• User Newbie

    Detrazione regimi minimi

    Salve gente,
    son un architetto con p.i. iscritto alla casa e ho aderito al regime minimo. Il mio primo anno di attività è il 2010, ho da portare a detrazione circa 2.000 euro. Nello sciagurato caso non emetta fatture fino a dicembre 2010 di queste detrazioni potrò chiedere rimborso o potrò portarle a detrazione nel 2011?

    Nello specifico le detrazioni sono:

    • corso di formazione (scarico il 100%?);
      -spese di pernottamento in albergo (scarico il 50%?);
      -forniture per ufficio carta, toner ecc ecc (scarico al 100%?);
      -spese di ristorante (scarico al 50%?);
      -fatture trenitalia (scarico al 50%?);
      -schede carburante (scarico al 50%?);
      -apparati elettronici (monitor pc, penne di memoria ecc 100%);
      -ricariche vodafone fatturate da vodafone (50%);
      -timbri (100%);
      -manutenzione auto (50%);
      -assicurazione e bollo auto (50%);
      -contributi cassa nazionale (100%?).

    Le detrazioni come tipologia e percentuali sono corrette?


  • User

    io posso risponderti solo in merito alle percentuali (100% o 50%).
    il principio è tutto ciò che è relativo alla tua attività si sottrae al 100%, tranne auto e telefono.

    quindi alberghi, ristori e treni (se puoi testimoniare che siano x lavoro) sono deducibili al 100%.

    sulla questione zero fatture... non so che dire.

    ciao ciao


  • User

    Riguardo al primo punto, se nell'anno hai sostenuto dei costi eccedenti rispetto ai ricavi (a maggior ragione se non hai ricavi), risulterà dalla compilazione del quadro CM che avrai avuto delle perdite che potranno essere portate in deduzione l'anno successivo.

    Per quanto riguarda le deduzioni delle spese il principio è quello sinteticamente esposto da doriana, ma non è poi di così semplice applicazione perchè è a volte difficile distinguere tra spese inerenti (100%), parzialmente inerenti (50%) o non inerenti (0%). E l'onere della prova spetta al contribuente.

    Ti riporto uno stralcio delle risposte dell'A.d.E. (circ. n. 7/08)

    *......Tenendo conto della particolarità del regime dei minimi che prevede unamodalità semplificata di determinazione del reddito ai sensi del comma 104 siritiene che non possano trovare applicazione le norme del TUIR che prevedonouna specifica limitazione nella deducibilità dei costiLe spese relative a beni ad uso promiscuo e, quindi, parzialmenteinerenti, nonché le spese relative a tutti i beni a deducibilità limitata indicati negli articoli 164 e 102, comma 9, del TUIR (ad esempio autovetture, autocaravan, ciclomotori, motocicli, e telefonia) rileveranno nella misura del 50 per cento dell’importo corrisposto comprensivo dell’Iva per la quale non può essere
    esercitato il diritto alla detrazione............

    .............anche le spese per omaggi, vitto e alloggio potranno essere portate in deduzione per l’intero importo pagato semprechè la stretta inerenza delle stesse all’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo sia dimostrabile sulla base di criteri oggettivi. La
    deducibilità dei costi e delle spese sostenute ai fini della determinazione del reddito dei soggetti minimi, infatti, è comunque subordinata alla circostanza che gli stessi siano inerenti all’attività esercitata .........

    Per inciso il consulente dell'A.d.E., a mia precisa domanda, mi ha detto che i corsi di aggiornamento vanno comunque dedotti al 50% (è una sua opinione?).
    *


  • User

    io credo che le parole non mentano e non si possano contraddire ....

    se il principio dei minimi è quello dell' inerente o promiscuo... questo concetto non è opinabile da nessuno, a meno che non si vogliano rompere le scatole (passatemi il termine). dico che non è opinabile perchè tutto ciò che si ritiene appartenga a tali categorie è dimostrabile con: conti correnti, bilgietti aerei, treni.... quindi il corso di aggiornamento è strettamente legato alla professione... vogliamo dire che sia promiscuo???? promiscuo de che???? vai al corso con la tua famiglia per caso????

    di al tizio dell ADE che si vada a fare delle ripetizioni.... perchè il regime dei minimi è nato per semplificare non per rendere soggettiva la materia!!!

    dico tutto questo anche perchè il mio capo ha il regime p.iva tradizionale (quindi con molti + cavilli di noi), non ha un commercialista e fa tutto da se (negli anni gli hanno dato delle fregature) .... lui mi ha detto che l'importante in queste cose è poter testimoniare e rintracciare i movimenti di soldi e del lavoro che hai fatto .... dopo di chè... se tu fai tutto con coscienza e onestà sfido io a venirti a rompere le scatole.

    spero di averti rassicurato un po'... ciao ciao

    scusa il tono, am avolte penso che le persone vogliano solo complicare la vita altrui e insinuare dubbi...

    b giornata


  • User

    ps: devo però ammettere però che non saprei come gestire i costi legati alla manutenzione macchina, bollo .... non le ho tra le mie spese, non posso aiutarvi.

    ciao ciao


  • User

    *doriana *non so se ti riferisci a me quando scrivi "avolte penso che le persone vogliano solo complicare la vita altrui e insinuare dubbi..." .

    In tal caso mi spiace se ho dato questa impressione, ovviamente intendevo solo fornire un contributo che poi ognuno valuta con la sua intelligenza.

    Per i corsi di aggiornamento riportavo le affermazioni di un funzionario dell'AdE, non del mio vicino di casa.
    Per altro l'agenzia delle entrate ad un mio quesito scritto mi ha risposto:
    ........* Gentile contribuente, in via preliminare si fa rilevare che, ai sensi dell'art. 54 co.5 TUIR, gli esercenti arti e professioni possono dedurre le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale nella misura del 50 per cento del loro ammontare.*....
    aggiungendo, in sintesi, comunque il regime dei minimi è un po' particolare per cui veda un po' lei......

    In conclusione credo che se si usa buon senso e buona fede si possa evitare di incorrere in serie contestazioni in caso di accertamento, ma, ribadisco dove vi sono margini di discrezionalità la "certezza" è meno solida.


  • User Newbie

    vi ringrazio per le risposte.
    ma aggiungo: perchè in Italia non c'è una e dico una legge chiara?????? se seguo il corso per la certificazione energetica certo non lo faccio per un mio cruccio personale ma per poter offrire un servizio professionale...... e mi vengono a dire che lo posso dedurre al 50%? credo che questo funzionario debba a dir poco cambiare mestiere :bho:


  • User

    rispondo a marc77... la mia precedente risposta era riferita al funzionario ADE...

    sono loro che insinuano i dubbi, insieme ad alcuni commercialisti....

    ribadisco che secondo me le parole e i concetti non possono contraddirsi.... 100 = relativo alla professione; 50 = relativo alla professione e alla sfera privata....

    un corso di aggiornamneto non può assolutamente essere ritenuto promiscuo.... altrimenti tutto è opinabile ed è anche vero che esiste babbo natale... per questo dico di usare la logica con coscienza ...

    secondo me quel funzionario ti ha detto il quel modo perchè cmq i corsi sono quelli che a noi costano di + in proporzione ad altre categorie di costi... quindi voleva solo limitare la possibilià di farti detrarre e avere dei crediti ...

    cmq ripeto il mio tono era riferito all'ADE, non a noi poveri professionisti minimi... eheheheh

    buona giornata. ciao ciao


  • User

    Ciao doriana, avevo equivocato!
    Tornando alla questione detrazioni io i corsi di aggiornamento li dedurrò al 100% (sono fisioterapista) nonostante le indicazioni del funzionariio dell'AdE (è addetto alla consulenza!!!).
    In generale, come dice eagle_salvo, ribadisco che per le deduzioni vi sono margini di ambiguità che,temo, permettano a funzionari "zelanti" in caso di accertamento di rompere le scatole.

    Prendiamo alcune deduzioni indicate da eagle_salvo:

    • apparati elettronici (monitor pc, penne di memoria ecc 100%);
      Per me (fisioterapista) sono deducibili al 50%, per salvo (architetto) forse al 100%, ma si potrebbe obiettare che il PC è usato anche per fini non professionali e quindi anche per lui non è scontato che si tratti di spesa inerente e non promiscua.

