• User

    Ragazzi ho creato il gruppo si Facebook si chiama
    Appello a tutti gli articolisti: difendiamoci con una battaglia culturale
    iscrivetevi e dite la vostra... dobbiamo coinvolgere tutti..


  • User

    Iscritto...

    ma tu hai un'idea delle mosse da fare? Oltre al gruppo su facebook, intendo...

    intanto: BUON NATALE A TUTTI!


  • User

    Ciao bhè la mia idea è innazitutto quella di coinvolgere il maggior numero di persone. Parlavo di movimento culturale in questo senso: convincere tutti a non accettare tariffe chre vadano al di sotto del prezzo base (per altro ancora da stabillire).
    Io ero un pò restia al fatto di FB proprio perchè cercavo persone consapevoli e ho paura che FB possa mantenersi ad un livello superficiale...
    Ci sarebbe l'idea di creare un sito organizzato in un certo modo: ma credo che siamo ancora pochi...
    Vorrei che anche su FB la discussione si mantenesse allo stesso livello del forum... Qui ci sono state proposte interessanti.. ma vorrei discutere con tutti dei passi da fare..
    Sto pensando di stilare un documento che possa essere una base per "CERTIFICARE" in qualche modo l'eperienza e la qualità dell'articolista..
    Ma il mio primo e grande interesse è quello di far aderire al progetto il maggior numero di persone possibile e iniziare una politica di cambiamento di atteggiamento e mentalità... Chi aderisce deve convincersi che è importante non accettare proposte a prezzo stracciato....

    Se tu hai altre proposte io sono qui.. pronta ad accoglierle.. Adesso queste feste non ci aiutano.. 🙂 Nel senso che mi sembrava fuori luogo dare il via ad una discussione oggi..

    Buone Natale anche a te....


  • User

    Buon Natale a tutti.....


  • User

    beh.. dico la mia a costo di sembrare un pesce fuor d'acqua

    Si farebbe molto piu profitto se invece di avere articolisti
    che vendono la propria conoscenza per 4 spiccioli, avessimo
    autori di prodotti, ebook, e infoprodotti di qualità che
    aiutino sul serio la gente a risolvere problemi e a migliorare
    la qualità dell'informazione

    Questo è il mio punto di vista

    E' lo stesso motivo per cui a parità di traffico
    con 1000 visitatori unici fai gli spiccioli con adsense
    rispetto all'avere una newsletter e un prodotto a basso
    costo che converte bene in vendite, oppure se anche fai
    lead generation, anche se certo non è per tutti

    Molti webmaster non capiscono questo,
    c'è chi di marketing non vuole saperne
    e allora il problema, mi dispiace ma è nella mentalità
    troppo all'italiana, e poco pratica

    Un buon natale a tutti

    Valerio


  • User Attivo

    @el3um4s said:

    ...
    Complimenti per i tuoi interventi; però devo dire che non sono d'accordo con il discorso di natura sociale.

    @valerius82 said:

    ...
    Ti quoto in pieno. Come ho già detto, ho poca fiducia che questo moviemnto sociale abbia i frutti sperati. Se un giorno non ci saranno più articolisti disposti a scrivere per le cifre attuali, semplicemnte il business dei blog con AdSense morirà.

    Un articolista può anche possedere tutte le caratteristiche indicate da el3um4s ma per i webmaster avviare questo business investendo più di ciò che fanno oggi, non sarebbe conveniente e sarebbe troppo rischioso e quindi finirebbero col non investire più in questa attività. Rimarrebbero in piedi solo le strutture già affermate.

    Ho proprosto una mia soluzione ma nessuno mi ha ancora spiegato il perchè sia sbagliata: perchè non invertire i ruoli? Perchè non può essere l'articolista ad avviare il business e cioè investire per avere la struttura (sito, blog o quello che è) e la consulenza del webmaster?

    Mi sembra che tutti facciano bei discorsi ma nessuno si vuole assumere mai nessun rischio: questa per me è la cosa brutta.

