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Acquistare domini per determinate key, buon investimento per il futuro?
Ho notato che nel settore benessere e salute molte aziende leader nell'informazione online stanno acquistando domini per ottimizzare determinate parole chiave.
Ad esempio se vogliono primeggiare per la key raffreddore si comprano il dominio raffreddore.it. In questo modo acquistano anche un link in più verso il sito principale.
Come valutate questa scelta?
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Se si ha la possibilità di mettere su dei minisiti, con contenuti originali, anche non aggiornati troppo spesso, e ogni tanto si trova qualche BL per farli crescere, la scelta è utile.
Il sito acquisisce valore, e forza col tempo.
Se invece si deve mettere su una paginetta con un redirect, o una scritta "sito in costruzione" e abbandonarlo così, è praticamente inutile. (Può servire solo a mantenere il dominio proprio.)
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@claudioweb said:
Se si ha la possibilità di mettere su dei minisiti, con contenuti originali, anche non aggiornati troppo spesso, e ogni tanto si trova qualche BL per farli crescere, la scelta è utile.
Si confermo
Inoltre....se riesci a prenderne un buon numero...e creare una buona matrice di link esterna, hai anche ottimi risultati
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@Giorgiotave said:
Si confermo
Inoltre....se riesci a prenderne un buon numero...e creare una buona matrice di link esterna, hai anche ottimi risultati
quindi la teoria del network, ovviamente se ben sfruttata, è ancora valida?
perchè qualche tempo fa avevo fatto una domanda del genere, e mi era stato risposto che era una tecnica un po' vecchiotta...:?
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Anch'io sono curioso di sapere se il discorso del network è ancora valida o meno.
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Io credo sia una scelta da valutare attentamente,
ovviamente se si decide di optare per questa soluzione oltre a scrivere articoli di alta qualità, bisogna tener conto del tempo perso per:
layout, grafica e costruzione sito
promozione sito (obbligatoria di questi tempi)- il costo per registrazione dominio ed eventuale hosting
In caso contrario non si otterebbero risultati importanti.
Insomma è un po' un lavoraccio che rende solo se ci si investono parecchie energie.
E se non sbaglio si mormora che l'importanza del nome dominio nel posizionamento delle key ha perso un po' di valore...
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Si si che è valida, validissima, Stuart al Convegno GT (oggi spero l'annuncio) ci porterà proprio una Case History su Questo!
Per chi non ci sarà, faccio un riassunto al volo.
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C'è molta differenza tra il far risiedere il network su domini di secondo o di terzo livello?
In pratica, varrebbe la pena investire in domini, e spazi, esclusivi rispetto a creare gli stessi contenuti su domini di terzo livello?
Lo chiedo per me ma credo possa interessare a chi sta valutando di creare un network.
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Chiaramente, quando parlo di terzo livello, mi riferisco a sottodomini di un dominio proprio, non tipo altervista e simili.
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@mypersonaltrainer said:
Ho notato che nel settore benessere e salute molte aziende leader nell'informazione online stanno acquistando domini per ottimizzare determinate parole chiave.
Ad esempio se vogliono primeggiare per la key raffreddore si comprano il dominio raffreddore.it. In questo modo acquistano anche un link in più verso il sito principale.
Come valutate questa scelta?
direi(e mi associo a quanti affermano la stessa cosa) che e' ottima ma solo se:
IL NETWORK in questione non HA INIZIO E NON HA FINE.(esempio: A-B-C
Se A linka B e B linka C (senza linkare A E B)e se ognuno di questi domini ha un Ip diverso o meglio ancora un intestatari diverso (Whois) e IP diverso la soluzione e' efficace) (magari con connettivita' italiana,dominio italiano per sito italiano)Naturalmente A-B-C devono avere dei contenuti aggiornati con frequenza altrmenti il "gioco non vale la candela".
Se A B E C non si linkano e meglio ancora(a prescindere da tutto)
Quindi a mio parere il network funziona se SOLO CHI LO COSTRUISCE sa che E' UN NETWORK.
Agli occhi dei motori questa "strategia" non deve "trasparire"
