• Super User

    Io credo invece che il brand, unico quindi non composto da key, sia importante per:

    • il marketing: la CocaCola non penso sarebbe divenuta così famosa se si chiamava GoodDrink
    • la protezione legale del marchio
    • la fidelizzazione
    • penso pure il posizionamento (se si deve lavorare con tante keywords e unito a backlins con il marchio nell'anchor text), sopratutto da quest'anno.
      Con questo non voglio dire di fare solo siti con nomi particolari, dipende, dalla nicchia, dal business model, dall'orrizionte temporale ecc.

  • User

    @Webmaster70 said:

    Io credo invece che il brand, unico quindi non composto da key, sia importante per:

    • il marketing: la CocaCola non penso sarebbe divenuta così famosa se si chiamava GoodDrink
    • la protezione legale del marchio
    • la fidelizzazione
    • penso pure il posizionamento (se si deve lavorare con tante keywords e unito a backlins con il marchio nell'anchor text), sopratutto da quest'anno.

    Con questo non voglio dire di fare solo siti con nomi particolari, dipende, dalla nicchia, dal business model, dall'orrizionte temporale ecc.

    è verissimo... ma solo se la tua azienda si chiama già CocaCola... 🙂

    se inveve lanci una limonata prodotta e venduta solo in Italia, prova a raggiungere le alte vette di Google se non metti nel nome del sito "limonata" o "lemon"... 🙂

    ovviamente il mio suggerimento (e la mia esperienza personale) non si riferivano a siti di brand già molto noti al di fuori (o prima) di internet

    .


  • Super User

    Se lancio una limonata devo fare tanto marketing e pubblicità, quindi secondo me il brand è obbligatorio.

    Secondo me dipende dalle ambizioni e il tempo che si possono investire in un sito, e anche da quanto ampia è la nicchia.

    Pure io fare tanti keywordsecca.com se lavorassi con tanti siti su tante piccole nicchie.


  • User

    @Webmaster70 said:

    Se lancio una limonata devo fare tanto marketing e pubblicità, quindi secondo me il brand è obbligatorio.

    forse l'esempio della limonata non era il migliore possibile, ma, anche per lanciare una limonata, occorrono molti soldi

    purtroppo, invece, il 99% delle persone che lanciano un sito (magari ottimo) non hanno molti soldi da spendere...

    e magari, i "soldi" sperano di farli proprio con il loro sito... 🙂

    .


  • Super User

    Si quello è un caso a parte.

    Possono cominciare con keyword.com, poi raggiunto un certo traffico cambiano il nome con uno originale, io ho fatto così.


  • User

    @Webmaster70 said:

    raggiunto un certo traffico cambiano il nome con uno originale, io ho fatto così

    sì, condivido

    .


  • User Attivo

    ghostNASA concordo con te sull'importanza dei nomi a dominio. Dopo il Brand Update, nelle nicchie poco competitive basta registrare un dominio con le keyword secche e sei in prima pagina anche senza nessun lavoro seo. Peccato che la strategia non funzioni con serp competitive 😞


  • ModSenior

    Confermo quanto detto da Final Player, ma solo per l'exact match.
    Se la corrispondenza tra query di ricerca e nome a dominio è esatta il dominio ranka (in SERP poco competitive).

    Porto sempre questo esempio:

    • chiave investire a roma
    • il primo dominio che vedi è un mio dominio di test con pagina bianca e robots.txt noindex posizionato primo o al massimo secondo da oltre un anno e mezzo.

  • User

    @Final_Player said:

    Peccato che la strategia non funzioni con serp competitive 😞

    sì, con argomenti molto sfruttati (ad es. con un sito tipo "ricettedicucina.it") è più difficile arrivare in alto nei risultati con il solo nome, però ci si può sempre provare, e comunque se chiami il sito "spajetti.com" mi sa che è ancora più difficile... 🙂

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  • User

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    peccato che la discussione si sia persa... mi sembrava interessante... 🙂

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