    Chi vuole fare una cosa per passione la faccia gratuitamente. Chi la vuole fare per un profitto, allora la faccia in maniera professionale, la progetti e poi la implementi impegnando il capitale necessario.

    La via di mezzo ovvero lo faccio per passione ma se poi ci guadagno qualche euro non c'è niente di male, è inaccettabile, sia intellettualmente che nei fatti.


  • User

    Caro Gendif
    mi sembra che tu voglia "forzare" un processo naturale.. Ciò che dici potrebbe essere giusto per chi vuole cimentarsi nella creazione di un sito, per chi vuole comprendere alcuni meccanismi, ma mi sembra assolutamente assurdo stabilire una specie di regola generale per cui l'articolista deve per forza consultare un webmaster e non può invece scegliere di scrivere e basta e allora scusa i giornalisti della carta stampata che devono fare? diventare editori?
    Chi vuole fare il giornalista televisivo, deve possedere una propria rete? E' un discorso che secondo me ha molta meno concretezza dell'iniziativa di un gruppo di articolisti che vogliono sollevare e risolvere un problema.
    L'attore non deve per forza essere anche regista.. cosa significa?
    Quello di valerius82 mi sembra invece un intervento che sa di "vuoto"..
    Invece di limitarvi a esprimere un vostro desiderio. fate proposte concrete affinchè le vostre idee possano realizzarsi...

    E' vuoto e sterile limitarsi a dire le cose come "dovrebbero essere", ma invece bisognerebbe fare proposte su come si potrebbero cambiare....

    Sono discorsi assurdi i vostri.. leggere che "se gli articolisti non verranno più pagati così poco il mercato morirà" è tremendo...

    Ai tempi della schiavitù erano molti quelli che dicevano che una volta abolita la schiavitù sarebbe morto il mercato del cotone...
    Intanto morivano gli uomini...


  • User Attivo

    Ciao, ci tengo a fare una premessa: mi piace molto il confronto perchè credo sia la strada migliore per migliorare la propria mentalità. Purtroppo dialogare attraverso lo schermo può far sembrare i toni duri quando magari non lo sono.

    Questa premessa per dire: tu vuoi paragonare gli articolisti ai giornalisti? E' vero che siamo in Italia, dove molti giornalisti lasciano il tempo che trovano, ma il paragone non si può fare. Se uno ha le capacità per fare il giornalista, credo che faccia il giornalista non l'articolista.

    Detto questo, faccio un discorso più concreto visto che appaio come "tutto fumo e niente arrosto" (anche se io dire il contrario, ovvero che sono troppo concreto): al di là di ogni discorso morale, etico, sociale, se c'è scopo di lucro, bisogna necessariamente agire con una mentalità adeguata.

    Un giornale basa il suo profitto sulla pubblicità, sugli acquisti e, in alcuni casi, anche sul supporto dello Stato.
    Un blog solo sulla pubblicità e finchè non diviene veramente importante, solo su quella di AdSense che non da certezze. Infatti un inserzionista che compra uno spazio sul blog per un certo periodo di tempo, ti da la certezza di un profitto. Con AdSense non c'è nessuna certezza.

    Quindi contesti diversi che non si possono confrontare ovvero per come si struttura un giornale, non ha senso che sia un giornalista da solo a fondarlo. Per il blog invece il problema non si pone.

    Il discorso dell'attore e del regista non è proprio pertinente, perchè nessuno dei due sono il fondatore del business (lo sono le case produttrici).

    Il punto più importante è valutare il business. Sia parla di guadagnare dei soldi e quindi bisogna fare una valutazione fredda del contesto.

    Senza AdSense tutti questi blog, siti e forum non esisterebbero perchè sono inutili. Mi spiego: per chi è interessato e/o appassionato e/o lavora nel campo della SEO, bastano il forum GT, webmarketingforum e il tagliablog, anzi sono già troppo. Perchè i contenuti sono scritti da chi ha una preparazione vera e/o un'esperienza sul campo, e il tutto è portato alla massima potenza dai commenti. Tutti gli altri siti, blog e forum sull'argomento sono totalmente inutili.