    -spese di pernottamento in albergo (scarico il 50%?)
    -spese di ristorante (scarico al 50%?)

    se inerenti (è oggettivamente dimostrabile che le ho sostenute **solo **per la mia attività professionale) le detrarrei al 100% (per inciso in regime ordinario il TUIR prevede che siano detraibili al 75% - entro certi limiti-!)

    ecc... ecc...

    Ho cercato di spiegarmi meglio (spero).

    Ciao e buon lavoro.


  • User

    ti rispondo secondo quello che faccio io e che è capitato a me.
    io sono un architetto e scarico spese legate a:

    trasporto (treno e pedaggio autostrada) = 100%
    pernottam = 100%
    formazione (libri, convegni, corsi) = 100%
    posta (marche bolli, raccomandate...) = 100%
    attrezzatura informatica (pc, monitor pc, penne memoria) = 100%
    cancelleria (carta, cartucce stampante...) = 100%
    telefonia (cellulare, chiavetta internet) = 50%

    • il computer è la mia seconda pelle... la scarico al 100%...

    • tutte le mie spese reltive a trasporto, pern e ristoro le ho affrontato perchè legate al corso di formazione e dato che sono andata per lavoro (senza parenti, amici, ma solo "colleghi") lo scarico al 100%....

    • al 50% scarico solo il telefono, perchè oggettivamente faccio telefonate private e telefonate professionali...

    forse dipende anche dalla professione che si svolge, ma nella guida fornita dall ADE leggo precisamete le seguenti parole:

    BENI A USO PROMISCUO
    Le spese relative a beni ad uso promiscuo e, quindi, parzialmente inerenti, rilevano nella misura
    del 50% dell?importo corrisposto, al lordo dell?IVA. Per i contribuenti minimi si presumono
    sempre ad uso promiscuo autovetture, autocaravan, ciclomotori, motocicli e telefonia.

    SPESE PER OMAGGI, VITTO E ALLOGGIO
    Le spese per omaggi, vitto e alloggio possono essere portate in deduzione per l?intero importo
    pagato sempreché la stretta inerenza delle stesse all?esercizio dell?attività d?impresa o di lavoro
    autonomo sia dimostrabile sulla base di criteri oggettivi.
    La deducibilità dei costi e delle spese sostenute ai fini della determinazione del reddito dei contribuenti
    minimi, infatti, è comunque subordinata alla circostanza che gli stessi siano inerenti
    all?attività esercitata.
    Ad esempio, le spese di albergo e ristorante possono essere portate in deduzione per l?intero
    importo pagato, sempreché siano strettamente inerenti all?esercizio dell?attività.

    tant'è vero che le spese previdenziali sono considerate al 100%....

    ps: cmq, io non so che reddito e che costi hai, ma se tu facessi un paio di conti e facessi due ipotesi ti faccio vedere che alla fine non stiamo ricavando chissà quali crediti dall ADE...

    IPOTESI 1
    RICAVI ANNUI = 10.000 ?
    RITENUTA ACCONTO VERSATA = 2.000 ?

    COSTI SOSTENUTI = 3.000 ?
    NETTO SU CUI CALCOLARE IMPOSTA 20% = 7.000 ?
    IMPOSTA SOSTITUITIVA 20 % (su 7000) = 1.400 ?
    CREDITO CON ADE = 2.000 - 1400 = 600 ?:yuppi:

    IPOTESI 2
    RICAVI ANNUI = 10.000 ?
    RITENUTA ACCONTO VERSATA = 2.000 ?

    COSTI SOSTENUTI = 2.700 ?
    NETTO SU CUI CALCOLARE IMPOSTA 20% = 7.300 ?
    IMPOSTA SOSTITUITIVA 20 % (su 7300) = 1.460 ?
    CREDITO CON ADE = 2.000 - 1460 = 540 ?:yuppi:

    se mettiamo a confronto 600 e 540 si nota benissimo che su 300 euro di costo considerato in + o in meno, la differenza del credito è molto relativa.... cioè uno scarica 300 euro, ma alla fine "guadagna" solo 60 euro... non è che ottiene chissà che cosa e loro sanno benissimo questo meccanismo.

    il ragionamento delle 2 ipotesi a confronto è per fare notare che nell'insieme non sono delle cifre esorbitanti come possono sembrare a monte, quindi l'eventuale sospetto dell ADE è limitato ... no so se mi sono spiegata.


