• User Newbie

    Si banna un IP o una persona fisica?

    Salve, ho trovato con una ricerca su google questo sito e lo trovo veramente interessante e professionale. Chiedo scusa se al primo mio post sono già a fare una richiesta di assistenza. Ma vi prego di avere pazienza perché credo l'interesse al problema che pongo sia reciproco. La domanda che pongo è come utente di forum e il problema che evidenzio mi spinge a diventare web master per affermare il mio diritto ad esprimere il mio pensiero nel web. Per ovvie ragioni racconterò fatti e non rivelerò nomi.

    Da circa tre anni partecipiamo io e mio fratello ad un forum di discussione su una determinata materia. Ci colleghiamo dallo stesso computer di casa ma abbiamo registrazioni differenti con mail autentiche e personali reali e modi di intervenire nel forum del tutto diversi ma ciò che condividiamo è la stessa linea di analisi e lo stesso pensiero sulle questioni che trattiamo.

    Mio fratello ha un modo di interventire effettivamente un po' fuori dalle righe anche se sta comunque al tema. Risponde fuori dalle righe solo se altri gli si rivolgono in modo provocatorio. Insomma risponde per le rime oltre che per il contenuto.

    Il regolamento del forum prevede la cancellazione di utenti multinick. Ma il WB pare propendere per una parte e abbiamo anche il sospetto di moderazione "a senso unico".

    Ora si da il caso che il WB del sito in questione abbia interpretato le due registrazioni come un multinick e come sostegno fraudolento alle proprie idee ed ha bannato entrambi gli utenti anche di fronte a proteste mie. In altre parole ha interpretato i dati di registrazione (IP e quant'altro) come se fossero di una sola persona che si auto-spalleggia. Ma la realtà non è questa, siamo effettivamente due persone diverse ed io ho vibrantemente protestato chiedendo di verificare i miei dati di registrazione (tra cui il telefono di casa e i miei dati angrafici oltre che la mail) ma il WB non ha fatto alcun riscontro e non risponde più alle mie mail.

    Tra l'altro il computer e la linea telefonica sono di mia proprietà e mio fratello è un'ospite sulla mia linea e sul mio computer e al mio nick nessuna infrazione al regolamento può essere attribuita essendo i miei interventi esemplari nei contenuti e nei toni.

    Per questo motivo aprirò un sito mio e ciò che avrò da dire lo dirò da mie pagine web e sto per rivolgermi ad un avvocato per far valere i miei diritti contro questo WB e in eventuale sede di causa sia io che mio fratello ci attribuiremo gli interventi ciascuno per se.

    La domanda che però vi pongo è la seguente: può il WB bannare il PC e la linea di mia proprietà per fatti ascrivibili all'altro utente (mio fratello)??

    Può il WB bannare senza motivo la persona fisica che rispetta il suo regolamento ma ha il solo torto di usare il proprio computer e di averlo fatto usare al fratello?

    Grazie per il vostro contributo alla soluzione.


  • Ho letto i regolamenti di moltissimi forum e tutti parlano di "insindacabile giudizio", ovvero la partecipazione non è un diritto ma una "concessione".
    Quindi secondo me possono benissimo farlo.
    Però il fratellino è un vero imbranato, manco mascherare l'IP...


  • User Newbie

    @criceto said:

    Ho letto i regolamenti di moltissimi forum e tutti parlano di "insindacabile giudizio", ovvero la partecipazione non è un diritto ma una "concessione".
    Quindi secondo me possono benissimo farlo.
    Però il fratellino è un vero imbranato, manco mascherare l'IP...

    Il legale cui mi sono rivolto dice che non è proprio così, e che un forum pubblico non può avere regole che limitano la libertà di espressione di un individuo, precie se ha rispettato le regole del forum stesso e si fa riconoscere.

    Il non mascherare l'IP dimostra la nostra buona fede.

    Ora vedremo, forse più avanti se non si sblocca la situazione con il WB di quel sito avremo anche giurispridenza perché intendiamno seriamente fare causa. Se un forum è pubblico è pubblico, non ci possono essere "capetti" che filtrano solo ciò che vogliono raccontare limitando o annullando le voci critiche. E' in gioco la libertà di espressione della singola persona fisica.

