• User Newbie

    Io credo che i contenuti scritti bene ed originali siano importantissimi ma i backlinks non perdono la loro importanza. Dipende molto da quanto competitivo è il mercato in cui lavori.
    Per esempio in un mercato in cui i risultati di ricerca sono 50,000,000 i contenuti possono pure essere ottimi ma senza backlinks autorevoli la vedo dura salire di posizioni, soprattutto con un sito nuovo.
    Se di contro i risultati sono circa 1,000,000 o 2,000,000 con buoni contenuti e qualche backlink si possono avere buoni risultati in termini di posizionamento.
    Di fatto buoni contenuti possono generare backlinks naturali, che sarebbe l'ideale in fin dei conti. Ma un sito senza backlinks e per di più giovane può avere qualche difficoltà.
    A questo c'è da aggiungere il nome del dominio, la frequenza di aggiornamento.
    Di fatto ho notato che un blog si muove molto più facilmente di un sito che aggiorna contenuti ogni 3 mesi. Ma credo che queste siano osservazioni vecchie e forse ovvie.
    Aggiornaci sull'evoluzione.
    Buon lavoro


  • User

    Si "contents in king" pero servono backlins, altrimenti non cresci mai in serp


  • User

    Condivido quanto detto da @gmelanzana.
    I back link sono fondamentali, forse anche più dei contenuti.
    L' ho sperimentato io stessa su un mini sito costruito su un dominio di secondo livello, senza continui aggiornamenti ai contenuti.
    Solo con i back link ha raggiunto la prima pagina di Google per due key riguardanti il guadagno online e quindi in una nicchia molto competitiva e non ha perso posizioni nemmeno dopo il panda.


  • User Attivo

    Il problema è come ottenere buoni backlink... Ad oggi si molta fatica


  • User

    Non è certo semplice, però con un può di impegno si posino ottenere buoni backlinks.


  • User Newbie

    @gmelanzana said:

    ...Di fatto ho notato che un blog si muove molto più facilmente di un sito che aggiorna contenuti ogni 3 mesi. Ma credo che queste siano osservazioni vecchie e forse ovvie.
    ...

    Ciao, a me è successo il contrario: ho 3 siti statici che aggiorno di rado e uno dinamico (blog) che aggiorno ogni 2 o 3 giorni. 2 dei siti statici si trovano al primo posto anche su keyword a media competizione.Quello dinamico per il poizionamento è una tortura.
    Dopo il passaggio del panda ho notato proprio questa cosa: il sito statico semplice semplice, con contenuto di valore e meno "fronzoli" rispetto a quelli dinamici super stilosi si è posizionato meglio.
    ciao
    valerio


  • Super User

    @zuego said:

    Quattro settimana ho creato un sito [...] ( ve lo linko cosi si capisce meglio ), con contenuti ottimi e pochi backlinks e questo ha avuto un successo salendo dopo 2 settimane nelle primi pagine di google.
    🙂

    Non vorrei smorzare il tuo entusiasmo ma quando si crea un sito nuovo, soprattutto se lo si alimenta subito con tanti articoli in poco tempo, è relativamente facile saltare nelle primissime posizioni in serp , salvo poi, in assestamento , dopo un due o tre mesi , e forse anche meno, collocarsi nella giusta posizione, per il noto principio che un sito nuovo in serp viene studiato da Google e poi posizionato, secondo i meglio NON noti algoritmi, nella posizione che questi ritengono adeguata.

    In altre parole, e salvo miglior parere, credo che ti stia accadendo quello che accade ai siti "novelli" : molto dipende poi dalle parole chiavi, ovvio, se per quelle chiavi c'è poca concorrenza è ovvio che comuqnue conquisti una determinata posizione.

    In questo ultimo caso infatti, trascorsi quei due o tre mesi, potresti mantenere le posizioni proprio a causa della scarsa concorrenza per quelle determinate parole chiavi.

    Ovviamente ti auguro di vero cuore di riuscire a restare nelle posizioni che hai letto in questi giorni , ma ho qualche discreta perplessità.


  • User

    il salto in posizione alte di google per un sito appena nato capita spesso. e' capito anche a noi. Ma ad un certo punto Google e' come ti dicesse: "hey, ora ti riporto giu' nelle serp e ti conquisti tu con un buon lavoro le posizioni". Sono anche io convinto che il contenuto e' la chiave del successo, anche perche' i backlinks sono molto piu' facili da ottenere se qualcuno trova nel tuo sito un contenuto originale e interessante. Non e' facile ottenere backlink, soprattutto in Italia a mio modo di vedere le cose, ma con un buon lavoro e tanta, tanta pazienza si arriva a qualche risultato.


  • Super User

    Hai sintetizzato perfettamente quello che andavo dicendo e che è il mio pensiero.

    I Back sono importanti come anche i contenuti sui quali bisogna lavorare tantissimo.
    Come anche l'anzianeità di un sito ho riscontrato ha la sua importanza, relativa, ma lo ha.