    @maeva said:

    E' vuoto e sterile limitarsi a dire le cose come "dovrebbero essere", ma invece bisognerebbe fare proposte su come si potrebbero cambiare....

    Mi sembra di averlo già fatto: chi è veramente preparato su un argomento, mette su un sito, blog o forum e scrive lui stesso i contenuti; chi è interessato, li legge e apporta il suo valore tramite i commenti e post a seconda dei casi. In questo modo ci sarebbero pochi contenuti ma di primissimo valore, utili, formativi. Il web sarebbe più pulito.

    Che uno legge un topic sul forum gt e un post sul tagliaerbe e poi fa un riassunto, a che serve? Solo a provare a fare il botto con AdSense!


  • User

    @gendif said:

    Ciao, ci tengo a fare una premessa: mi piace molto il confronto perchè credo sia la strada migliore per migliorare la propria mentalità. Purtroppo dialogare attraverso lo schermo può far sembrare i toni duri quando magari non lo sono.
    Anche per me vale lo stesso: anche se confesso che alcune risposte mi fanno arrabbiare davvero.

    @gendif said:

    Questa premessa per dire: tu vuoi paragonare gli articolisti ai giornalisti? E' vero che siamo in Italia, dove molti giornalisti lasciano il tempo che trovano, ma il paragone non si può fare. Se uno ha le capacità per fare il giornalista, credo che faccia il giornalista non l'articolista.

    Questa è la testimonianza concreta di come vengono considerati gli articolisti: una specie di "ibridi" quasi falliti, che non potendo fare i giornalisti perchè non hanno le capacità, fanno gli articolisti..
    E' esattamente ciò che io voglio cambiare... quando parlo di dare dignità ad una categoria professionale: io intendo esattamente questo... Far capire che tra quelli che fanno gli articolisti vi sono quelli che hanno gli attributi e che questa è una vera e propria professione che non si improvvisa.
    Io posso, voglio e devo paragonare gli articolisti ai giornalisti perchè voglio che si comprenda che questa è una professione a tutti gli effetti, (che ha bisogno di essere regolamentata, certificata) con una sua dignità.
    E' proprio la tua mentalità che io "combatto", quella di chi crede che se fai l'articolista è semplicemente perchè non hai le capacità per fare altro...
    In futuro anche i giornalisti della "carta stampata" scriveranno su Internet, sono i tempi che fanno presagire questo cambiamento..
    La mentalità di chi pensa solo al guadagno è così "piccola", da non riuscire a comprendere cosa significhi scegliere la qualità di chi sa fare bene e con professionalità un lavoro.

    @gendif said:

    Un giornale basa il suo profitto sulla pubblicità, sugli acquisti e, in alcuni casi, anche sul supporto dello Stato.
    Un blog solo sulla pubblicità e finchè non diviene veramente importante, solo su quella di AdSense che non da certezze. Infatti un inserzionista che compra uno spazio sul blog per un certo periodo di tempo, ti da la certezza di un profitto. Con AdSense non c'è nessuna certezza.

    Noi stiamo parlando di un sistema che è agli inizi e che cambierà inevitabilmente. E poi io mi domando perchè un blog diventi importante cosa occorre? Tu vuoi dire che siccome il sistema è organizzato in questo modo allora o l'articolista accetta di scrivere per 4 spiccioli oppure si fa il blog. Ma questo non risolve il problema, perchè se io creo vari siti, non potrò sicuramente scrivere su tutti e avrò bisogno di chi aggiornerà i contenuti e si riproporrà il problema di pagare in modo adeguato gli articolisti.

    @gendif said:

    Il punto più importante è valutare il business. Sia parla di guadagnare dei soldi e quindi bisogna fare una valutazione fredda del contesto.
    E' la valutazione fredda del contesto che ti spinge solo a dire come sono i fatti ma a non fare nulla perchè cambino.