  • User

    Salve,
    riapro questo post per qualche domanda:
    Ci sono delle disposizioni generali (oltre alla circolare n. 7/08) che trattano delle spese che si possono scaricare? Ad esempio non avevo mai sentito della possibilità di scaricare libri acquistati per la formazione e spese postali...

    Poi non capisco una cosa... come "dimostrare oggettivamente" che le spese sono inerenti al 100% all'attività lavorativa?! (Con l'occasione porgo anche alcuni quesiti su cosa conservare per dimostrare le spese...) :mmm:
    Faccio alcuni esempi.

    1. acquisto attrezzature informatiche... meglio se si possono scaricare al 100% ma sfido a dimostrare di usare un pc o una chiavetta SOLO per lavoro!!
    2. spese di cancelleria... non bastano gli "scontrini", ci vuole la fattura giusto? Anche qui però non so bene cosa dimostrare...
    3. mezzi di trasporto:
    • treno e autobus (100%):
    • pedaggi autostradali e parcheggi (siamo sicuri 100%???)
      A meno di avere un abbonamento, sui vari biglietti non c'è il nome... E poi come dimostro che mi trovavo in una certa località per lavoro?! Non emetto fatture ad ogni viaggio... La mia agenda non mi sembra una conferma "ufficiale"...

    E infine un ultima domanda: le spese sono scaricabili solo se non rimborsate dal mio cliente? Io ho un accordo per cui oltre a un netto, ricevo un rimborso spese (solo in alcuni casi di trasferte però e solo vitto e trasporto compreso rimborso km).

    Scusate la pignoleria, ma appunto perché alla fine si può andare a credito di relativamente "poco", non vorrei rischiare nulla...
    E scusate l'ignoranza da newbie!!! Grazie mille. Saluti.


  • User

    Aggiungo solo qualche precisazione a quanto già scritto in precedenza anche da Doriana.
    Ribadisco che stando alle risposte del consulente dell'AdE, a cui mi rivolsi l'anno scorso appena aperta la partita iva col regime dei minimi, potrei scaricare poco o nulla al 100% (essendo io fisioterapista ha saputo indicarmi solo il "lettino" per alcune terapie!!!).
    Credo comunque che si debba usare il buon senso.
    La norma sulle deduzioni è generale ed è stata più volte richiamata nei post precedenti e non esistono circolari che elenchino le deduzioni inerenti, promiscue e non inerenti (anche perchè ciò è strettamente collegato all'attività esercitata).
    Venendo ai tuoi dubbi questa è la mia opinione:

    -per la dimostrazione della spesa sostenuta occorre la fattura a sè intestata, non valgono pertanto gli scontrini

    • per le attrezzature informatiche se sono indispensabili per la tua attività puoi scaricarle al 100% (così come cancelleria e supporti informatici) altrimenti sono promiscue (come nel mio caso)
      -secondo me l'autostrada il parcheggio ecc... sono deducibili al 50% come l'auto e le spese ad essa inerenti (e questo è specificato dalla norma)
    • per i mezzi di trasporto non saprei, ma ad esempio dimostrare che (di norma) l'uso del treno sia indispensabile per un fisioterapista mi sembra un po' complicato (specie se si trattasse di un biglietto di andata e ritorno Milano-Roma). Sempre che uno non possa provare che ha partecipato ad un convegno o ad una attività relativa alla sua professione.
      -Rispetto alle spese rimborsate dal cliente, in linea di principio, visto che non rappresentano un'uscita non sono deducibili. A meno che, ovviamente, non siano esposte in fattura e vadano ad incrementare le entrate imponibili.

