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e-commerce ditta individuale
Una ditta individuale che fà commercio deve presentare al Comune la comunicazione di apertura di attività commerciale nella sede e attendere i 30 giorni di silenzio assenso per iniziare effettivamente l'attività....
Una ditta individuale con codice attività 52.61.4 (Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari effettuato via internet) che acquista su internet, riceve la merce e fà logistica e spedizioni in tutta Italia dal Comune sede dell'attività deve presentare la medesima comunicazione al Comune pur vendendo solo on-line?
Grazie!
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Mai avuto un caso simile, ma reputo di si.... non ho capito bene la procedura, ma suppongo tu intendessi che non entrebbe mai in possesso fisico dei beni.
Può risolvere solo il comune un quesito del genere.
:bho:
Paolo
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Buongiorno Paolo e grazie cmq dell'intervento. Ho dovuto approfondire il problema per far partire l'attività di questo cliente.
Il riferimento é il Decerto Legislativo 114/98.
La comunicazione al Comune va fatta in caso di:
- Commercio all?ingrosso: è svolto da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende ad altri commercianti, grossisti o dettaglianti, o ad utilizzatori professionali o in grande. L?attività può assumere la forma di commercio interno, di importazione o di esportazione;
- Commercio al dettaglio: è svolto su area o locali privati, oppure su area pubblica, o mediante altre forme di distribuzione, direttamente nei confronti del consumatore finale.
- Commercio in spacci interni ( a favore di dipendenti da enti o imprese, pubblici o privati, di militari, di soci di cooperative di consumo, di aderenti a circoli privati);
- Commercio per il tramite di forme speciali: è quello svolto mediante distributori, o apparecchi automatici, per corrispondenza o su catalogo, per televisione o altri sistemi di comunicazione, mediante mezzi elettronici, al domicilio dei compratori.
Quest'ultimo é il mio caso.
Spero possa essere utile a qualche altro amico del forum....Buona giornata a tutti
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La titolare della ditta individuale in questione é già lavoratrice dipendente di una S.n.c.
Inoltre percepisce un compenso da amministratrice (gestione separata) da un'associazione.
Presumo che non iscriverà quindi all'Inps anche la ditta individuale.Stesso discorso per l'Inail che non assicura le imprese individuali a carattere commerciale o professionale, ma solo le artigiane.
La ditta farà commercio al dettaglio di beni (settore non alimentare). Il limite dei ricavi dovrebbe esserre quindi 61.974,83 e non circa 30.000 (che si riferisce alla prestazione di servizi), optando per il regime agevoltato di cui all'art.13 della legge 388/2000 sono ripettati gli obblighi di natura previdenziale pur non iscrivendosi affatto all'Inps e all'Inail?
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Grande Francesco hai postato una cosa molto utile.
Per l'inail reputo non vi sia obbligo di iscrizione (o variazione della posizione) perchè appunto non artigiana (ultimo suggerimento del mio consulente del lavoro per un cliente).
Per l'inps commercianti, se vi è già altra copertura previdenziale per attività prevalente so che si è esonerati dall'iscrizione.
Le istruzioni al regime fiscale agevolato art. 13 L. 388/00 è vero che sottolineano di adempiere ai residui adempimenti amministrativi obbligatori... ma se da questi si è esonerati...
E' cessione di beni quindi il limite è quello dei 60 mila.
Paolo
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Ringrazio anticipatamente chiunque voglia gentilmente rispondere. Premetto di trovarmi di fronte ad una situazione del tutto simile a quella presentata in questo post e vi chiedo, dove posso trovare sul sito dell'Inps il riferimento all'esenzione all'iscrizione Inps da parte di chi svolga già attività prevalente come lavoratore dipendente? Qualsiasi ulteriore delucidazione in merito è gradita.