    @gendif said:

    Mi sembra di averlo già fatto: chi è veramente preparato su un argomento, mette su un sito, blog o forum e scrive lui stesso i contenuti; chi è interessato, li legge e apporta il suo valore tramite i commenti e post a seconda dei casi. In questo modo ci sarebbero pochi contenuti ma di primissimo valore, utili, formativi. Il web sarebbe più pulito.

    Essere preparati su un argomento cosa significa? Io conosco benissimo la filosofia e potrei riempire pagine intere, ma non per questo ho le competenze per mettere su un sito.. Fai dei collegamenti un pò forzati che non sono una logica conseguenza, a differenza di come li fai apparire.


  • Super User

    Vi posto la mia esperienza e poi giudicate voi.
    Ho 4 piccollissimi siti da cui con Adsense e qualche recensione Ricavo al massimo le spese dell'hosting.
    Il mese scorso per motivi personali e di studio decido di cercare un articolista tanto per arricchire un pò i siti visto il poco tempo a disposizione pagandolo con i pochi soldi che avevo da parte.
    Così, visto che tutti dicono di reinvestire per arricchire i siti.
    Ho provato 5 artiscolisti: pagavo 5 o 6 auro per post di 300 parole senza foto ne altro perchè sò benissimo e suppongo che i post a 50 centesimi come dite voi probabilmente sono super scopiazzati. Nei miei siti metto articoli originali e conosco il tempo che richiede scrivere un post.

    Ho richiesto espressamente che non fossero copiati e che fossero originali dando tutto il tempo possibile e non stabilendo alcuna data ma di mandarmi solo 1 o 2 post al mese.
    Potevano mandare il materiale in qualunque giorno della settimana quindi avevano tutto il tempo necessario.
    Alcuni addirittura pagati prima che li spedissero.
    Ora di questi 5 solo 1 ha spedito del materiale valido, che non fosse copiato da depliant o pubblicità, addirittura tradotto dall'inglese o in italiano scadentissimo. Ovviamente visto che controllavo con copyscape non potevano mandare materiale copiato in rete ma ho trovato materiale chiaramente tradotto e anche male.

    Ho pagato tutti quelli che mi hanno spedito qualcosa, come concordato, finendo i pochi soldi che avevo messo faticosamente da parte lavorando sodo sui miei siti e di questi articoli ho potuto utilizzarne solo 2 su 20 circa, li altri cestinati, non arrivati o rifatti da me completamente, visto che si vedeva benissimo che erano traduzioni o copie. Nonostante queste persone vantassero esperienza, professionalità, italiano perfetto e altre bellissime cose.

    Ho perso tempo, soldi, ripeto 5 o 6 euro per ogni articolo di 300 parole senza foto ne altra ottimizzazione e ho perso anche tutta la voglia di collaborare con altre persone.
    Ora l'unica persona che ritengo valida forse potrà collaborare con me nei mesi prossimi se riuscirò a recuperare i pochi soldi che avevo quadagnato, visto che momentaneamente ho finito il budget per articoli che ho dovuto cestinare e non sono Babbo Natale che regala i soldi a chiunque.

    Ora vi chiedo:come posso io pensare di trovare un articolista serio che non mi rifili bidonate o peggio ancora risorse copiate facendomi anche rischiare penalmente per violazione del copyright? Nonostante lo paghi 5 o 6 euro per articolo di 300 parole?
    Sinceramente mi è passata tutta la voglia.


  • User

    Dunque? Qual'è la conclusione?
    Ragazzi ma forse qui siamo fuori... cosa significa questo discorso? me lo potete spiegare?
    Che siccome tu hai avuto una brutta esperienza allora tutti gli articolisti sono dei copioni, dunque devono essere pagati 4 soldi?

    E' questo il messaggio che passa.. per me è improponibile una conclusione del genere, se ce ne sono altre...


  • User Attivo

    Proprio non riesco a spiegarmi...

