• User

    regime fiscale per ecommerce

    Salve a tutti,
    vi chiedo gentilmente delle informazioni in merito ad un'attività che vorrei avviare proprio in questi mesi.

    Mi spiego.

    L'attività dovrebbe essere un ecommerce che operi esclusivamente online.

    Da ciò che ho capito, a parte il pagamento dell'inps, circa 720 euro ogni 3 mesi,
    dovrei scegliere il regime fiscale.Con il regime dei minimi, non dovrei fatturare più di 15.000 euro annui compresi di IVA. Pensavo che se dovessi fatturare così poco, non avrebbe senso neanche aprirla :-).

    Stavo ,proprio in questo momento, facendo i conti e scegliere il prezzo preciso di alcuni articoli che vorrei vendere, mentre per il regime dei minimi questo mi consente di levare il 20% per avere il netto, quindi il vero guadagno pagandoci anche le tasse, nel caso di un altro regime questo non mi è chiaro.

    io vi chiedo, che regime dovrei scegliere ?

    Soprattutto, come dovrei calcolarmi per avere il vero guadagno su articolo ? Devo levare il 20% di iva e poi ?

    Ipotizzando che io venda il mio articolo 10 euro, levandoci 2 euro di iva, quanto ancora dovrei levare per avere il vero guadagno ? Per me è importante saperlo perchè il prezzo lo scelgo esclusivamente in base al mio guadagno.

    Grazie, spero in un vostro riscontro!

    Cordiali Saluti.

    V.g


  • User

    Salve,
    scusate ho scritto una castroneria, i 15.000 sono 30.000, a questo punto forse è davvero conveniente.Quindi posso pensare che se io faccio una vendita al dettaglio di 10 euro compreso di iva, se io voglio sapere il mio guadagno netto pagandoci le tasse, devo fare 10 - il 20% quindi 8 euro ? Queste 8 euro sono già tassate, vero ? Non subbiscono altre tassazioni ?

    A questo punto, vorrei chiedervi, se dovessi superare i 30 mila euro ? cosa succede ?

    Spero in un vostro riscontro.


  • User Attivo

    Salve,
    direi che lei ha bisogno documentarsi un po prima di intraprendere l'attività. Provi a guardare i vecchi post su questo stesso forum, ci sono già tutte le rsposte che cerca. Poi ne parli con un commercialista perchè non credo voglia gestire l'attività senza aiuto. Saluti


  • User Attivo

    Nel regime dei minimi (che presto sarà sostituito da un nuovo regime agevolato tutto da definire) l'Iva non viene applicata, e l'aliquota del 20% rappresenta l'imposta sostitutiva dell'irpef.
    In pratica in questo regime fiscale la tassazione, in estrema sintesi, è la seguente:

    ricavi - costi (compresi i contributi inps) = reddito

    tassazione = 20% del reddito

    Saluti


  • User Attivo

    Aggiungo che per approfondire l'argomento concordo con Studiocommercialista nel suggerirle di documentarsi, per esempio leggendo i numerosissimi post su questo forum e di affidarsi ad un consulente di fiducia.

    Ritengo ben fatta la guida dell'agenzia delle entrate, visionabile andando sull'home page e selezionando Guide fiscali.


  • User

    Ciao, grazie della risposta.

    Per capire meglio, se volessi capire quanto pago di tasse su ogni pezzo venduto, se lo vengo 10 euro + iva, ed ho costi per 5 euro +iva.Devo pagare il 20% su 6 euro, no ?

    Fatto questo, ho il ricavo su un singolo pezzo venduto, dico bene ?

    Il mio commercialista mi ha anticipato al telefono che l'inps non è necessario, e qui inizio a fidarmi poco, perchè ho sempre letto su internet che si deve sempre e comunque pagare.

    alla mia replica che era necessario pagarla, mi ha detto che ci sono delle fasce più basse rispetto ai 2600/2800 euro di cui io ero a conoscenza.

    Altra cosa, visto che io penso di superare i 30.000, lui mi ha anticipato che c'è un regime che arriva a 45.000 cosa comporta ?

    Spero in un vostro riscontro.

    Cordiali Saluti.