    Spero per il nostro Zuego, che non ci ha più aggiornati sulla serp , che abbia mantenuto le posizioni che diceva.


  • Super User

    Io credo che il fulcro di tutto siano i contenuti. L'update di Google, il Panda, è stato sviluppato proprio per andare a definire la qualità di un sito. E, guarda un po'?, tra i principali parametri presi in considerazione ci sono proprio i contenuti.

    A conferma di ciò, siti con migliaia di backlinks ma pochi (e scarsi) contenuti sono stati penalizzati. E anche pesantemente.

    Pe-san-te-men-te.

    Credo sia il momento di fare un passo indietro e riconsiderare le proprie posizioni. Fin'ora i contenuti non sono stati trattati come fossero davvero i "king", ma piuttosto come dei vassalli. Diciamoci la verità, suvvia.

    Prima dell'esplosione di Google, quando ancora c'era Lycos e si usava Virgilio, chi aveva un sito non pensava ad altro che a creare contenuti di qualità. Si scriveva bene, senza considerare la key density. Senza considerare nemmeno le keyword, in realtà (adesso sarebbe impossibile, lo so).

    Ora tutto è cambiato, ma credo che ragionare come a quei tempi non farebbe male. Perché se tutti dicono "novità", la novità non è più tale. Se tutti scrivono le stesse cose, quelle cose sono noiose e nessuno le vuole condividere. Quindi, quello che credo sia davvero utile, è scrivere BENE. Si inizierebbero a vedere contenuti buoni, sul serio. Così buoni da generare backlinks naturali, perché il passaparola è la più potente forma di sponsorizzazione. E questo lo sappiamo tutti.

    In conclusione, direi che con il tempo si possono ottenere backlinks ottimi. Il trucco sta solo nel produrre ottimi testi.

    Resto comunque curiosa di scoprire gli esperimenti dei nostri utenti 😉


  • Super User

    Valentina , io credo che i contenuti abbiano avuto sempre la loro importanza. Solo che per un certo periodo alcune "tecniche" hanno funzionato perchè, per la gran mole di pagine che Google deve trattare, ovviamente bisognava dare priorità a quello che apparivano, allora, degli ottimi parametri per classificare i siti.

    Ancora oggi , purtroppo, nonostante Panda Update, ci sono distorsioni e fenomeni in serp sconcertanti : per una key che mi interessava ho scoperto ad esempio che il primo in serp ha solo 5 pagine ( forse 6 ) statiche con testo piuttosto banale e che si vanta di essere il primo per quella parola chiave in vista della vendita di banner.
    Un sito in vita dal febbraio 2011 !

    Ecco "distorsioni" simili mi inducono a pensare che non solo Panda non faccia ancora egregiamente il suo dovere in funzione dei contenuti, ma che ci deve essere in Google ancora tutta viva la problematica di decidere cosa farà da "grande" visto che per adesso è il più "grande" motore di ricerca.

    Io credo che uno dei più grossi impedimenti per il gigante dei motori sia rappresentato dal fatto che le posizioni in serp , spesso, rappresentano per i publisher delle fonti di guadagno ( vedi lamentele di grossi siti che con Panda hanno perso posizione e...licenziato diversi lavoratori perchè sono andati in crisi) : prima di intervenire con il macete per posizioni conquistate magari pagando ottimi SEO ma che sono incapace di produrre "contenuti" , adesso il gigante americano ci pensa due volte, visto quello che è accaduto nei paesi anglofoni con il Panda.

    Il punto invece che hai citato è importante : le "novità" oggi non sono tali.
    Se immagini che una notizia di gossip, ad esempio, viene ripresa in circa 30 minuti da almeno 20 siti italiani, capirai come scrivere contenuti "originali" sia sempre più difficile per alcuni settori.
    A questo punto va ridefinito il concetto proprio di "contenuti originali" : e in questa apparente crisi , vincerà chi si sarà inventato il miglior sistema per proporre contenuti originali in forma diversa e nuova, con un pizzico anche di buon senso.

    Mi spiego : come fai ad essere "originale" e a ottenere l'etichetta di "novità" per un articolo che riguarda un incontro di calcio? Questo come semplice esempio, ma potrei citarne 1000.

    Considerando che Panda ha decimato anche la Long Tail, devi convenire con me che non è solo una questione di "originale" ma anche di "forme" con cui viene proposto un articolo.
    E qui la fantasia potà aiutarci tantissimo.


  • User

    in che senso dici che panda ha decimato la long tail?

    e' evidente che la long tail sta diventando sempre piu' importante. la percentuale di ricerca in long tail fatta negli USA sta aumentando sempre di piu'. e se ci pensi, visto come il web e' pieno di siti, e' anche normale utilizzare la long tail per essere piu' precisi.


