• Super User

    Google ora segue pure i link inattivi

    Fino a poco fa questo qui sotto per Google era solo testo, ora può essere anche un link:

    [html]
    http://www.giorgiotave.it/forum/
    [/html]

    Basta l'indicazione della URL testuale, quindi anche senza il relativo tag A HREF, perché possa essere seguita da Google.

    Ecco l'antefatto.

    Un mese fa circa ho trovato nel WMT una serie di errori 404 su URL troncate, che ovviamente non ho mai linkato:

    dominio.com/url-lunga-su-pinco-pal..

    Purtroppo la colonna "collegato da" era ancora vuota e non potevo individuare chi mi aveva linkato male.

    Ho pensato subito ad un errore di una di quelle directory automatiche che data una key mostra i relativi siti correlati.

    Oggi finalmente ho trovato indicate nel WMT le pagine linkanti.

    Analizzandole ho visto che si tratta si di directory automatiche, ma nessuna ha sbagliato a linkare, semplicemente oltre al normale link dietro al titolo, mostrano le URL troncate, un po' come usa fare google (quelle colorate di verde).

    image

    E Google ha seguito queste URL testuali. Un ulteriore passo avanti nella sua discovery.
    Lato SEO credo sia intuibile cosa comporta questo cambiamento.

    Notate qualcosa del genere?

    Sono aperto a qualsiasi contro analisi, verifica, anzi meglio.

    PS:

    E' particolare notare che quei link inattivi finiscono tutti con 3 puntini, mentre nel WMT ne compaiono due, come se avesse corretto automaticamente presumendo che un punto finale indichi il termine del periodo. Ma questo è solo un dettaglio.


  • Moderatore

    Ciao Webmaster70,

    confermo, anch'io da un paio di mesi ho il wmt pieno di questi errori 404 con i due punti finali, errori che a dire il vero preferirei non avere, ma tanto mi sembra che non ci sia niente da fare.


  • Super User

    Ciao Gianrudi, sopporto anch'io quegli errori, e non ho aperto il thread per risolverli, sono solo un mezzo per capire qualcosa di molto più importante.

    Piuttosto confermi che quelle URL errate compaiono solo nel testo delle pagine "linkanti"?


  • Moderatore

    Sì sì, confermo la provenienza da link inattivi, la situazione è identica a quella che hai descritto.

    Per il resto, vorrei sapere a cosa ti riferisci, ma non lo so.


  • Super User

    E ti sembra normale ricevere backlinks da link inattivi? Se non mi sfugge qualcosa e la tesi e' confermata, questa e' una grande novita'.

    Faccio un esempio, tu hai un blog e hai disabilitato l'html nei commenti, io ti posto un commento con una url e improvvvisamente ti trovi a linkare un sito spam, anche se il link cliccabile non c'e'.


  • Moderatore

    Ah ecco, in questo senso.

    Sì certo, si tratterebbe di capire come sono trattati questi link ai fini seo, C'è da supporre che non abbiano lo stesso peso di quelli nel tag a, forse la cosa migliore sarebbe che fossero usati solo per l'indicizzazione.

    Da verificare, appunto.


  • Super User

  • Moderatore

    Ciao Webmaster70,
    la novità è di certo importante, ma la domanda spontanea successiva è:

    Google valuterà questi "non-link" validi a tal punto da includerli tra quelli che fanno parte dei backlink riconosciuti di una pagina?

    Non so tu, ma io a parte questi nuovi non-link scoperti perchè generano un errore 404 non ne ho visti altri considerati in GWT come "link che rimandano al tuo sito", quindi non vedo al momento url senza href considerati come veri backlink.
    Un test sarà un ottimo modo per capirlo 🙂


  • Moderatore

    Dalla risposta di JohnMu sembrerebbe che questi link siano utilizzati per scoprire nuovi contenuti, e quindi ai soli fini di indicizzazione. C'è però quell'avverbio "primarily" che lascia qualche dubbio su altri possibili utilizzi.

    Anche dove dice che questi errori 404 non dovrebbero creare nessun problema al sito, rimane da capire il senso dell'espressione "in the long run".


  • Super User

    @gianrudi said:

    Sì certo, si tratterebbe di capire come sono trattati questi link ai fini seo

    Provo a risponderti sotto.

    @Blays said:

    Google valuterà questi "non-link" validi a tal punto da includerli tra quelli che fanno parte dei backlink riconosciuti di una pagina?

    Ciao Blays.

