link costituiscono un problema, ho solo detto che , a mio avviso e salvo miglior e più autorevole parere, Google ha li ha riconsiderati assegnando sicuramente un "valore" diverso e valutando con una diversa "metrica" quelli esistenti.
Non a caso qualcuno faceva, giustamente, notare come sono arrivate migliaia di email segnalando "link ritenuti sospetti" : è naturale e normale dopo che per anni la prima domanda che veniva fatta a un neofita era "come hai aumentato la link popularity" inducendo l'idea ( forse al momento corretta ) che un numero elevato di backlink fosse la bacchetta magica per migliorare il posizionamento, inducendo le persone a cercare disperatamente e ad ogni costo "backlink" in ogni dove, ora sia difficile ammettere che sia stato un bomerang che sta mietendo vittime in quantità industriale.
Non sto criticando, è sottointeso, una corretta politica di linkbuilding, ma gli eccessi , le esasperazioni.Oggi Google da molta più importanza all'esperienza dell'utente, difficile da manipolare come invece avviene nel caso dei backlink che, tutto sommato, venivano interpretati da "webmaster" che avevano in comune uno stesso interesse e a cuore la stessa cosa, ovvero migliorare la propria posizione in serp non badando molto alla "user satisfaction".
Quindi non ho affermato, per chiarezza, che la "regola dei link non vale più".
E non capisco perchè devi ritenere "stupida" una mia idea, confortata da mille segnali e dichiarazioni dello stesso Google, mentre io non ho definito "stupida" la tua idea di credere ancora ad un valore quasi "soprannaturale" della linkbuilding .
Capisco che per molti webmaster , dopo che per anni si sono indaffarati a cercare link ovunque con un lavoro immane , questo possa significare non solo lavoro buttato alle ortiche ma addirittura un danno.
Ma dopo il Panda...ora il Pinguino è venuto a ricordarci che è meglio lavorare per ottenere la "user satisfaction" che cercare "artifici" per migliorare la propria posizioni in serp.Quando dopo Panda e Pinguino sarà finito lo zoo ...credo che nel mondo webmaster ci sarà stata una vera e propria rivoluzione.
Sono d'accordo comunque con l'affermazione che il vero problema è di come sono stati creati i link.
D'accordissimo !Ma allora non capisco "l'agitazione" di tantissimi webmaster : se hanno lavorato correttamente e non hanno esasperato perchè preoccuparsi tanto? Di cosa stiamo parlando allora se tutti hanno lavorato correttamente e in buona fede?
Mi sembra una preoccupazione superflua, non credi?O forse....qualche webmaster ( o SEO ) è restio a fare il mea culpa?:?
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@Cerbero said:
Non è questione di crederci o meno. Il link building (inteso come strategia per accrescere artificiosamente il proprio ranking) non è naturale e pertanto rientra nella black-hat SEO. L'autore di un sito web valido, originale, diverso e ricco di contenuti non ha tempo per pensare ai link ma piuttosto si dedica unicamente ai contenuti, alla struttura e alla pubblicità.
Credo forse che i siti penalizzati in realtà stiano oggi soffrendo del loro traffico reale, visto che ho il presentimento che Google abbia sterilizzato il valore dei backlink nulli. Non penalizzazione quindi, ma ritorno alla realtà.Ma tu cosa intendi che uno dovrebbe pensare alla "struttura e alla pubblicità"?
Se mi incazzo con questo algoritmo è perchè sono perfettamente consapevole di quanto tempo ci costi creare un contenuto valido.
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Io non mi incazzo e invece non vedevo l'ora che Google optasse per la linea dura, insegnando per davvero un po' di SEO a tutti gli "esperti", ovvero quelli che avevano la presunzione di conoscere gli algoritmi del motore. A trovare link siamo tutti bravi, a creare contenuti un po' meno.
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@bluwebmaster said:
Ma allora non capisco "l'agitazione" di tantissimi webmaster : se hanno lavorato correttamente e non hanno esasperato perchè preoccuparsi tanto? Di cosa stiamo parlando allora se tutti hanno lavorato correttamente e in buona fede?
Mi sembra una preoccupazione superflua, non credi?O forse....qualche webmaster ( o SEO ) è restio a fare il mea culpa?:?
Non è una preoccupazione superflua se pur avendo lavorato correttamente sei stato ugualmente colpito.Sul fatto che molti webmasters siano però restii a vedere i propri errori sono d'accordo.
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Saranno felici gli articolisti che forse troveranno nel Penguin lo start per la rivalutazione delle loro doti.
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@cerbero: ascolta, il sito colpito di cui parlo io lo trovi in firma. Se vuoi dare un'occhiata e scoprire cosa c'è che non va mi fai un IMMENSO piacere.
Poi torniamo a parlare di come scrivere i contenuti, ok?
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Quanti articoli hai nel sito? Età? Quanti link in entrata e da quante fonti?
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Bella lì! Ma Google non viene mica a chiederle a me queste informazioni...!
Comunque, andando un pò a spanne: ci saranno un 150 articoli, il sito ha quasi tre anni per i link in entrata verifica tu stesso con uno dei tanti tools.
Sono pochi e arrivano da Scoop, Blogger, Yahoo Answer e quello schifo di Updowner che ho già letto sul forum di Google che non può essere considerato un fattore penalizzante. Poi pochi altri siti sparsi.
Ma visto che parli di qualità degli articoli rifaccio una domanda a cui nessuno ha risposto: può una risorsa di valore non essere mostrata nella serp "solo" perchè sono state adottate pratiche non conformi al regolamento di Google?
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Quindi hai molti link da pochi siti, di dubbio valore per giunta.
Rispondendo alla tua domanda... è tutta questione di "punteggi".