    Poi, può benissimo essere che, come sostiene Doriana nel suo ultimo post, trattandosi alla fine di deduzioni tutto sommato modeste, l'eventuale controllo dell'AdE sia piuttosto "comprensivo" e non particolarmente "fiscale"


  • User

    buon giorno ipes....

    le tue domande hanno bisogno di una risposta in relazione al mestiere che fai... che mestiere fai????

    ti spiego il mio caso, così magari riesco a spiegarti meglio che tutto è in relazione alla tua professione.
    io sono un architetto, il pc e tutto il resto legato al pc è davvero la mia seconda mano e soprattutto è NECESSARIO, altrimenti non produco nulla ... e come dire a un fotografo che non usa la macchina fotografica SOLO per lavoro...

    • spese postali (raccomandate) = si evince dal destinatario che la spedizione è inerente al mio lavoro

    • spese marche bollo x le fatture = faccio timbrare un foglio dal tabaccaio o posta che ne attestano l'acquisto

    • trasporto= trenitalia e i gestori delle autostrade mi rilasciano fattura su richiesta e il mio spostamento è testimoniato da eventuali bonifici (se sono relativi a corsi di aggiornamento) oppure da fatture per collaborazioni... etc
      (io non ho il telepass, quindi ogni viaggio è testimoniato dalle ricevute che mi rilasciano al casello e con quelle richiedo fattura per pedaggi autostradali. quindi dato che posso testimoniare i lavori in cui ho collaborato che hanno richiesto quegli spostamenti, escludo coscientemente quelle per necessità privata e considero solo i "pedaggi lavorativi", scaricandoli al 100%)
      nemmeno io fatturo ad ogni spostamento, (sarebbe surreale farlo), ma nel mio campo un lavoro presume alcuni viaggi e spostamenti e sopralluoghi, soprattutto se non sono di quella città.
      faccio presente che quando l'anno scorso sono andata a fare la dichiarazione allo sportello ade il funzionario vedendo le mie fatture e la mia registrazione delle spese non ha dubitato e me la ha considerate al 100% dato che avevo le fotocopie delle ricevute dei pedaggi come testimonianza da incrociare con le fatture dei miei incassi.

    • biglietti tram e metro, biglietti parcheggi.. sono già + difficile da gestire non essendoci fattura e datazione specifica... quindi non li ho mai considerati, nonostante la spesa fossi in giro strettamente per lavoro.

    • se tu hai un abbonamento dovrai cmq farti fare fattura, perchè devono risultare i tuoi dati fiscali (un abbonam non ha dati fiscali ma solo nome e cognome, quindi potrebbe essere un omonimo)

    • i libri che devo comprare in relazione al corso di aggiornamento... sfido a dire che non siano relativi alla professione, fa parte dell'aggiornamento professionale. (il mio capo scarica tutti gli abbonamenti delle riviste... mi sembra una cosa normale)... il ragionamento è sempre lo stesso (inerente o non inerente?)

    • sul rimborso spese non saprei darti risposta perchè io non lo applico, ma andando a logica... se sei rimborsato dal cliente allora non hai affrontato nessun costo... quindi non scarichi nulla. mi sembra logica come cosa! credo...

    spero di avere chiarito meglio.

    ciao ciao


  • User

    una correzione .... effettivamente, come segnalato in altri post, il termine detrazione è sbagliato per noi del regime dei minimi.

    la detrazione è riferita a chi è detrae l'IVA, noi del regime dei minimi possiamo solo dedurre le spese per ricavare il netto.


  • User

    Ringrazio Marc77 e Doriana per le gentili risposte...
    Diciamo che ho capito il meccanismo... fatture e essere onesti sono le parole d'ordine... Peccato che in Italia non ci sia una legge precisa!! E per non sbagliare credo che considererò come spese promiscue tutte quelle relative all'automobile... E staremo a vedere!!!
    Ho un'altra domanda sempre relativa alle spese: come funziona per le spese mediche (scontrini della farmacia, visite specialistiche...)? Si possono dedurre come fanno i dipendenti?
    E infine: per il cellulare (non ho un abbonamento per professionisti) mi confermate che è sufficiente la ricevuta delle ricariche effettuate per dedurre le spese... Perchè non ho capito...
    Buona giornata!!


