• User

    >> l'importanza di un BUON nome a dominio per avere un BUON posizionamento nei SE >>

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    a causa del successo planetario di siti dal nome "strano" (primi fra tutti Google e Yahoo) molte persone ed aziende che realizzano un nuovo sito cercano anche loro, a tutti i costi, un nome altrettanto "strano" ma non ancora usato da nessuno e, possibilmente, che "ricordi" altri siti di successo come, appunto, Google e Yahoo, con, nel nome, due O o due I o due E, ecc.

    anch'io la pensavo (in parte) così, ma poi, alcune esperienze personali con siti e blog che ho realizzato, mi hanno dimostrato l'esatto contrario, ovvero, che, per avere subito molte visite ed un buon posizionamento sui SE è meglio EVITARE accuratamente i nomi "strani" (che richiedono molta promozione per farli conoscere) e puntare su nomi semplici e facili da ricordare

    l'esempio più clamoroso in questo senso riguarda un blog sul Venture Capital in Italia [ venturecapitalitalia.it ] che ho realizzato appena nove mesi fa e che, da subito (ed ancora più oggi) si è posizionato ai primissimi posti sui tre maggiori SE senza aver ancora fatto nessuna campagna pubblicitaria né SEO ma soltanto qualche centinaio di post su vari blogs e pagine FB

    dal log del counter del blog, risulta che, centinaia di aziende, università, banche, ecc. quando digitano sui SE qualcosa relativo al Venture Capital in Italia, trovano SEMPRE (da mesi) il mio blog nei primi CINQUE risultati di ricerca di Google, Yahoo e Bing, grazie al fatto che, il nome a dominio del blog, usa nomi semplici e direttamente legati al CONTENUTO dello stesso blog

    quindi (lo dico ai NON esperti, ovviamente, perché, gli esperti, lo sapranno già) se realizzate un nuovo sito, blog, forum o servizio Web, e volete che sia subito ben indicizzato sui SE, preferite sempre dei nomi semplici (che richiamano ciò che il sito offre o ciò di cui parla il blog o il forum) come il mio "Venture" + "Capital" + *"Italia" *invece che (ad es.) "StartupBusiness.net"

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  • Super User

    Io credo invece che il brand, unico quindi non composto da key, sia importante per:

    • il marketing: la CocaCola non penso sarebbe divenuta così famosa se si chiamava GoodDrink
    • la protezione legale del marchio
    • la fidelizzazione
    • penso pure il posizionamento (se si deve lavorare con tante keywords e unito a backlins con il marchio nell'anchor text), sopratutto da quest'anno.
      Con questo non voglio dire di fare solo siti con nomi particolari, dipende, dalla nicchia, dal business model, dall'orrizionte temporale ecc.

  • User

    @Webmaster70 said:

    Io credo invece che il brand, unico quindi non composto da key, sia importante per:

    • il marketing: la CocaCola non penso sarebbe divenuta così famosa se si chiamava GoodDrink
    • la protezione legale del marchio
    • la fidelizzazione
    • penso pure il posizionamento (se si deve lavorare con tante keywords e unito a backlins con il marchio nell'anchor text), sopratutto da quest'anno.

    Con questo non voglio dire di fare solo siti con nomi particolari, dipende, dalla nicchia, dal business model, dall'orrizionte temporale ecc.

    è verissimo... ma solo se la tua azienda si chiama già CocaCola... 🙂

    se inveve lanci una limonata prodotta e venduta solo in Italia, prova a raggiungere le alte vette di Google se non metti nel nome del sito "limonata" o "lemon"... 🙂

    ovviamente il mio suggerimento (e la mia esperienza personale) non si riferivano a siti di brand già molto noti al di fuori (o prima) di internet

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  • Super User

    Se lancio una limonata devo fare tanto marketing e pubblicità, quindi secondo me il brand è obbligatorio.

    Secondo me dipende dalle ambizioni e il tempo che si possono investire in un sito, e anche da quanto ampia è la nicchia.

    Pure io fare tanti keywordsecca.com se lavorassi con tanti siti su tante piccole nicchie.


  • User

    @Webmaster70 said:

    Se lancio una limonata devo fare tanto marketing e pubblicità, quindi secondo me il brand è obbligatorio.

    forse l'esempio della limonata non era il migliore possibile, ma, anche per lanciare una limonata, occorrono molti soldi

    purtroppo, invece, il 99% delle persone che lanciano un sito (magari ottimo) non hanno molti soldi da spendere...

    e magari, i "soldi" sperano di farli proprio con il loro sito... 🙂

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  • Super User

    Si quello è un caso a parte.

    Possono cominciare con keyword.com, poi raggiunto un certo traffico cambiano il nome con uno originale, io ho fatto così.


  • User

    @Webmaster70 said:

    raggiunto un certo traffico cambiano il nome con uno originale, io ho fatto così

    sì, condivido

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  • User Attivo

    ghostNASA concordo con te sull'importanza dei nomi a dominio. Dopo il Brand Update, nelle nicchie poco competitive basta registrare un dominio con le keyword secche e sei in prima pagina anche senza nessun lavoro seo. Peccato che la strategia non funzioni con serp competitive 😞


  • ModSenior

    Confermo quanto detto da Final Player, ma solo per l'exact match.
    Se la corrispondenza tra query di ricerca e nome a dominio è esatta il dominio ranka (in SERP poco competitive).

    Porto sempre questo esempio:

    • chiave investire a roma
    • il primo dominio che vedi è un mio dominio di test con pagina bianca e robots.txt noindex posizionato primo o al massimo secondo da oltre un anno e mezzo.

  • User

    @Final_Player said:

    Peccato che la strategia non funzioni con serp competitive 😞

    sì, con argomenti molto sfruttati (ad es. con un sito tipo "ricettedicucina.it") è più difficile arrivare in alto nei risultati con il solo nome, però ci si può sempre provare, e comunque se chiami il sito "spajetti.com" mi sa che è ancora più difficile... 🙂

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  • User

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    peccato che la discussione si sia persa... mi sembrava interessante... 🙂

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