  • User Attivo

    Se lei è anche dipendente a tempo pieno può non iscriversi all'INPS altrmenti l'iscrizione (e il pagamento dei contributi minimi) è obbligatoria. Non conosco regimi che arrivino a 45.000 euro. Saluti


  • User

    Salve,
    adesso ho le idee molto più chiare, sono stato da un commercialista che mi ha spiegato tutto.

    Il problema è la vendita in altri stati, mi ha detto che si deve informare.

    Vendendo senza iva, non sapeva come si poteva gestire la vendita ad esempio in Inghilterra.

    Il mio business volevo farlo in Germania, spagna, francia, inghilterra ed italia, ovviamente rimanendo nel regime dei minimi.

    Dal mio incontro con lui, quello che mi ha maggiormente colpito è i'inps.Da ciò che ho capito con il regime ordinario, dovrei pagare, indifferentemente dal mio utile circa 700 e qualcosa ogni 3 mesi, mentre nel regime dei minimi pagherei circa il 26% sull'utile, come inps.

    Quindi se non ho utile, non pago inps.

    A questo punto però non vorrei togliermi la possiblità della vendita all'estero, però vorrei adottare sempre il regime dei minimi.

    Cosa dovrei fare ?

    Qualche consiglio?

    Cordiali Saluti.


  • User Attivo

    Se sei dipendente full-time puoi richiedere l'esonero dei contributi Inps, altrimenti dovrai pagarli, indifferentemente dal regime contabile a cui aderisci. I contributi ammontano a € 2.900 annui da pagare in quattro rate, più € 88 di diritto annuale da versare alla camera di commercio. Quel 26% di cui parli non c'entra assolutamente nulla con l'e-commerce. Se vendi all'interno Ue puoi aderire al regime dei minimi. Da Gennaio 2012 la tassazione nel nuovo regime dei minimi sarà al 5%. Ci sono delle condizioni da rispettare per aderirvi.


  • User

    salve,
    rimango sempre deluso da questo discorso dell'inps.é una spesa che si aggira a 220? al mese, che per un ecommerce, non sono pochissime.

    Risulterebbe come costo aziendale ?
    E' ammortizzabile in qualche modo ?

    il consulente mi ha detto che c'è la possibilità di superare i 30.000 euro fino a 45.000.
    Mi ha detto che se per un anno la cifra supera i 30000 ma non i 45000, non succede niente, l'anno prossimo sarei sempre nel regime dei minimi, senza problemi.

    Visto che la boiata che mi ha riferito riguardo il pagamento dell'inps del 26,6% sull'utile, mi aspetto di tutto.

    Spero in un vostro riscontro

    Cordiali Saluti.


  • User Attivo

    Il limite per rimanere nel regime dei minimi è 30.000€ annui. Se superi tale limite ma rimani al di sotto dei 45.000€ perdi i requisiti per rimanere nei minimi dall'anno successivo. Se superi i 45.000€ perdi i requisiti nell'anno in corso.


  • User Attivo

    Le vendite in Europa non rappresentano esportazione, quidi si possono tranquillamente fare nei paesi citati. Anzi i minimi sono esclusi dalla compilazione ed invio del modello intrastat sulle vendite (non sugli acquisti). Comunque per i dettagli del nuovo regime dei minimi occorre attendere qualche mese. Saluti


  • User Attivo

    Le vendite Ue a soggetti titolari di p. iva vanno inseriti nei mod. Intrastat.


  • User

    Continuo ad importunarvi 🙂

    Quando si parla di inps, devo pensarla come spesa aziendale ?

    quando farò ricavi - spese, per ricavare l'utile, l'inps sarà una spesa ?

    Pensandola così, posso definirlo con un ammortamento, del 20% ?

    Quindi la spesa reale dell'inps sarebbe inferiore del 20% con un utile maggiore di 0.

    Spero di non aver scritto troppe stupidaggini.

    Cordiali Saluti.


  • User Attivo

    In regime dei minimi i contributi Inps si deducono dal reddito su cui calcolare l'imposta.


  • User

    scusami, ma così non lo capisco, potresti spiegarmelo con parole più semplici ?

    mi avete detto che deve necessariamente pagare 2900 euro annui, questi costi se possono essere detratti come spese, vengono ammortizzati ?

    Non lo capisco

    cordiali saluti


  • User

    ok dopo aver studiato un pò cosa significa detrazione e deduzione, ho capito quanto mi avevi scritto 🙂

    Grazie.