• User Attivo

    Ciao LaBussola,

    grazie per il tuo intervento particolareggiato. Ti rispondo per presentarti due ulteriori punti di vista:

    a mio avviso molto dipende da chi e cosa linki, e questo mi pare ovvio. Non parlo di linkare siti spam, ma di linkare siti di una qualità superiore. Se io mettessi nel footer diciamo 30 links (una quantità enorme) a siti quali: Wikipedia, Facebook, Twitter, Repubblica .it, siti istituzionali ecc, pensi verrei penalizzato? Non credo. Io penso che il problema sia sempre a monte: non conta dove tu metta il link; non è importante se tu metta o meno testo intorno al link e non ha rilevanza nemmeno il fatto se si tratti di un network più o meno chiuso, ciò che conta è la qualità dei siti che linki.

    Concordo quando parli di "settori" e suddividi il tuo ragionamento in questo modo. Se io linkassi siti personali (mariorossi .it - giorgioverdi .com) sarebbe evidente un'influenza irrilevante per Google: cosa sto manipolando? Se invece linkassi - hotel roma - allora andrei a manipolare un settore altamente competitivo.

    Tornando alla directory, che rappresenta una "case history" interessante. Ecco un sito che linka dalla home page:

    teknologia .it

    un sito senza contenuti propri e con tanti bei link verso... altri siti del network.

    Guarda un altro sito linkato dalla home page:

    carteprepagatericaricabili .it

    a parte il fatto che a mio avviso ha troppe parole chiavi, ma nota, per favore, un particolare "simpatico":

    il testo in alto, ovvero quello sopra l'elenco della banche, è uguale, identico, a quello che sta sotto. A me non sembra un sito molto "amico" dei motori di ricerca, per non parlare del primo che ti ho segnalato. Ecco, a mio avviso, da dove ha avuto origine questo problema.

    Mi permetto infine una osservazione sui quality rater: considero questi un mezzo mito seo, e ti spiego il perché sono giunto a questa conclusione. Qual è la cosa che Google odia più di ogni altra? La vendita di link testuali. Ebbene, ecco uno dei tanti siti che apertamente offrono questo servizio, organizzando un vero network per tale scopo:

    teliad .it

    indicizzato e con pr, 3! (Vende link senza nofollow, sia chiaro, leggete pure, si parla di "link building".). Cito dal sito:

    "Teliad tratta esclusivamente semplici link testuali che risultino rilevanti per i motori di ricerca. Da teliad non si riceve pertanto alcun codice PHP o similare e si procede a inserire i link testuali prenotati tramite la nostra rete, nella maniera usuale."

    Ecco, mi chiedo: quanto difficile sarebbe per Google trovare e punire questi siti completamente inutili, privi di contenuti e dannosi? Voglio dire: ci sono centinaia di migliaia di siti che fanno spam, ma non è facile individuarli e, comunque, spesso presentano contenuti utili. Nel caso appena esposto, invece, abbiamo dei siti che, data la loro natura, si possono individuare senza problemi con pochi minuti. Perché non vengono bannati?

    La mia ipotesi: il 99% dei ban (o, forse, anche il 100%) avvengono per via algoritmica. Questo avrebbe senso, altrimenti tutta la situazione apparirebbe profondamente illogica. Imaginati un attimo nei panni di Google: come potresti tollerare una simile situazione? Solo in un caso, potresti, ovvero se per te fosse più idoneo (e consigliato) ridurre al minimo l'intervento manuale, per una serie di ragioni che potrai facilmente intuire. Grazie per il confronto.

    P.S. quel sito ha pure i sitelinks... grottesco!


  • User Attivo

    EDIT: dopo tutto ciò che ho scritto, aggiungo una cosa ancora più strana. Questo sito:

    teknologia .it

    ha invece pr 3, ed ha gli stessi link della directory, con la differenza che non ha contenuti.


  • Moderatore

    Non capisco per quale ragione l'ultimo sito che hai citato, quello che organizza campagne di link building, dovrebbe essere penalizzato.

    Google penalizza chi viola le sue linee guida, perché deve pulire la serp dai siti di scarsa qualità. Se A vende link a B, è possibile che i due siti vengano puniti; ma perché bannare il sito C che ha semplicemente organizzato lo scambio?
    Se un utente cerca "sevizi linkbuilding" deve trovare una serp vuota? Se cerca informazioni su come creare doorways?

    Certo però che se cerco "hotel roma", voglio che i primi risultati siano pertinenti e che non ci sia in prima posizione un sito di bassa qualità, arrivato dove è arrivato manipolando il grafo dei link.

    Concordo con te che gli interventi manuali siano contenuti il più possibile e che la maggior parte delle penalizzazioni avvenga per via algoritmica, ma rimango convinto che quello dei quality rater non sia un mito.

    Ad ogni modo non è da escludersi che affidarsi ad un network noto per la vendita di link testuali sia molto pericoloso proprio perché Google potrebbe scoprirlo con più facilità rispetto alla compravendita organizzata indipendentemente.

    Sul motivo per il quale non tutti i siti del network sono stati penalizzati con l'azzeramento del PageRank, valgono ancora tutte le considerazioni del mio post precedente.


