• User Attivo

    Chiacchierando a tavola....

    Le migliori decisioni, così come le peggiori, si sono sempre prese a tavola.
    E...... dalle chiacchiere davanti alla "libagione" di un buon bicchiere di vino nascono anche dubbi che poi potrebbero non essere.

    L'argomento di ieri sera è stato:

    le dita - i diti.

    Le dita come insieme di una mano, i diti nella loro singolarità ed unitarietà.

    Or dunque caro e generoso amico leonov è corretto usare le dita così come i diti o...... come tuo solito ci foraggerai in altro modo con la tua onniscienza? Grazie. 🙂


  • Consiglio Direttivo

    Sempre troppo buono, Acconto. 🙂

    "Onniscienza", tra l'altro, è prerogativa esclusiva della divinità (per chi crede in un Dio, o in un pantheon), dunque lontana per definizione dalla specie umana; grazie comunque per la benevolenza e la fiducia. 🙂

    L'interpretazione fornita da Acconto è sostanzialmente corretta: l'uso del plurale i diti è lecito quando ci si riferisca ai singoli elementi (come nella frase 'alcuni operai destrimani sono facilmente soggetti alle fratture dei diti indici'), mentre per l'accezione collettiva la forma corretta è le dita (come in 'ammiro le dita della sua mano', tutte insieme prese come unità indissolubile).

    Attestato anche un plurale antico le dite sempre femminile, di uso raro, quasi scomparso.

    La forma plurale maschile i diti con significato collettivo ('detesto i diti della mia mano' intesi tutti insieme, e non solo i diti medî o i diti pollici) è invece di tradizione popolare, essenzialmente scorretta; la sua penetrazione nell'uso quotidiano è dovuta, oltre allo sconfinamento del dialetto nella lingua ufficiale, per lo più alla fama donatale dal Paolo Villaggio in seno alla saga letteraria e cinematografica del Ragionier Ugo Fantozzi.

    Piccola curiosità per concludere degnamente l'intervento: ricordiamo, visto che siamo in tema, i nomi delle dita (o meglio dei diti):

    – della mano: Pollice, Indice, Medio, Anulare, Mignolo;

    – del piede: Alluce, Illice (o Melluce), Trillice, Pondolo (o Pondulo), Minolo (o Mellino).

    Va precisato tuttavia che i termini della seconda serie non hanno carattere ufficiale – in ambito medico si usano solo le forme Alluce o Primo Dito, poi rispettivamente Secondo, Terzo, Quarto e Quinto Dito del piede.

    :ciauz:


  • User Attivo

    🙂 Grazie.

    Dalla penetrazione nell'uso quotidiano oltre allo sconfinamento del dialetto nella lingua ufficiale debbo dirti che:

    "criju ca no ti curchi a sira pemmu ndi dici sti cosi" = "non dormi la notte per trovare queste spiegazioni".
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    Grazie di nuovo ed alla prossima "libagione"
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