    Grazie scusate.


  • A questo punto per esprimere un parere più articolato ... mi forniresti via MP l'indirizzo del sito in questione. Garantisco che sarò una tomba.


  • User Newbie

    Sono in difficoltà a fornirti altri dati, pur essendo certo che non li utilizzeresti. Ma ormai la pratica legale è avviata e farei solo torto al mio legale. Ho postato qui per avere un parere di tipo "accademico" sul se si ha diritto di bannare un IP o solo l'autore persona fisica.

    Quindi sul se interventi ad un forum tramite un IP utilizzato da più utenti possa comportare il ban dell'IP quindi dell'utente che è il proprietraio della rete o del PC sottostante e dell'indirizzo IP corrispondente alla linea telefonica tramite cui si effettua il collegamento, anche se il proprietario non c'entra nulla.

    Secondo me questa è una situazione che "spariglia" il WB.

    Se possibile possiamo discutere di questa situazione perché questa, se si arriva a causa, verrà chiarita, ma solo in aula. Quando un WB è ottuso secondo me ne deve pagare le conseguenze. Se ha ragione glie la darà il giudice.

    Grazie.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Tommhot,
    credo che tu e tuo fratello abbiate commesso un'ingenuità. Non potevate preliminarmente avvertire l'amministratore del forum di condividere con lo stesso ip due nick di due persone diverse?
    Questa che voi avete descritto è una prassi "da copione", intrapresa dagli amministratori di molti forum (anche di questo) per tutelare gli altri utenti da possibili eventi truffaldini che una persona può intraprendere creandosi un fake. Il regolamento di quel forum cosa dice in merito?

    Potrei essere d'accordo sul fatto che un forum non possa avere regole che vietino la libertà di espressione, ma qui i fatti sono diversi: la cosiddetta libertà di espressione non può andare a discapito del buon funzionamento del forum e della salvaguardia degli altri utenti. 🙂

    Comunque, per quanto riguarda il bannare il nickname o l'indirizzo ip è a discrezione dell'amministratore del forum. Bannare l'ip è cosa poco consueta, a meno che l'utente abbia un ip statico.


  • Se sei ancora in tempo ti suggerisco di lasciar perdere, spenderai inutilmente (è anche vero però che gli avvocati devono guadagnarsi da vivere)

    Per megio chiarirti la situazione una domanda la faccio io:

    Può il possessore (e gestore) di un centralino rifiutare le chiamate provenienti da un numero in particolare?
    -Se la risposta è si lascia perdere.
    -Se la risposta è no continua pure e gentilmente fornisci i riferimenti di legge che ti risultano applicabili.


  • User Newbie

    Dunque, la situazione dovrebbe essere non quella della chiamata ad un centralino telefonico ma quella:

    • Offerta indistinta di servizio al pubblico gratis che consiste nel consentire lo scambio di idee e nella espressione del libero pensiero dei partecipanti su un certo argomento oggetto del forum; per cui contrasta con la libertà di espressione del partecipante che ha aderito al regolamento, la facoltà di bannarlo senza motivo e senza contestazione di infrazione ad una delle norme; la norma ... ad insindacabile giudizio... non può essere contro il principio costituzionale della libertà di espressione e pertanto è illegittima se utilizzata da sola;
    • un'associazione di persone che condividono interssi comuni - community - nella quale si aderisce in base al regolamento e non si può essere bannati per il punto costituzionale di cui sopra anche se crea turbativa alla comunnity ma tale turbativa è legata esclusivamente alle opinioni o alla posizione su un fatto espressa dal partecipante, che non abbiano comunque caratteristiche di offesa o altra infrazione al regolamento, e che possano dunque configurarsi come infrazione al regolamento stesso.

    Tu invece, in base a quali norme o a quali precedenti giurisprudenziali fai il parallelismo con un centralino?

    Non so se ho espresso chiaramente i due punti.

    Grazie.


