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Prestazione occasionale
Salve,
ho letto con molto interesse la discussione in cui si parla delle Prestazioni Occasionali e l'ho trovata molto interessante e chiara, i miei complimenti.
Attualmente collaboro con una società privata occupandomi di web marketing per un loro portale già esistente e dello sviluppo del sito web aziendale. Percepisco un compenso mensile per prestazione occasionale ormai da 3 mesi, per una prestazione che, stando agli accordi, dovrebbe terminare a fine luglio, con l'opzione di rinnovo qualora si siano raggiunti i risultati preventivati.
In questi 4 mesi non raggiungerò il tetto di ?5000 (cosa che mi risulta nuova poichè sapevo che la soglia fosse di ?2800), ma se il rapporto lavorativo dovesse proseguire supererei sicuramente quel limite. Premetto anche che ogni qualvolta percepisco il compenso firmo la ricevuta per prestazione occasionale.
Si tratta del mio primo ed unico lavoro, e non risulto iscritto a nessun albo professionale nè ho mai dichiarato nulla al fisco poichè non ho mai lavorato; inoltre a settembre o ottobre conseguirò la qualifica di webmaster in seguito ad un corso IFTS da poco terminato.Ecco i miei dubbi: nel caso in cui non dovessi superare i 5000 euro sono tenuto a dichiarare qualcosa, nonostante non raggiungendo il tetto massimo non devo versare nulla? Nel caso in cui deciderò, una volta conseguito l'attestato, di iscrivermi alla Camera di Commercio ed aprire Partita IVA, come mi dovrò comportare con questa collaborazione, svolta prima del mio inquadramento? Ultima cosa: è vero che un webmaster per la Camera di Commercio è un artigiano?
Ciao e grazie per la risposta!
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Ciao, benvenuto e grazie.
Ti confermo il limite di 5000 euro (valido solo per l'ulteriore adempimento dell'iscrizione alla gestione separata inps).
Già ora la tua collaborazione mi sembra stia perdendo i requisiti di occasionalità.... visto che si prolunga continuativamente per vari mesi.
Avrai convenienza dichiarare i tuoi redditi (es. modello Unico) poichè, in virtù dei meccanismi fiscali (no tax area in particolare) riuscirai a "recuperare" almeno parte delle ritenute d'acconto che ti staranno trattenendo sui compensi.
Quando aprirai l'attività da "impresa individuale artigiana" (si è artigianato) inizierai a produrre reddito d'impresa, ma i redditi sino ad allora prodotti (collab. meramente occasionali) resteranno con la loro precedente qualifica fiscale di redditi diversi.
Paolo
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Grazie mille per la risposta velocissima.
Ma nel caso in cui il rapporto dovesse prolungarsi e volessi "provare" a chiedere un contratto di lavoro, quale potrebbe essere quello più congeniale sia per me che per il committente? Un amico mi ha parlato di co.co.pro., specificando che ci sarebbero molti calcoli da effettuare per prevedere la fascia di aliquota cui mi andrei ad inserire, per evitare che mi rimanga ben poco come netto.
In questo modo potrò fare al committente una richiesta sensata per entrambi.Data la mia inesperianza mi scuso nel caso abbia scritto stupidaggini!
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Reputo anche io che la tua collaborazione potrebbe essere agevolmente ricompresa in un contratto ci "collaborazione coordinata e continuativa a progetto"... ove meglio si inquadrerebbe qullq continuità delle tue prestazioni.
I calcoli precisi di convenienza, come ti hanno consigliato, ti converrebbe farteli fare dal tuo commercialista di fiducia.
Paolo
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@i2m4y said:
I calcoli precisi di convenienza, come ti hanno consigliato, ti converrebbe farteli fare dal tuo commercialista di fiducia.
Lungi da me dal pensare che sarebbero potuti essere effettuati in questa sede!! Era solo per sapere se mi avevano consigliato bene. Grazie mille!
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Certo consigliato bene, comunque il mio era solo un ulteriore consiglio, nessuna inclinazione critica