    Provo con un esempio: un webmaster mette su un sito e acquista articoli per 3 euro l'uno. Poniamo che decida di pubblicare 3 nuovi articoli al giorno. Il suo investimento è:

    30 euro per un anno di dominio+spazio web
    0 euro per l'installazione e l'ottimizzazione della piattaforma (sfrutta il suo know how)
    270 euro di articolisti per il primo mese

    Quindi alla fine del primo mese ha speso 300 euro senza ovviamente guadagnare niente. Ci vuole un pò di tempo affinchè gli articoli si piazzino bene in Google e quindi generino un profitto. Fissiamo questo periodo in 2 mesi.

    Quindi alla fine del secondo mese, il webmaster si ritrova con 570 euro investiti e nessun profitto. Dal terzo mese ci saranno i guadagni oppure no, il progetto fallirà miseramente.

    Vale la pena investire 570 euro "per provare"?

    Invertiamo i ruoli: l'articolista spende 30 euro per un anno di domino e spazio web + 270 euro per una consulenza + 0 euro per i 3 nuovi articoli al giorno (sfrutta il suo know how) = 300 euro spesi dopo il primo mese. Dal secondo mese in poi non ha più spese.

    "Per provare", il suo investimento è di 300 euro...

    Considerare il fatto che il webmaster metta su più siti, peggiora la situazione ovvero deve investire ancora di più.

    Tirando le somme: non dico che gli articolisti devono accettare 50 centesimi ad articolo (per me il lavoro "più facile del mondo" deve essere remunerato con non meno di 6 euro netti l'ora) ma che il webmaster che apre il sito "per provare", sarebbe stupido a investire di più e quì mi collego ai miei interventi precedenti ovvero se c'è tanta richiesta di articolisti è perchè c'è gente disposta a scrivere per 50 centesimi e quindi altra gente che è disposta ad investire "per provare". Se gli articolisti fissassero il prezzo minimo a 3 euro, si ridurrebbero drasticamente i webmaster che ne fanno richiesta e chi rimarrebbe, comincerebbe a pretendere di più su altri fronti.

    Io non voglio sminuire nessuno, sto solo provando a ragionare in maniera logica e il punto centrale del mio discorso è che quando si parla di fare qualcosa per ottenere un profitto, bisogna valutare il modo in cui si parte: se "ci si butta per provare" allora ha senso farlo solo se l'investimento è basso; se lo si fa in maniera ragionata, progettando prima di passare all'azione, allora ci sta spendere più soldi. Nella realtà attuale, la maggior parte lo fa con lo spirito di "provare" ed ecco perchè la maggior parte delle offerte sono basse. Tagliando fuori costoro, il disequilibrio tra domanda e offerta sarebbe talmente alto, che il prezzo rimarrebbe comunque basso.


  • User

    Parti male perchè un' articolista come me che dovesse realizzare un sito, dovrebbe trovare prima chi il sito glielo fa e poi chi ghielo indicizza, per cui credo che i tuoi 270 per la consulenza non sono reali... solo per costruire un sito dai quali sono i costi?

    Dunque anche l'articolista avrebbe gli stessi costi, se non più alti di quelli del webmaster, non per questo io dico che sia giusto pagare i webmaster poco perchè altrimenti si distrugge il mercato.


  • User Attivo

    Metti un annuncio: "Cerco consulente che mi installi una piattaforma per mettere su un blog. Che la ottimizzi. Che mi dia una consulenza su come gestirla e su come gestire la SEO del blog. Che mi spieghi il funzionamento di AdSense e di come impostare gli annunci al meglio; offro 270 euro". Se la tua casella di posta elettronica non verrà inondata di email nel giro di poche ore, ti faccio io tutto quello che ti serve totalmente gratis.


  • User

    Ciao e scusate se mi intrometto, sono un nuovo iscritto ma seguo già da un pò di tempo questo forum. Gestisco dei siti web e avrei bisogno di un articolista per fare delle recensioni composte da 200/300 parole. Pagherei tranquillamente 5 euro a recensione ma il mio dubbio è: come faccio a sapere se il materiale prodotto è originale? Chi mi garantisce che non sia copiato da altre fonti?
    Forse bisognerebbe fare un "Elenco degli Articolisti" con la A maiuscola che hanno già avuto dei feedback positivi e che progongono un tariffario sulla lunghezza e la difficoltà dell'articolo stesso.
    Il tutto si tradurrebbe in un vantaggio per i webmaster di avere testi originali e un vantaggio per gli articolisti di non essere pagati in modo ridicolo.


  • User

    @cassiopea said:

    Ora vi chiedo:come posso io pensare di trovare un articolista serio che non mi rifili bidonate o peggio ancora risorse copiate facendomi anche rischiare penalmente per violazione del copyright? Nonostante lo paghi 5 o 6 euro per articolo di 300 parole?
    Sinceramente mi è passata tutta la voglia.

    @Gino59 said:

    ... ma il mio dubbio è: come faccio a sapere se il materiale prodotto è originale? Chi mi garantisce che non sia copiato da altre fonti?
    Il tutto si tradurrebbe in un vantaggio per i webmaster di avere testi originali e un vantaggio per gli articolisti di non essere pagati in modo ridicolo.

    Ecco, penso che il nocciolo del discorso sia questo...
    tralasciamo il discorso, per ora inconcludente, ripetitivo e a mio parere anche abbastanza pressapochista sulle leggi del libero mercato.
    Penso che invece ci si debba concentrare su:

    che senso ha la professione di articolista? e di conseguenza, ha una qualche importanza per il web il creatore di contenuti?

    Perché? Perché da qualche parte dobbiamo partire per raggiungere una conclusione; penso che il punto di partenza sia capire se servono gli articolisti e gli articoli che vengono scritti... Perché dal tenore dei discorsi pare quasi che un articolo scritto bene o male non abbia importanza, o no Gendalf?

    Poi, una volta stabilito se ha senso cercare la qualità nel web, cosa che mi pare non sia scontata, possiamo cominciare a discutere di prezzi e di modi per garantire una qualità... penso anch'io che, se intendiamo lo scrivere per il web una professione, possa servire una qualche forma di certificazione delle competenze, o un qualche sito che riunisca chi offre qualità e chi la qualità la ricerca e l'apprezza.

    Ma, a costo di essere ripetitivo, vorrei capire se ad un webmaster servono articoli di qualità o basta la quantità? Perché, qui lo dico e qui lo nego, se dovesse essere vero il secondo caso tutti questi discorsi non hanno senso...


  • User

    Io che sono giunta già alla conclusione che serve la quantità, ho deciso perciò di sollevare un problema che riguarda un lavoro serio come quello dell'articolista.

    Voglio che si capisca che qui non stiamo parlando di gente incompetente e che improvvisa, ma di persone che hanno

    1. cultura
      2)conoscenza
      3)competenza
      4)serietà
      5)professionalità

    Ma forse queste cose alla rete non servono.. forse serve altro....


  • User

    Si Maeva,
    ma dove trovo l'elenco di queste persone?


  • User

    Bhè è proprio questo il punto. Io non ne ho mai fatto una questione di guadagno, ma una questione etica e morale.

    Il mio obiettivo è quello di arrivare ad un giorno in cui si potrà realizzare un incontro tra domanda e offerta di qualità... Stiamo lavorando per raggiungere questo scopo... Questo da un punto di vista collettivo.

    Ma da un punto di vista individuale i webmaster che cercano articolisti, hanno molti modi per difendersi e testare la loro competenza: primo fra tutti chiedere informazioni sul background culturale e professionale di un articolista.
    Ma la mia domanda è questa: Siete disposti a pagare la cifra giusta, che dia il giusto valore alla persona con cui state collaborando?

    Io quando ho dimostrato la mia professionalità e "solo dopo" averla dimostrata, ho chiesto un prezzo ragionevole, in alcuni casi sapete cosa mi sono sentita rispondere: "Lavori bene e scrivi bene, spero che troverai chi sappia apprezzare le tue capacità,ma per il momento non posso offrire di più". E si parla di un prezzo minimo non di chissà quali cifre....

    Ecco questa è la nostra condizione...


  • User

    Ma secondo te quale potrebbe essere un costo minimo di un articolo di 200/300 parole?