  • User Newbie

    Dunque, la situazione dovrebbe essere non quella della chiamata ad un centralino telefonico ma quella:

    • Offerta indistinta di servizio al pubblico gratis che consiste nel consentire lo scambio di idee e nella espressione del libero pensiero dei partecipanti su un certo argomento oggetto del forum; per cui contrasta con la libertà di espressione del partecipante che ha aderito al regolamento, la facoltà di bannarlo senza motivo e senza contestazione di infrazione ad una delle norme; la norma ... ad insindacabile giudizio... non può essere contro il principio costituzionale della libertà di espressione e pertanto è illegittima se utilizzata da sola;
    • un'associazione di persone che condividono interssi comuni - community - nella quale si aderisce in base al regolamento e non si può essere bannati per il punto costituzionale di cui sopra anche se crea turbativa alla comunnity ma tale turbativa è legata esclusivamente alle opinioni o alla posizione su un fatto espressa dal partecipante, che non abbiano comunque caratteristiche di offesa o altra infrazione al regolamento, e che possano dunque configurarsi come infrazione al regolamento stesso.

    Tu invece, in base a quali norme o a quali precedenti giurisprudenziali fai il parallelismo con un centralino?

    Non so se ho espresso chiaramente i due punti.

    Grazie.


  • Siamo su ordine di idee diverse per cui non cercerò di esprimermi ulteriormente p'erchè sento di non essere in grado di farlo.
    L'unica cosa che posso dire ancora è questa: Un forum su internet NON è una associazione di persone. io per esempio scrivo quì sopra ma nei dati inseriti per l'iscrizione non sono stati necessari i quelli personali e comunque non sono stati controllati per cui il webmaster può si e no conoscere l'IP dal quale mi collego sempre che io non decida di farne figurare uno diverso.
    Se decidessero di bannare "Criceto" a torto o a ragione che diritti avrei? "Criceto" è un entità astratta che può (forse) essere individuata come localizzazione dalla polizia postale in caso di necessità ma niente di più. Sarebbe profondamente diverso se la partecipazione fosse legata all'appartenenza ad una associazione con regolare iscrizione come persona fisica BEN INDIVIDUATA ovvero con copia di un documento di identità etc... e fornitura di credenziali di accesso da custodire gelosamente. Esistono luoghi di ritrovo in rete gestiti in tale modo ma non sono visibili ai non iscritti e li sopra tutti i partecipanti saprebbero chi è "Criceto" (il nik in tal caso diventa un soprannome).
    Per cui vedo ber ardua, dispendiosa e di scarssima riuscita una eventuale azione giuridica ma se il tuo legale ha dato buone speranze di riuscita ... perchè non provarci?
    In questi casi però sarebbe buona cosa avere un accordo SCRITTO che prevede il NON pagamento della parcella o almeno il pagamento di una parcella simbolica e delle sole spese vive in caso di soccombenza.


  • User Newbie

    Forse hai ragione, ma se uno registra correttamente i propri dati anagrafici e al bannaggio dell'IP chiede motivi e ribadisce i dati che il WB non verifica e non risponde: uno che ritiene di aver il diritto di partecipare a quel forum cosa altro dovrebbe fare?

    Verò che al forum il nick può non voler dire niente, ma allora per quale motivo vietare i multinick (questo hanno nel regolamento) e non riattivare un nick palesemente rispondente ad una persona di cui il WB conosce perfettamente i dati anagrafici?

    L'unica è che ha voluto operare censura perché non gli piacciono o non gli fanno comodo le idee manifestate nel forum.

    E chi sbaglia paga. Prima una diffida poi una citazione ex art. 700.

    Non mi risulta che gli avvocati (codice deontologico) possano stabilire una parcella collegata all'esito della causa.

    Sta a me quindi dargli il mando o no. E glielo darò. Non fosse altro per vedere discusso un principio davanti ad un giudice.

    Vi farò sapere come finisce.

    Grazie ciao.