  • Super User

    A me sembra che la long tail sia stata tagliata di molto ( se non erro è stato discusso anche qui abbondantemente ) : siti che prima ricevevano dalla "coda" migliaia di visite, ora ne ricevono molto ma molto di meno.

    Poi magari mi sbaglio e non è così, ma in tal senso va la mia impressione, confortata da alcune cose che ho letto anche qui.

    Probabilmente nella "long tail" ci finivano tantissimi risultati "duplicati" nel contenuto per lo stesso sito e quindi si è decimata di conseguenza.
    Almeno credo.


  • Super User

    Ciao bluewebmaster,
    convengo con te. Per rendere un contenuto "nuovo" occorre dargli una nuova forma. Come?

    Evitando termini inflazionati e proponendo soluzioni fresche nel modo di esporre un concetto. Invece di dire "comunicazione a 360°" si potrebbe esprimere la stessa idea in un modo differente, per esempio. Un'alternativa potrebbe essere inserire dei media creati dall'autore, vedi grafici e tabelle, che possano corredare e correlare il testo.

    Piuttosto che mezze paginette di fuffa, riempite solo per far contento Google, mi piacerebbe leggere cose utili. Io sono per "un occhio al motore e un occhio al lettore", sia ben chiaro. Ma bisogna ribilanciare un attimino i pesi. In teoria, copywriter professionisti dovrebbero riuscirci. Ed è per questo (qui apro un argomento spinoso) che un articolo non si può, né deve pagare come fosse fuffa. Lo paghi come fuffa? Fuffa avrai. E dalla fuffa web ottieni solo tassi di conversione inesistenti e frequenze di rimbalzo stellari...

    C'est tout.


  • Super User

    Non credo che il problema sia nella semantica, quanto piuttosto nel fatto che Google conosce benissimo , e anche di più, i "reali" interessi di chi cerca con il suo motore ( in pratica quasi tutti ) e le "modalità" con cui cerca , e in base a questo ( ma non solo ) valuta i contenuti.

    Uno dei veri problemi è che internet ormai è come il west nella corsa all'oro : tutti credono che ci siano le miniere d'oro e quindi tutti si tuffano dentro il ciberspazio, tanto qualcosa ci si ricava sempre ...almeno come barman di un saloon !
    Salvo poi dover necessariamente, come sostenevi tu, produrre "fuffa" perchè le pagine, con qualunque cosa, le devi pur riempire.


  • Super User

    Uhm, sì. D'accordo ma non del tutto.

    Credo invece che la semantica e il linguaggio siano un valore aggiunto. E' stato dichiarato che uno dei parametri che usa il Panda per capire la qualità dei contenuti riguarda anche la sintassi, la lingua e la correttezza grammaticale. Vien da sé, quindi, che oltre a scrivere cose interessanti, occorre saperle scrivere bene. Parlavo di "fuffa" riferendomi sia a contenuti poveri di idee e di informazioni sia a quelli privi di una struttura grammaticale, logico/sintattica corretta.

    Un lettore web non cerca solo testi utili, ma anche chiari. Credo che saperli strutturare al meglio possa essere di grande aiuto.

    A tal proposito segnalo

    interessantissimo video (in inglese).


  • User Attivo

    In tutte le varie discussioni si cerca di capire qual'è l'elemento determinante per il posizionamento, dimenticandosi che invece Google prende in considerazione un insieme assai vasto di elementi.

    Quindi può verificarsi che la carenza di backlink possa venire compensata da un'ottima velocità del server, oppure dei contenuti non perfetti siano compensati da backlink di qualità elevata.

    Non credo alla formula magica per il posizionamento però credo che avere:

    • dominio anziano
    • dominio con keyword
    • buoni backlink
    • buoni contenuti
    • testi scritti correttamente
    • buona velocità del server
    • ....
    • ....

    porti ad avere dei buoni risultati. :?:?:?


  • User

    Secondo me i contenuti servono parecchio ma se il sito non è spinto in alto dalla popolarità data da buoni backlinks sforzarsi di creare pagine di qualità non ha senso... almeno questo è quello che ho capito in anni di test


  • Super User

    Ciao Borealis, io invece credo il contrario. Se si parla di backlink naturali, questi arrivano solo se nel tuo sito o blog ci sono contenuti interessanti, freschi, nuovi.

    Inoltre, credo che il verbo "sforzarsi", quando si parla di creazione di contenuti, non vada bene. Dovrebbe essere un'esigenza, quella di produrre qualità. Non uno sforzo 😉


  • User Attivo

    @valentina83 said:

    Ciao Borealis, io invece credo il contrario. Se si parla di backlink naturali, questi arrivano solo se nel tuo sito o blog ci sono contenuti interessanti, freschi, nuovi.

    Ciao Valentina, credo che dipenda parecchio anche dalla categoria di argomenti trattati dal sito/blog.

    Un sito per hotel credo che faccia molta fatica ad emergere senza una buona dose di backlink.