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- Si banna un IP o una persona fisica?
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Ciao Tommhot,
credo che tu e tuo fratello abbiate commesso un'ingenuità. Non potevate preliminarmente avvertire l'amministratore del forum di condividere con lo stesso ip due nick di due persone diverse?
Questa che voi avete descritto è una prassi "da copione", intrapresa dagli amministratori di molti forum (anche di questo) per tutelare gli altri utenti da possibili eventi truffaldini che una persona può intraprendere creandosi un fake. Il regolamento di quel forum cosa dice in merito?Potrei essere d'accordo sul fatto che un forum non possa avere regole che vietino la libertà di espressione, ma qui i fatti sono diversi: la cosiddetta libertà di espressione non può andare a discapito del buon funzionamento del forum e della salvaguardia degli altri utenti.
Comunque, per quanto riguarda il bannare il nickname o l'indirizzo ip è a discrezione dell'amministratore del forum. Bannare l'ip è cosa poco consueta, a meno che l'utente abbia un ip statico.
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Dunque, la situazione dovrebbe essere non quella della chiamata ad un centralino telefonico ma quella:
- Offerta indistinta di servizio al pubblico gratis che consiste nel consentire lo scambio di idee e nella espressione del libero pensiero dei partecipanti su un certo argomento oggetto del forum; per cui contrasta con la libertà di espressione del partecipante che ha aderito al regolamento, la facoltà di bannarlo senza motivo e senza contestazione di infrazione ad una delle norme; la norma ... ad insindacabile giudizio... non può essere contro il principio costituzionale della libertà di espressione e pertanto è illegittima se utilizzata da sola;
- un'associazione di persone che condividono interssi comuni - community - nella quale si aderisce in base al regolamento e non si può essere bannati per il punto costituzionale di cui sopra anche se crea turbativa alla comunnity ma tale turbativa è legata esclusivamente alle opinioni o alla posizione su un fatto espressa dal partecipante, che non abbiano comunque caratteristiche di offesa o altra infrazione al regolamento, e che possano dunque configurarsi come infrazione al regolamento stesso.
Tu invece, in base a quali norme o a quali precedenti giurisprudenziali fai il parallelismo con un centralino?
Non so se ho espresso chiaramente i due punti.
Grazie.
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Dunque, la situazione dovrebbe essere non quella della chiamata ad un centralino telefonico ma quella:
- Offerta indistinta di servizio al pubblico gratis che consiste nel consentire lo scambio di idee e nella espressione del libero pensiero dei partecipanti su un certo argomento oggetto del forum; per cui contrasta con la libertà di espressione del partecipante che ha aderito al regolamento, la facoltà di bannarlo senza motivo e senza contestazione di infrazione ad una delle norme; la norma ... ad insindacabile giudizio... non può essere contro il principio costituzionale della libertà di espressione e pertanto è illegittima se utilizzata da sola;
- un'associazione di persone che condividono interssi comuni - community - nella quale si aderisce in base al regolamento e non si può essere bannati per il punto costituzionale di cui sopra anche se crea turbativa alla comunnity ma tale turbativa è legata esclusivamente alle opinioni o alla posizione su un fatto espressa dal partecipante, che non abbiano comunque caratteristiche di offesa o altra infrazione al regolamento, e che possano dunque configurarsi come infrazione al regolamento stesso.
Tu invece, in base a quali norme o a quali precedenti giurisprudenziali fai il parallelismo con un centralino?
Non so se ho espresso chiaramente i due punti.
Grazie.
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Forse hai ragione, ma se uno registra correttamente i propri dati anagrafici e al bannaggio dell'IP chiede motivi e ribadisce i dati che il WB non verifica e non risponde: uno che ritiene di aver il diritto di partecipare a quel forum cosa altro dovrebbe fare?
Verò che al forum il nick può non voler dire niente, ma allora per quale motivo vietare i multinick (questo hanno nel regolamento) e non riattivare un nick palesemente rispondente ad una persona di cui il WB conosce perfettamente i dati anagrafici?