  • Ti auguro buona fortuna (crepi il lupo).
    Quanto al codice deontologico che non permette di legare il compenso al risultato ... lo so benissimo che si attaccano a questo come una patella allo scoglio ma sono forse gli unici professionisti insieme ai medici e ai politici che pretendono un compenso a prescindere dai risultati ottenuti.
    Se si accetta supinamente senza discutere o ancora peggio lo si ritiene giusto ... quando l'idraulico vi lascierà la casa allagata ed il riscaldamento KO a metà dicembre pretendendo comunque il pagamento accampando le tariffe professionali e dandovi l'alternativa di rivolgervi all'ordine degli idraulici per avere soddisfazione non vi lamentate.


  • Super User

    Ciao a tutti,

    credo si stia facendo un po' di confusione, perchè nel caso specifico, a mio parere ovviamente, non c'entra molto la libertà di manifestazione del pensiero.
    Vero è che è un diritto dell'individuo di poter manifestare il suo pensiero, ma tale diritto non comporta certo l'accesso a tutti i mezzi di possibile comunicazione del pensiero.
    Mi spiego meglio. Secondo la Cassazione (sent. 10535 del 2008) un forum non è altro che una sorta di bacheca online gestita da un privato. Ciò comporta che non ha altri obblighi che rispettare le leggi. Non esiste allo stato nessuna legge che impone ad un privato di concedere il suo spazio web, per cui, a meno che il titolare del forum non violi qualche norma legale o contrattuale, sostanzialmente può fare quello che vuole del forum medesimo.
    Quindi, se nel contratto c'è scritto che ammette o banna persone a suo insindacabile giudizio, lo può fare. Se invece violasse i termini di contratto, bannando per motivi non presenti negli stessi, potrebbe essere portato in giudizio per violazione contrattuale, fermo restando che chi cita in giudizio dovrebbe provare un effettivo danno per ottenere un eventuale risarcimento.
    Quello che si deve tener presente per capire la questione è che il forum non è altro che l'estensione del domicilio del titolare, in pratica è come fosse casa sua. Per cui se egli consente di scrivere sul muro di casa sua, un domani potrebbe anche ritenere che la cosa non gli va più bene e non consentirlo più. Cioè, la partecipazione ad un forum non è un vero diritto, bensì una concessione del titolare del forum che mette a disposizione un suo spazio esclusivo.
    E non vi è alcuna violazione del diritto di manifestare il proprio pensiero, perchè le persone avrebbero sempre mille altri spazi per poter manifestare il proprio pensiero.
    Un problema del genere non si pone nemmeno con i grandi social network, non mi risulta che qualcuno abbia mai fatto causa a Facebook o YouTube per essere stato bannato! Ripeto, al massimo può sorgere un problema di violazione contrattuale.

    Comunque sarebbe interessante seguire un processo relativo a questa fattispecie.


  • User Newbie

    Scusa avvocato, non voglio contraddire, anzi ammetto che io non sono un avvocato e non sono ferrato in materia.

    Ho letto la sentenza citata che riguarda ADUC e la possibilità di sequestrare o no il sito o le pagine o gli interventi diffamatori. Nella sentenza c'è anche scritto che il forum è una bacheca gestita da un privato.

    Però siccome nel mio caso questo privato esercita l'attività a scopo di lucro e la registrazione è utilizzata anche per inviare informative a scopo pubblicitario ai registrati, come ho già detto prima, pur essendo privata e pur indicando regole, in realtà è un servizio di scambi messaggi tra glu utenti offerti pubblicamente a scopo gratuito con una serie di regole tra cui quella che indica la possibilità di escludere a piacimento del WB. Ebbene io sostengo che trattandosi di servizio al pubblico fatto da un privato offerto a tutolo gratuito, l'unico motivo di esclusione "a dinsindacabile giudizio del WB" non può essere eccepito al partecipante che non abbia violato alcuna altra regola del forum.

    Non mi è parso dalla lettura della sentenza citata che si affronti questo argomento.

    Mi sbaglio?


  • Super User

    Non posso che ribadire quanto da me detto sopra. Al massimo si può rilevare una violazione contrattuale (i termini di servizio) semmai si riuscisse a provare un danno per l'utente.