  • User

    il regime dei minimi semplifica molte cose, è comodo per tantissime cose, ma non permette di avere delle "agevolazioni fiscali" (non so se è proprio corretto questo termine) nel senso che non puoi scaricare alcune spese rispetto il reddito professionale con tale regime.

    le spese mediche infatti, come il famoso rimborso del 36% o 55% per ristrutturazioni o incentivi vari, possono essere dedotti rispetto ai pagamenti dell'irpef che si paga sul reddito.... ma noi minimi non paghiamo irpef, paghiamo una imposta sostitutiva dell'irpef (che in breve non vale un piffero. sono sempre soldi ma lo stato si nasconde dietro il fatto che sia un altro tipo di imposta per non darti dei rimborsi)...

    se invece dovessi avere per esempio, oltre al tuo reddito professionale, un reddito derivante da un affitto o simili su cui già paghi l'irpef, allora le spese mediche e altro di simile le puoi dedurre da quell'entrata.

    spero di essermi spiegata. se hai bisogno cmq chiedi.

    buona giornata.


  • User

    dimenticavo.... anche per il cellulare devi pensare che deve essere rintracciabile tutto, quindi dato che avrai un conto corrente dove ti vengono versati gli importi delle fatture, da li puoi ricaricare il cellulare testomoniando il costo.

    ma devi anche pensare a poter dimostrare che quel numero sia intestato a te, quindi nel mio caso (anche io ho una prepagata) ho stampato dal sito internet del mio gestore la pagina dei dati personali in cui compare il codice fiscale (p.iva non c'è, ma il codice fiscale è unico per ogni persona, quindi posso essere solo io).

    un consiglio che ti do è di stare attenta/o a come viene segnalata la spesa nel tuo estratto conto per poter effettivamnete testimoniare che quei soldi sono andati a finire nella tua prepagata (nel mio per esempio il numero di telefono che ricarico viene scritto solo sulla ricevuta al terminale, non nell'estratto conto) quindi registro ogni cedolino.

    incrociando queste informazioni è possibile scaricare la spesa al 50%.

    ps: il consiglio che posso darti, per imparare il meccanismo è pensare se ogni spesa che fai è attribuibile a te e l'unico modo è controllare se ci sia p.iva o c.fiscale.


  • User

    Ciao Doriana
    scusa il ritardo nella risposta; grazie mille per le tue risposte...
    Sei stata chiara in merito alla deduzione delle spese mediche...
    E anche per il cellulare... farò una prova per vedere come viene registrata la spesa nell'estratto conto del mio cc... Speriamo che risulti anche il numero, altrimenti non ho capito come fare:

    • se ricarico dal conto, non registro il numero;
    • se ricarico fal tabaccaio, non registro che IO ho pagato...
      Vedremo, grazie ancora per ora, tranquilli che mi faccio risentire se ho dubbi!!!

  • User

    mi inserisco nella discussione, visto che ho notato molte risposte esatte consigli molto utili sul tema delle spese detraibili, aggiungo un mio dubbio:

    faccio il grafico e ho regolare fattura di una bicicletta di 400 E e di un attrezzo per la ginnastica di circa 50 E.
    Secondo Voi posso portare tranquillamente in detrazione come omaggi (quindi detraibili al 100%) ? ? ? ? (come punto CM 5, spese per omaggi....).

    ringrazio


  • User

    @willows: Io "tranquillo" non sarei! Nel senso che anche se formalmente sembra possibile quello che dici, io penso che gli omaggi debbano essere relativi alla tua professione. Però è una mi interpretazione, posso sbagliare e lascio agli esperti la parola.

    Faccio un'altra domanda però: si possono dedurre (al 100%?) le spese inerenti all'iscrizione all'albo (nel mio caso degli Ingegneri) e alla quota annuale? In caso, è sufficiente l'attestazione di pagamento dei bollettini? Diciamo che col mio codice attività non sono obbligata all'iscrizione, ma mi aprirebbe comunque nuove strade e la possibilità di un'evoluzione futura... (pensavo di cambiare o aggiungere in futuro codici attività più specifici...) Grazie, saluti