  • User Attivo

    @LaBussola said:

    Non capisco per quale ragione l'ultimo sito che hai citato, quello che organizza campagne di link building, dovrebbe essere penalizzato.

    Quel sito è vuoto, ha soltanto links e basta. Qui nessuno ha venduto links, si tratta di un evidente (almeno secondo la mia Sindacabile opinione) network penalizzato, con l'aggravante di siti di scarsa qualità.

    Se la directory è stata penalizzata per quei links nella home page, pur avendo contenuti, perché quel sito che ha gli stessi links ma zero contenuti avrebbe dovuto salvarsi?

    Cercare "come creare doorways" è un conto, è "cultura", informarsi, capire, idem per "link building". Un sito che fa da tramite per vendere links, non dà nessun servizio utile (secondo il ragionanento di Google), anzi, crea un danno.

    I quality rater esistono, infatti ho detto "mezzo mito" perché ritengo che facciano ricerche e basta, per aiutare la messa a punto di altri algoritmi, ma non fanno penalizzare nessun sito, e se lo fanno, avranno fatto penalizzare lo 0.0001 % dei siti.

    Volendo essere invece più fantasiosi, possiamo pensare a campanelli di allarme in grado di scattare quando si tenta di manipolare le query a più alta resta.

    Questo è giustissimo, infatti non c'è certezza riguardo le mie teorie.


  • Moderatore

    Ovviamente nella SEO ci sono parecchie cose sulle quali non si hanno certezze: penso che discutere su questi aspetti un po' bui sia molto interessante.

    Forse prima non ci siamo capiti.

    Ovviamente non mi stupirei se pure gli altri siti del network perdessero PageRank, tra le altre cose non sono neanche in grado di sapere se questo è successo oppure no. In ogni modo è evidente che Google non è in grado di penalizzare tutti quelli che se lo meriterebbero, ma lo trovo piuttosto normale.

    La mia analisi però si riferiva al sito che svolge i servizi di linkbuilding teliad: secondo me penalizzarlo non avrebbe senso perché offre semplicemente un servizio legale a chi ne ha bisogno. Trovo razionale che Google lo presenti trai risultati di chi cerca proposte per la linkbuilding ed eventualmente che punisca chi poi decide effettivamente di barare.


  • Community Manager

    Posso aggiungere una cosa che in passato capitava spesso: un bug di Google 🙂


  • User Attivo

    @LaBussola said:

    discutere su questi aspetti un po' bui sia molto interessante.
    Forse prima non ci siamo capiti.

    La mia analisi però si riferiva al sito che svolge i servizi di linkbuilding teliad:

    Sì, è stato un mio errore di distrazione, scusa, ora è tutto chiaro, ma trovo il comportamento di Google contradditorio: io vendo un link (1) sul mio sito e mi abbassi il pr, un sito che ne fa da intermediario a migliaia no. Insomma: mettiamo in galera il piccolo pusher, e lasciamo la Cupola libera.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Posso aggiungere una cosa che in passato capitava spesso: un bug di Google 🙂

    Grazie, Giorgio, ma quanto duravano in passato? ci avevo pensato anch'io, ma ora è quasi un mese.


  • User Attivo

    Posso aggiungere una cosa che in passato capitava spesso: un bug di Google

    Quindi anche google ha dei bug, non è così perfetto come cercano di farci credere.
    Se fosse così, se la directory è così grande ed importante possibile che chi gestisce il sito non abbia segnalato a google dell'errata penalizzazione e che google non sia intervenuto? Oppure la penalizzazione è giusta. Dubbio amletico.
    Ciao


  • Community Manager

    @Web Hunter said:

    Grazie, Giorgio, ma quanto duravano in passato? ci avevo pensato anch'io, ma ora è quasi un mese.

    Duravano per tutto il periodo di non aggiornamento del Pagerank 🙂


  • User Attivo

    Grazie, Giorgio 🙂 . Segnalo che da un paio di giorni la directory dà errore 500.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Duravano per tutto il periodo di non aggiornamento del Pagerank 🙂

    Ciao Giorgio,

    ipotesi purtroppo decaduta, visto che è rimasta a pr zero anche dopo il recente export del PageRank. E' proprio un azzeramento voluto per scoraggiare un link building di un network forse "chiuso", o perlomeno "spinto". 🙂


  • User

    Io gestisco una directory che con l'ultimo aggiornamento google ha aumentato il Pr a 2. Quindi non credo che google penalizzi le directory.
    Ovviamente siti scadenti fatti solo per mettere adsense o per guadagnare sui casino non li accetto mai, magari loro hanno fatto questo sbaglio..


  • User Attivo

    Directory con home a 4, rimasta invariata. Però siamo molto selettivi, al limite della paranoia, e Google ci ha sempre trattato bene. Ossia... eravamo a 5 qualche anno fa, ora sempre inchiodati a 4, senza muoverci.

    L'unico problema è che del pr non c'importa nulla...

    Penso sia la penalizzazione di qualche quality rater...


  • User

    Sei il gestore di Xdirectory?


  • User Attivo

    Parli con me?
    Io no! [*****]
    :ciauz: