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- Article marketing sarà colpito dal Google ?Farmer? Algorithm
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Quindi l'article marketing è condannato a fare una fine simile a quella delle directory dei siti? Il suo peso sarà quello?
Siete tutti d'accordo o ci sono voci discordanti?
Quali saranno le 5 risorse per aumentare la link popularity che usciranno indenni dal Google Farmer Algorithm visto che mi sembra che l'article marketing sarà il più colpito?
Io provo a dire la mia:
- Blog aziendali su dominii diversi dal sito?
- Social Media viralità attraverso ReTweet, like e altro?
- Network di siti?
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Dire che l'article marketing verrà colpito è errato, visto che al massimo vengono colpiti i siti dove sono pubblicati gli articoli.
Ma l'article marketing che funziona per me non è quello su siti di article marketing ma quello su siti attinenti al settore del sito da spingere e con una buona qualità che quasi sicuramente non subiranno la penalizzazione, quindi l'article marketing non verrà penalizzato
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Certo, i guest post oppure i backlink spontanei nati da contenuti di qualità sono la cosa migliore. Ma ci sono alcuni settori, nei quali le persone sono piuttosto pigre nello scrivere blog oppure non sono in grado di farlo perché non sono degli appassionati di internet/blog/etc.
Non sempre ci sono testate e/o blog che possono fare guest post oppure post: inoltre (ma questo secondo me esula un pochino da tematiche SEO) si creeranno sempre più post a pagamento (non dichiarato) con il crescente rischio di penalizzazione.
Quindi come si modificheranno le tecniche per ottenere backlink?
- Avranno meno senso i siti di article marketing [vedi lista di GiorgioTave]?
- Saliranno di importanza i siti di** Comunicati Stampa** per cercare di ottenere backlink?
- Saliranno di importanza i blog aziendali, non solo per motivi di marketing, ma per recuperare backlink su articoli di valore editoriale?
Quindi la tua classifica è la seguente?
- Testate di settore che parlano di specifiche realtà?
- Guest Post?
- Blog aziendali su dominii diversi dal sito?
- Social Media viralità attraverso ReTweet, like e altro?
- Network di siti?
Mi sembra un gran cambiamento nelle tecniche per ottenere link popularity. O sbaglio?
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Personalmente non ho mai considerato molto importanti i siti di article marketing per il semplice fatto che quasi sempre non portano link di qualità, di conseguenza valgono poco secondo Google, quindi non mi preoccupo se perdono valore quei link visto che il loro valore era già parecchio basso
Comunque secondo la tua lista considero importanti le prime 3 voci, per la 4° ancora sono stati effettuati troppi pochi test (e soprattutto le cose cambieranno in poco tempo IMHO)
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E quando non ci sono testate di settore come fai? Ne crei una? (non è uno scherzo, pensavo a network di siti)
Enrico
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Se non c'è niente del settore non dovrei avere problemi a rankarmi per le keywords che mi interessano (considerazione non del tutto corretta per settori del tutto industriali ad esempio dove ci sono siti di aziende ma non blog o altri siti che ne parlano, ma questa è un'altra cosa).
Sui network personalmente non mi esprimo perchè non ho esperienze dirette sul loro funzionamento effettivo, e se non sono costruiti come si deve non portano risultati positivi.
Comunque io mi riferisco ai puri siti di article marketing generalisti, un comunicato stampa si può pubblicare/inviare e potrebbe essere pubblicato da testate giornalistiche online di un buon livello.
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Il fatto è proprio sulla considerazione tra parentesi che tu fai. Facciamo questo esempio: sito web dedicato alla produzione e vendita di artigianato tirolese. Target: persone che "usano" internet non con l'entusiasmo bloggante e socialmediante di un ventenne, ma con la apatia di un 40enne (lo so: è generica e superficiale come analisi ma per gli scopi del post va bene).
Ha dieci concorrenti e zero blog e testate del settore.
Fino a ieri poteva aiutarsi con l'ottimizzazione dei testi e delle strutture interne al sito, l'anzianità di dominio, il suo blog interno e un po' di article marketing che lo fa spingere su determinate keyword.
Da domani? Forse siti dedicati al settore. Ma mi chiedo: se vai nella Liste di GT trovi dei siti di Article Marketing dedicati allo Shopping. Saranno colpiti anche loro dal Google Farmer?
Non lo so: ho come l'impressione di farmi troppi problemi. Che ne dici?
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Diciamo che è inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta
Comunque se non c'è proprio niente di settore che mi da link non ce l'hanno neanche gli altri non credi? (a meno che non se lo creino)
In determinati casi i contenuti e l'ottimizzazione on-page secondo me sono meglio
Per vedere se saranno colpiti bisognerà aspettare visto che sono stati colpiti anche siti che non sono di bassa qualità, quindi non si sa di preciso cosa possa fare questo algoritmo
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@Gibbo89 said:
Comunque se non c'è proprio niente di settore che mi da link non ce l'hanno neanche gli altri non credi? (a meno che non se lo creino)
In determinati casi i contenuti e l'ottimizzazione on-page secondo me sono meglio
Certamente l'ottimizzazione onpage è ottimale, soprattutto facendo dei link interni tra blog, schede prodotto e altro, con keyword varie negli elementi title. Purtroppo però - a parità di backlink - può pesare l'anzianità del dominio, il fatto che alcuni dominii abbiano la keyword nell'url, altri parametri di google e ... blog esterni.
Nel senso che ho notato che alcuni siti usano degli (a volte "orribili") blog su altre piattaforme e quello li vale come link esterno (credo). Anche se penso che Google riesca prima o poi a capire che appartengono alla stessa realtà.
In quel caso un po' di article marketing dovrebbe aiutare. A me piace la correttezza, per cui non ci vedevo nulla di male se si fanno dei testi corretti, che danno informazione, messi in siti di article marketing settoriali (p.es shopping per l'esempio di cui sopra mi sembra giusto) e magari al limite del comunicato stampa.
Il punto è che non vorrei che questi siti siano depotenziati così come è accaduto per le directory.
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Il problema dipende dai contenuti che sono su questi siti di article marketing.
Spesso troppe persone scrivono 1 articolo e lo pubblicano su 10 siti di article marketing, in questo caso Google andrà a penalizzare i siti di article marketing.
Se un sito di article marketing fa un controllo preventivo o comunque cerca in un qualche modo di avere pochi contenuti duplicati dubito che verrà penalizzato (anche se si sa ancora troppo poco di questo nuovo aggiornamento all'algoritmo)
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Per quanto riguarda il caso di un blog: mi confermi o meno una cosa?
Se una persona prende un blog sotto libero e lo usa come blog aziendale gli passa PR e Trustrank fino a quando google non se ne accorge e in tal caso non gli passa più pagerank.Io so che se uno prende domini differenti e li tratta sotto Google Webmaster Tools, Google capisce che fanno parte della stessa persona.
Non so come faccia a capire se uno usa un blog esterno: probabilmente dalla percentuale di link allo stesso dominio.
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In quel caso secondo me conviene fare un blog sullo stesso dominio in modo di spingere direttamente il sito "dall'interno" IMHO
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Ehm! non ho capito
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Nel senso creare del contenuto direttamente sul sito da spingere
Molto meglio così che creare un blog esterno dove tutti i link che escono rimandano al sito da spingere (Google non li vedrà come importanti quei link)
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Ciao Gibbo89
E' questo che intendi?
Se il sito da spingere è una categoria di un catalogo prodotti online e il blog è in un dominio di terzo livello (blog . catalogorpodottionline . etc)
Nelle categorie posso inserire del testo, ma devono essere principalmente presenti i link alle schede prodotto: secondo me li c'è una moderata presenza di contenuti (immagini e titoli prodotti) e molti cambiamenti dovuti agli avvicendamenti di prodotto. La pagina non è quindi ferma da anni.
Il blog serve a creare testo descrittivo e promozionale delle categorie e link con ancore diverse alle categorie prodotto.
Questo aiuta, ma non sempre consente di avanzare dominii più anziani.
Magari tu intendevi un'altra cosa
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innanzitutto non creerei un sottodominio siccome il dominio ed il sottodominio sono del tutto indipendenti (quindi non vengono spinti a vicenda),
Il blog lo metterei direttamente nello stesso dominio da spingere.
Comunque il mio del blog è un'esempio di creazione contenuto, quello che intendo io è che secondo me dove c'è poca concorrenza il contenuto incide ancora di più.
Poi logicamente un po di backlink non fanno male, ma se non sono fatti su siti di settore e così generalisti come i siti di article marketing per me non spingono più di tanto
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Bravo Gibbo, stai dispensando perle di saggezza
Verissimo quanto dici sui siti ospitanti articles...verranno penalizzati, ma non verranno ovviamente penalizzati i siti che ricevono link da tali siti. I link non fanno mai male, fa male non averne un buon concentrato o averli da farm. Non è vantaggioso averli di cattiva qualità, ma non è dannoso. Su quanto detto, io penso invece sia meglio mantenere distanti i blog che linkano dal sito che beneficia del link. Per esperienza con Google più si è distanti meglio è, si fa ogni giorno (giustamente :-)) più intelligente...LOL
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Se per article marketing intendete l' attività di spam spesso così interpretata in italia, verrà penalizzato, poco più di quanto è già penalizzato (per penalizzato intendo ovviamente inutile).
Se invece si intende l' articolo o il comunicato stampa originale ben scritto, ovviamente inedito ed originale, non credo che Google vorrà penalizzarlo, semplicemente perchè non ne vedo il motivo. Un buon comunicato di un' azienda è per Google, un' informazione, un contenuto. Perchè penalizzare questo genere di siti?
Pensate ad un futuro in cui le aziende non comunicheranno più attraverso appositi network di informazione? No, non ci credo....
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@orangewebstudio said:
Se invece si intende l' articolo o il comunicato stampa originale ben scritto, ovviamente inedito ed originale, non credo che Google vorrà penalizzarlo.
Concordo in pieno, non ne ho il minimo dubbio.
Aggiungo solo che oltre che originale e "ben scritto" dovrà essere pubblicato su un sito ad alta qualità. Meno pubblicazioni insomma, ma di maggior valore.Valerio Notarfrancesco