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Tesi in Search Engine Marketing: Help!
Buongiorno a tutti!
Sono un laureando della facoltà di Ingegneria Gestionale dell'universita di Bologna.
Sto scrivendo una tesi sull'argomento e volevo portare alla Vs attenzione alcune criticità operative sulle quali avrei bisogno di un chiarimento:- come scegliere i search engine su cui iniziare un'attività di SEM e quali caratteristiche/variabili tenere in considerazione per la scelta.
- quali politiche/strategie di SEM sono più efficaci e quali condizioni portano più spesso all'insuccesso.
- per quali settori/prodotti attualmente le strategie di SEM hanno più possibilità di successo.
- quali indicatori/valori sono più efficaci per un controllo adeguato.
Sperando in una VS risposta Vi ringrazio del tempo e dell'attenzione dedicatemi.
Cordiali saluti.
Mirko Belli
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Penso che ci sia ancora confusione con la definizione di SEM e sono curioso di sapere a che conclusione sei arrivato tu che parti da un punto di vista accademico (magari avessi fatto io una tesi sul SEM )
Comunque do' un primo input alla conversazione:
- come scegliere i search engine su cui iniziare un'attività di SEM e quali caratteristiche/variabili tenere in considerazione per la scelta.
I search engine che usano gli utenti: Google, poi Google e al terzo posto Google;
- quali politiche/strategie di SEM sono più efficaci e quali condizioni portano più spesso all'insuccesso.
Quelle che hanno un ROI piu' elevato; le condizioni che portano all'insuccesso: non prevedere un sistema per monitorare il ROI
- per quali settori/prodotti attualmente le strategie di SEM hanno più possibilità di successo.
Dove c'e' poca concorrenza e una domanda crescente
- quali indicatori/valori sono più efficaci per un controllo adeguato.
Non sono sicuro di cosa intendi
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Il S.E.M., come ben sai, comprende tutte le attività volte a generare traffico qualificato verso il sito web aziendale. Lo scopo è portare al sito, tramite i search engine, il maggior numero di visitatori/clienti realmente interessati ai suoi contenuti.
L'obbiettivo principale è quindi la visibilità online e attività come la pubblicità sono cruciali.
Un efficace piano di web marketing dovrebbe pertanto comprendere 4 fasi: analisi, obbiettivi, fase operativa, controllo.
Le mie domende principalmente erano rivolte a queste 2 ultime fasi.
Dopo la disposizione del budget e la realizzazione del sito web si adottano politiche di prezzo, di prodotto, di comunicazione e di vendita unite a strategie volte al mercato, alla concorrenza e al cliente. A seguito delle quali sono necessarie azioni di controllo economico/finanziario, controllo dell'efficacia delle azioni di marketing, controllo dei tempi ed eventialmente azioni alternative e/o migliorative.
Lo stesso discorso lo si puo fare per il SEM inquanto parte dello stesso webmarketing.
L'obbiettivo è sempre la visibilità online e un posizionamento ottimizzato ed efficace è fondamentale. Pure qui i modelli di business sono molteplici: dalla registrazione al posizionamento fino all'e-commerce.
Cruciale è ovviamente, per quanto riguarda il posizionamento, la scelta delle keyword unitamente all'ottimizzazione del titolo, ai metatag, alle doorpage e ovviamente le singole pagine del sito.
I problemi che sono sorti durante il mio lavoro sono puramente di natura operativo-aziendale. Volevo cioè capire cosa di tutto questo le aziende fanno in realtà, non avendo esperienze di sorta non so quanto la realtà si discosta dalla teoria.Per quanto riguarda il discorso sul ROI che proponevi tu lo trovo uno spunto interessante e ne approfondirò i contenuti, per quanto riguarda le azioni di controllo mi riferivo appunto a cosa potrei potenzialmente fare, una volta avviato un discorso di search marketing, per monitorare i risultati in termini di quali indicatori considerare per capire se sto facendo un buon lavoro (oltre a quanto aumenta la mia fatturazione o a quanto aumentano le visite al mio sito, magari sono pure sufficienti queste 2) soprattutto in un ottica di lungo termine.
Ti ringrazio intanto per aver dato inizio a questa discussione che, unitamente a fonti secondarie personali che sto seguendo e di cui ti faro sapere, spero possano darmi una mano a chiarire la faccenda.
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@mirkobelli said:
Volevo cioè capire cosa di tutto questo le aziende fanno in realtà, non avendo esperienze di sorta non so quanto la realtà si discosta dalla teoria.
Ciao mirkobelli, innanzitutto bisogna definire cosa intendi tu per aziende. Se intendi le aziende clienti allora fanno, quasi sempre, quello che i consulenti gli propongono il cui lavoro è anche superiore a quello descritto.
@mirkobelli said:
Cruciale è ovviamente, per quanto riguarda il posizionamento, la scelta delle keyword unitamente all'ottimizzazione del titolo, ai metatag, alle doorpage e ovviamente le singole pagine del sito.
Escludiamo le door page in quanto pratica di black hat e nessun professionista oggi le usa. Chi le usa non è un professionista.Come hai scritto anche tu ci sono molteplici modelli di business, cioè tanti tipi diversi di aziende, per cui ci sono innumerevoli strategie. Partire dall'analisi delle keywords non è affatto una cosa sbagliata tuttavia ci sono diversi analisi a monte da dover fare prima, in relazione appunto al tipo di azienda, al motivo per cui si fa il sito, al target del sito e all'analisi della concorrenza. L'analisi delle keywords viene dopo e, a volte, non serve.
Valerio Notarfrancesco
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Sono d'accordo con la tua definizione di SEM. Il fatto e' che ho ancora il sospetto che ci sia qualcuno che identifichi il SEM con il PPC.
Per quanto riguarda il tuo dubbio che la teoria si discosti dalla realta' trovo che sia pertinente.
Per esempio quando il budget e' piuttosto povero , le chiavi sono facili e facilmente individuabili (es. piccolo artigiano in precisa localita') si bypassa completamente la fase di analisi e si fa opera immediatamente. (IMHO)
L'analisi verra' dopo con quella che tu chiami fase di controllo: del resto prima di tutto il cliente vuole/deve capire se e' il caso di investire in SEM o meno, quindi diciamo che si sperimenta il SEO/SEM in quanto tale.
Poi sta al professionista interpretare i risultati e promuovere una campagna piu' articolata.A proposito della fase di controllo la maniera migliore e' settare degli obiettivi monitorabili con le analytics: ad esempio l'invio di un form di contatto e' facilmente monitorabile e verra' riportato nelle analytics, una telefonata no (a meno che non crei un numero apposta).
Anche se non perfette le analytics ti danno indicazioni preziose sulla campagna: es. quali sono le parole chiave che generano piu' richieste di contatto, etc...
E su queste indicazioni si prosegue con la campagna...