L'unica è che ha voluto operare censura perché non gli piacciono o non gli fanno comodo le idee manifestate nel forum.
E chi sbaglia paga. Prima una diffida poi una citazione ex art. 700.
Non mi risulta che gli avvocati (codice deontologico) possano stabilire una parcella collegata all'esito della causa.
Sta a me quindi dargli il mando o no. E glielo darò. Non fosse altro per vedere discusso un principio davanti ad un giudice.
Vi farò sapere come finisce.
Grazie ciao.
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Ciao a tutti,
credo si stia facendo un po' di confusione, perchè nel caso specifico, a mio parere ovviamente, non c'entra molto la libertà di manifestazione del pensiero.
Vero è che è un diritto dell'individuo di poter manifestare il suo pensiero, ma tale diritto non comporta certo l'accesso a tutti i mezzi di possibile comunicazione del pensiero.
Mi spiego meglio. Secondo la Cassazione (sent. 10535 del 2008) un forum non è altro che una sorta di bacheca online gestita da un privato. Ciò comporta che non ha altri obblighi che rispettare le leggi. Non esiste allo stato nessuna legge che impone ad un privato di concedere il suo spazio web, per cui, a meno che il titolare del forum non violi qualche norma legale o contrattuale, sostanzialmente può fare quello che vuole del forum medesimo.
Quindi, se nel contratto c'è scritto che ammette o banna persone a suo insindacabile giudizio, lo può fare. Se invece violasse i termini di contratto, bannando per motivi non presenti negli stessi, potrebbe essere portato in giudizio per violazione contrattuale, fermo restando che chi cita in giudizio dovrebbe provare un effettivo danno per ottenere un eventuale risarcimento.
Quello che si deve tener presente per capire la questione è che il forum non è altro che l'estensione del domicilio del titolare, in pratica è come fosse casa sua. Per cui se egli consente di scrivere sul muro di casa sua, un domani potrebbe anche ritenere che la cosa non gli va più bene e non consentirlo più. Cioè, la partecipazione ad un forum non è un vero diritto, bensì una concessione del titolare del forum che mette a disposizione un suo spazio esclusivo.
E non vi è alcuna violazione del diritto di manifestare il proprio pensiero, perchè le persone avrebbero sempre mille altri spazi per poter manifestare il proprio pensiero.
Un problema del genere non si pone nemmeno con i grandi social network, non mi risulta che qualcuno abbia mai fatto causa a Facebook o YouTube per essere stato bannato! Ripeto, al massimo può sorgere un problema di violazione contrattuale.Comunque sarebbe interessante seguire un processo relativo a questa fattispecie.
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Scusa avvocato, non voglio contraddire, anzi ammetto che io non sono un avvocato e non sono ferrato in materia.
Ho letto la sentenza citata che riguarda ADUC e la possibilità di sequestrare o no il sito o le pagine o gli interventi diffamatori. Nella sentenza c'è anche scritto che il forum è una bacheca gestita da un privato.
Però siccome nel mio caso questo privato esercita l'attività a scopo di lucro e la registrazione è utilizzata anche per inviare informative a scopo pubblicitario ai registrati, come ho già detto prima, pur essendo privata e pur indicando regole, in realtà è un servizio di scambi messaggi tra glu utenti offerti pubblicamente a scopo gratuito con una serie di regole tra cui quella che indica la possibilità di escludere a piacimento del WB. Ebbene io sostengo che trattandosi di servizio al pubblico fatto da un privato offerto a tutolo gratuito, l'unico motivo di esclusione "a dinsindacabile giudizio del WB" non può essere eccepito al partecipante che non abbia violato alcuna altra regola del forum.
Non mi è parso dalla lettura della sentenza citata che si affronti questo argomento.
Mi sbaglio?
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Non posso che ribadire quanto da me detto sopra. Al massimo si può rilevare una violazione contrattuale (i termini di servizio) semmai si riuscisse a provare un danno per l'utente.