    Domanda un po' generica. Che significa "backlink riconosciuti di una pagina"?

    D - Che compaiono nel WMT come backlinks?
    R - SI. (N.B.: anche i link nofollow compaiono)

    D - Che possono far indicizzazione?
    R - SI.

    D - Che fanno sempre indicizzazione?
    R - NO. Nemmeno i link normali lo fanno sempre.

    D - Che possono comportare penalizzazione da bad neighbors?
    R - Forse.

    D - Che favoriscono il posizionamento di una pagina già indicizzata?
    R - Forse.

    D - Che trasferiscono tematicità?
    R - Forse.

    ecc.

    Tutti dubbi da valutare, secondo me distintamente.

    Purtroppo mi sembra difficile risolverli con dei test su piccola scala, perché qui non si può scegliere un anchor text di fantasia, poi per stimolare penalizzazioni su siti di test ci possono volere mesi ...

    Se qualche link builder aggressivo si presta 😄

    @Blays said:

    Non so tu, ma io a parte questi nuovi non-link scoperti perchè generano un errore 404 non ne ho visti altri considerati in GWT come "link che rimandano al tuo sito", quindi non vedo al momento url senza href considerati come veri backlink.

    Si li vedo, sono solo nascosti in mezzo a tanti backlinks.

    Solo che da questi non viene la prova provata ... vabbé ometto di spiegarti perché da quegli errori 404 è nata sta cosa, senno va a finire che parliamo di questi, andando fuori strada, ho già visto.

    Io non trovo alcun motivo per cui con pagine esistenti dovrebbe comportarsi diversamente, cioè che Google adotti due distinti comportamenti:

    A)

    • alle pagine che rispondono con 404 segna l'errore nel WMT
      B)
    • alle pagine che rispondono senza errori non indicizza e non segna niente nel WMT

    I due scenari sono per me incompatibili.

    Sarebbe come se Google si divertisse a dire al webmaster "ehi guarda ho trovato chi scrive le tue URL in modo sbagliato" quando a lui non gliene frega niente perché non le avrebbe comunque indicizzate.

    Si può sempre fare un test per tagliare la testa al toro.

    A me bastano le prove emerse e la conferma di JohnMu.


  • Moderatore

    Grazie Webmaster70 per l'esaustiva risposta,
    ho comunque avviato un semplice test per vedere come si comporta WMT in caso di url non linkati, spero di ricavarne qualche info utile che poi condividerò qui.


  • Super User

    Ottimo Blays! Facci sapere, grazie!


  • User Attivo

    Confermo questa cosa, me ne ero accorta da qualche settimana.
    In merito alla loro rilevanza, utilità, punteggio e soprattutto tematicità, il discorso è che, secondo me, google non valuta il link da quella pagina come anche, a volte, per i nofollow.
    Mi spiego.

    Google trova in un commento un link ma non lo valuta. Tuttavia in alcune situazioni quel link automaticamente diventa attivo.
    Su youtube, ad esempio, avviene chiaramente questo. Se un commentatore lascia un url in relatà questo non è attivo, ma se controllate l'email che vi informa di quel commento allora vedete che li è linkato.

    Questa situazione avviene molto di frequente ma avveniva anche prima.

    Ora se in una email (gmail o google plus, ad esempio) google registra un clic di un suo utente connesso, ecco che registra quel link.

    Avete notato che questa cosa avviene proprio in concomitanza con la nascita di Google plus e alcune modifiche nel wmt relative a questo?

    Che ne pensate?


  • Moderatore

    Ciao a tutti, anch'io ho avuto questo problema con alcuni di questi link, per ora ho risolto con un redirect 301 al link corretto.

    Che ne dite di aprire una discussione in laboratorio seo e coinvolgere anche altri a eseguire un test su questo argomento?
    Così almeno riusciamo a capire come comportarci in futuro.

    Ciao
    Enea


  • Super User

    @marta_de_angelis said:

    Su youtube, ad esempio, avviene chiaramente questo. Se un commentatore lascia un url in relatà questo non è attivo, ma se controllate l'email che vi informa di quel commento allora vedete che li è linkato.

    Ciao Marta, se io ti invio una email in formato testo, con sopra scritto:

    [html]
    Ciao Marta visita il sito http://www.giorgiotave.it
    [/html]
    tu probabilmente vedrai il link cliccabile, anche se non c'è il relativo tag A.

    E' il programma di posta (outlook express, thunderbird, ecc.) o la web email a renderlo cliccabile.

