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In che senso inadatti? Dov'è che hai trovato difficoltà?
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Per utente esperto vanno benissimo, non sono destinati al sottoscritto
I pannelli di controllo sono troppi complicati per il mio cliente, troppe funzioni ecc. mi servirebbe qualcosa di molto più semplice.
Lilo
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Vabbè, non sono d'accordo perchè non si può dire è troppo complicato: se uno deve fare una cosa la deve fare bene.
In ogni caso hai provato PrestaShop? Lo considero il secondo dopo Magento ma non è complicato come Magento. Ovviamente ha molte funzioni in meno! (per questo dicevo che non sono d'accordo: il tuo cliente si accorgerà che gli servoo funzioni che ora non ha ed a quel punto cosa farà? Secondo me sarebbe il caso di fargli capire che basta applicarsi un po' e il pannello di controllo lo si impara!).
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Salve,
Ci ha messo tre mesi per capire il funzionamento della webmail, figurati poi di un pannello come virtuemart o magento ... ogni volta che trova una difficoltà è colpa del sw, per cui non vi sono neanche le motivazioni per imparare ....
Prestashop mi sembra ancora complicato, poi non è in italiano.
Mi sono guardato in giro, speedy shop mi sembra idoneo. Qualcuno l'ha provato? E' interfacciabile con carta di credito, banca sella ecc.? Sapreste consigliarmi un ecommerce per utenti principianti?
grazi per i vs. suggerimenti
Lilo
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Eh eh eh eh eh, come ti capisco!
Io mi sono trovato nella stessa situazione quando dovevo insegnarlo a mio padre. Come ho risolto? L'ho insegnato a mia madre e lui non ha ancora imparato.Tornando a te... non so speedyshop come sia. Fatto sta che pare ce ci sono persone che l'ecommerce possono farlo e persone che non possono. Lui, evidentemente, non può!
In bocca al lupo!
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@lilo said:
Prestashop mi sembra ancora complicato, poi non è in italiano.
Presta shop non è complicato, comunque esiste la versione localizzata in Italiano con varie modifiche specifiche la trovi su 3w.prestamodules.com/prestashop
Ciao
Sèvero
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Io ho appena scoperto OpenCart.
Rispetto ad altri mi sembra più semplice, ma come hanno già fatto presente prima di me un sito decente di ecommerce non può essere troppo scarno.
I clienti chiedono sempre il massimo della semplicità (a volte convinti che "più semplice" voglia dire "meno costoso") e poi iniziano con "ma non si può fare questo? E non si può fare quest'altro?".
Io tendo sempre a dire al cliente quali siano le caratteristiche (ovvero i limiti) di quello che compra, in modo tale che se l'indomani si sveglia chiedendosi perchè non sia possibile fare determinate cose sa che è stato in seguito ad una sua scelta.In bocca al lupo.
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Perdonatemi, non mi sono mai trovato a parlare con un cliente, quindi non conosco la realtà.
Però credo che quando si è un consulente si abbia il dovere di dire chiaro e tondo che certe ose vanno fatte in un certo modo.
Insomma, se io devo farmi costruire una casa e voglio la colonna portante di 20 cm perché così la stanza sembra più grande compito dell'ingegnere è dirmi che non si può fare perché la casa cade.
Allo stesso modo un consluente dovrebbe sapere che prima o poi il cliente vorrà fare sconti, vorrà gestire tipi diversi di prdotto, vorrà inserire informazioni personalizzate per ogni tipo di prodotto, vorrà fare pubblicità su Internet, vorrà poter mandare delle newsletter. E tutte queste cose vanno dette prima che uno si faccia fare il sito di ecommerce.
Lo so che magari uno ci va a perdere (perchè dopo che il cliente ha speso 2000 euro per un sito se gli dici che ne deve spendere altri 3000 almeno, tra posizionamento, adwords, confrontaprezzi, newsletter, ecc. quello si avvilisce, però non credete che dopo sarà ancora peggio quando dovrete sopportarvelo quando vi chiederà questo o quello o quando si renderà conto che quello che ha comprato non serve a niente?
IMHO.
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Sono d'accordo con te.