    @marta_de_angelis said:

    Ora se in una email (gmail o google plus, ad esempio) google registra un clic di un suo utente connesso, ecco che registra quel link.

    Ho provato ora, e non ho trovato alcun monitoraggio sui link di messaggi dentro alla web email di Gmail:

    • i link rimangono verso la originale destinazione senza passare da alcuna pagina di redirect;
    • sui link non sono aggiunti eventi onclick, onmousedown, on...qualcosa;
    • non ho rilevato richieste http sospette, tranne le solite ajax necessarie per tenere aggiornata l'inferfaccia.

    Quindi io escludo che tracci i click direttamente tramite Gmail.

    UPDATE:
    Ripensandoci ... tecnicamente potrebbe farlo usandone i dati congiuntamente a quelli di Google Analytics o plus button nel sito di destinazione o toolbar, ma anche questo personalmente non mi convince (ipotizzare ste complicazioni per un dato non fondamentale mi sembra da paranoia del grande fratello).

    @overclock
    Per me va bene.


  • User Attivo

    @Webmaster70 said:

    Ripensandoci ... tecnicamente potrebbe farlo usandone i dati congiuntamente a quelli di Google Analytics o plus button nel sito di destinazione o toolbar,

    Già. Esatto.

    ma anche questo personalmente non mi convince (ipotizzare ste complicazioni per un dato non fondamentale mi sembra da paranoia del grande fratello).

    A me non convince il contrario e ti spiego perché al di là del grande fratello che non so qui cosa c'entri (o forse si, boh 😄 ).

    Se un tizio clicca su un link reso attivo da una email, ad esempio ma non solo, e google analytics, ad esempio ma non solo, traccia questo evento di provenienza al tuo sito, per quale motivo Google non dovrebbe calcolare e archiviare quel link come fonte di provenienza al tuo sito, piuttosto di un link attivo e dofollow che non viene mai cliccato?

    Ecco, a livello di logica diciamo googloniana avrebbe più significato, con relativo valore, il link testuale. O no?
    😉


  • Moderatore

    @Webmaster70 said:

    @overclock
    Per me va bene.

    Fatto, ho aperto la discussione qui.

    Ciao
    Enea


  • Super User

    @marta_de_angelis said:

    Se un tizio clicca su un link reso attivo da una email, ad esempio ma non solo, e google analytics, ad esempio ma non solo, traccia questo evento di provenienza al tuo sito, per quale motivo Google non dovrebbe calcolare e archiviare quel link come fonte di provenienza al tuo sito, piuttosto di un link attivo e dofollow che non viene mai cliccato?

    Non escludo a priori che Google usi toolbar, chrome ecc. per monitorare quanto traffico la pagina X riceve da varie sorgenti e usi questo dato per posizionarla.
    Tuttavia non mi risulta essere mai stato dimostrato.
    E mi sembra esagerato che, nel caso, lo faccia solo per i link inattivi resi attivi dalla web email.

    Secondo me stiamo mettendo troppa carne sul fuoco, perché meriterebbe di essere approfondita a parte sta cosa.

    Bing fa (o almeno faceva) una cosa analoga (non troppo) con Explorer.
    A scoprirlo è stato Google stesso che l'ha accusato di copiarne i dati.

    In pratica se con Explorer, e una certa impostazione del browser, vai su Google e cerchi "qualcosa" poi entri nella pagina X, alla fine te la ritrovi posizionata su Bing sempre per la chiave "qualcosa".
    Google può fare cose simili con Chrome? Per ora lascio aperta la domanda, penso off topic qui, ma suggestiva.


    Altre due cose sulla domanda posta, anche per rientrare in topic:

    • una pagina web ha infiniti destinatari e di solito un link dovrebbe generare una serie numerosa di click,
      una email solitamente ha un solo destinatario che di solito clicca una sola volta.
    • i click su email di programmi di posta (a differenza di quelle di web email) non trasmettono alcuna pagina di provenienza, e non possono che essere catalogati come richieste dirette.

  • Moderatore

    Il mio test sta dando i suoi frutti, Google segue un url completo anche se non c'è nessun link. Attendo ancora un po' per vedere se riesco a ricavarne altre info e poi scrivo tutto.


  • Moderatore

    Ciao Blays,
    quando hai dei risultati con il tuo test che ne dici di condividerlo nel post in Laboratorio seo che ho aperto apposta per questi test ai link non attivi?
    Il link lo trovi nel post sopra il tuo 😄

    Ciao
    Enea