Per me è una questione di correttezza che con il tempo paga. Inoltre dire subito e chiaramente al cliente cosa si potrebbe o si dovrebbe fare per rendere efficace un lavoro evita lamentele future.
Un piccolo esempio: spesso i clienti, per risparmiare, non acquistano alcun servizio relativo alla segnalazione e pubblicità su internet dei siti. Ovviamente io espongo quali siano i vantaggi di tale servizio, ma regolarmente loro rispondono "alla pubblicità ci penso io, ho parecchi amici" senza capire che il sito non lo devi far vedere agli amici ma lo devi rendere rintracciabile per chi non sa nemmeno che esisti.
Dopodichè, quando tornano lamentandosi delle poche visite, gli ricordo che sono stati loro a scegliere di non investire nulla in pubblicità. Alcuni restano sulle proprie posizioni, altri si rendono conto che forse investire qualcosa può avere il suo valore.
Il massimo è stato un cliente che voleva che realizzassi un social network ad un costo contenuto e senza prevedere alcun investimento pubblicitario. Infatti poi non se n'e fatto niente...
Da quando lavoro in proprio mi trovo "costretto" ad avere contatti diretti con i clienti ed imparo ogni giorno qualcosa.
Di sovente i clienti non hanno idea di quello che vogliono, o meglio non sanno cosa c'è dietro quello che chiedono. Quando mi viene chiesto di realizzare un sito multilingue dico sempre "siete in grado di rispondere a delle richieste in inglese/francese/tedesco?".
Spesso e volentieri la risposta è "no" e quindi il sito rimane in italiano.
Anche avere un sito di ecommerce è un grosso impegno; i clienti devono entrare nell'ordine di idee che è come aprire un nuovo punto vendita su strada, ci deve essere qualcuno che si occupi esclusivamente di quello e non è possibile andare a controllare la posta o gli eventuali ordini il sabato pomeriggio. Dopo un mese non si avranno più clienti.
E come in un vero punto vendita ci sarà bisogno di fare sconti, spostare articoli, aggiungere e togliere qualcosa, e come dice giustamente Aerendir noi siamo obbligati a far presente tutto questo al cliente.
Soprattutto per chi lavora in proprio come me è fondamentale ricoprire più ruoli all'interno della propria azienda. Ormai non posso fare più "solamente" il grafico, devo fare anche l'agente, il consulente, il content manager, ecc.
Se si vuole essere corretti con il cliente (e come dicevo prima, la correttezza prima o poi paga) si deve sempre esporre un progetto nella sua totalità, lasciando poi al cliente decidere cosa vuole.
Quindi, quando vengo contattato per un sito "semplice", sia che si tratti di ecommerce oppure no, presento sempre un preventivo con più proposte.
Una confacente alle richieste ricevute più qualcos'altro che io ritengo più opportuno ed adeguato alle reali esigente del cliente. Così facendo si instilla anche una certa curiosità.
E soprattutto si avrà tutto nero su bianco. Questo è fondamentale.
Non deve mai accadere che il cliente ci venga a dire, a fine lavori, "ma non si doveva fare anche questo e quest'altro?". Il preventivo (o eventuale contratto) ci servirà anche per stabilire definitivamente cosa si debba realizzare, con che tempi ed a quale costo.Questo ovviamente è il mio modo di lavorare, poi c'è gente che si limita a fare il minimo indispensabile (ed a volte neanche nel migliore dei modi) richiesto dal cliente pur di farsi pagare, senza preoccuparsi di perdere il cliente o meno. La mia filosofia è differente.
Chiedo scusa per le divagazioni e mi auguro di essere stato d'aiuto.
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Ti consiglio di provare Fishop.Net, da quello che ho visto provandolo è molto semplice da utilizzare, oltre che da installare, poi se non sbaglio sono italiani che lo sviluppano, aiutiamoci quando possiamo.
Lo puoi trovare con una semplice ricerca su google digitando fishopnet.
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In effetti fishopnet sembra semplice.
Ritengo però che per vendere si ha bisogno di un prodotto più completo, questo comunque potrebbe essere un buon punto di partenza per imparare le dinamiche di un e-commerce.